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Autore: SymboliqueVain    10/02/2014    0 recensioni
Quattro novelle Signore (anzi, "Signorine") del Tempo si fermano con il loro Tardis sulla Terra per un semplice rifornimento... e non immaginano di certo che si imbatteranno in una coppia di schiavisti intergalattici dentro un supermercato, in una razza aliena ereditata dall'universo precedente e... in tre rigenerazioni di un certo Time Lord.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - 9, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Introduzione dell'autrice (:D :D :D)
Ok, so che non è domenica e che sono in ritardo di un giorno, ma... BUONA DOMENICA! xD anzi, meglio dire: BUON INIZIO DI SETTIMANA! :D
Allora, non ho molto da dire, se non i soliti ringraziamenti: alle All-New Time Ladies (che mi hanno accompagnato in un breve soggiorno francese :D tranne Sara, perché Sara è asociale u_u - ?), anche se alcune di loro fanno cose strane con i cuscini (alias: come trasformare il tappo di una bottiglia in un fez ._.) e dicono robe assurde nel sonno sulle orecchie (lol, ma che gente frequento D:); grazie anche a Bbpeki (la tua costanza mi commuove ç_ç), a MarriedwithJo per aver aggiunto la storia alle seguite e a Angela Smith per averla aggiunta alle ricordate! :D

"Spoilers!........ almeno per chi non ha visto lo speciale del 50° e quello di Natale!"

*     *     *

All-New Time Ladies

All-New Time Ladies
presents

A Four-Sided Food Shopping

.III.
Cosa vuol dire essere utili

(Fighter)

Fighter


Pianeta Terra, dicembre 2013 (secondo il calendario dei terrestri prima della colonizzazione dello spazio)


