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Autore: N O W H E R E    05/02/2014    2 recensioni
Un'antica profezia incombe su otto semidei e questa volta giunge dall'antiche popolazioni vichinghe. Il Ragnarök è vicino, riusciranno Percy, Jason e compagnia bella a salvare il mondo ancora una volta? Un viaggio attraverso i mondi alla ricerca degli antichi padri che regnano ancora incontrastati mentre nessuno crede più in loro. Un viaggio per scampare al proprio destino, per una volta è Asgard a chiedere aiuto a Midgard.
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-E così ti sei unito a loro? Ci hai voltato le spalle?-
-Non ti permettere! Non tu permettere di accusare me per quello che è successo! Odino mi ha voltato le spalle, Thor mi ha voltato le spalle, tutti gli dei con il loro menefreghismo e la loro paura mi hanno voltato le spalle!-
-Nico, è Loki che parla adesso, ti hanno offuscato il cervello, calmati!-
Un figlio di Efesto, a cui prendono fuoco le dita quando comincia ad agitarsi che urla di calmarsi ad un figlio di Ade che può evocare un esercito di zombie legionari al suo servizio per annientarti.
Le cose si stavano mettendo davvero male.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson, Quasi tutti, Talia Grace
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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N O W H E R E says:

Salve a tutti, sono apparsa tanto tempo fa su questo fandom, non credo che qualcuno si ricordi di me, ma sono tornata, più demenziale e più pazza di sempre. MUHAHAHAHAHAH.
Ho unito le mie passioni in una sola fanfiction:
Da una parte Percy Jackson e tutto il mondo dei semidei.
Da un'altra il mondo della mitologia nordica e soprattutto THOR e LOKI *fangirleggio estremo*
Quindi, leggete popolo e... KNEEEEEEEEEEEL (cit.)

 

Ride to meet your fate Ragnarök awaits.


Capitolo 1.
Open the Bifrost.


Un corvo giunse sull'olimpo quella mattina, portava una lettera, di cui Ermes ignorava l'esistenza. Fatto altamente strano, strano a tal punto fa far riunire in gran fretta dodici Dei più uno, il potente Signore degli Inferi che assisteva alla riunione tramite messaggio-iride...con qualche piccola carenza di segnale.
"Li abbiamo trovati, abbiamo bisogno di loro."
La lettera era firmata con strani simboli, simili a rune, un linguaggio antico, quasi alieno, che neanche il sommo Zeus riuscì a decifrare.

«Questo non fa parte dei miei domini, non riesco a leggerlo!» Sbraitò il padre di tutti gli Dei sventolando il foglio con un gesto di stizza. La sua ira fece scatenare un terribile temporale, da qualche parte, in Minnesota.

«Da' qua.» Esclamò Afrodite richiamando l'attenzione del padre con un rapido gesto della mano. «Per tutte le borse di Chanel, chi si crede di essere questo qui per prendersi i nostri figli senza neanche chiederci il permesso?!»

«Non avresti mai dovuto lasciarli soli! Non avresti dovuto chiudere i contatti con loro!» Urlò Atena del tutto infuriata con il padre.

«Cosa? Non avresti mai bevuto tuorli sodi? Ma cos'è un corso di cucina o una riunione divina? Io ho da fare qui, non posso stare a guardarvi litigare per dei tuorli sodi!» Ade, che si riusciva a distinguere a mala pena, gesticolava infuriato mentre Era ridacchiava soddisfatta.

«Finalmente, qualche semidio in meno da sorvegliare.» Esalò ancora con un sorrisetto cinico stampato sul volto.

«Da quando sei così crudele, sorella? Quelli sono i nostri figli, presi da chi sa quale esaltato! Non avresti fatto lo stesso per i tuoi figli?» Si alzò Poseidone di scatto inveendo contro la sorella.

«Che vi serva di lezione, così forse imparerete a fare figli con chi vi compete e non con quegli stupidi e insulsi umani.» Rispose le Dea, fredda ed impassibile, mentre il Dio del Mare gli lanciava insulti in greco antico.

«Non mi interessa di chi sono figli questi semidei! Hanno preso la mia luogotenete! Non posso lasciare le mie caccatrici senza una luogotenete.» Riuscirono a far infuriare anche la calma e pacata Artemide, che ora sgambettava nervosa nella grande sala.

«C'è anche mia figlia tra di loro! Se qualcuno osa far del male alla mia Clarisse io lo sbudello e lo impicco con il suo stesso intestino!» Gli occhi di Ares si infuocarono e sbattè i pugni sul tavolo per la frustrazione.

«Perchè, il mio di figlio? Potrebbe fare casini, è un tipo impulsivo.» Sospirò Efesto rattristato.

«Io tengo a quel ragazzino, Percy Jackson, farei di tutto per farlo tornare, è davvero un ragazzo d'oro.» Disse Apollo cercando di tranquillizzare la sorella su tutte le furie.
Il messaggio-iride si chiusedi colpo, lasciando il povero Signore dei Morti interdetto.

«Siano maledette queste diavolo di interferenze, perchè è sempre così difficile comunicare con l'Inferno?» Scosse il capo infastidito il Re degli Dei lasciandosi cadere sul suo trono, sfinito.

«Forse perchè si trova a chilometri e chilometri lontano da qui e perchè il flusso delle anime dei morti si intromette con la connessione-Iride? Ma non preoccuparti sommo Zeus, ci penserò io a comunicare all'Illustrissimo becchi-- ehm Signore dei Morti tutto ciò che c'è da comunicare.» Detto questo, Ermes fece un paio di piroette in aria grazie ai suoi sandali alati e si diresse verso l'uscita. «Con permesso.» Fece un inchino e si dileguò, lasciando gli undici dei a litigare tra loro.


***
Erano ormai settimane che inseguivano, senza risultato, quel branco di licantropi che continuava ad infastidire la West Coast Americana e ormai stanche ed affaticate, le cacciatrici, decisero di accamparsi in uno di quelle aree da campeggio per turisti. Quella notte, mentre Thalia aiutava le sue cacciatrici a montare l'accampamento, avvertì un forte mal di testa improvviso prima di crollare al suolo inerme. Lo stesso accadde ad altri semidei, ovviamente in circostanze diverse.
Un sonno intenso in cui perse se stessa.
Si sentiva come in un limbo, non c'erano pareti, non c'era pavimento, era circondati da una soffice luce bianca, eppure camminava, sentiva qualcosa sotto i piedi, ma non c'era niente di concreto attorno, solo se stessa. Una voce parlò, arrivò come una folata di vento, come se si fosse generata dal nulla.

«Benvenuta mezzosangue di Midgard, il nostro Re sarà onorato di accoglierti come meglio potrà. Prego, si accomodi sulla runa blu che apparirà a breve e... si tenga forte.» Thalia, confusa da quella strana situazione, fece come la voce diceva. Infondo non poteva scappare, stava sognando, o almeno così le sembrava.

«Apertura del Bifrost tra 3, 2, 1...»




N O W H E R E says:
Ecco qui, il primo piccolo capitolo che la mia mente malata vi offre. Fatemi sapere cosa ne pensate, ditemi se sbaglio qualcosa e se vale la pena continuare. Ditemi che fa schifo, ditemi quello che volete, pure aodhnsadokjfnds, ma ditemi qualcosa, vi prego. :c

Bye, N O W H E R E.

  
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