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Autore: Ms_Arj    10/02/2014    4 recensioni
"Fuori pioveva, normale per un giorno di aprile, ma non esattamente congeniale per quel giorno".
Sono fissata con gli uomini della serie, e si è capito, questa è un altra One Shot su un momento importante del post guerra.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Quando sono gli occhi di un uomo a guardare'
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 - Angolo dell'autrice -
Ok sono fissata con gli uomini della serie perciò ecco un altro momento importante visto dal punto di vista dei nostri protagonisti.
Spero piaccia, l'ho scritta tra un esame e l'altro.
 
Fuori pioveva, normale per un giorno di aprile, ma non esattamente congeniale per quel giorno.
 
“Questa cravatta non vuole proprio annodarsi nel modo giusto!”.
Questa era l’unica cosa che riusciva a pensare Arthur Weasley mentre si preparava per il matrimonio della sua unica figlia. L’unica volta che avrebbe avuto il piacere e l’onore di accompagnare qualcuno lungo la navata. Ogni tanto invidiava sua moglie: “Lei ha avuto Bill, e poi ci saranno molte altre occasioni per sperimentare quest’emozione”, pensava, lui invece aveva solo quella per far sentire la sua bambina una principessa. La sua piccola, la stessa testa rossa che, da piccola, sfidava i fratelli a braccio di ferro e voleva imparare a volare a soli cinque anni! Quella ragazza che era stata posseduta da Lord Voldemort, aveva combattuto valorosamente nell’Ufficio Misteri, aveva mandato avanti l’ES senza mai dubitare che tutto sarebbe andato bene, che tutto si sarebbe risolto con la sconfitta del Signore Oscuro! Una donna così coraggiosa, paziente, determinata e bella da lasciare senza via di scampo il Ragazzo che è Sopravvissuto.
“Allora caro, sei pronto? Ginevra ti aspetta!” Molly sua moglie entrò mentre, finalmente era riuscito a fare un nodo decente e a sistemarsi la cravatta come si deve. Insieme si diressero alle scale e poi giù nel salotto della Tana dove Ginny, nel suo magnifico abito avorio li aspettava. Era tremendamente agitata. “Comprensibile”, pensò Arthur, “Sta per sposarsi, ero agitato anche io!”.
“Allora, sei pronta tesoro?” Mr. Weasley sorrise alla più piccola dei suoi figli che, mentre gli dava il braccio, facendo un bel respiro rispose: “Ora che ci sei tu al mio fianco, papà, lo sono”. E insieme uscirono verso il giardino.
 
I pensieri di George Weasley erano tutti per suo fratello Fred. Guardava in su, verso le nuvole cariche di pioggia, mentre era in piedi all’entrata del tendone, stava aspettando la madre, l’avrebbe accompagnata all’altare, dietro di loro Hermione, Luna e poi lo Scricciolo accompagnata dal padre. “Freddie oggi Ginny si sposa! Sono due pazzi a sposarsi in aprile e ci scommetto che sei tu che fai piovere proprio oggi. Sai ieri stavo pensando che non le abbiamo mai fatto ‘il Discorsetto’, ti ricordi?” George sorrise ripensando all’ultimo periodo passato a scuola. Lui e Fred avevano in mente di fare un discorsetto a Ginny sui ragazzi, e su Harry in particolare, ma con il lavoro, la guerra e Fred… non era mai venuta l’occasione. Adesso era troppo tardi, era tardi anche prima che Fred… beh morisse però era stato un peccato. Avevano preparato un disegno “Forse ce l’ho ancora in qualche scatolone. Quando tornano da Parigi lo cerco e glielo mostro, eravamo stati due artisti provetti. L’idea era stata mia ovviamente: facciamole un bel disegno esplicativo! E tu avevi detto che se io pensavo all’incantesimo tu avresti fatto il disegno… Devo solo ricordare l’incantesimo e poi glielo mostrerò.” Pensava tutte queste cose quando improvvisamente smise di piovere e un piccolo spiraglio di sole si apriva lentamente su di loro. “La nostra sorellina si sposa e tu vuoi avere una bella visuale, lo capisco, ma non provare a rovinarmi la sorpresa, alla fine, perché vengo lassù a vendicarmi!”. Ecco, mentre pensava queste cose, sua madre apparendo sulla soglie lo chiamava.
 
Bill, Charlie e Percy Weasley ognuno con in braccio un bambino, Dominique, Victorie e Molly, rispettivamente, si sentivano vecchi. Si sentivano vecchi tutti e tre, nello stesso momento, seduti uno accanto all’altro. La più piccola della famiglia era diventata una donna e si stava per sposare e loro erano vecchi! Loro tre che le avevano cambiato il pannolino più di una volta, che non avevano gioito più di tanto alla notizia del suo arrivo e che molto spesso, quando era piccola, l’avevano presa in giro perché voleva essere grande quando era ancora troppo piccola.
“Io e Fleur, prima o poi, dovremmo avere un altro figlio, magari questa volta nascerà maschio”, questi erano i pensieri di Bill, mentre guardava le sue due bellissime figlie incantate dai ‘non ti scordar di me’ canterini.
“Tu non ti sposerai così presto! Non prima di avere un lavoro fisso e uno stipendio accettabile” Percy osservava Molly dormire serena tra le sue braccia e Audery, sorridente, al suo fianco ed era felice della sua vita con loro.
“Spero che quello li la faccia felice, altrimenti dovrà vedersela con me! So che è un bravo ragazzo, ma lei è la mia piccola Ginny” Charlie stava già rimuginando su come vendicarsi in caso di problemi con il ‘ragazzo’ quando vide George e la madre apparire all’orizzonte.
 