Il Tardis delle quattro Time Ladies finalmente raggiunse la Terra, atterrando senza problemi sul parco non molto frequentato di una piccola città. Fighter, l’unica che in quel momento non era ai comandi, finì di scrivere la lista della spesa proprio in quel momento, per poi rileggerla da cima a fondo per assicurarsi di aver messo tutto… churros compresi. Era stata lei a decidere di scegliere il pianeta Terra come luogo dove procurarsi nuove provviste: questo perché andava pazza per il cibo terrestre e voleva assolutamente contagiare anche le sue compagne di viaggio. 
“Fighter!” la chiamò ad un certo punto Magician “Puoi aggiungere la pizza all’elenco? Credo di non aver mai mangiato una pizza terrestre…”       
“Vergogna!” esclamò Fighter, sconvolta “La pizza è stata inventata sulla Terra, e tu non ne hai mai mangiata una terrestre?! Con chi mi tocca viaggiare…”    
In quel momento la Time Lady si ricordò che Magician avrebbe guidato il carrello del supermercato, il “Dyunn”, una catena che non aveva mai sentito nominare e che per questo voleva assolutamente provare. Si frugò in tasca e trovò quello che stava cercando: una moneta da un euro.
“Ecco, prendila!” disse Fighter, porgendola a Magician.    
“Che me ne faccio di questa?!” chiese quella, prendendo in mano la moneta come se fosse stata un brutto insetto.           
“Serve per il carrello” le spiegò Fighter “e tocca a te guidarlo, ricordi?!”   
“Ah… già… E perché andiamo proprio in quel supermercato, questo ‘Dyunn’?”             
“Ho studiato attentamente molte catene di supermercati nel corso della mia vita: Carrefour, Conad, Esselunga, di tutto e di più… ma non ho mai sentito parlare di questo Dyunn e volevo provarlo!”
Quando Fighter, Well-Wisher e Magician furono pronte, salutarono Dreamer (che sarebbe rimasta ad occuparsi del Tardis) ed uscirono dalla cabina blu: l’aria fredda di quella giornata fece rabbrividire Fighter, ma c’era il sole e questo le bastò per non lamentarsi.   
“Mmmh… a giudicare dall’architettura dei palazzi e dal design dei semafori, dovremmo essere nella prima metà del XXI secolo” pensò Fighter, guardandosi intorno: tra le quattro Time Ladies era la più esperta sulle abitudini degli esseri umani, e questa conoscenza non si fermava di certo al cibo.
“Ti avviserò se passerai vicino a qualche crepa, ok? Così non ti incastrerai con le rotelline ^^” stava intanto dicendo Well-Wisher a Magician.       
“Odio i carrelli…” rispose quella, sbuffando “Piuttosto, Fighter… ti sei ricordata di segnare l’ovetto Kinder? È da quando me ne hai parlato che ne voglio avere uno!”           
Fighter era abbastanza sicura di averlo fatto ma, per sicurezza, cercò tra le tasche la lista della spesa, senza però trovarla. Ricercò una seconda e una terza volta, ma di quell’indispensabile elenco non c’era nessuna traccia.    
“Aspetta…” la Time Lady alzò gli occhi al cielo, contrariata “vuoi vedere che ho lasciato il foglio nel Tardis?! Voi iniziate ad andare al Dyunn, io corro a prenderlo e vi raggiungo il prima possibile!”        
“Ok ^^” rispose semplicemente Well-Wisher.         
“Ma fai in fretta, altrimenti compreremo solo robe a caso!” disse invece Magician.          
Fighter iniziò quindi a correre lungo la strada che aveva già percorso insieme alle sue colleghe, maledicendosi per non aver seguito l’unico compito che avrebbe avuto quel giorno: infatti spettava a lei seguire le indicazioni della lista, mentre Magician avrebbe guidato il carrello, Dreamer controllato il Tardis e Well-Wisher, beh… Fighter immaginò che avrebbe fatto da assaggiatore.    
Quando iniziò a venirle il fiatone, la Time Lady rallentò il passo e cercò di godersi anche quella passeggiata imprevista: tanto, che fretta c’era? Il supermercato mica sarebbe scappato!          
Stava pensando a quanti altri prodotti terrestri avrebbe potuto comprare, quando la sua mente iniziò a soffermarsi su pensieri fastidiosi.     
“Perché dovrei continuare a viaggiare?” si disse, fermandosi lungo il marciapiede “Ok, sono nata a Gallifrey, ma potrei fare ben altro nella vita… Che senso ha spostarsi da un’era all’altra, come se non appartenessi a nessuna epoca? Assomiglia fin troppo ad una fuga… E Gallifrey non ritornerà mai al suo antico splendore, anche se il Dottore l’ha liberata… Perché continuare ad illudersi?”     
