Kazoku
家族
OMAKE - Shinseki 親戚
-Fossi in te non mi lamenterei, Suigetsu. Poteva andarti peggio. Poteva capitarti Sakura-
-Ahia! Juugo, traditore, ma da che parte stai, si può sapere? Eh?-
Kotetsu e Izumo, validi e abili chunnin di Konoha di turno al controllo dei portoni d'ingresso al villaggio, alzarono all'unisono lo sguardo verso il sentiero di terra battuta che portava ad essi per capire chi fosse a provocare tutto quello schiamazzo. La visione che si parò davanti ai loro occhi, però, fu talmente bizzarra, che in paese se ne parlò e chiacchierò a lungo, e venne ricordata negli annali come un'evento miracoloso.
C'era Karin, con la sua chioma rosso sangue che le danzava sulla schiena come un mantello foriero di morte, che trascinava a passo di marcia per i capelli un ninja che non avevano mai visto prima. Un ninja mezzo liquefatto, a dirla tutta, con l'aria incarognita e i denti aguzzi. Dietro, altero, fiero, impassibile e sprezzante, veniva Sasuke Uchiha, camminando più indolente, con una sottile stringa di chakra zampillante fulmini e saette che dalla sua mano andava ad avvolgere il loro prigioniero come un salame impedendogli di fuggire. A un passo di distanza, Sakura, Naruto e Sai confabulavano tra loro e ridacchiavano, parlottando di chissà cosa. E infine, in fondo a siffatto corteo, c'erano Juugo, che sorrideva all'aquilotto e allo stormo di passeri che erano appollaiati sulle sue braccia allargate, e Kakashi, il naso infilato nel volume di Icha Icha Paradise, che camminava senza nemmeno guardare dove stesse mettendo i piedi.
-Vedi di tacere, brutto pesce avariato! Fosse per me ti avrei lasciato a marcire nella foresta!- tuonò la ragazza in testa. Scartò per evitare un masso in mezzo alla strada, ma non abbastanza per permettere al suo...sacco di patate umano di fare altrettanto. Kotetsu sobbalzò, solidale.
-Oh, Hagane-san, Kamizuki-san!- vedendoli, Sakura li salutò con ampi cenni delle braccia. Naruto fece lo stesso, Sai accennò a un sorriso, Kakashi fece un lieve cenno col capo. Sasuke li degnò di una breve occhiata, ma non disse nulla.
-Hatake-san... Naruto... Sakura...- salutarono i due ninja, continuando a fissare perplessi le strilla di Suigetsu, almeno finché Karin non si voltò per assestargli un cazzotto soffocando il suo "Io manco ci voglio stare, in questo posto di merda!" sotto un'ondata di spruzzi. Allora sussultarono, e si rivolsero a Kakashi.
-Hatake-san... chi diamine è quello?-
Kakashi si fermò su due piedi, alzando finalmente il viso dalla sua lettura. Guardò il gruppo di ragazzi che si addentrava schiamazzando nel villaggio, come se non comprendesse il senso della domanda, e poi si voltò di nuovo verso di loro cercando di sorridere rassicurante.
-Oh, niente di che - esclamò -è il nuovo membro della famiglia. Scusatemi, dobbiamo andare a presentarlo all'Hokage-
Senza fretta, il jonin raggiunse Juugo, scambiò due parole con il ragazzo, e poi svoltarono tutti per una viuzza laterale sparendo alla loro vista.
Sia Kotetsu, sia Izumo, rimasero un'attimo a fissare il vuoto, esterrefatti. Poi si guardarono, contemporaneamente, in viso.
-Non so te, ma credo sia meglio prendere un mese di ferie-
-Già, lo credo anch'io-
Quella sera, le grida dell'Hokage si sentirono fino ad Ame e fino a Suna.
Missione compiuta. Storia finita <3
immagino l'avrete già fatto da soli, ma volevo comunque far notare che ho scelto i titoli dei capitoletti in un crescendo di "famigliarità" di realzione: partiamo dalle semplice "persone", passiamo ai "compagni", transitiamo dagli "amici" e arriviamo ai "fratelli". Quest'ultimo si chiama "parenti", o come dico io, parentame, perché per quanto unito, il Taka nei confronti di Sai ha, forse, un rpaporto meno... stretto? rispetto al team 7. Però sono comunque una grande, grossa, disfunzionale, pazza, scalmanata famiglia felice.
Vi anticipo che non ho per nulla finito di scrivere su questi nove baldi giovani (Yamato m'è sfuggito, ma verrà prontamente reintegrato). A... presto? Si spera.