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Autore: sarettafly94    01/02/2014    3 recensioni
James Sullivan e Cassie Haner, rispettivamente migliore amico e sorella minore di Brian Haner, non erano mai andati troppo d'accordo! Nessuno sapeva da cosa nascesse la loro discordia, certo era che se i due fossero stati per più di qualche minuto nella stessa stanza, avrebbero iniziato a scannarsi a vicenda!
E se per un banale errore, un gioco del destino, o più semplicemente uno scherzo di Johnny, Cassie e Jimmy si ritrovassero chiusi nella cantina di casa Sanders?
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Miei cari lettori, inizio col ringraziarvi per aver recensito, preferito, seguito e ricordato questa storia!
Non pensavo potesse essere accolta così bene, per cui ho deciso di cimentarmi nella mia prima Long Fic in questo Fandom...
Mi auguro di non deludere nessuno, per qualsiasi problema potete contattarmi, sono a Vostra completa disposizione!
Un bacio a tutti e ci vediamo giù :)
Ps. La canzone che da il titolo a questa storia è Never Enough degli L.A. Guns...



Image and video hosting by TinyPic Cassandra Rose Haner


Due fottute settimane.
Due maledettissime settimane in cui Jimmy e Cassie non si parlavano, si evitavano completamente se non per insultarsi pesantemente e litigare, il tutto condito da lanci di oggetti e, nel caso di Cassie, attacchi fisici alla persona di Jimmy.
Tranquillamente accomodato al tavolo della cucina, Brian consumava la sua colazione pensando, rimuginando su quale potesse essere il motivo di così tanto astio, o meglio odio, tra sua sorella e il migliore amico.
Guardò l'orologio appeso alla parete, rendendosi conto di quanto fosse strano per lui essere già in piedi alle 6.30 del mattino.
Un vero e proprio miracolo, considerando che generalmente non si svegliava prima delle 10.30!
Mentre terminava il pasto, decise di accendere la televisione presente nella cucina, quando la porta di casa Sanders si aprì rivelando una figura particolarmente instabile che cercava, aggrappandosi all'uscio, di entrare in casa.
Rimase sorpreso quando nella figura identificò sua sorella, ubriaca e con una minigonna inguinale che traballava su quelle scarpe troppo alte, probabilmente causa del sangue che fuoriusciva dal ginocchio destro.
Rimase ancora più sorpreso nell'accorgersi di quanto fosse dimagrita, indubbiamente a causa di tutti i pasti che ultimamente continuava a saltare.
Si infuriò quando rivide l'orologio, rendendosi conto solo in quel momento che Cassandra aveva passato la notte chissà dove, con chi, ma soprattutto a fare cosa.
Si lanciò dalla sedia e correndo in contro alla mora, iniziò ad urlarle in faccia.
-Dove cazzo sei stata fino ad ora?-
Cassie parve sorpresa nel vedere suo fratello che, piuttosto arrabbiato, la strattonava per le spalle rischiando di farla cadere.
Biascicando le parole, iniziò a sbeffeggiarsi del fratello maggiore.
-Tu sai chi sono io, io so chi non sei tu...- Rise, improvvisando un motivetto assurdo.
-Cazzo Cassandra, sei ubriaca, cosa stai combinando?- Chiese Brian sull'orlo di una crisi di nervi.
Nel frattempo i ragazzi, sentendo l'urlo di Brian, erano scesi in cucina, trovandosi dinnanzi una scena pietosa.
-Sta zitto Brian, non te ne importa nulla di me, quindi torna a scoparti la tua ragazza e lasciami in pace.- Sbraitò Cassie, spintonando il fratello.
Al che il chitarrista, perse la pazienza.
Caricando la mano destra, colpì con uno schiaffo la guancia della sorella che, già instabile per colpa dell'alcool, cadde rovinosamente a terra.
-Cosa cazzo fai Brian, sei impazzito?- Intervenne Matt, mentre Zacky e Valary aiutavano la giovane a rialzarsi.
Cassie aveva gli occhi lucidi, ma nonostante tutto, impedì alle lacrime di uscire.
-Malcom aveva ragione, a voi non importa nulla di me, lui è l'unico che mi vuole bene.-
-Cassie, tesoro, cerca di ragionare, quel Malcom ti sta solo portando sulla brutta strada, tutti noi ti vogliamo bene, non lo capisci?- Domandò paziente Michelle, attaccata ad un Brian apparentemente pentito.
-Non parlare Michelle, mi hai portato via mio fratello.- Mormorò la giovane, inciampando su qualche parola.
Michelle sobbalzò leggermente, ma sapeva che quelle parole non erano opera della mente di Cassie.
