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Autore: sarettafly94    30/01/2014    4 recensioni
James Sullivan e Cassie Haner, rispettivamente migliore amico e sorella minore di Brian Haner, non erano mai andati troppo d'accordo! Nessuno sapeva da cosa nascesse la loro discordia, certo era che se i due fossero stati per più di qualche minuto nella stessa stanza, avrebbero iniziato a scannarsi a vicenda!
E se per un banale errore, un gioco del destino, o più semplicemente uno scherzo di Johnny, Cassie e Jimmy si ritrovassero chiusi nella cantina di casa Sanders?
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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James Sullivan e Cassie Haner, rispettivamente migliore amico e sorella minore di Brian Haner, non erano mai andati troppo d'accordo! Nessuno sapeva da cosa nascesse la loro discordia, certo era che se i due fossero stati per più di qualche minuto nella stessa stanza, avrebbero iniziato a scannarsi a vicenda!
Il che, accadde appena la giovane Haner mise piede nella sala della casa di Matt, accompagnata da una raggiante Valary.
-Sai Cassandra, vestita in quella maniera risveglieresti anche un morto!- Sorrise Jimmy, fissando la morettina che condivideva il sangue col suo migliore amico, mentre lei diventava leggermente rossa e gli lanciava un occhiataccia.
-Sai Jimmy, è strano sentir uscire dalla tua bocca un complimento rivolto a Cassie.- Puntualizzò Zacky, osservando quella che ormai era un pò la sorella di tutti.
James sorrise beffardo.
-Non ho mai detto che quello fosse un complimento Zacky, semplicemente penso che i morti si risveglierebbero per scappare da lei.- Concluse James, ridendo spudoratamente in faccia alla giovane.
-Cos'è James, la ragazza di ieri sera non era soddisfatta ed ora cerchi di sfogare le tue frustrazioni morali su di me?- Chiese Cassie, osservando con compassione il ragazzo tatuato che si trovava a qualche metro da lei, suscitando delle risatine dai ragazzi.
-La tua è sola invidia Haner, e la ragazza di ieri è rimasta più che soddisfatta, infatti mi ha chiesto un altro giro che si terrà esattamente...- Jimmy guardò con fare professionale l'orologio che spiccava sul suo polso sinistro - tra due ore!- Guardò la ragazza con aria superiore.
-Sono contenta per te, ma ora tocca a me godermi il mio giro, torno questa sera, non aspettarmi Brian! Esclamò la giovane, mentre si avvicinava al fratello per scoccargli un bacio sulla guancia.
-Calma Cassie, non pensare minimamente di uscire vestita con quel...vestito.- Sputò fuori Brian, rivolgendosi con disprezzo al vestitino che "copriva" il fisico slanciato e fin troppo magro della sorella.
-Avanti amore, ha quasi vent'anni, lasciala in pace.- Disse Michelle, correndo in difesa della ragazza.
-Non esiste, Brian ha ragione, vai subito a cambiarti, sono sicuro che la felpa che ti ho regalato ti starà benissimo.- Intervenne serio Matt.
-Ma dai, esco con Malcom, cosa volete che succeda?- Chiese ironica Cassie.
-Appunto per quello. Malcom non ci piace, è un pervertito.- Sentenziò Johnny, rischiando di ribaltare la bottiglia di birra che stringeva nella mano destra.
-Senti da che pulpito arrivano gli insulti! E' giovane, bella e con un gran fisico, è giusto che si faccia notare.- Lacey prese le difese della piccola Haner.
Cassandra era allibita.
-Ora non posso neanche vestirmi come voglio? Maledizione, in cinque contro una non vale, siete degli stronzi!-
-Siamo degli stronzi fighi, e tu sei solo una ragazzina che gioca a fare la donna matura.- Il solito James, che non perdeva occasione per offenderla.
-Non è giusto maledizione, me ne vado in camera.- Sfuriò Cassie, camminando malferma sul tacco 12 gentilmente prestato da Gena.
L'avevano sempre trattata come la sorellina minore, cosa che effettivamente era, ma da quando aveva compiuto sedici anni ed i ragazzi avevano cominciato a notarla, gli Avenged Sevenfold erano diventati oppressivi, logorroici, gelosi ed iperprotettivi.
E a lei, che aveva quasi vent'anni, la cosa iniziava a stare stretta.
-Siete degli idioti.- Sentenziò Valary, sedendosi tra Gena e Matt.



