Videogiochi > Devil May Cry
Segui la storia  |       
Autore: _Miokie    13/02/2014    5 recensioni
"Uccido i demoni sulla terra perché quelli nella mia mente non possono morire".
In città è arrivata una ragazza avvolta da un mantello e dai lunghi capelli vermigli.
[Avvertimento per coloro che leggono, la storia che vi accingerete a leggere si rifà agli avvenimenti presenti nell' anime ispirato dalla saga dei videogiochi di Devil May Cry ]
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non ricordo molto di quel che ho sognato quella notte. La notte che ho passato avvolta nelle braccia di Dante mentre fuori la tempesta continuava ad infrangersi contro le imposte. I vetri tremavano sotto l'ululato del vento e le gocce di pioggia battevano forti insieme a qualche chicco di grandine che minacciava di infrangere in mille pezzi le finestre.
Piovve tantissimo quella notte, eppure da quando mi lasciai cullare dal dolce suono della sua voce, bassa e calda, ogni ricordo è diventato offuscato.
Quel di cui sono certa è che quella notte, per la prima volta dopo tanti anni, non ho avuto quell'incubo.
Il freddo delle ombre che oltrepassano il mio esile corpo di bambina è stato sostituito dal calore familiare ed accogliente del corpo di Dante.
Ma ora ogni volta che torno a dormire da sola, sento sempre più bisogno di quel calore vicino a me.
Sono passati diversi mesi ormai da quando sono arrivata alla Devil May Cry, in questo periodo di tempo siamo andati spesso in missione, sia da soli che in compagnia di Lady o Trish, o di entrambe. Siamo riusciti ad organizzare un piano fisso di attacco, coordinando i nostri movimenti e le nostre capacità. Il tutto è avvenuto nel modo più naturale possibile. Durante una lotta, uno sguardo o un semplice cenno basta a far capire ad entrambi cosa fare, dove andare e come agire. Lady mi ha spesso accennato a questa cosa, dicendo frasi del tipo "Lavorate in perfetta sincronia" oppure "Vi capite come se foste un'unica persona", il che mi ha fatto riflettere parecchio. Ho passato diverse notti insonni pensando a cosa potesse essere a legarmi così saldamente a Dante, che ci ha fatto avvicinare in un così breve tempo.
Non mi ci è voluto assai a capirlo, ma prima di ammetterlo ci ho impiegato parecchio, in parte per la mia testardaggine, in parte perché realmente risulta come una cosa assurda.
Quello che mi lega a Dante, fin dall'inizio non è solo una semplice complicità, come molti lo avrebbero inteso osservandoci una prima volta. Si tratta in realtà di un reagire alle azioni dell'altro in modo naturale, ho compreso quasi subito che una certa azione di Dante, anche un minuscolo gesto sta a significare qualcosa e dunque io devo comportarmi in un certo modo, allo stesso modo, lui si muove in funzione ai miei movimenti. Si tratta dell'amore che io provo per lui.
Progressivamente, a partire da una semplice simpatia che si può provare per un collega, che poi è diventato un sincero affetto per un amico, alla fine me ne sono innamorata.
È stato così stupido da parte mia, rendermi così vulnerabile e cedere a quel sentimento, nonostante la certezza che sarei rimasta ferita presto o tardi, è inutile negarlo. Succede sempre così, quando tieni troppo a qualcosa rischi di perderlo così velocemente da non accorgertene neanche, rimanendo puntualmente fregato.
Inoltre, a parte la paura, c'è anche la questione dell'età. Andiamo, come potrebbe reagire un quarantenne sentendosi dire da una ragazza di neanche venticinque anni che è innamorata di lui? Mi riderebbe in faccia senza dubbio.
Dunque sono arrivata alla conclusione che rivelargli i miei sentimenti per lui sarebbe la scelta peggiore, nonché la più umiliante da fare.
Ciononostante, non riesco per nulla a far finta che non sia così. Se solo Dante avesse un briciolo di perspicacia in più se ne sarebbe accorto già da un pezzo, ma è meglio che le cose rimangano così.
Nel frattempo, ho riempito il mio blocco da disegno, con un sacco di schizzi in cui lui è ritratto, ognuno diverso dall'altro. Ne ho fatto persino uno dove c'è lui con i piedi sulla scrivania, seduto sulla sedia in bilico su due gambe e sempre la solita rivista aperta sulla solita pagina ed appoggiata sul viso.
Ogni volta che ho potuto l'ho ritratto velocemente. Una volta mi ha anche beccato, ma io ho chiuso il blocco prima che potesse vedere la moltitudine di disegni lui ritraenti. Sarebbe alquanto imbarazzante.
Pur non avendo mai detto niente a nessuno di quel che provo per lui, Lady è riuscita a capirlo da sola, anche se neanche lei me l'ha detto esplicitamente.
Riguardo Trish invece, ho deciso di oltrepassare l'antipatia provata inizialmente, per passare ad un totale stato di indifferenza nei suoi confronti, o almeno è quel che provo a fare. Un'altra cosa che ho dovuto confessare a me stessa è che sono profondamente gelosa di come lei si comporta quando c'è Dante. Per quanto mi sia costato riconoscere l'innamoramento per Dante, nulla mi è costato di più che ammettere di essere gelosa di Trish. Ed è illogico, dato che effettivamente io e Dante non siamo fidanzati né nulla del genere. Dunque quando c'è lei tendo a non lasciar trapelare alcuna emozione, quando invece dentro le budella mi si ritorcono tanto da farmi venire i crampi allo stomaco. La cosa peggiore è che non posso far nulla per evitare che lei gli gironzoli intorno con tutta quella intimità.