Quel Malcom la stava rovinando.
-Vi odio tutti.- Urlò Cassandra, liberandosi da Zacky e Valary, dirigendosi instabile verso la porta di casa.
-Me ne vado, torno dall'unica persona che mi vuole.- Sibilò tra le lacrime.
E a quel punto Jimmy, che aveva fissato in silenzio la scena, esplose.
-Oh no, ragazzina. Se questo è il tuo piano, cambia programma. Te ne vai dritta a letto.-
Cassandra arrancò verso la porta, ma nonostante gli sforzi che in quel momento le risultavano disumani, Jimmy riuscì a prenderla senza troppi problemi.
-Non mi toccare Sullivan, vai a soddisfare una delle tue ragazze!- Piagnucolò la giovane!
-Chi soddisfo non ti riguarda.- Rispose lui malamente.
-Avanti Jimmy, sei deluso perchè non tutte le ragazze rimangono soddisfatte dalle tue prestazioni?- Chiese Cassie, irriverente.
Jimmy sbiancò leggermente, intendendo subito a cosa la giovane si riferisse, ma il suo orgoglio non gli permise di rimanere indifferente alla frecciatina.
-Non è colpa mia, se alcune sono frigide.- La schernì.
-Sei proprio uno stronzo Sullivan. Ed ora lasciami, Malcom mi aspetta. A proposito, lui si che ci sa fare con le donne.- 
Jimmy perse completamente le staffe.
-Ora basta Haner, si fa quello che decido io!- Esclamò convinto, caricandosi la giovane su una spalla.
-Mettimi subito giù stronzo, non mi devi toccare.- Si mise a sbraitare Cassie.
Dimenandosi senza troppo successo, venne trasportata a forza da Jimmy al piano superiore.
Quando raggiunsero il corridoio, Cassie venne colta da una nausea improvvisa.
-Jimmy, ti prego mettimi giù, credo...- James la interruppe bruscamente.
-Non ci penso minimamente, non voglio che tu riveda quel Malcom, mi da fastidio.-
-James, devo vomitare.-
A quelle parole, Jimmy si fiondò nel bagno più vicino, arrivando appena in tempo perchè Cassie potesse rigettare nel wc.
Jimmy le tenne i capelli con le mani, passandole ripetutamente una mano sulla schiena.
-Sta tranquilla, starai meglio. Succede anche a me.- Cercò di consolarla lui, mentre lei scoppiava a piangere, probabilmente iniziando a tornare in se.
-E' tutto sbagliato James, niente va come dovrebbe andare. Sto combinando un gran disastro, ma non riesco ad uscirne.- 
Jimmy iniziò a preoccuparsi.
Cassandra non si cacciava mai nei guai, e se lo faceva, era solo perchè qualcuno la coinvolgeva in qualche casino.
-Cosa stai combinando Cassie? Sai che a me puoi dirlo, ti aiuterò io, qualunque cosa sia.-
Cassandra non sembrava convinta, ma Jimmy voleva sapere quale fosse il problema della ragazza, quindi ritentò.
-Avanti piccola, sai che per te ci sono sempre. Non ti ricordi quando io e i ragazzi abbiamo picchiato quel bulletto che ti rubava la merenda?- Chiese il batterista, ricordando i vecchi tempi.
A quel punto la mora cedette.
-Non sto con Malcom per piacere, ma perchè è nei guai. Ha bisogno di soldi, la droga lo sta distruggendo, e tre giorni fa mi ha fatto una proposta.-
-Maledizione Cassie, in che guaio ti stai cacciando? Lo avevo avvertito di starti alla larga.- Sibilò nervosamente il ragazzo.
-Lo so, ma ha bisogno del mio aiuto. Mi ha chiesto di andare a vivere a casa sua, ma ho paura Jimmy. Quando è in crisi di astinenza, diventa incontrollabile. Questa notte ero da lui ha dormire, ma ha avuto una crisi e sono dovuta scappare, sono andata al Johnny's e ho bevuto perchè non volevo ricordarmi quello che mi ha detto. Non voglio più stare con lui, ma ho paura che reagisca male.-
Merda , merda e ancora merda.
Cassandra non aveva mai paura, ma se temeva questo ragazzo, Jimmy non osava immaginare cosa le avesse fatto.
Ecco spiegati i lividi che ultimamente le comparivano un pò troppo spesso sul corpo.
Jimmy andò su tutte le furie, ma per evitare di spaventare Cassie ancor più di quello che era, cercò di mantenere la calma, una calma innaturale persino per il più santo dei santi.
-Non ti preoccupare Cassandra, penso io a tutto.-
-Ti prego Jimmy, non voglio che tu finisca nei guai per colpa mia.-
-L'unico che finirà nei guai, sarà quel coglione.- 
Per lui e i ragazzi sarebbe stato un gioco da ragazzi sistemare Malcom.
Cassandra si alzò da terra e si lavò i denti.
-Andiamo a letto Cassandra, se il buongiorno si vede dal mattino, è meglio che questa giornata scorra senza di noi.-





