Dieci febbraio: stelle cadenti.
“Esprimi un desiderio”
“Non credo a queste cose…”
“Su, dai, fallo per me; esprimi un desiderio che poi si avvera!”
“Non credo a queste cose…”
“Su, dai, fallo per me; esprimi un desiderio che poi si avvera!”
Rimangono filamenti d’incantevoli incubi
profumati di resina, di neve fresca e purpurea;
mi riscuoto dal torpore oleaginoso dei sogni
al rimbombo degli echi d’infantili promesse spezzate
sul nascere, gridando, inveendo contro il nuovo giorno.
Tuttavia ci ritroviamo qui: vicini eppure lontani;
guardiamo le stesse lacrime del cielo contro i vetri vaporosi,
trascinandoci sulle spalle le scie malinconiche di dozzine di stelle cadenti.
“Vorrei imparare a dipingere con le parole,
con l’inchiostro dei sogni.”
con l’inchiostro dei sogni.”
*