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Autore: Water_wolf    10/02/2014    7 recensioni
{ Reyna/Jason | Jason/Piper | Friendzoned Reyna | 620 parole }
Perché abbiamo bisogno di più fic su Reyna, perché altrimenti Ra-Ra farà il culo a tutti. E perché io sono pazza.
Eppure, lo considerava necessario – farsi male, procurarsi dolore per un fine più alto.
♣♣♣
Ma detestava ancora di più il nodo alla gola che le si formava quando decideva di parlare alla semidea sul suo diritto di precedenza sul figlio di Giove. Le bloccava le parole, che rischiavano di soffocarla e, non riuscendo ad ammazzarla sul colpo, la avvelenavano lentamente.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Jason Grace, Piper McLean, Reyna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nodi
 
Reyna odiava i nodi.
Li detestava tutti, di qualunque tipo si trattassero. Per questo, nonostante la giornata al Campo Giove fosse stata più dura della precedente, si ritirava nel suo alloggio, si sedeva innanzi al suo specchio sul suo sgabello a tre gambe e scioglieva la treccia con cura. Odiava con tutta se stessa i nodi che si formavano tra le ciocche, i ciuffi lunghi e lisci che si aggrovigliavano.
Era impossibile districarli, l’unica soluzione era quella di spazzolare e pettinare, finché i capelli arricciati si staccavano. Si sentiva potente, quando se ne liberava, anche se la cute le pulsava lievemente.
Eppure, lo considerava necessario – farsi male, procurarsi dolore per un fine più alto.
Era un piacere, poi, passarsi la dita tra i capelli e vedere come la mano riuscisse ad attraversarli senza problemi. La sua chioma era perfetta, liscia e senza alcuna traccia di nodi. Peccato che non fosse sempre facile sbarazzarsene.
Reyna odiava quando, alla vista di Jason, le si attorcigliava lo stomaco. E fremeva di rabbia, quando l’intestino diventava una matassa di spago inestricabile, se vedeva Piper ridere a una battuta del biondo. Ma detestava ancora di più il nodo alla gola che le si formava quando decideva di parlare alla semidea sul suo diritto di precedenza sul figlio di Giove.
Le bloccava le parole, che rischiavano di soffocarla e, non riuscendo ad ammazzarla sul colpo, la avvelenavano lentamente.
Reyna odiava non potersi strappare quelle sensazioni, quei nodi alla gola, come faceva coi suoi capelli.
Perché era normale, giusto? Provare l’impellente desidero di graffiarsi la pelle perché prude troppo, di bucarsi la pancia con le unghie e tirarsi fuori l’intestino, srotolandolo e mettendolo in fila, eliminando i nodi?
Reyna odiava anche i suoi pensieri che si ingarbugliavano e le rendevano difficile il ruolo di pretore. A volte, credeva di essere pazza.
Ma no, lei non lo era.
I pazzi, gli psicopatici, i matti, i mongoloidi, i decerebrati avevano i capelli fuori posto. Tutti loro, nessuno escluso, non curava la propria chioma. Reyna, invece, aveva una treccia perfettamente in ordine e scioglieva i nodi ogni sera.
Forse era una maniaca dell’ordine. Be’, che male c’era? Trovava normalissimo, più che giustificabile, il suo voler controllare la situazione e reprimere i suoi sentimenti, se questi si ingarbugliavano troppo e creavano fastidi. Lo facevano tutti, giusto?
No, Reyna non era pazza.
Affatto, anzi: se solo avesse potuto, si sarebbe offerta volontaria per districare i capelli di Piper così malamente intrecciati in trecce e piume. Forse, vista la situazione, avrebbe dovuto raderla a zero e, magari, lei si sarebbe uccisa con le sue stesse mani, non riuscendo a sopportare di non essere più la bella e desiderata figlia di Afrodite di un tempo. Jason non si sarebbe disperato, no; lui aveva un taglio perfetto, si sarebbe accorto che la sua anima gemella risiedeva nel corpo di qualcuna che era altrettanto ordinata.
Nell’ultima parte, Reyna ci sperava.
Eppure, mentre il suo pettine completava il suo lavoro, lei ripeteva tra sé e sé il suo nome.
Reyna Avila Ramirez-Arellano.
Reyna Avila Ramirez-Arellano. Reyna Avila Ramirez-Arellano, Reyna Avila Ramirez-Arellano.
Reyna Avila Ramirez-Arellano Reyna Avila Ramirez-Arellano Reyna Avila Ramirez-Arellano Reyna Avila Ramirez-Arellano!
Era lungo, troppo lungo. Come poteva pronunciarlo velocemente, senza rischiare di inciampare tra le lettere? La lingua si ingarbugliava senza speranza, così come quella degli altri, come quella di Jason.
Allora, rifletté, perché una semidea aggrovigliata doveva vivere, sapendo che tanto, ormai, la sua esistenza era condannata al non districarsi mai?
Considerò quanto ci avrebbe messo a dissanguarsi, se si fosse tranciata la carotide con il pugnale. Cinque, sei o sette secondi?
Scartò l’idea. Solo i deboli pazzi dai capelli scarmigliati si suicidavano, e lei non era matta.
Lei non aveva ciuffi annodati.

Angolino dell'autrice
Che cos'è questo? E' boh. "Boh" perché non saprei se definirlo un parto tra stupidità e follia oppure il chiaro sintimo di una delle numeruse patologie mentali che suppongo di avere.
Anyway. Perché ho scritto e pubblicato! damn, pubblicato! come ti vengono in mente certe cose? ciò? Semplice: alla domanda "ma come fa Reyna a essere l'unico pretore, rifiutata da Jason e Percy?" Credo diventerebbe pazza, prima o poi.
Tutta colpa di Jason, che è uno stronzo bastardo come ti permetti di farle questo statua di gesso! angioletto caduto. Molto caduto. Di testa. Menomale che sei un figlio di Giove e che voli, caro.
Lo snodarsi i capelli è diventata una mania di Reyna, l'unica con cui può calmarsi un po' i nervi, perché riesce a districarli facilmente, al contrario della sua vita - sentimentale e non. Questo, però, non cambia molto sul fatto che stia andando dritta verso il manicomio. Nonostante questo, io provo un amore profondo per Reyna e tutti i suoi nomi ♥
Spero che non vi sia venuta voglia di strapparvi i capelli, oh coraggiosi lettori. Un bacio :*

Water_wolf

 
  
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