Non era nel carattere di Fighter provare un’amarezza simile… e così di punto in bianco, per di più. Sorpresa, notò che si era messa a piangere: un’improvvisa paura di fallire la immobilizzò e si chiese che senso aveva preoccuparsi di una stupida lista della spesa, quando l’universo era pieno di terrori che avrebbero potuto attaccarla da un momento all’altro.         
“NON ASCOLTARE QUELLO CHE PENSI!”   
Quella frase improvvisa, urlata da dietro di lei, la fece sussultare e in un attimo Fighter si riscosse: ma che accidenti stava facendo?! Lei non aveva mai pensato quelle cose… come erano finite nella sua testa?! Cercò di darsi un contegno, si asciugò in fretta le lacrime sulle guance e si girò per scoprire chi le aveva lanciato quell’avvertimento.           
“Oddio, no… NON PUO’ ESSERE LUI!”
Fighter pensò di avere le traveggole o di aver sbattuto la testa mentre correva e di stare sognando: il Dottore in persona si stava dirigendo verso di lei, puntandole contro il cacciavite sonico! E non era un Dottore qualsiasi, bensì la sua rigenerazione preferita… Fighter riconobbe immediatamente quel naso particolarissimo, il giubbotto in pelle, i brillanti occhi azzurri, per non parlare delle orecchie! Era impossibile scordarsi di quelle orecchie a sventola! Quando era bambina e gli altri aspiranti Time Lords le chiedevano quale fosse il suo Dottore preferito, lei rispondeva sempre il Nono e nessuno riusciva mai a capire il perché: ma, solamente perché non si sapeva molto dell’ottava rigenerazione, non significava che non si dovesse prenderla sul serio!       
Comunque l’arrivo del Dottore le sembrò una visione non celestiale… di più! Non aveva capito cosa avesse voluto dire con “Non ascoltare quello che pensi!”, ma che importava?      
Il Dottore la raggiunse e si mise proprio davanti a lei, come per proteggerla, puntando il cacciavite sonico contro qualcosa che la Time Lady non riusciva a vedere. Qualsiasi cosa stesse facendo, tuttavia, Fighter si accorse che tutti quei pensieri negativi che aveva in mente poco fa erano completamente scomparsi: Magician le avrebbe detto che il Dottore aveva appena usato un Incanto Patronus per cacciare i Dissennatori… il risultato era lo stesso! 
“State lontano da lei!” gridò il Dottore, ma la sua faccia si allarmò e aggiunse: “Ehi ehi, dove scappate?! Tornate qui!”  
Il Time Lord si mise all’inseguimento di qualcosa di invisibile, sempre con il cacciavite puntato davanti a sé, ma dopo pochi metri si fermò e si voltò verso Fighter, scocciato.      
“Li avevo quasi presi!” urlò, come se la Time Lady sapesse di cosa stava parlando “E ora sono fuggiti! Dannati Dolsitch! Non solo invisibili, sono pure veloci! Non sono più certo scattante come la prima volta che mi sono rigenerato!”    
“Dolsitch?”   
Fighter ne aveva sentito parlare, ma non avrebbe mai pensato di poter imbattersi in loro: i Dolsitch erano tutto ciò che era rimasto dell’universo precedente, simili ad antichi fantasmi rancorosi, ciechi e invisibili, che un tempo tormentavano i primi abitanti del nuovo universo, ossia il nostro. Tuttavia, a scuola tutti i bambini di Gallifrey imparavano che i Dolsitch vennero fermati millenni fa proprio dai primi abitanti del primo pianeta della prima galassia (eccetera eccetera), anche se Fighter non ricordava i dettagli…    
Intanto il Dottore stava cercando di riprendersi dalla frustrazione e si era finalmente reso conto che Fighter, teoricamente, era solo una povera creatura umana che non aveva capito nulla di quello che era appena accaduto.           
“Come ti chiami?” chiese.     
“Ehm… Danny?” disse, anche se quella risposta sembrava più una domanda a se stessa: non è così semplice come sembra pensare al primo nome che ti viene in mente!          
“Torna a casa, Danny” le ordinò il Dottore, dando un calcio ad un sasso. Poi le diede le spalle e continuò a lanciare improperi al cielo.      
“Così vicino… ero così vicino! Ormai sono giorni che continuo a farmeli scappare! Potrebbero anche darmelo un aiutino, no?!” 
