Francis, svegliatevi. È mattina- gli disse la ragazza mentre lui ancora gli dormiva accanto stringendo il cuscino tra le braccia. Lui si rigirò dal lato sinistro del letto a quello destro ed aprì gli occhi, lasciando intravedere di poco quell'azzurro che li contornava.

-Ehi. Buongiorno.- le rispose facendogli un sorriso leggero con le labbra.

Mentre lo guardava alzarsi da quel letto, Lola ripensava a tutto quello che avevano fatto la sera precedente.

Erano stati a letto insieme, dopo tutto quell'avvicinamento che c'era stato tra loro a causa del debito che Francis l'aveva aiutata a pagare e nonostante lei sapesse che lui era l'amore della vita della sua migliore amica Mary, gli era anche piaciuto andare a letto con “il principe”.

Dopo che Francis ritornò con solo un asciugamano avvolto attorno al bacino, lei lo guardò con i suoi occhioni azzurri, un po' più scuri di quelli di lui, ma pur sempre profondi e sinceri e gli fece un sorriso.

-Che succede? Perchè sorridete a quel modo?- domandò il ragazzo avvicinandosi al letto e sedendosi sul bordo.

-No, è che siete stupendo- gli disse lei nella maniera più sincera possibile.

A Francis scappò un sorriso e avvicinò le labbra a quelle della dolce Lola e ci lasciò un bacio tanto dolce quanto passionale.

Nessuno sapeva della loro tresca, e nessuno sapeva a dire il vero che lui fosse tornato al castello. Erano stati tutti molto impegnati la giornata precedente, ed eccetto Kenna e le dame di Mary, nessuno aveva visto il Principe Francis ritornare tra quelle quattro mura. Dopo essersi rivestito ed aver guardato rivestirsi anche Lola, i due uscirono insieme dalla stanza e raggiunsero la sala del trono, dove c'erano tutti quanti, compresi i nuovi reali di Francia.

-Oh Francis!!- affermò la regina Catherine guardando il figlio e spalancando le braccia per farsi abbracciare da lui.

Lui la raggiunse con il suo solito sorriso spavaldo, da tipico principe francese, e la abbracciò con calore.

I suoi fratellini Charles ed Henry II, si avvinghiarono alle sue gambe e poi lui abbracciò anche loro sorridendo.

Lola intanto era ferma in un angolo, poggiata ad una delle colonne della sala, e guardava Francis con occhi diversi dal solito. Brillavano di una strana luce, luce che fino a quel momento aveva avuto solo per un ragazzo, Colin, colui che era stato brutalmente ucciso dalla regina di Francia, per aver cercare di abusare della regina di Scozia.

Anche Mary era accanto a Bash e fissava Francis, ma non lo fissava con quel suo solito sguardo da “innamorata”, ma da ragazza incapace di provare dei sentimenti.

Infatti la regina di Scozia si era abbandonata completamente all'amore che provava per il fratellastro del principe Francis. Il suo attuale compagno e futuro re di Francia, Sebastian Valois in De Poitiers.

Francis non si degnò nemmeno di guardare, ne lei ne tanto meno il fratellastro. Si sentiva ancora ferito da entrambi. Lui gli aveva rubato tutto quello che aveva sempre considerato di sua proprietà, mentre lei aveva rovinato tutto quello che avevano creato, solamente per credere ad una stupida profezia che non si sapeva nemmeno quanto potesse essere reale.

-Francis, quando siete arrivato?- domandò poi Mary al ragazzo con voce afona.

-Ieri mattina, ma non c'era nessuno. C'era solamente Lola, ma mi è stata di grande compagnia- spiegò lui voltandosi a guardare la ragazza e a sorriderle.

Fu esattamente in quel momento che dentro al cuore di Mary iniziò a scattare qualcosa. Non sapeva ancora bene che cosa fosse, ne come avrebbe dovuto chiamarla, ma era sicuramente qualcosa di estremamente potente, dato che le aveva fatto stringere i pugni, quasi come se volesse scagliarli contro qualcuno. Lanciò uno sguardo di intesa a Lola che lo abbassò e poi ritornò a guardare Francis.

-Scusatemi Mary, adesso, vado a continuare a godermi la mia libertà- disse poi Francis facendo un mezzo inchino alla prossima regina francese.

Si incamminò poi verso il punto dove c'era Lola e la prese a braccetto e portò con se verso le scale del castello.

Mary disse a Bash che voleva tornare in camera, così lui la accompagnò, ed appena arrivarono a metà degli scalini, videro una scena che mai avrebbero pensato di vedere.

