Capitolo
6 – Odio profondo verso le Barbie
Restiamo
a guardarci negli occhi mentre entrambi
abbiamo le braccia alzate, io nell’intento di colpirlo e
Orlando nell’intento
di fermarmi. Non posso credere a quello che ha avuto il coraggio di
dire. E
purtroppo non trovo niente con cui contrattaccare.
Orlando comincia a sorridere compiaciuto.
Credo di stare per morire.
Flynn
: Papino!!!
Ringrazio
Dio per aver mandato questo angioletto a
salvarmi. Il bambino abbraccia suo padre e finalmente quella orrenda
situazione
volge al termine. Riesco a recuperare le mie facoltà
cognitive e dico subito a
Orlando quello che è successo. Parlo tutto d’un
fiato e l’uomo non capisce un
ciufolo di quello che dico, e infatti lo vedo abbastanza confuso. Alla
fine lo
afferro violentemente dal braccio e lo trascino nell’altra
stanza. Flynn ci
viene dietro saltellando e in due secondi arriviamo in sala.
Io
: Ecco il ladro!!
Orlando
: George?
George
: Orlando!! Finalmente! Gli dici per favore a
queste tre pazze che non sono un ladro?!
Io
: Tu.. lo .. conosci?
Orlando
: Si, è mio cugino *si
gratta la testa confuso*
Annie
: Odddioo, che figura di merda! L’ho
massacrato di botte!
Orlando
: E comunque.. *si gira verso di me* io e te
dobbiamo parlare! E’ mezza notte passata! Cosa ci fa Flynn
ancora sveglio??
Spalanco
gli occhi colta in contropiede. Mi metto a
balbettare cose senza senso. Guardo Annie, poi Carol , ma quelle due
non mi
danno un briciolo d’aiuto. Mi volto verso Flynn e vedo il
poveretto con lo
sguardo abbassato. Sono davvero in una brutta situazione. Addirittura
chiedo
aiuto con lo sguardo al falso ladro. Quest’ultimo mi guarda
come per dire “ma
che vuoi da me?”.
Io
: Ma perché… ti stavamo aspettando!! Credevamo
che questo.. coso.. fosse un ladro e quindi abbiamo aspettato che tu
ritornassi
a casa! Che volevi? Che mandavo il bambino a dormire con un ladro in
salotto?
George
: Ehi, Ehi, io non sono un coso!
Orlando
: Va
bene, va bene.. dimentichiamo questo piccolo malinteso! Su, Flynn, a
dormire.
Il
piccolo fa uno sbadiglio enorme. Mi avvicino a
lui per prenderlo mentre lancio un’occhiataccia a Orlando.
Lui mi guarda
storto, sbuffa e se ne va per non so dove. Annie e Carol vengono di
sopra con
me e Flynn mentre il povero George rimane legato sul divano.
George
: Ehi, vi siete dimenticati di slegarmi!!
Guardo
Annie e Carol implorandole di andare da quel
povero disgraziato. Carol è ancora in trans per la notizia
che Christian è
fidanzato. Alla fine faccio gli occhi dolci ad Annie e per fortuna
accetta di
andare a slegarlo.
Porto
Flynn nella sua stanza e lo metto sotto le
coperte. Mi sorride
e io gli do un bacio
sulla fronte. Faccio per andarmene quando all’improvviso il
piccolo mi ferma.
Flynn
: A te piace il mio papà, vero?
Io
: Ehh… chi te l’ha detto?
Flynn
: Non sono mica stupido *ride*
Io
: No, guarda. Ti sbagli piccolino, tuo padre è…
certo, si.. è un attore di Hollywood , bello come il sole.
C’ha quel sorriso
che farebbe sciogliere chiunque e quello sguardo che ti mette i
brividi..e…
Flynn
: Ho capito che ti piaceeee *ride*
Io
: Ma ma
…
dormi, cucciolotto, su!
Finalmente
Flynn si decide a girarsi dall’altra
parte e chiude quei dolci occhietti. Tiro su un sospiro di sollievo
dopodiché
mi alzo e faccio per uscire dalla stanza. Ecco però che come
arrivo alla porta
mi trovo Orlando davanti. Ha una mano appoggiata alla parete, sembra
che stesse
per aspettare proprio me. Ha quel sorrisetto irritante sulla bocca.