Ma Fighter aveva trovato un modo per aiutare il Dottore: certo, il cacciavite sonico del Time Lord non era in grado di analizzare tracce così deboli come quelle di creature così intangibili, ma quello di Fighter invece sì. La ragione? Dopo la liberazione di Gallifrey, i Signori del Tempo avevano continuato a sviluppare la loro tecnologia come solo Steve Jobs avrebbe potuto fare, costruendo modelli più avanzati di cacciavite sonici e dotandoli anche di funzioni non esattamente utili: ad esempio, i cacciaviti sonici delle Time Ladies erano anche dotati della modalità “silenzioso”, manco fossero cellulari! Tuttavia, in quella particolare occasione, Fighter avrebbe scoperto che un cacciavite sonico silenzioso poteva rivelarsi estremamente utile. Infatti, mentre il Dottore continuava a lamentarsi, la Time Lady poté usare indisturbata il suo cacciavite, senza che lui se ne accorgesse, e capire in che direzione erano fuggiti i Dolsitch. Ma come poteva aiutare il Dottore senza fargli capire che anche lei viaggiava nel tempo? Infatti, secondo il Codice della Liberazione, non avrebbe potuto rivelarsi come Time Lady alle rigenerazioni del Dottore precedenti alla riscoperta di Gallifrey, altrimenti la storia sarebbe potuta cambiare radicalmente… per non parlare dei paradossi che ne sarebbero derivati! 
Fighter studiò i dati che il cacciavite aveva appena analizzato e, stupita, notò che i Dolsitch si erano diretti verso il supermercato Dyunn! Zio congo, che Double e Magician fossero in pericolo?!          
Intanto il Dottore continuava a non darsi pace.       
“Sono stato così stolto! Così idiota! Chissà quando sarà la prossima volta che riuscirò a trovarne uno per caso!”           
Fighter nascose il proprio cacciavite sonico e, titubante, fece un passo verso il Dottore. Poi, ancora più titubante, lo picchiettò con una mano sulla spalla.
“Ah, sei ancora qui?!” esclamò il Dottore contrariato.        
“Io so dove lei deve andare” disse Fighter, che era troppo eccitata per essere offesa.      
“Oh bene… anch’io so dove devi andare tu: a casa!”         
Fighter non si perse d’animo ed iniziò a recitare la sua messinscena: “Io… posso vedere i fantasmi!”
Questo zittì il Dottore per tre lunghissimi secondi.  
“Cosa?!” esclamò.    
“Gli spiriti che lei non riesce a vedere” continuò Fighter, imperturbabile “io invece posso vederli. E so anche in che direzione sono andati!”         
Il Dottore era sempre più allibito.     
“I Dolsitch non sono creature non-morte!” ribatté, portandosi le mani alla testa “non sono fantasmi, non sono spiriti, non sono zombie, non sono niente di tutto questo!”
“Qualsiasi cosa siano, io posso vederli” replicò Fighter con la massima calma.      
Il Dottore iniziò a studiarla, cercando di capire se era una ciarlatana o se diceva la verità. Alla fine probabilmente pensò che non aveva nulla da perdere, così si limitò a sbuffare e a dire: “Fammi strada, Danny la Medium!”    
Fighter sorrise raggiante e condusse il Dottore verso il supermercato Dyunn, sperando di essersi sbagliata… ma, purtroppo, così non era: infatti il cacciavite sonico gli aveva segnalato proprio quel luogo… che ci facevano i Dolsitch in un comunissimo supermercato?!
Beh, immaginò che tra poco l’avrebbe scoperto.     
Dato che era indecisa se entrare o meno nel supermercato, il Dottore attivò di nuovo il suo cacciavite sonico e un secondo dopo una scossa di terremoto li colse di sorpresa.  
“Oddio! Sono… sono i fantasmi?!” chiese Fighter, sperando che Double e Magician non si trovassero nell’edificio.           
“No, non hanno poteri simili!” rispose il Dottore “ma ho capito dove dobbiamo andare!”           
Il Time Lord corse a perdifiato verso il retro del supermercato e Fighter non ci pensò due volte a seguirlo: notò solo in quel momento che il parcheggio del Dyunn era completamente deserto e che dal supermercato non proveniva nessuno rumore… In che situazione si era cacciata?! Ecco cosa succedeva, a tradire la fiducia dell’Esselunga!   
Intanto il Dottore aveva individuato sul terreno una botola nascosta dall’erba: grazie al cacciavite l’aprì e, senza un attimo di ripensamento, entrò in quell’oscurità.       
“Grazie Danny, ora puoi andartene!” disse mentre scendeva lungo una scala di ferro fissata alla parete del tunnel.           
“Non ci penso neanche!” protestò Fighter, e seguì il Dottore nel buio.      