-Potresti girarti? Mi devo cambiare.- Chiese Cassandra, mentre Jimmy sedeva sul suo letto.
-Non c'è niente che io non abbia già visto.- Sbuffò lui, voltandosi lentamente.
-Mi gira ancora la testa.- Lamentò la giovane.
-Lo credo bene, un'ora fa eri in uno stato pietoso. Ti riprendi in fretta però, questo è un bene.-
-Dopo tutto quello che ho vomitato, come potevo non riprendermi?-
-Mi sorprende che tu non sia entrata in coma etilico.- 
-Quello che so con certezza, è che per un bel pò di tempo, io e l'alcool staremo lontani.-
-Lo spero per te piccola...hai trattato piuttosto male i ragazzi, penso che più tardi, tuo fratello ti farà un discorsetto dei suoi.- Rise Jimmy, nonostante sapesse che i ragazzi non erano per niente contenti degli atteggiamenti di Cassie.
-Merda, non mi ricordo nulla. Sono stata tanto cattiva?-
-Hai detto a Michelle che ti ha rubato Brian, poi hai detto che odiavi tutti!-
-Cazzo, non direi mai una cosa simile.-
-Però l'hai fatto.-
-Non sai quanto me ne pento! Devo essere caduta come un idiota.- Mormorò Cassie, fissando il ginocchio ammaccato.
-Si, peccato che mi sia perso la scena.-
-Sai che meraviglia vedermi starnazzare a terra. Devo aver picchiato anche la guancia, mi fa male!- Si lamentò Cassandra.
-No, tuo fratello ti ha dato uno schiaffo, non ha preso bene quello che hai detto a Mich!- Esclamò James.
-Capisco. Me lo merito, avrebbe dovuto darmene due per quello che le ho detto.-
-Nah, si è pentito subito.-
-Perchè stiamo parlando senza insultarci, senza lanciarci oggetti e senza che io ti salti addosso e inizi a picchiarti?- Chiese sbalordita la giovane.
-Tu non mi picchi, sono io che non reagisco! E poi non dobbiamo litigare sempre, ci prenderanno per pazzi.- Si limitò a dire James.
-Ma tu mi offendi, non posso ignorare sempre quello che mi dici.-
-Aventi Haner, io non lo facciò per offenderti...lo faccio solo per provocarti! Sei più sexy da arrabbiata.- Rise il giovane, fissando una Cassie coperta solo da slip e una maglietta striminzita.
-Io lo faccio perchè mi diverte farti innervosire, e perchè sei stronzo.-
-Chi non è stronzo, in questo mondo assurdo?- Chiese Jim.
-Matt per esempio, o Valary, oppure Lacey. Sono tra le persone più buone che io conosca.- Rispose Cassie.
-Sai, tutti mi hanno sempre detto che sono cattivo, insomma anche il riformatorio mi ha espulso. Eppure sono circondato da persone fantastiche, una migliore dell'altra, e ogni giorno mi chiedo come possa essere capitata a me, questa fortuna.- Confessò James.
-Non sei mai stato cattivo, forse un pò stronzo, ma mai cattivo.- Lo rassicurò Cassie.
-Me ne torno a letto piccola, mi è venuto sonno.- 
-No, resta qui, non mi va di dormire da sola.- Disse Cassandra, cercando di nascondere l'imbarazzo con una voce indifferente.
-Non ti da fastidio dopo quello che è successo in cantina? O dopo le nostre litigate?- Domandò James.
-Quello che è successo, è rimasto in cantina. E poi ora non stiamo litigando, ma se non ti fa piacere puoi tranquillamente...-
Cassie non fece tempo a finire la frase, che James era già sotto le coperte e picchiava una mano sul materasso, invitandola a sdraiarsi.
La ragazza si buttò sul letto, accolta dalle braccia del ragazzo che le aveva tolto la verginità.
Jimmy le schioccò un bacio tra i capelli, per poi intrecciare le loro mani.
-Non voglio più litigare con te.- 
-Lo sai che è impossibile, vero?- Chiese Cassie.
-Si, lo so, ma mi piace pensare positivo.-
Prima di addormentarsi, Cassie chiamò Jimmy.
-Che succede?- Domandò il ragazzo, la voce impastata dal sonno.
-Anche i ragazzi sono fortunati ad avere te, nonostante tutto io ti voglio sempre bene!-
-Ti voglio bene anche io.- Rispose Jimmy, prima di addormentarsi.






ANGOLO DELL'AUTRICE 
Buondì a tutte Voi, o meraviglie...
Dunque dunque, i due si odiano, i due si vogliono bene, hanno una relazione alquanto strana...
Non penso ci sia molto da aggiungere, per cui mi limito a ringraziare TUTTI, a partire da chi recensisce, fino ad arrivare ai lettori silenziosi.
Spero che il capitolo e l'immagine di Cassie vi piacciano, chiedo scusa per gli errori!
Un bacio, Sara :)
 
  
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