Appena arrivate al Mc Donald’s io e Lola ordinammo e andammo a sederci aspettando la ritardataria che, dopo dieci minuti, si degnò di presentarsi. –Era ora cara! Abbiamo ordinato anche per te stai tranquilla- dissi ridendo. Lei fece la finta offesa e passammo alle presentazioni –Lola lei è Jamie. Jamie lei è Lola- dissi. Tutta la mattinata la trascorremmo ad ingozzarci al mc Donald’s fregandocene delle diete, inoltre ne abbiamo approfittato per conoscere Lola; aveva 18 anni ed era arrivata a Londra da new York con la famiglia, visto che il padre aveva trovato lavoro come imprenditore. –Ho sempre desiderato vivere a Londra- disse entusiasta. –A me invece piacerebbe vivere a New York- disse Jamie facendoci ridere come delle pazze. Mentre parlavamo di chi dovesse andare a vivere a New York, arrivarono al nostro tavolo Liam ed Harry. –Ciao splendori- disse Harry; Liam invece ci salutò con un bacio sulla guancia. Quel ragazzo era la tenerezza in persona. –Dai harry muoviamoci. Louis deve andare- disse Liam rivolgendosi all’amico che intanto cercava di fare colpo su una bionda del tavolo affianco. –Dove dovrebbe andare Louis?- chiesi con indifferenza; a quel punto Harry mi mandò un’occhiataccia –Perché ti interessa? Quando lo hai trattato male non sembrava- disse Harry seriamente. Colpita e affondata; ovviamente mi sentì terribilmente in colpa e gli occhi iniziavano a pizzicarmi. Liam mi poggiò una mano sulla spalla per rassicurarmi. –Harry lo ha chiesto perchè louis è uno dei migliori amici del fratello. Non dovresti trattarla così.Comunque- si girò a guardarmi –Louis sta qua fuori ma non è voluto entrare. Lo dobbiamo accompagnare all’aeroporto- concluse Liam. Con una scusa mi diressi fuori dal Mc e lo trovi intento a tirare calci ai sassi. Appena si accorse della mia presenza abbassò lo sguardo e continuò a tirare calci. –Scusami Lou per come mi sono comportata- dissi avvicinandomi. Lui mi guardò sorpresa e rispose- Nulla. Anzi scusami tu per come mi sono comportato; non dovevo baciarti-. –E perché? Non hai fatto nulla di male- risposi cercando di mantenere la calma. A quel punto mi prese da un braccio e sussurrò –Non dovevo farlo e per quanto riguarda la storia dei licantropi, non devi ASSOLUTAMENTE farne parola con nessuno, altrimenti io e Zayn saremo spacciati- disse guardandomi negli occhi. In effetti aveva ragione; che vorrebbe due licantropi nella propria città come su… Aspetta! Due?? –Anche Zayn è un..- fui interrotta da Liam ed Harry che uscirono dal locale con la  bocca piena zeppa di cibo. –Muoviti Louis, rischi di perdere l’aereo- detto ciò ci salutammo e andarono via in macchina. Ritornai da Jamie e Lola, ma notai lo sguardo assente di quell’ultima e lo sguardo infuriato di Jamie. –Lola? Sei ancora tra noi?- chiesi sarcastica. A quel punto Jamie urlò- Io le stavo raccontando di quello che ho comprato ieri, ma lei sta pensando solo al caro Styles-. Lola sembrò tornare sulla terra e disse- Ma cosa diamine urli?-. Era ovvio che con loro non i poteva parlare così le salutai e decisi di girare un po’ per le strade di Londra. Mi fermai in un parco poco distante e mi sedetti su una panchina a guardare le foglie ormai ingiallite che cadevano per terra. Ormai l’autunno era arrivato ma ai bambini non sembrava importare, visto che giocavano a pallone come se nulla fosse. Ad un certo punto mi resi conto di non aver chiesto al ragazzo dagli occhi azzurri dove stesse andando. Non so il perché ma ormai tutto quello che faceva quel ragazzo mi importava. “Ma che vai a pensare? Non può piacerti Louis!” ed ecco che una vocina fastidiosa si intrometteva nei miei pensieri. Decisi di chiamare Niall per farmi dare spiegazioni; -Pronto Niall? Sono Ellison- dissi -Ah ciao Elli! Cosa ti serve?- chiese con la bocca sicuramente piena. –Mi puoi dire dove è diretto Louis?- Silenzio. –Scusami ma Lou mi ha detto di non dirlo a nessuno- disse. Idea! –Se me lo dici ti offro tutto quello che vuoi da Nando’s. TUTTO- scandii bene l’ultima parola. Silenzio. –AMSTERDAM!- urlò facendomi perdere l’udito. Amsterdam?? Che diavolo ci doveva fare ad Amsterdam?- Sai quando torna? Chiesi –Tra una settimana- rispose ridendo. Quel ragazzo ride sempre. –Okay grazie mille. A domani!- chiusi la chiamata. In una settimana scoprirò cosa diavolo deve fare ad Amsterdam. Il giorno dopo mi svegliai presto per il semplice fatto che dovevo indagare sulla faccenda di Louis. Feci colazione, mi lavai, mi vestì e uscì di casa piena di energia. Per strada incontrai Niall –Ehi Ellison, stavo giusto per venire a casa tua- disse abbracciandomi. –E come mai?- chiesi stranita. –Dobbiamo andare da Nando’s; avevi detto che offrivi tu-. Accettai e andammo a mangiare. Dopo due ore uscimmo dal “Paradiso di Niall” –Niall ma quanto cavolo mangi!?- chiesi meravigliata. –Mi devo nutrire, e poihai offerto tu. Ahahaha- rispose ridendo. Ad un certo punto chiesi a Niall –Hai l’indirizzo di Louis ad Amsterdam?- rimase spiazzato dalla mia domanda ma mi diede un bigliettino con l’indirizzo. Gli diedi un bacio sulla guancia e dissi –Ci vediamo tra qualche giorno bello!-. –Dove vai?- chiese sorridendo. –Amserdam!- urlai e mi diressi verso casa per preparare le valigie. Mandai un messaggio a mio fratello dicendogli che sarei stata via per qualche giorno, e dopo tre ore mi ritrovai in aeroporto per fare il check-in. L’aereo arrivò con mezz’ora di ritardo, ma appena salii mi caddi in un sonno profondo. Arrivo Louis!