“Testarda, la ragazza…” commentò il Dottore, ed insieme scesero in quello che doveva essere uno spazio segreto proprio sotto il supermercato. La scala infatti li portò in un locale che, appena misero piede a terra, si illuminò a giorno, mostrando un lungo corridoio occupato da gabbie di tutte le dimensioni su entrambi i lati. Dentro le gabbie Fighter poté riconoscere alieni di piccola taglia di qualsiasi tipo e specie, dagli Ominoidi di Valle Nascosta alle Strillacozze di Xeevya, e si chiese se quello era veramente un supermercato.        
“Ma questi cosa…”   
“Alieni” la interruppe il Dottore “alieni di varie specie, non devi sapere altro… il cacciavite ha finalmente individuato una traccia dei Dolsitch! Per di qua!”          
“Ma… questi alieni sono chiusi in gabbia!” protestò Fighter.         
“Ce ne occuperemo dopo… se non mi sbrigo, i Dolsitch saranno a piede libero e cominceranno a far impazzire le persone!”       
Mentre i due camminavano frettolosamente lungo il corridoio, Fighter non poté fare a meno di chiedere: “Ma sono già a piede libero, no? Mi hanno attaccata!”
“Non possono allontanarsi molto dal luogo in cui sono stati imprigionati” spiegò frettolosamente il Dottore “e il ‘luogo’ in questione è un manufatto magico molto simile ad un gioiello… Quindi il gioiello dovrebbe trovarsi da queste parti!” 
Time Lord e Time Lady camminarono ancora per un po’ (quel posto era veramente immenso, e ad ogni angolo c’era un alieno sofferente in gabbia!) fino a che non si imbatterono in due porte: una era di legno e ben curata, l’altra in ferro e sembrava che volesse tenere rinchiuso qualcosa.      
“Indovina qual è la porta giusta?” fu la domanda ipotetica del Dottore, ed aprì la porta di ferro grazie al cacciavite sonico. Entrò con un balzo e Fighter lo seguì: si trovarono in un’angusta stanzina completamente spoglia, tranne che per una teca in vetro accuratamente pulita che proteggeva al suo interno un ciondolo a sei punte con al centro una pietra rotonda e viola. Fighter rabbrividì e le parve di scorgere, con la coda dell’occhio, una serie di presenze intangibili che iniziarono a volteggiarle attorno.      
“Ormai la magia del manufatto si è indebolita troppo!” disse il Dottore, frustrato “E ora come farò a fermarli?!”           
Fighter si avvicinò a lui e cercò di pensare ad un possibile piano, ma nemmeno il suo cacciavite sonico avrebbe potuto essere utile: quella del ciondolo doveva essere una magia talmente arcaica che uno strumento moderno come un cacciavite dei Signori del Tempo non l’avrebbe nemmeno riconosciuta, esattamente come un Macintosh non può riconoscere un floppy disk.   
“Danny… è stato un piacere averti incontrata e devo dire che sei stata fantastica” disse il Dottore, con un tono che tradiva una certa tristezza “ma ora devi andare! Va!”         
Fantastica?! Lo dice a tutte le ragazze che incontra?” pensò Fighter, sconvolta.
“Ma… no, non posso! E i Dolsitch? Come li fermerai?” chiese ansiosa la Time Lady, ma prima che il Dottore le rispondesse un’altra scossa di terremoto fece ballare la stanza.      
“È troppo pericoloso qui, non vedi?!” insistette il Dottore “ritorna dalla tua famiglia, dai tuoi amici… da chiunque, ma allontanati! Io qua me la caverò!”           
Fighter pensò a Double e a Magician e si chiese se erano in salvo… Alla fine fu quel pensiero a convincerla ad abbandonare il Dottore, seppur con il massimo rammarico, ma solamente perché era certa, veramente certa, che avrebbe superato anche quella difficoltà: in caso contrario, infatti, lei non sarebbe nemmeno potuta essere in quell'universo!     
“Hai altre rigenerazioni da scontare!” avrebbe voluto dirgli Fighter, ma alla fine non aprì bocca. In quel momento il Dottore le stava dando le spalle, così fissò la sua schiena un’ultima volta e corse via… Doveva raggiungere assolutamente il suo Tardis e consultarsi con Dreamer!

*     *     *

Il ritorno dell'autrice /o/
Eccomi qua! :D ebbene sì, questa volta ad apparire è stato il Nono Dottore... che se la caverà, ovviamente, ma in che modo? D: Eh, mistero u_u Ormai all'appello manca solo l'Undicesimo (gioia e giubilo), che apparirà con il capitolo del 23 febbraio (il 16 invece aggiornerò Fangirl Supervillain... spero). Spero che questa storia vi stia ispirando, almeno un po'! :D

   
 
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