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Autore: Ser Barbs    16/02/2014    5 recensioni
E' passato poco più di un anno da quando Pitch è stato sconfitto e Jack Frost è diventato il Guardiano del Divertimento. Ma li Re degli Incubi sta tramando e, questa volta, per sconfiggerlo, i Guardiani avranno bisogno di aiuto, aiuto da qualcuno che non avevano mai incontrato finora...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5__Riflessioni e Sogni ricorrenti
Gli elfi ci condussero verso il piano più alto del palazzo: il corridoio seguiva una linea semicircolare, una parte offriva una vista fantastica del globo e della fabbrica, dall’altra parte c’erano circa una decina di porte e alcune erano contrassegnate da dei simboli.
Sulla prima c’erano le scritte “Buono” e “Cattivo”, sull’altra un paio di uova colorate, poi il contorno di una fatina color acquamarina e magenta, sulla quarta spire dorate partivano dall’angolo in alto a sinistra e si diradavano fino alla maniglia e un fiocco di neve spiccava candido in contrasto con il legno scuro della quinta.
Gli elfi fecero segno di fermarci: uno Yeti ci superò e si avvicinò alla sesta porta, fissandoci una riproduzione identica ai miei tatuaggi, per poi aprirla.
Li ringraziai sorridendo, entrai e la chiusi velocemente.
La stanza era molto grande: sul pavimento c’era un morbido tappeto verde, nel camino alla mia destra c’erano alcuni pezzi di legno pronti per essere accesi, dal soffitto pendeva un immenso candelabro d’argento, a sinistra c’era un semplice tavolino con una brocca ed una bacinella, uno specchio e uno sgabello. Sul morbido letto erano poggiate con ordine tutte le armi: il fodero di Halaka rifletteva il bagliore della Luna che entrava dalla finestra, che dava una vista mozzafiato del canyon e della foresta vicina.
Ero frastornata, e mentre lo sguardo si spostava ovunque cercavo di pensare: nella nostra vita la nostra casa erano sempre state le  sconfinate foreste, illuminate dal Sole, Luna e miriadi di stelle, dove rincorrevamo il corso di fiumi e ruscelli, dove gli animali vivevano indisturbati e ci accettavano come membri dei loro branchi.
Anche Orelious la pensava allo stesso modo, lo sentivo. Si avvicinò al camino e si voltò verso di me.
“Potresti...?” accennò al camino con la testa.
Agitai il polso e il fuoco cominciò a scoppiettare allegramente.
“Grazie.” Si stese davanti al fuoco con la testa tra le zampe e le orecchie all’indietro.
Mi sedetti accanto a lui; il suo sguardo si posava sulle fiamme danzanti senza prestarci molta attenzione.
“Che.. pensi della situazione?” Chiesi dopo un po’.
“Penso che il caro Manny l’abbia fatta proprio grossa stavolta!” ringhiò furiosamente. Si trasformò in una tigre e cominciò a ripercorrere la stanza a lunghi passi.
Questo mi sorprese: dei due, lui era il più controllato. Invece in quel momento nella sua testa dominavano rabbia, frustrazione e disagio.
“Non voglio essere un pupazzo nelle loro mani” ;il muso era basso mentre camminava, “tutto questo non fa per noi, lo sai benissimo.”
“Prima cosa: loro non decidono nulla, eseguono solo i suoi ordini; secondo: lamentarsi non serve a niente.” gli dissi severamente. “Troviamo Pitch, lo sconfiggiamo e il gioco è fatto, ce ne andiamo.”
Mi guardò negli occhi; “Non vuoi unirti a loro?”
“Tu cosa credi?” mi voltai verso il fuoco, le ginocchia strette al petto. “Non ci penso nemmeno. Non mi importa quello che diranno o faranno, dovesse venire Manny al Polo, non accetterò mai.”
“Il nostro posto è altrove, con i nostri fratelli.”
Si trasformò e si sedette accanto a me; feci assumere alle fiamme forme diverse: un branco di lupi che correva, una cascata, un serpente acciambellato, qualche fiore, una stella...
Mi alzai e con uno schiocco delle dita lo spensi. spostai le armi dal letto al muro accanto al camino.