Io
: Mi lasci passare?
Orlando
: No *Sorride*
Io
: E non fare quel sorrisetto irritante, per
l’amor del cielo!
Orlando
: Credevo che questo sorriso facesse
sciogliere chiunque *sorride*
Oh
capperi fritti! Ha sentito tutto, questo
menteccato! E adesso? Che
diavolaccio mi
invento? Oh Dio, ti prego, toglimi da questa situazione insopportabile
e
altamente imbarazzante! Mi sono sputtanata con le mie stesse mani.
Orlando non
la smette di sorridere. Non mi piace quel sorrisetto, mi sta prendendo
in giro.
Cerco di passare, ma lui mi blocca. Comincio ad innervosirmi mentre lo
sento
avvicinarsi sempre di più a me. Ho il suo fiato addosso e in
quel momento mi
rendo conto che puzza d’alcool. Ha bevuto il coglione, ecco
perché si sta
comportando in questo modo.
Orlando
: Tanto lo so che ti piaccio
Io
: ma peeerfavore! Mi sembra di avertelo già detto
che a me piace… Leonardo!
Orlando
: E dai, smettila.. è evidente
E
a questo punto il mio cuore non può fare altro che
battere all’impazzata. Cerco di mantenere la calma, ma
è impossibile. Orlando
continua a sorridere e adesso siamo davvero troppo vicini. Vuole darmi
un bacio
o cosa?
Tum,
Tum, Tum.l
Sento
il cuore scoppiarmi nel petto. Vi prego,
fermate tutto ciò.
E’
chiaro che si vuole solo divertire un po’. Questo
mi infastidisce molto e senza nemmeno rendermi conto, gli do una
ginocchiata
proprio lì, nei “gioielli di famiglia”.
Lo colgo di sorpresa e il deficiente si
piega in due dal dolore. Faccio una faccia soddisfatta e me ne vado via
,
lasciandolo agonizzante per terra. Un po’ mi dispiace, ma
dopotutto gli sta
bene. Devo proprio cercare di non morirgli davanti, sennò
non la smetterà mai e
poi mai di provocarmi in continuazione.
Entro
nella stanza da letto e vedo subito Carol in
una valle di lacrime mentre tiene stretta a se un cuscino. Alzo gli
occhi al
cielo come per chiedere un miracolo, ma purtroppo non succede niente.
Annie non
è ancora rientrata, da non credere. Doveva soltanto slegare
quel ragazzo è
possibile che ci sta mettendo così tanto tempo? Lascio
perdere la questione e
mi metto a dormire. Quel giorno è stato enormemente
stressante. Dopo un paio
d’ore Annie rientra in camera facendoci svegliare
bruscamente. Accendo la
lampada e la vedo traballare da una parte all’altra. Sembra
si sia appena fatta
una canna.
Oh
mio Dio.
Annie
: Ragaaaaa! E’ stato un sbaaallloo!
Io
: E che ti gridi?? Smettila !
Annie
: Ho fumato… *ride* la mia prima sigaaa!
Carol
: Sei sicura di non esserti fumata l’intero
pacchetto?
Annie
: Nuooooo *ride*
Io
: Ma sembri tipo.. drogata!!!
Annie
: Nuooo
Carol
: Siiiiiii
Annie
: Nuoooo… una siga, raga.. e daglie
Io
: Una canna, semmai!! Lo sapevo, lo sapevo! Quel
ragazzo è un tossico!
Annie
: Ma è un amoreeee
Io
: Solo questa ci mancava!! Bene, buonanotte!
Spengo
la lampada mentre Annie ricomincia a danzare
come una psicopatica per la stanza. Vorrei tirarle il cuscino addosso,
ma poi
non avrei dove appoggiare la mia testa. Quando finalmente la smette e
si mette
a dormire ecco che ricominciano i lamenti di Carol. Sta piagnucolando
nel
sonno. Non ci posso credere. La cretina non la smette e superato il
limite
della mia pazienza, prendo il cuscino e glielo scaravento addosso.
Finalmente
la smette e sorrido soddisfatta.
Dopo
qualche ora è già mattina. Mi stiracchio nel
letto tenendo gli occhi chiusi. Appena li apro vedo una figura davanti
a me.
Non capisco se sto sognando, ma sembra essere proprio quel deficiente
di
Orlando.