E più ascolto i miei pensieri più mi sento stupida.


Per distrarmi in questi mesi ho scritto spesso, molto spesso, a mia zia. Le avrò inviato in tutto almeno una decina di lettere in cui le ho raccontato molte cose, tra cui l'andamento del lavoro in agenzia. Spesso le ho inviato una seconda lettera ancor prima che potesse rispondere a quella precedente e mentre le mie sono spesso lunghe almeno una pagina intera, le sue non hanno mai superato una manciata di righe dove più o meno ripete sempre le stesse cose: che le manco, vuole che torni a trovarla ma che allo stesso tempo è contenta che mi sia stabilita in una città, tra l'altro non molto lontana dal mio paese natale.
Un giorno Dante mi ha chiamato mentre stavo preparavo il pranzo in cucina.
L'ho raggiunto nello studio e l'ho trovato davanti alla porta con la posta appena arrivata tra le mani.
Mi porge una busta -Questa è per te, da parte di tua zia.-
La prendo e la apro strappandola da un lato. -E' strano, non le ho inviato nulla di recente.- ma quando tiro fuori il contenuto mi accorgo che non è una semplice lettera.

È un invito.

Ad una festa.

Per il mio compleanno.

Il 16 luglio.

Questo venerdì.

Esattamente fra tre giorni.

-Voglio morire...- mormoro abbandonandomi sul divano senza smettere di fissare l'invito tra le mie mani.
-Che è successo?- Dante si è avvicinato, evidentemente perplesso e mi ha preso dalle mani il cartoncino bianco e spesso che tengo tra le mani. Lo ha letto con un sopracciglio alzato rimirando l'invito avanti e dietro:-Beatrix Blanchard e accompagnatore...-
E dopo una lunga pausa in cui ha continuato ad osservarlo, ha commentanto semplicemente dicendo:-Mh, è in rilievo.-
Spalanco gli occhi allibita.-In rilievo? Mia zia mi ha appena invitata ad una festa a casa sua per il mio compleanno e tu te ne esci dicendo che la scritta è "in rilievo"?!-
-Hai ragione... in genere è il festeggiato che organizza le feste e spedisce gli inviti.- continua, prendendomi in giro. Mi lancia la lettera in grembo.-Non stai avendo una reazione un po' esagerata?-
-No, tu non capisci.- Mi prendo la testa tra le mani, massaggiandomi le tempie.
-Sarà... comunque se ci vuoi andare dimmelo, così ci organizziamo per partire.- va a sedersi alla scrivania dove inizia a sfogliare il giornale di oggi.
-No, non ci voglio andare. Le feste organizzate da mia zia sono terribili!- mi lamento sdraiandomi sul divano con la faccia contro i cuscini.
-Continuo a pensare che tu stia esagerando. E poi, pensandoci bene, è il tuo compleanno, credo che quell'invito sia solo una formalità. Devi andarci, è la tua festa in fondo.-
Mugugno dei versi di lamento contro il cuscino.
-Non capisco proprio perché ti lamenti, non può essere così male.-
Mi alzo di scatto.-Non hai idea di quel che sarà questa festa.- e torno in cucina.
-Quindi ci andremo?- mi chiede dallo studio, ricevendo però, solo uno sbuffo come risposta.


