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Autore: Scarl_Bloom 94    18/02/2014    1 recensioni
Tre ragazze, due sorelle e loro cugina, stanche di vivere la loro vita, di vivere nel loro paese, decidono di scappare via, lasciando solo una lettera ai propri genitori. Tre ragazze pazze fino al midollo, si ritroveranno da sole in una grande città come New York. E qui il caso vuole che una di loro incontri l'amore della sua vita e viva una storia d'amore per niente normale. Amori, disastri, guai e situazioni comiche staranno alla base di questa pazza storia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Odio profondo verso le Barbie

 

 

 

Restiamo a guardarci negli occhi mentre entrambi abbiamo le braccia alzate, io nell’intento di colpirlo e Orlando nell’intento di fermarmi. Non posso credere a quello che ha avuto il coraggio di dire. E purtroppo non trovo niente con cui contrattaccare.  Orlando comincia a sorridere compiaciuto. Credo di stare per morire.

 

Flynn : Papino!!!

 

Ringrazio Dio per aver mandato questo angioletto a salvarmi. Il bambino abbraccia suo padre e finalmente quella orrenda situazione volge al termine. Riesco a recuperare le mie facoltà cognitive e dico subito a Orlando quello che è successo. Parlo tutto d’un fiato e l’uomo non capisce un ciufolo di quello che dico, e infatti lo vedo abbastanza confuso. Alla fine lo afferro violentemente dal braccio e lo trascino nell’altra stanza. Flynn ci viene dietro saltellando e in due secondi arriviamo in sala.

 

Io : Ecco il ladro!!

 

Orlando : George?

 

George : Orlando!! Finalmente! Gli dici per favore a queste tre pazze che non sono un ladro?!

 

Io : Tu.. lo .. conosci?

 

Orlando : Si, è mio cugino  *si gratta la testa confuso*

 

Annie : Odddioo, che figura di merda! L’ho massacrato di botte!

 

Orlando : E comunque.. *si gira verso di me* io e te dobbiamo parlare! E’ mezza notte passata! Cosa ci fa Flynn ancora sveglio??

 

Spalanco gli occhi colta in contropiede. Mi metto a balbettare cose senza senso. Guardo Annie, poi Carol , ma quelle due non mi danno un briciolo d’aiuto. Mi volto verso Flynn e vedo il poveretto con lo sguardo abbassato. Sono davvero in una brutta situazione. Addirittura chiedo aiuto con lo sguardo al falso ladro. Quest’ultimo mi guarda come per dire “ma che vuoi da me?”.

 

Io : Ma perché… ti stavamo aspettando!! Credevamo che questo.. coso.. fosse un ladro e quindi abbiamo aspettato che tu ritornassi a casa! Che volevi? Che mandavo il bambino a dormire con un ladro in salotto?

 

George : Ehi, Ehi, io non sono un coso!

 

Orlando :  Va bene, va bene.. dimentichiamo questo piccolo malinteso! Su, Flynn, a dormire.

 

Il piccolo fa uno sbadiglio enorme. Mi avvicino a lui per prenderlo mentre lancio un’occhiataccia a Orlando. Lui mi guarda storto, sbuffa e se ne va per non so dove. Annie e Carol vengono di sopra con me e Flynn mentre il povero George rimane legato sul divano.

 

George : Ehi, vi siete dimenticati di slegarmi!!

 

 

Guardo Annie e Carol implorandole di andare da quel povero disgraziato. Carol è ancora in trans per la notizia che Christian è fidanzato. Alla fine faccio gli occhi dolci ad Annie e per fortuna accetta di andare a slegarlo.

Porto Flynn nella sua stanza e lo metto sotto le coperte.  Mi sorride e io gli do un bacio sulla fronte. Faccio per andarmene quando all’improvviso il piccolo mi ferma.

 

Flynn : A te piace il mio papà, vero?

 

Io : Ehh… chi te l’ha detto?

 

Flynn : Non sono mica stupido  *ride*

 

Io : No, guarda. Ti sbagli piccolino, tuo padre è… certo, si.. è un attore di Hollywood , bello come il sole. C’ha quel sorriso che farebbe sciogliere chiunque e quello sguardo che ti mette i brividi..e…

 

Flynn : Ho capito che ti piaceeee  *ride*

 

Io : Ma  ma … dormi, cucciolotto, su!

 

 

Finalmente Flynn si decide a girarsi dall’altra parte e chiude quei dolci occhietti. Tiro su un sospiro di sollievo dopodiché mi alzo e faccio per uscire dalla stanza. Ecco però che come arrivo alla porta mi trovo Orlando davanti. Ha una mano appoggiata alla parete, sembra che stesse per aspettare proprio me. Ha quel sorrisetto irritante sulla bocca.

 

Io : Mi lasci passare?

 

Orlando : No *Sorride*  

 

Io : E non fare quel sorrisetto irritante, per l’amor del cielo!