Mi coprii con il piumone; “Tu non vieni?”
Con uno sbuffo si alzò, mi raggiunse e saltò sul letto Coprii anche lui e lo abbracciai come fanno i bambini con il loro orsacchiotto preferito.
“’Notte Ser-Ser.”
“Buonanotte, cucciolotto.”
Lo sentì ridacchiare e subito dopo si addormentò.
Io cercavo di non chiudere gli occhi. Ero stanca, ma avevo paura di rivederlo. Di rivivere tutto quello che era successo. Non potevo farcela da sola.
Guardai di sfuggita la finestra: la Luna splendeva come non mai.
Mi dispiace Manny, pensai, non possiamo farlo. Lo sai.
Subito dopo, le mie palpebre si chiusero: prima di sognare, sentii una voce.
Questo lo vedremo.
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
“Scappate! Scappate! Ce la farò, ma dovete andarvene!” gridò qualcuno.
“Non possiamo lasciarti qui!” Mi riconobbi, tremavo e le lacrime mi inondavano il viso.
“NO! Ascoltami!” Il ragazzo mi prese per un braccio. “Dovete andarvene, capito? Siete in pericolo. Non potete rimanere qui un minuto di più.”
“Vieni con noi. Per favore. Non lasciarci soli.” Poggiai la mia mano sulla sua e lo guardai negli occhi, che brillavano di un rosso intenso.
Si avvicinò, mi prese la testa fra le mani e mi baciò la fronte.
“Mi dispiace.” sussurrò.
Tutto si fece confuso: Orelious si era trasformato in umano e mi trascinava via, dove lo avevo lasciato vedevo ogni tanto lampi di luce accecante, acuti nitriti si diffondevano in tutta l’area circostante.
Un urlo di dolore.
La risata di Pitch.
Orelious cercava di farmi correre: più volte sfuggii dalla sua stretta, ma riusciva sempre a riprendermi.
“Serytia, NO! CORRI, CORRI, AVANTI! SERYTIA! Serytia... Serytia... Serytia...”
- - - - - - - - - - - - -
“Emh... Serytia?” Jack bussò con più forza. “Serytia, svegliati!”
“Che... che scè?” risposi stancamente.
“Svegliati, aspettiamo solo te!”
“Va bene, va bene, arriviamo... ” Mi stiracchiai, poi scossi Orelious.
“Ehi... svegliati.” Mugolò leggermente.
“Avanti pigrone, apri gli occhi!”
Per tutta risposta rotolò giù dal letto, cadendo pesantemente sulla schiena. “’ngiorno...” farfugliò.
“Buongiorno anche a te.” Cercai di riordinare il letto senza successo e andai verso il tavolino.
Mi riscossi appena l’acqua ghiacciata mi toccò il viso: lo asciugai e tentai di riordinare i capelli con le mani. Cercavo di non pensare al sogno.
“L’hai visto di nuovo, vero?” chiese Orelious.
Mi irrigidii, poi sospirai rassegnata: “Non posso nasconderti nulla, eh?”
“Lo prendo per un sì.” Mi guardò negli occhi; “Vuoi.. parlarne?”
“No.”
Scosse la testa; “Come preferisci... raggiungiamo gli altri, dai.”
 
Fantasticoso Angolo Autrice (O.o?)
Ok, non so perché ma sono stranamentissimamente euforica yeaaaaaaahhh anche se domani ho due interrogazioni dovrei ripetere non mi importa mi sveglio alle sei ora ho fame mangio ^.^
Anyways, ho diviso un capitolo in due e questa è la prima parte ehm... di “passaggio”...
Jack sta sempre in mezzo (fan, non uccidete una vostra sorella),  Orelious è un tenero peluchoso coccolo (ok sto fangirlizzando troppo), e Ser-Ser ci ha mostrato una parte del suo passato (che la rende estremamente depressa)—ok allontanatemi dalla tastiera, sto delirando :3
Ringrazio chi leggiucchia, legge e recensisce (il prologo ha superato 310 visite! Grazie! :D)
Un saluto speciale <3
-Ser-Ser
  
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