Abbiamo pranzato in silenzio. Io decisamente seccata e lui che tra un boccone e l'altro mi ha lanciato qualche sguardo.
-Dante che c'è?- gli domando alla fine, stufa di avere i suoi occhi addosso.
-Mi chiedevo soltanto perché non mi avessi detto che venerdì è il tuo compleanno.-
-Non vedo per quale motivo avrei dovuto farlo, è solo un compleanno. Non lo festeggio ormai da quando sono andata via di casa e a dirla tutta non capisco perché mia zia, così all'improvviso, abbia deciso di organizzare una festa per me.-
Bussano alla porta. Si alza per andare ad aprire mentre io inizio a sparecchiare.
-Vuoi qualcos'altro?-
-No sono a posto.-
Alla porta è Morrison, lo sento parlare con Dante mentre lavo i piatti e le posate. A quanto pare stanno discutendo riguardo il "lasciare l'agenzia chiusa per qualche giorno" e "se lui può prestargli la sua macchina per il viaggio". Nonostante io non abbia esattamente espresso il mio consenso di andare a quella stramaledetta festa, lui sta già organizzando tutto.
Non è che non voglia proprio andarci a questa festa, è che conoscendo mia zia, vorrà fare una cosa in grande. Molto in grande. Il che implicherà un sacco di invitato, la maggior parte dei quali io non conoscerò neanche di nome o di vista, insieme a tutte quelle cose sfarzose e superficiali che piacciono a lei.
Però Dante in fondo ha ragione.
È il mio compleanno in fondo.
Ed è tanto tempo che non vado a trovare mamma e papà.
-Così rischi di bucarlo il piatto...-
Sussulto quando Dante mi compare alle spalle, mi giro e lui sta osservando abbastanza divertito il modo in cui sto sfregando energicamente la stoviglia tra le mie mani.
Mi volto per nascondere il rossore sulle mie guance:-Ti serve qualcosa?-
-Solo delle tazze per il caffè- E dopo averle prese si mette a preparare il caffé.
-Non puoi più dire di no ormai...-
-Lo so-
Finisce di preparare il caffé per lui e Morrison.-Sapevo che comunque volevi andarci a quella festa...- mi dice tonrando di là.
"Lo so." penso.


-Lady, devo per forza provarmeli tutti?- Sarà la quarta volta che dico la stessa cosa, mentre indosso un'altro dei vestiti che Lady mi ha portato quel pomeriggio. "Le notizie girano subito" mi sono detta quando lei si è presentata con due buste stracolme.
-Senti, lo so che non hai voglia, neanche io ne ho se devo proprio dirtelo. Ma non puoi andare al tuo compleanno in jeans e t-shirt.- Mi risponde seduta sul mio letto a braccia incrociate, già pronta ad esprimere eventuali critiche su ciò che indosso.
-Ma allora perché non mi dai un vestito a caso e basta? Che bisogno c'è di provarli?-
-Perché se le cose si devono fare, allora vanno fatte per bene.-
Sbuffo. Tiro su la zip dietro e mi guardo bene allo specchio.
È un abito lungo e nero, con vari ricami sulla gonna e con qualche strass qua e là a donargli dei punti luce.
Lady alza un sopracciglio:-Levatelo immediatamente.- e riprende a frugare nelle buste, finché non tira fuori un altro abito che a vederlo sembra quasi dello stesso colore dei miei capelli.
-Questo dovrebbe andar bene.-
Me lo lancia ed io lo indosso velocemente.
Osservo il mio riflesso allo specchio, non mi sta poi così male, però...-Non credi che sia troppo rosso così? Sono un po' troppo appariscente.-
-Devi essere appariscente, è il tuo compleanno. E poi così risalta di più il tuo colorito pallido.-
-Infatti, sembro un cadavere.- replico storcendo la bocca.
-Smettila, non è vero. Tra l'altro lo spacco a lato ti slancia parecchio e col giusto paio di scarpe starai benissimo.-
-Lady non ti facevo così attenta a quel che una persona indossa.-
-Come ti ho già detto: se una cosa va proprio fatta, tanto vale farla bene.-
Faccio spallucce:-Se lo dici tu-
E anche se alla fin fine, questo vestito non mi sta poi così male, un presentimeno strano mi aggroviglia lo stomaco, facendomi ancora dubitare sul fatto che andare a questa festa sia una buona idea.





L'angolo di Lilith!
Vi ricordate quando esattamente otto giorni fa dissi che ci sarebbe voluto un po' prima del nuovo aggiornamento? Beh scherzavo! LOL
Ahahaha sinceramente non me l'aspettavo neanche io, ho iniziato a buttar giù qualche idea subito dopo aver pubblicato l'ultimo capitolo e nel giro di poco mi sono accorta di aver già riempito diverse pagine di file! XD
Ehehehehe finalmente ci siamo arrivati, quanti di voi aspettavano questo momento, eh? :3
Spero che vi sia piaciuta la prima parte un po' più introspettiva, spero di non risultarvi prolissa c.c
Fatemi sapere in una recensione cosa ne pensate, aspetto le vostre opinioni. Nel frattempo vado a lavorare al prossimo capitolo ;)


Al prossimo chappy,
Lilith.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Devil May Cry / Vai alla pagina dell'autore: _Miokie