Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: OfeliaMontgomery    14/02/2014    1 recensioni
Evangeline una degli angeli più belli decise di mettere l’amore per Lucifero al primo posto infrangendo tutte le leggi. E per questo venne bandita dal regno dei cieli e le venne tolto il cuore e nascosto in una cripta oscura a Silent Valley. Con l’aiuto del suo amato - Lucifero -, un demone stravagante e un vampiro depresso riusciranno a riprendere il suo cuore, cosi da poter provare emozioni di nuovo? Riusciranno a superare le mille inside che quel posto nasconde? E riusciranno il demone e il vampiro a trovare quello che cercavano?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente il gruppo di amici si imbarcò sulla barca e partirono, il mare per fortuna si era calmato e quindi potevano viaggiare tranquilli.
Stavano viaggiando tranquillamente fin quando Gideon e Lucifero non iniziarono a litigare per chi doveva tenere il comando. Evangeline se ne stava seduta e con la mano sfiorava l’acqua e ogni tanto congelava qualche spruzzo, tanto per fare qualcosa. Invece Klaus assisteva alla scena difendendo anche Gideon.
– Tu sta zitto, se non vuoi che ti disintegri – Lucifero minacciò Klaus spaventandolo.
– Lascialo stare, non stava facendo niente di male – gli urlò contro il fratello.
Lucifero sbuffò seccato – Bene! Allora tu va’ con il tuo fidanzatino a sbaciucchiarti e lascia a me il comando – disse minaccioso.
Gideon lo guardò malissimo poi prendendo per mano Klaus si andarono a sedere vicino ad Evangeline.
– Non so come tu faccia a starci insieme – disse Gideon ad Evangeline che si era spostata per guardarli.
Lei alzò le spalle – Con me non è così – rispose semplicemente la donna per poi tornare a guardare il mare.
Gideon sospirò poi guardò Klaus e gli sorrise, – Stai bene? – chiese gentilmente prendendo le mani al vampiro. Lui annuì poi gli diede un bacio sulla guancia.
Lucifero fece un verso schifato girando la testa da un’altra parte, Evangeline emise una leggera risata cercando di trattenerla portando le mani davanti alla bocca.
– Dai amore lasciali stare, non hanno fatto niente di male – disse l’angelo sorridendo a Gideon e a Klaus.
Lucifero per tutto il viaggio stette zitto, Gideon però ogni tanto parlava e gli dava le indicazioni su dove doveva andare.
Verso sera arrivarono a destinazione, erano tutti molti stanchi così decisero di rimanere a dormire sulla barca, attraccandosi all’isola. La luna stava calando ad ovest ma era ancora grande e luminosa. Si addormentarono subito, la prima a svegliarsi fu Evangeline il sole era spuntando da dietro le rupi scoscese. Il mare era calmo. La donna svegliò tutti ed insieme scesero dalla barca. La sabbia era soffice e nera, si sentiva l’odore del mare e il rumore delle onde che s’infrangevano sugli scogli. Un po’ più avanti, al centro dell’isola, c’era una fitta boscaglia, talmente fitta da rendere difficile il loro cammino. Camminarono per un po’, inoltrandosi nella boscaglia, ad un certo punto Evangeline si fermò, proprio al centro della foresta c’era una costruzione gigantesca, formata da più di cento gradini e costruita nella roccia.
– Abbiamo trovato la casetta di Ohidus – disse Gideon marcando sulla parola casetta.
Lucifero si incamminò sulla lunga scalinata, Evangeline lo seguì subito standogli accanto. Gideon e Klaus stavano qualche passo più indietro di loro e controllavano a destra, sinistra e indietro se c’era qualcuno.
– Sei sicuro di voler entrare? – chiese Gideon quando furono arrivati davanti al grande portone di legno intagliato perfettamente nella roccia.
– Sì che ne sono sicuro – rispose Lucifero aprendo il portone, entrò dentro seguito dagli altri, Gideon che fu l’ultimo ad entrare, lasciò che la porta si andasse a chiudere da sola, ma sbatterono fortemente tra loro, facendo un fracasso assurdo. Tutti si girarono verso di lui guardandolo con gli occhi spalancati – Sei pazzo? Dovevi tenera quella cazzo di porta – sbottò Lucifero portandosi una mano sulla fronte. Il demone alzò le spalle sussurrando un mi dispiace poi di colpo si sentì il pavimento tremare, come se qualcuno o qualcosa di molto grosso si stesse avvicinando a loro. Arrivò un demone di almeno otto metri, dalla pelle bluastra, aveva due teste, in una aveva delle corna molto lunghe e sporgenti e nell’altra aveva un unico occhio ed era completamente rosso. L’addome era trasparente, sembrava una gelatina molliccia. Si intravedevano soltanto le vene in cui passava il suo sangue nero, sì, perché i demoni degli abissi non avevano organi interni, a parte il cuore, che poteva essere situato nella testa o sul petto.
Chi è che disturba la mia quiete? Con che coraggio disturbate il grande e potente Ohidus? Preparatevi alla mia ira. –
– Ma voi demoni dite tutti la stessa identica cosa? Chi è che disturba….gnè gnè – disse sbuffando Gideon.
Il demone lo fulminò con lo sguardo, – Tu, stupido demone inferiore come osi? – urlò Ohidus scagliando contro Gideon una sfera d’acqua che lo colpì in pieno petto scaraventandolo contro ad un pilastro di roccia. Klaus urlò il suo nome e gli corse incontro.
Il demone rise sadicamente poi puntò un dito contro ad Evangeline e Lucifero ­­Adesso tocca a voi due – disse preparandosi a scagliare una nuova sfera d’acqua.

 
  
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