No, decisamente no.
Non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da quegli stronzi impiccioni.
Lei e Malcom avevano un appuntamento, ci sarebbe andata a tutti i costi.
Uscì silenziosamente dalla camera che aveva nella casa di Matt e Valary.
Avevano deciso di trasferirsi per qualche mese a casa Sanders per la produzione del nuovo album, e lei, in quanto corista ed occasionalmente pianista della band, non se lo era fatto ripetere due volte, così nel giro di venti minuti aveva preparato un paio di valige e si era sistemata da Valary.
Imboccando con discrezione il corridoio che portava a tutte le camere della grande villa a due piani, decise che sarebbe uscita dalla finestrella della cantina.
La porta principale era troppo rischiosa, e se l'avessero scoperta, si sarebbero arrabbiati parecchio.
Con un'abilità impressionante, scavalco la ringhiera della scala, calandosi non senza fatica al piano inferiore per evitare di essere vista dalla sala.
Quando toccò terra, si accorse di aver lasciato la borsa vicino alla porta.
"Merda", si limitò a pensare.
Pazienza, con Malcom la borsetta sarebbe stata solo di ingombro.
Evitando ogni possibile rumore, aprì la porta del sottoscala che conduceva alla cantina e, chiudendola con altrettanta discrezione, si fiondò giù per le scale aprendo una seconda porta.
"Obbiettivo raggiunto", pensò sorridendo beffarda.
Non restava altro che scavalcare la finestra e raggiungere Malcom.


-Ho sete.- Si lamentò Jimmy. 
-Vai a prenderti da bere.- Rispose incurante Zacky.
-Ma non ho voglia di alzarmi.- Si lamentò il batterista.
-Nemmeno noi, quindi o ti alzi, o morirai disidratato.- Lo sbeffeggiò Brian.
-Fanculo, mi alzo e mi prendo da solo la birra, perchè nessuno in questa casa è interessato a me.- Annunciò con fare teatrale.
Matt e Johnny si lanciarono uno sguardo d'intesa.
-Credo che tu debba andare in cantina, qui non ne abbiamo più.- Lo informò Matt, stranamente troppo serio. Jimmy non ci fece troppo caso.
-Me ne vado in cantina a prendere la birra...chissà, magari cadrò e mi romperò una gamba!- Jimmy parve ignorato da tutti, troppo presi a guardare un film d'avventura. Il batterista si alzò, lasciando la stanza con passo strascicato.
-Io vado al bagno.- Proclamò Johnny, fissando Matt negli occhi.
-Fa pure Johnny, conosci la strada!- Esclamò Matt, rispondendo all'occhiata del bassista.