Orlando
: Svegliaa!!!!!
Balzo
dal letto portando una mano sul mio cuore per
lo spavento. Quello stronzo mi ha fatto venire un infarto. Annie e
Carol sono
scioccate quanto me e si alzano impaurite. Nel frattempo prendo Orlando
dal
colletto della maglietta e lo faccio chinare su di me, così
per una
chiacchierata faccia a faccia.
Io
: Sentimi bene, idiota di un Bloom!! Tu fammi di
nuovo un altro scherzetto del genere e la prossima volta giuro che non
mi
limiterò a darti una ginocchiata .. lì sotto!!..
ok???!
Orlando
: Ohhh che pauraaa! Sto tremando *ride*
E
a quel punto perdo ulteriormente le staffe e
calpesto il suo piede con tutte le mie forse. Il deficiente si piega
nuovamente
in due dal dolore e si siede sul letto per massaggiarsi il povero
piede. Io lo
guardo con le mani sui fianchi e rido soddisfatta. Lo sto uccidendo ma
la colpa
tuttavia è solo sua. Mi provoca in continuazione questo
deficiente di un
broccolo.
Annie
: Sembrano cane e gatto
Carol
: Già, non fanno che litigare e litigare.. ma
per quale motivo, poi?
Annie
: ci siamo perse qualcosa
Carol
: E’ dal primo capitolo che ci siamo perse qualcosa
Annie
: Quale capitolo?
Carol
: Di questa storia
Annie
: Ah.. siamo in una storia?
Carol
: Più o meno
Annie
: cosa significa.. “Più o meno”?
Carol
: che è una via di mezzo
Annie
: ma a cosa ti riferisci?
Carol
: Boh…e tu?
Annie
: Non lo so
Carol
: Il nostro discorso non ha senso
Annie
: Sono
d’accordo con te!
Carol
: Io voglio Christian
Annie
: Ucciditi.
Intanto
Orlando mi stava ancora guardando dolorante.
Comincio a sentirmi un po’ in colpa a dir la
verità. Mi fissa con quei suoi
occhietti dolci. Non ce la faccio a resistergli, mi sento sciogliere.
Mi
avvicino a lui lentamente ed ecco che all’improvviso afferra
il mio braccio e
mi butta sopra di se. Nemmeno il tempo di capire chi, come e quando che
me lo
ritrovo di sopra super impegnato a farmi il solletico. Inizio a ridere
come una
matta mentre cerco di dirgli di fermarsi. Chiamo disperata Annie e
Carol per
salvarmi, ma le due escono dalla stanza ridendo come a delle oche
giulive.
Io
: Smettilaaa!!! Ca****!!! Carciofo che non sei
altro!
Orlando
: Nooo, e perché dovrei? Mi sto divertendo
un mondo! *ride*
All’improvviso
la porta si spalanca ed entra il
piccolo Flynn. Vedendoci sul letto non può non precipitarsi
anche lui. Il piccolo
mi da un bacio sulla guancia e io ricambio subito abbracciandolo.
Orlando è
ancora nella stessa posizione di prima e cioè sopra di me
mentre ci osserva
sorridendo. Il bambino da anche un bacio a suo padre e
quest’ultimo lo bacia
sulla fronte scompigliandogli i capelli con una mano.
Flynn
: Papino, dai un bacio anche a Rachy?
Sgrano
gli occhi stupefatta. Quel bambino vuole
farmi morire sicuramente. Spero solo che Orlando non dica una cazzata
delle sue
per farmi innervosire ancora perché giuro che lo uccido. E
inaspettatamente
sorride e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia. Resto
impassibile
mentre sento le sue labbra sulle mia pelle. Chiudo per un secondo gli
occhi. Mi
sento morire. Quando rialza la testa non posso evitare di arrossire e
lo
stupido sorride compiaciuto. Vorrei sprofondare negli abissi della
terra.
Sposto lo sguardo sul bambino per non guardare Orlando negli occhi.
Flynn
: Adesso tocca a te, Rachy!
Guardo
il bambino con gli occhi spalancati. E no,
piccolo angioletto, tu vuoi proprio farmi decedere di primo mattino.
Sento lo
stomaco sottosopra, non posso assolutamente dargli un bacio. A parte
che mi
sarei tradita e questo avrebbe alimentato la sua convinzione. Il bimbo
mi
guarda sorridendo e sposto accidentalmente lo sguardo su Orlando.
