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Autore: Fireworks    03/02/2014    1 recensioni
Cosa pensiamo mentre piangiamo? A niente forse, solo ai nostri errori e a quanto siamo sbagliati. Ma se fossimo con la persona a noi più cara, potremmo trovare un appiglio nel suo sguardo, una via di fuga, uno sputo di speranza? Io credo di si.
Spero vi piaccia, a presto!
Fireworks-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tear - Lacrima



Piangiamo come agnellini mentre la spessa corazza invisibile che ognuno si erge intorno pian piano sparisce. Tutto parte dagli occhi, che si sciolgono in calde lacrime che lacerano la barriera che si corrode, si contorce fin quando piccoli pezzettini cadono insieme alle gocce della nostra disperazione sulle nostre mani congiunte. E non ci guardiamo negli occhi, affoghiamo nelle nostre debolezze in silenzio, non abbiamo il coraggio di guardarci con i sentimenti a nudo, posti su un piatto d’argento, pronti per essere stritolati, usati e poi gettati dalla prima persona opportunista che passa. E stiamo in silenzio, perché il silenzio è sacro, come il silenzio che precede la morte, il silenzio come complice nel bene e nel male. Il silenzio è ciò che ci accompagna da sempre e ci seguirà per altrettanto tempo.
Spezzando il silenzio ridiamo in mezzo al pianto che ci strazia l’anima e ci fa capire, per una volta, quanto ne avevamo bisogno. Sono risate isteriche, non hanno un vero senso, ci sono e basta. Come le lacrime non riescono a non scendere non riusciamo a non emettere quei gridolini strani che ci fanno sentire un po’ più piene, un po’ più giuste.
Le stringo le mani, come per la paura che possa volare via in ogni momento, scivolare via da me e per la prima volta la guardo negli occhi. La guardo veramente, oltre il marrone chiaro delle pupille scopro tutta la sofferenza che vi si cela ed è inutile ripetere quelle frasi di circostanza, “Questi non sono veri problemi, quelli veri sono ben altri!”, perché abbiamo la nostra età e viviamo i nostri problemi come possiamo, li affrontiamo come vogliamo e forse non pensiamo a nessuna conseguenza. Non vogliamo.

La guardo ancora e non ci servono parole per capire la grande mancanza di affetto che porta si porta dentro. Un abbraccio non basta, ma intanto le nostre anime si fondono in una sola e anche se nessun medico potrà mai provarlo io ho un pezzetto del suo cuore dentro di me, e lei ha un pezzetto del mio dentro di sé. 
   
 
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