 

Orlando : Credevo che questo sorriso facesse sciogliere chiunque *sorride*

 

 

Oh capperi fritti! Ha sentito tutto, questo menteccato! E adesso?  Che diavolaccio mi invento? Oh Dio, ti prego, toglimi da questa situazione insopportabile e altamente imbarazzante! Mi sono sputtanata con le mie stesse mani. Orlando non la smette di sorridere. Non mi piace quel sorrisetto, mi sta prendendo in giro. Cerco di passare, ma lui mi blocca. Comincio ad innervosirmi mentre lo sento avvicinarsi sempre di più a me. Ho il suo fiato addosso e in quel momento mi rendo conto che puzza d’alcool. Ha bevuto il coglione, ecco perché si sta comportando in questo modo.

 

Orlando : Tanto lo so che ti piaccio

 

Io : ma peeerfavore! Mi sembra di avertelo già detto che a me piace… Leonardo!

 

Orlando : E dai, smettila.. è evidente

 

 

 

E a questo punto il mio cuore non può fare altro che battere all’impazzata. Cerco di mantenere la calma, ma è impossibile. Orlando continua a sorridere e adesso siamo davvero troppo vicini. Vuole darmi un bacio o cosa?

Tum, Tum, Tum.l

 

Sento il cuore scoppiarmi nel petto. Vi prego, fermate tutto ciò.

 

 

E’ chiaro che si vuole solo divertire un po’. Questo mi infastidisce molto e senza nemmeno rendermi conto, gli do una ginocchiata proprio lì, nei “gioielli di famiglia”. Lo colgo di sorpresa e il deficiente si piega in due dal dolore. Faccio una faccia soddisfatta e me ne vado via , lasciandolo agonizzante per terra. Un po’ mi dispiace, ma dopotutto gli sta bene. Devo proprio cercare di non morirgli davanti, sennò non la smetterà mai e poi mai di provocarmi in continuazione.

Entro nella stanza da letto e vedo subito Carol in una valle di lacrime mentre tiene stretta a se un cuscino. Alzo gli occhi al cielo come per chiedere un miracolo, ma purtroppo non succede niente. Annie non è ancora rientrata, da non credere. Doveva soltanto slegare quel ragazzo è possibile che ci sta mettendo così tanto tempo? Lascio perdere la questione e mi metto a dormire. Quel giorno è stato enormemente stressante. Dopo un paio d’ore Annie rientra in camera facendoci svegliare bruscamente. Accendo la lampada e la vedo traballare da una parte all’altra. Sembra si sia appena fatta una canna.

Oh mio Dio.

 

Annie : Ragaaaaa! E’ stato un sbaaallloo!

 

Io : E che ti gridi?? Smettila !

 

Annie : Ho fumato… *ride* la mia prima sigaaa!

 

Carol : Sei sicura di non esserti fumata l’intero pacchetto?

 

Annie : Nuooooo *ride*

 

Io : Ma sembri tipo.. drogata!!!

 

Annie : Nuooo

 

Carol : Siiiiiii

 

Annie : Nuoooo… una siga, raga.. e daglie

 

Io : Una canna, semmai!! Lo sapevo, lo sapevo! Quel ragazzo è un tossico!

 

Annie : Ma è un amoreeee

 

Io : Solo questa ci mancava!! Bene, buonanotte!

 

Spengo la lampada mentre Annie ricomincia a danzare come una psicopatica per la stanza. Vorrei tirarle il cuscino addosso, ma poi non avrei dove appoggiare la mia testa. Quando finalmente la smette e si mette a dormire ecco che ricominciano i lamenti di Carol. Sta piagnucolando nel sonno. Non ci posso credere. La cretina non la smette e superato il limite della mia pazienza, prendo il cuscino e glielo scaravento addosso. Finalmente la smette e sorrido soddisfatta.

Dopo qualche ora è già mattina. Mi stiracchio nel letto tenendo gli occhi chiusi. Appena li apro vedo una figura davanti a me. Non capisco se sto sognando, ma sembra essere proprio quel deficiente di Orlando.

 

Orlando : Svegliaa!!!!!

 

 

Balzo dal letto portando una mano sul mio cuore per lo spavento. Quello stronzo mi ha fatto venire un infarto. Annie e Carol sono scioccate quanto me e si alzano impaurite. Nel frattempo prendo Orlando dal colletto della maglietta e lo faccio chinare su di me, così per una chiacchierata faccia a faccia.

 

Io : Sentimi bene, idiota di un Bloom!! Tu fammi di nuovo un altro scherzetto del genere e la prossima volta giuro che non mi limiterò a darti una ginocchiata .. lì sotto!!.. ok???!

 

Orlando : Ohhh che pauraaa! Sto tremando *ride*

 

E a quel punto perdo ulteriormente le staffe e calpesto il suo piede con tutte le mie forse. Il deficiente si piega nuovamente in due dal dolore e si siede sul letto per massaggiarsi il povero piede. Io lo guardo con le mani sui fianchi e rido soddisfatta. Lo sto uccidendo ma la colpa tuttavia è solo sua. Mi provoca in continuazione questo deficiente di un broccolo.