E’ serio.
Credo che sia la prima volta che lo vedo con
quell’espressione seria sul viso. Abbasso
lo sguardo imbarazzata e prego
silenziosamente che qualcuno mi aiuti a uscire da quella orrenda
situazione.
Flynn
: Papino, si vergogna, diglielo tu di darti un
bacio
Piccolo
tesoruccio adesso mi stai veramente
uccidendo. Credevo mi amassi alla follia, ma adesso ho dei seri dubbi.
Non oso
alzare lo sguardo su Orlando. Ho una tremenda paura che posso fare una
battuta
delle sue.
Orlando
: E dai, su.. facciamo felice Flynn..
Io
: …certo.. per questo angioletto farei di tutto
*cerco di sorridere*
E
a quel punto mi alzo leggermente e mi avvicino al
suo viso. Intorno a noi c’è un silenzio pesante.
Sembra che il mondo intero si
sia fermato. La lentezza di quel bacio lo fa sembrare quasi come una
specie di
rito. Appena poggio le mie labbra sulla sua guancia sento il piccolo
Flynn battere
le mani e urlare “siiiii”, felice più
che mai.
In
quel momento la porta si spalanca di nuovo e vedo
Annie e Carol con una macchina fotografica in mano intente a scattarci
millemila foto. Le guardiamo scioccati più che mai.
Annie
: Che bel quadretto!! Questa la incorniciamo!
Carol
: La facciamo a poster gigante e la mettiamo
in salotto!
Io
: Ehi Ehi Ehi, ma che state farneticando?
Flynn
: Gliel’ho detto io di farlo *ride il birichino*
Orlando
: Ahh, piccola peste *ride*
Dopo
quell’improvviso e dolce risveglio accompagniamo
Flynn all’asilo. E così tutti i giorni a seguire.
Per fortuna Orlando ha del
lavoro e non lo vedo per gran parte della giornata. Da una parte
però mi manca
da morire, ma cerco di non darlo a vedere. Annie continua a presentarci
quei
suoi pranzetti e ringraziando il Signore migliora. Pian piano si,
però
migliora. Io e Orlando continuiamo a stuzzicarci. Odio le sue
provocazioni e
ovviamente non perdo occasione a picchiarlo in tutti i modi possibili e
immaginabili e con qualsiasi oggetto che mi ritrovi fra le mani. George ed Annie passano
molto tempo insieme e inspiegabilmente
mia sorella è sempre più strana. Sicuramente
è perché hanno la stessa età e si
comprendono. Dubito fortemente che si sia innamorata di quel drogato.
Dopo
una settimana decidiamo di concederci una
piccola uscita mattiniera per i negozi di New York. Dopo aver
accompagnato
Flynn. Quella mattina Orlando non era venuto con me perché
aveva del lavoro da
fare e quindi mi sono portata dietro le altre due.
Lungo
il tragitto ci fermiamo davanti a un edicola.
Carol prende un giornale fra le mani,ma la deficiente ne fa cadere
altri tre,
quattro. Scoppio a ridere e mi abbasso per raccoglierli. Quando afferro
l’ultimo
vedo una notizia in copertina che attira la mia attenzione. Annie e
Carol si
avvicinano per vedere il giornale e leggono ad alta voce.
Annie
: Fiamma sexy per Orlando Bloom… una bionda
mozzafiato!
Carol
: I due sono stati avvistati poche sere fa in
un locale di New York… e sono stati anche visti andare via
insieme…in moto
Stringo
il giornale sempre con più forza. Lo sto
strappando ma nemmeno me ne rendo conto. Annie me lo strappa dalle mani
e lo
rimette apposto. Io lo riprendo, vado dentro e corro alla cassa per
comprarlo. Una
volta uscita non dico niente alle due e mi rimetto sulla strada verso
casa. Non
spiccico più una parola mentre Annie e Carol mi seguono
scioccate.
Annie
: Rachel.. sorellina cara.. ti ha morso la
tarantola, per caso?
Carol
: L’ha posseduta Satana!!!
Annie
: Se vabbè.. torna a pensare a Christian e
alla sua futura moglie, per favore!
Carol
: Futura moglie?!!! Chi te l’ha detto??!!
*prende Annie e la scuote violentemente*
Annie
: Ma è un modo di dire!!