Maledizione, la finestra era stata chiusa con un lucchetto bloccando la fuga romantica di Cassie.
Beh, romantica era un parolone, considerato che tra lei e Malcom non c'era praticamente nessun sentimento. Sbuffando inviperita, tirò un pugno al muro sbucciandosi le nocche, fino a quando non sentì la porta della cantina aprirsi.
Si nascose dietro uno scaffale pieno di cibo.
-Stronzi sfruttatori.- Sproloquiò James, rivolto agli amici.
A Cassie venne la pelle d'oca, al solo pensiero che Jimmy potesse scoprirla.
Avrebbe spifferato tutto agli altri, e sarebbe sicuramente finita nei guai, anche belli grossi.
-Dove cazzo siete birre?- Chiese Jimmy al vuoto, per poi notare le bottiglie vicino allo scaffale dove Cassie era nascosta.
Improvvisamente la ragazza vide Johnny chiudere la porta dalla quale Jimmy era da poco entrato, per poi sentire chiaramente una serratura chiudersi.
-Maledizione, cosa cazzo succede?- Urlò il batterista, correndo alla porta nella vana speranza che i suoi presentimenti fossero errati.
No, non lo erano per niente.
Si ritrovavano chiusi a chiave in una cantina, senza cellulare e senza musica, da cui anche se si urlava con un megafono, era impossibile essere sentiti.
Arrendendosi allo scherzo di quello stronzo di Christ, perchè era sicuro fosse quel nano da giardino l'artefice della bravata, si avvicinò allo scaffale che orgogliosamente mostrava le birre, mantenute fresche dall'ambiente della cantina.
Improvvisamente sentì qualcosa che si schiantava al suolo e un'imprecazione soffocata.
Aggirando lo scaffale, si ritrovò dinnanzi la persona che meno desiderava vedere.
-Tu- Soffiò fuori, un tono ricco di disprezzo.
-Si cazzo, proprio io.- Rispose scocciata Cassandra.
-Cosa diavolo ci fai qui in cantina?- Chiese Jimmy perplesso.
-Avevo caldo, e visto che non posso uscire vestita come voglio sono venuta qui.-
-Non ti bastava il condizionatore?-
-Non mi piace l'aria artificiale.- Mentì la giovane.
-Stavi cercando di scappare dalla finestrella, vero?- Chiese Jimmy, scrutandola con quelle pozze di cielo che aveva al posto degli occhi.
-E tu come lo sai?- Doveva immaginarselo, Jimmy era troppo intelligente per credere ad una scusa del genere.
-Chi pensi che abbia messo il lucchetto sulla finestra? Nelle ultime due settimane ti ho vista rientrare tutte le mattine da questa finestra, la mia camera è proprio sopra.-
-Capisco. Volevo vedere Malcom, ma a quanto pare sono bloccata qui con te...che fregatura.- Mormorò la giovane.
-Ci sono un sacco di persone che vorrebbero rimanere chiuse con me in una cantina, e tu hai il coraggio di lamentarti?- La sbeffeggiò il batterista.
-Sai com'è, se non fosse stato per voi, a quest'ora io e Malcom ci staremmo divertendo.- Rispose indignata.
-Malcom di qua, Malcom di la, non piace a nessuno quel coglione. Credi forse che nessuno di noi si sia informato su chi sia e cosa faccia? Non ti sei mai chiesta perchè non si faccia vedere in questo quartiere, o perchè quando sei in giro con noi lui sparisca misteriosamente?- Chiese James, con un tono stranamente severo.
-Non ci credo, non questa volta. Maledizione James, devi starne fuori da queste faccende.- Sbuffò irritata la giovane.
Tra lei e Jimmy c'era sempre stata una grande amicizia, fino all'estate di due anni prima, quando Jimmy aveva preso a pugni il suo ormai ex ragazzo, solo perchè "aveva osato metterle le mani nel posto sbagliato", testuali parole del batterista.
-Cazzo Cassie, non posso starne fuori.- Si giustificò nervoso il ragazzo.
-Perchè maledizione? Perchè tu puoi farti tutte quelle che vuoi e io non posso?-
-Perchè tu sei troppo preziosa per sprecarti con il primo che passa, e perchè in un certo senso, tu mi ispiri sessualmente!- Confessò James.
-Cosa cazzo stai dicendo? Da quanto va avanti questa storia?- Chiese turbata Cassie.
-Va avanti da quattro anni ormai, quattro fottutissimi anni in cui vorrei scoparti in ogni posizione.- Sbraitò il moro.
-Perchè non mi hai mai detto niente?- Domandò Cassie, nella voce un tono di comprensione.
-Avevi sedici anni Cassie, io ne avevo ventidue. Come pensi l'avrebbero presa i ragazzi o tuo padre? Cosa pensi che mi avrebbe fatto tuo fratello?- Rispose Jimmy, apparendo sconsolato.
-Perchè me lo dici solo ora?- -Perchè è giusto che tu lo sappia, hai quasi vent'anni, io ne ho ventisei, dobbiamo ragionare da adulti!- Disse serio il ragazzo, mentre Cassie lo fissava.
-Fanculo, siamo tutto tranne che adulti.- Terminò James, avventandosi sulle labbra della giovane.
-Tutto questo è sbagliato.- Provò a dire lei, senza staccarsi da Jimmy.
-Per una volta, non finiremo all'inferno.- Jimmy iniziò a slacciarsi i pantaloni, mentre Cassie si sfilava gli slip e si alzava il vestitino.
-Non ho il preservativo.- La informò James.
-Prendo la pillola.- Rispose lei.
-Questo tuo fratello lo sa?- Domandò James eccitato.
-Ci sono tante cose che mio fratello non sa di me.-
Quando James entrò in lei, Cassie si lasciò scappare un leggero urletto di sorpresa. Il ragazzo la spinse contro la parete e la prese in braccio.
Le spinte di Jimmy divennero presto potenti e veloci, lasciando Cassie sorpresa per la sua esperienza. Nessuno lo sapeva, ma lei era vergine di segno e di fatto, o almeno lo era fino a qualche minuto prima.
Con nessuno dei suoi ragazzi aveva mai fatto il grande passo, Malcom compreso.
Infatti, quando Jimmy si sfilò da lei, se ne accorse subito.
-Porca puttana Cassie, tu sei vergine!- Sbiancò il ragazzo.
-Tecnicamente non lo sono più.- Mormorò rossa in viso, non solo per la vergogna.
-Maledizione, ho combinato un casino, perchè non mi hai detto niente?- Si infuriò il giovane, sistemandosi i pantaloni.
-Io ho detto che era sbagliato.- Si lamentò la mora.
-Maledizione, se tuo fratello lo scopre mi ammazza. Non lo deve sapere nessuno, hai capito? E' stato solo un errore, cazzo.-
-Già James, hai ragione, io sono solo un errore- Disse lei mogia, mentre si risistemava -Non preoccuparti, non ti darò motivo di vergognarti perchè sei stato con me, nessuno saprà nulla.-
-L'unica cosa di cui mi vergogno è di averti portato via la verginità.- Ribattè James.
-Non importa, tanto prima o poi sarebbe successo.- Concluse lei.


