“ONCE UPON A TIME”…THIS IS MY STORY

I personaggi non sono miei ma di Stephenie Meyer.
La storia non è scritta a scopro di lucro.
I versi introduttivi della canzone non mi appartengono.

I am lost, I am vain, I will never be the same
Without you.
-Without you - David Guetta ft. Usher

   
   Io.
   Tu.
   Sono felice.
   Il tuo sorriso.
   Mi guardi…
   Una luce abbagliante.
   Il mio urlo prima dell’inevitabile.
   Il fischio di una frenata.
   La paura nei tuoi occhi.
   Un rumore assordante.
   Vetri infranti.
   Sangue. Ovunque.
   Dolore. Confusione. Paura.
   E poi il buio…
 

Mi sveglio all’improvviso sedendomi sul letto e reprimendo un urlo. Sono tutta sudata e sento le lacrime premere per uscire. Cerco di regolarizzare il respiro, mentre guardo la sveglia. 5:15. Bè, tornare a dormire credo non sia più possibile. Davvero un buon giorno, Bella…
Stanca, mi passo una mano sul viso e mi strofino gli occhi per togliere l’ultima traccia di sonno.
L’ho sognato. Un incubo, o per meglio dire, un ricordo. Di nuovo. Ormai qualsiasi cosa faccia mi riporta a quella maledetta sera…
Sospirando, poggio i piedi nudi sul pavimento e reprimo un brivido. Raccogliendo la poca forza che ho, mi alzo ed entro in bagno per farmi una doccia e togliere la stanchezza dai muscoli indolenziti.
Mi spoglio e apro l’acqua calda. Mentre aspetto che raggiunga la temperatura che preferisco, guardo il mio riflesso nello specchio.

È possibile specchiarsi e non sapere più cosa si sta guardando?

Ecco quello che vedo io.
Una ragazza di diciassette anni. Carnagione nivea. Una cascata di capelli castani con riflessi rossi, che arrivano fino alla vita, completamente arruffati. Viso a cuore, su cui risaltano gli occhi azzurri. Labbra piene. Naso all’insù. Magra, ma con le curve al posto giusto. Una bella ragazza, lo ammetto. Se non fosse per alcuni, piccoli particolari: la pelle è pallida, molto, troppo; le profonde occhiaie, testimoni di notti insonni, risaltano sull’incarnato chiaro. E gli occhi, tristi, pieni del dolore senza cui, altrimenti, sarebbero vuoti.
A volte mi sembro solo l’ombra di me stessa. Della me stessa che ero prima.
Torno a guardare il mio riflesso negli occhi.
Così simili eppure così diversi dai suoi occhi…
A questo pensiero, automaticamente, fisso l’interno del mio polso destro, più precisamente, il tatuaggio che vi è impresso sopra.
Me lo sono fatto fare qualche tempo fa per non dimenticare. Per non dimenticare lui.
E per farmi ricordare il motivo per cui continuo ad andare avanti, il perché non posso lasciarmi andare e basta.
È solo un nome. Il nome della persona più importante della mia vita.
Alex…
E a quel punto non posso non ritornare con la mente a quella sera.
Il giorno in cui tutto è cambiato…




ANGOLINO DELLA PAZZA
Hola chicas! Mi dispiace, ma non penso dirò molto perchè sono stanca e di fretta. Spero solo che il capitolo vi piaccia o che almeno dia accettabile e di ricevere qualche commento. Mi dispiace che sia così corto, i prossimi saranno un po' più lunghi.
Vorrei ringraziare tutte coloro che hanno messo la mia storia nelle preferite, seguite e ricordate e tutte le lettrici silenziose. Grazie, davvero.

Vi faccio una piccola domandina prima di dileguarmi: Voi vorreste che il "mistero della famosa notte" venisse svelato già nel prossimo capitolo o tengo ancora un po' di suspense? Sono ancora 'alle prime armi' perciò un consiglio non sarebbe male...

Lots of love,
Rebs