Carol
: Non si scherza coi sentimenti della gente!!!
Brutta befana!!
Annie
: Ahhh befana a chi??! Depressona !
Io
: La smettete???!!! Sono leggermente nervosa se
per caso non l’avreste capito!
Annie
: Un po’… si.. giusto un po’..
Carol
: Secondo me è posseduta seriamente!
Torniamo
a casa e George ci viene incontro. Mi
saluta e non lo cago di striscio. Il ragazzo ci resta male, ma subito
dopo si
da il cinque con Annie. Gli lancio un’occhiataccia e George
rabbrividisce di
colpo. Devo avergli fatto paura, ma è quello che volevo
infondo. Mi metto
seduta sul divano col giornale sulle mie gambe. Orlando sarebbe tornato
all’ora
di pranzo e io l’avrei pazientemente aspettato. Chiudo gli occhi ed entro in
una specie di
trans. Mi lasciano
tutti da sola e posso
meditare in silenzio.
Appena
la porta si apre i miei occhi si spalancano
di scatto. Orlando mi vede e fa una faccia terrorizzata. Il mio sguardo
deve
essere alquanto malvagio. Posa le chiavi sul mobiletto non togliendomi
gli
occhi di dosso. Non dice niente e cerca di svignarsela .
Io
: Dove credi di andare??!!
Orlando
: Oh per favore non mi picchiare anche
oggi!! Sono pieno di lividi!
Mi
alzo e mi dirigo verso di lui col giornale in
mano. Glielo sbatto in faccia e lui lentamente lo legge. Poi scoppia a
ridere e
lo abbasso. Lo guardo in malo modo e poi gli sbatto il giornale sul
braccio.
Io
: Ma ti rendi conto??! Mentre noi rischiavamo di
morire quella sera tu eri a spasso con una delle millemila Barbie del
mondo!!??
E se quel ladro avesse fatto del male a tuo figlio?!! Eh??!!
Continuo
a colpirlo ripetutamente col giornale
mentre Orlando cerca di parare i miei colpi. Arrivano anche tutti gli
altri a
gustarsi la scena e restano a dir poco sconvolti.
Io
: E ceeerto! Il signorino si deve divertire!! Vero??!
E nel mentre il ladro poteva farci fuori!!!
George
: ma ancora non ha capito che io… non sono un
ladro?
Annie
: No.. l’ha capito.. solo che.. non ha altre
motivazioni per giustificare quello che sta facendo
Carol
: E poi
parlate per me… il mio dolore è più
credibile del suo comportamento senza
senso!
Annie
: Tu piangi per uno che hai visto si e no un 5
minuti!!
Carol
: E tu ti fai le canne con quest’altro
deficiente!!
George
: Su, ragazze.. non litigate anche voi,
adesso!
Carol
ed Annie : STA ZITTO!!!
Nel
frattempo io continuo a colpire Orlando a suon
di giornale. Alla fine quella povera rivista non è
più nemmeno riconoscibile.
La butto a terra e decido di farla finita lì.
Io
: punto uno : vergognati!!! Punto
due : pensa di più a fare il padre!! Punto
tre : tuo cugino è un tossico!!
George
: E che c’entro io, adesso?
Annie
: togliamo il disturbo che è meglio!!
Carol
: Si, prima che ci metta in mezzo anche noi!!
I
tre fuggono e si riparano in cucina mentre io
riporto lo sguardo su Orlando. Ha ancora le mani davanti per difendersi
dai
miei attacchi. E io mi rendo conto di aver perso il filo del discorso.
Riacquisto la lucidità e mi rendo conto di aver fatto un
enorme cazzata a
comportarmi così. Non ho motivi plausibili per spiegare
quella mia improvvisa
sfuriata.. o forse si.
Orlando
: Hai finito con la tua scenata di gelosia?
Io
: Ehhh??? Ma quale scenata e scenata!! Ne vuoi
ancora per caso??
Orlando
: Due sono le cose : o sei gelosa o sei
pazza..
Io
: La seconda!
Orlando
: Oh.. allora non posso proprio tenere una
pazza come babysitter di mio figlio
Io
: Mandami via, cosa aspetti?
Orlando
: Non
voglio *sorride*
Io
: Bene! A questo punto.. tolgo il disturbo!!