-Avete visto quell'idiota? Poteva prendere la barca e scappare.- Si lamentò Zacky, mentre criticava l'eroe di turno del film.
-Non capiscono niente, sono solo dei montati di testa- Concordò Brian -A proposito, che fine ha fatto Jimmy?- -L'ho chiuso in cantina.- Disse Johnny tranquillo.
-Penso che sia incazzato Johnny!- Esclamò Matt, accoccolato a Valary.
-Non fare il santo Sanders, tu mi hai retto il gioco con la storia delle birre.- Lo apostrofò il bassista.
-Penso che sia ora di liberarlo...- Intervenne Michelle.
-Già.- Concordarono Gena, Lacey e Valary in coro, per poi scoppiare a ridere per la loro sincronia.
-Chi viene con me?- Chiese Zacky, alzandosi per "sprigionare" l'amico.
Tutti si alzarono per seguirlo.
-Non voglio perdermi la sua faccia.- Disse un Johnny su di giri.
-Non voglio perdermi la tua quando ti ammazzerà.- Rispose Brian, saltellando sul posto.


Senza fare il minimo rumore, i ragazzi percorsero la scala che conduceva alla cantina.
Facendo altrettanto silenzio, girarono la chiave per aprire la serratura, e quando la porta fu spalancata, vennero travolti da due uragani che si insultavano pesantemente.
-Siete dei bastardi, e tu fottuto Christ, la pagherai cara, per colpa tua ho passato il pomeriggio con questa vipera.- Sbraitò Jimmy.
-Sei soltanto uno stronzo Sullivan, una puttana da bordello che non merita neanche un minimo della mia attenzione.-
-Cosa cazzo ci fai tu qui?- Chiese Brian, rivolto alla sorella.
-Sta zitto Brian, almeno tu lasciami stare.- Rispose infuriata la giovane, correndo su per le scale.
-Si Cassandra, scappa, è l'unica cosa che sai fare!- Urlò James, contro la ragazza.
Lei si fermò improvvisamente al penultimo gradino della scalinata e , girandosi con una lentezza disarmante, guardò James dritto negli occhi, quelle due pozze di petrolio talmente tanto scure, che Jimmy ne fu quasi intimorito.
-Scappo James, perchè è l'unico modo che ho per salvarmi dai bastardi come te. Ci vediamo domani.- Concluse lei, sbattendo la porta mentre usciva di casa.
-Cosa diavolo è successo Jimmy? Cos'hai fatto a mia sorella?- Domandò Brian minaccioso.
-Lascia stare Bri, lascia stare.- Terminò James, lasciando l'abitazione e i ragazzi completamente allibiti.





ANGOLO DELL'AUTRICE
Salve a tutti...sono nuova in questo Fandom, ma qualcuno dovrebbe già conoscermi per via delle recensioni. Ad ogni modo, questo è un piccolo anticipo, consideratelo una specie di prologo della storia che ho in mente (dove tutto si svolgerà a partire da quello che succede in questa One Shot), sempre che questa vada bene, altrimenti abbandonerò il progetto, ditemi Voi!
Ringrazio chiunque darà una sbirciata a questo pasticcio...
Se Vi fa piacere lasciatemi una recensione, sono molto gradite, e soprattutto vorrei capire se scrivere una Long Fic basata su questi avvenimenti oppure ritirarmi in un angolo buio piena di pomodori marci!
Baci, Sara :)
  
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