Lola e Francis si stavano scambiando un bacio carico di sentimento e non sembravano volere smettere.

-Scusateci, dovremmo passare- disse Bash guardandoli.

Francis si staccò da Lola e guardò il fratello, facendo un mezzo inchino per farlo passare e dicendogli -prego vostra maestà-. Bash inarcò un sopracciglio ma oltrepassò il fratello, cercando poi la mano di Mary che però era rimasta paralizzata sul ciglio delle scale.

-Mary, andiamo- le diceva Bash, ma lei non lo stava per niente ascoltando. Continuava a guardare Francis negli occhi e non vedeva più trasparire nulla dai suoi. Era come se si fosse completamente dimenticato di tutto quello che avevano vissuto insieme. Era come se si fosse dimenticato chi era la ragazza del quale era innamorato.

-Lasciateci soli- disse poi innervosita guardando Lola e Bash.

-Mary..-provò a dire lui ma lei lo fulminò con lo sguardo, così obbedì.

Lola fece la stessa cosa, e così i due ormai ex promessi sposi della corte di Francia, si ritrovarono faccia a faccia.

-Come avete potuto baciare Lola così?- chiese lei completamente stravolta.

-Sono libero adesso no? Posso baciare chiunque voglio- replicò con non troppa determinazione lui, facendo poi spallucce.

-Sembra che voi abbiate dimenticato tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Che abbiate cancellato tutto il nostro amore, così come se niente fosse.- disse lei quasi in lacrime.

Francis la guardò, per la prima volta, quella sera, in maniera seria. Spalancando i suoi occhi azzurri in quelli scuri e profondi di lei.

-Io sarei quello che si è dimenticato dell'amore che abbiamo provato l'uno per l'altra?. Io sto cercando di andare avanti Mary. È solo questo che cerco di fare. Andare avanti. Voi mi avete privato di tutto. Mi avete tolto il mio regno, la mia casa. Mi avete tolto la mia famiglia e mi avete tolto voi..che eravete la donna che amavo.- disse passandosi la mano destra tra i capelli per poi riabbassarla e metterla nella tasca della giacca di pelle che indossava.

-Si ma io l'ho fatto per voi Francis. Per salvarvi. Nostradamus ha detto che-

-Lo so che cosa ha detto e vi ho sempre detto che sarebbe stata la mia vita e sarebbe stato un rischio che avrei corso pur di stare con voi, Mary. Vi avevo anche dato l'opportunità di ripensarci, dicendovi che mi immaginavo, nonostante tutto una vita insieme, io, voi e i nostri bambini, ma mi avete detto che avreste preferito una vita senza di me, ma con mio fratello. Perciò adesso, voi vivete la vostra vita con Sebastian, mentre io provo a vivere la mia vita con Lola.- spiegò.

Gli occhi di Mary si riempirono di lacrime mentre guardava l'uomo che amava, guardarla negli occhi e provare solamente rimpianto.

-Francis io- provò a dirgli ma lui scosse la testa.

-Lo so, ma ormai è troppo tardi Mary. Voi avete fatto la vostra scelta, ed io ho fatto la mia. Le nostre strade si dividono qui.-

-E' una pazzia, e lo sapete benissimo. Viviamo nella stessa casa, non potranno mai dividersi le nostre strade-

-Non è una pazzia Mary, perchè nonostante viviamo entrambi in questa casa, io andrò per la mia strada, insieme a Lola, mentre voi andrete per la vostra insieme a Sebastian- spiegò, stava per andarsene ma poi si voltò e aggiunse -e comunque, voi avete detto a me di essere quello che ha dimenticato il nostro amore..ma Lola mi ha detto che le avete confessato di amare Sebastian, perciò a quanto pare, siete voi quella che ha completamente cancellato tutto. Ma meglio così Mary..almeno potrete portare avanti questo vostro gioco perverso. È questa la vera pazzia. Sebastian non sarà mai un degno erede al trono. Ma siete voi che lo avete voluto, perciò..come vi ho già detto “che possiate regnare a lungo”.- la salutò con lo sguardo e poi salì velocemente le scale, raggiungendo in fretta la sua stanza.

Mary nel frattempo rimase sulle scale, ed una lacrima le cadde sul viso.

Qualche secondo dopo si asciugò quella lacrima con la manica del vestito, e ritornando la Mary forte e decisa, tornò in camera sua, andando a letto, e addormentandosi poco dopo.