Faccio
per girarmi, ma prontamente afferra il mio
braccio. Era troppo facile sfuggire da quella situazione senza senso
che io
stessa avevo creato senza alcun motivo per giunta.
Orlando
: pensi di andare via così? E no.. mia
piccola.. gelosona…adesso meriti una giusta punizione
Io
: Lasciami andare se non vuoi altre botte!!
In
un baleno lo vedo abbassarsi, afferrare le mie
gambe e portarmi in groppa a lui. Comincio a dimenarmi e ad urlare di
rimettermi giù e per fortuna quel piccolo viaggio finisce
quasi subito. Mi
butta sul divano e mettendosi di sopra inizia a farmi il solletico. Non
devo
ridere. Non devo ridere. Non devo. E puntualmente scoppio a ridere
mentre lui
mi segue a ruota. Dopo poco smette e appoggia la testa sul mio petto.
Divento
di mille colori in faccia e balbettando gli dico di alzarsi.
Orlando
: Shhh… fammi dormire…. Sono stanco..
Nello
spazio di pochi minuti si addormenta e non
posso evitare di portare le mie mani ad accarezzargli i capelli. Sto
attenta a
non svegliarlo, altrimenti chissà che diavolo andava a
pensare. Faccio scivolare
lentamente le mie dita fra i suoi capelli castani. Continuo ad
accarezzargli la
testa per molto tempo. Poi però vedo un sorrisetto sulla sua
bocca e capisco
che si è accorto che lo sto accarezzando. Smetto di colpo e
stendo le braccia
per cercare di rilassarmi.
Si
vabbè. E’ impossibile rilassarsi con Orlando
Bloom che dorme sopra di te, andiamo!
Non
so come, ma finisco per addormentarmi anche io.
Quando riapro gli occhi mi ritrovo una coperta addosso. Sorrido per la
premura
che ha avuto quello stupido. Alzo gli occhi e lo vedo seduto sulla
poltrona,
intento ad osservarmi. Faccio sparire il sorrisetto e cerco di assumere
una
faccia seria.
Orlando
: dormito bene? *Sorride*
Io
: … Si.. credo di si..
Orlando
: pensavo avessi freddo e quindi … sono
andato a prenderti..una coperta
Io
: gra..grazie
*arrossisco*
Orlando
: Sembri così innocente quando dormi… *ride*
Io
: mi stavi osservando?
Orlando
: Per un po’…si..
C’è
un lunghissimo silenzio. Non sono imbarazzata solo
io, stranamente anche Orlando è agitato. Poi però
sorride con quel suo stupido
sorrisetto da compiaciuto. E sono pronta a sentire un’altra
delle sue pessime
battute o qualsiasi altra cosa.
Orlando
: Stasera abbiamo degli ospiti…
Io
: davvero? E chi?
Orlando
: Il
mio amico Christian.. con la sua fidanzata..
Io
: Ah bene! Vado subito ad avvertire Annie,
allora!
Mi
alzo e faccio per andare in cucina. La voce di
Orlando però mi blocca.
Orlando
: Ci sarà anche…la Barbie
*ride*
Spalanco
gli occhi e mi giro lentamente verso di
lui. Lo vedo sorridere. Bastardo.
Io
: Perché?
Orlando
: E’ una specie di appuntamento… Christian
con la sua fidanzata…e io… con la mia
“Nuova fiamma”
*ride*
Io
: Ah.
Deglutisco
e cerco di mantenere la calma. Mi volto
dall’altra parte e corro come una furia verso la cucina.
Sbatto la porta e per
fortuna incontro sia Annie che Carol.
Io
: Stasera… a cena… ci saranno…
Christian..
Carol
: Nuooo!!!! *si mette a saltellare*
Io
: con la sua fidanzata..
Carol
: Dio, uccidimi, crepami, per l’amore del
cielo. Questo è un lento e ingiusto soffrire
*smette di saltellare*
Io
: E anche la … Barbie della rivista!!! Quella cosa!!!
Quella tr***! Quella meretrice!!
Annie
: Sento puzza di terza guerra mondiale
Carol
: Si, guerra!!! Sangue!!! Rachel, uniamoci!!
Possiamo sconfiggerle!!
Io
: Puoi dirlo forte… *sguardo malefico*
Annie
: Spero solo che la mia cena non finisca
addosso a qualcuno.