Ron Weasley era in piedi, accanto al suo migliore amico, stretto in un vestito scomodo “Sono due matti! Sposarsi in aprile! Con tutta quest’acqua! Sono matti!” Ogni tanto girava lo sguardo verso gli invitati, per controllare se la sua futura sposa, Hermione, era ancora in casa, ma per la maggior parte del tempo pensava a Ginny. Sua sorella, la più piccola di casa, stava per sposare il suo migliore amico. All’inizio, lo sanno tutti, aveva fatto parecchie storie! Non era per niente d’accorto, anzi era shoccato dal fatto che a Harry potesse piacere sua sorella. Ma vedendo come erano andate le cose durante la seconda guerra si era ricreduto. Ginny non era per niente la fragile, timida e dolce bambina che ricordava; era una donna forte e testarda, valorosa! Aveva aiutato Neville a tenere in piedi l’ES e durante la battaglia non si era tirata in dietro. E poi aveva aspettato Harry, l’aveva sempre amato, “Ha avuto molta più fiducia in lui di quanto ne avessi io”, pensò ad un certo punto. Poi guardando l’amico sorrise “Stai bene?”. Harry era bianco pallido, come le rose che erano state incantate da Fleur per formare l’arco nuziale, “Più o meno” fu l’unica cosa che l’amico riuscì a dire. Ron si voltò ancora una volta e poi diede un colpo di gomito a Harry, le ragazze stavano arrivando.
 
Davanti a tutti, George e la Signora Weasley camminavano verso l’altare, dietro di loro le testimoni della sposa: Luna ed Hermione erano raggianti nei vestiti acqua marina che Luna aveva preparato per loro.
Ma Harry Potter, quella mattina d’aprile, non riusciva a vedere nulla, a concentrarsi su nulla che non fosse la creatura in avorio che, accompagnata dal padre stava venendo verso di lui. “Stiamo facendo la cosa giusta?”era l’unica cosa che riusciva a pensare “Stiamo facendo la cosa giusta? Siamo due incoscienti! Io non ho nulla da offrirle e lei ha una carriera brillante di fronte a se! Sono solo un auror, ok non sono ancora un auror, tecnicamente, ma lo sarò presto, e lei è una cacciatrice così promettente! Forse dovremmo aspettare… si forse si”.
Era così agitato, nemmeno le parole confortanti di Kingsley l’avevano calmato quella mattina. Era apparso mentre Teddy gli sgambettava attorno urlando “Zio Harry si sposa, Zio Harry si sposa” e poi, in un momento di tranquillità da tutta quella confusione, gli aveva detto che “non posso essene totalmente sicuro, ma credo proprio che se i tuoi genitori, Remus e anche Sirius fossero qui sarebbero tutti molto orgogliosi di te!” Era la stessa cosa che gli aveva detto dopo la battaglia, la mattina dopo la sconfitta di Voldemort. Ma poi aveva aggiunto: “Da oggi inizierà una nuova vita, voi siete fatti l’uno per l’altra, come lo erano i tuoi genitori, e non ti deve preoccupare nulla: siete giovani è vero, avete un futuro non molto delineato di fronte a voi, vero anche questo; ma se siete riusciti ad amarvi, a rimanere così innamorati, anche durante il momento più buio, beh vuol dire che il vostro futuro non potrà essere che roseo, su questo sono sicuro che i tuoi sarebbero d’accordo. Sirius probabilmente ti direbbe che, anche se non era cosa per lui, il matrimonio, a te sta a pennello e Remus… lui ti guarderebbe sposare Ginny orgoglioso e felice”.
Harry si era commosso a quelle parole. Ma adesso mentre tutti guardavano la sua futura sposa camminare lungo la navata lui riusciva a pensare solo: “Stiamo facendo la cosa giusta? Siamo due incoscienti! Stiamo facendo la cosa giusta?”
 
Ron e George, i suoi testimoni, erano al loro posto, Hermione e Luna anche. Davanti a lui Arthur Weasley lo stava squadrando da capo a piedi e quando finalmente gli diede le mani di Ginny e lei sorrise lo seppe: “Si era la cosa giusta!” 


- Angolo alla fine -
Volevo ringraziare Martina87 per la recensione della One Shot precedente. Se vi è piaciuta questa, invece, fatemelo sapere lasciando un commento qua sotto o scrivendomi direttamente. Appena gli esami me lo permetteranno scriverò ancora. Magari fatemi sapere cosa vorreste leggere. A presto Arj
  
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