 

Annie : Sembrano cane e gatto

 

Carol : Già, non fanno che litigare e litigare.. ma per quale motivo, poi?

 

Annie : ci siamo perse qualcosa

 

Carol : E’ dal primo capitolo che ci siamo perse qualcosa

 

Annie : Quale capitolo?

 

Carol : Di questa storia

 

Annie : Ah.. siamo in una storia?

 

Carol : Più o meno

 

Annie : cosa significa.. “Più o meno”?

 

Carol : che è una via di mezzo

 

Annie : ma a cosa ti riferisci?

 

Carol : Boh…e tu?

 

Annie : Non lo so

 

Carol : Il nostro discorso non ha senso

 

Annie :  Sono d’accordo con te!

 

Carol : Io voglio Christian

 

Annie : Ucciditi.

 

 

Intanto Orlando mi stava ancora guardando dolorante. Comincio a sentirmi un po’ in colpa a dir la verità. Mi fissa con quei suoi occhietti dolci. Non ce la faccio a resistergli, mi sento sciogliere. Mi avvicino a lui lentamente ed ecco che all’improvviso afferra il mio braccio e mi butta sopra di se. Nemmeno il tempo di capire chi, come e quando che me lo ritrovo di sopra super impegnato a farmi il solletico. Inizio a ridere come una matta mentre cerco di dirgli di fermarsi. Chiamo disperata Annie e Carol per salvarmi, ma le due escono dalla stanza ridendo come a delle oche giulive.

 

Io : Smettilaaa!!! Ca****!!! Carciofo che non sei altro!

 

Orlando : Nooo, e perché dovrei? Mi sto divertendo un mondo!  *ride*

 

All’improvviso la porta si spalanca ed entra il piccolo Flynn. Vedendoci sul letto non può non precipitarsi anche lui. Il piccolo mi da un bacio sulla guancia e io ricambio subito abbracciandolo. Orlando è ancora nella stessa posizione di prima e cioè sopra di me mentre ci osserva sorridendo. Il bambino da anche un bacio a suo padre e quest’ultimo lo bacia sulla fronte scompigliandogli i capelli con una mano.

 

Flynn : Papino, dai un bacio anche a Rachy?

 

Sgrano gli occhi stupefatta. Quel bambino vuole farmi morire sicuramente. Spero solo che Orlando non dica una cazzata delle sue per farmi innervosire ancora perché giuro che lo uccido. E inaspettatamente sorride e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia. Resto impassibile mentre sento le sue labbra sulle mia pelle. Chiudo per un secondo gli occhi. Mi sento morire. Quando rialza la testa non posso evitare di arrossire e lo stupido sorride compiaciuto. Vorrei sprofondare negli abissi della terra. Sposto lo sguardo sul bambino per non guardare Orlando negli occhi.

 

Flynn : Adesso tocca a te, Rachy!

 

Guardo il bambino con gli occhi spalancati. E no, piccolo angioletto, tu vuoi proprio farmi decedere di primo mattino. Sento lo stomaco sottosopra, non posso assolutamente dargli un bacio. A parte che mi sarei tradita e questo avrebbe alimentato la sua convinzione. Il bimbo mi guarda sorridendo e sposto accidentalmente lo sguardo su Orlando. E’ serio. Credo che sia la prima volta che lo vedo con quell’espressione seria sul viso.  Abbasso lo sguardo imbarazzata e prego silenziosamente che qualcuno mi aiuti a uscire da quella orrenda situazione.

 

Flynn : Papino, si vergogna, diglielo tu di darti un bacio

 

Piccolo tesoruccio adesso mi stai veramente uccidendo. Credevo mi amassi alla follia, ma adesso ho dei seri dubbi. Non oso alzare lo sguardo su Orlando. Ho una tremenda paura che posso fare una battuta delle sue.

 

Orlando : E dai, su.. facciamo felice Flynn..

 

Io : …certo.. per questo angioletto farei di tutto *cerco di sorridere*

 

E a quel punto mi alzo leggermente e mi avvicino al suo viso. Intorno a noi c’è un silenzio pesante. Sembra che il mondo intero si sia fermato. La lentezza di quel bacio lo fa sembrare quasi come una specie di rito. Appena poggio le mie labbra sulla sua guancia sento il piccolo Flynn battere le mani e urlare “siiiii”, felice più che mai.

In quel momento la porta si spalanca di nuovo e vedo Annie e Carol con una macchina fotografica in mano intente a scattarci millemila foto. Le guardiamo scioccati più che mai.

 

Annie : Che bel quadretto!! Questa la incorniciamo!

 

Carol : La facciamo a poster gigante e la mettiamo in salotto!

 

Io : Ehi Ehi Ehi, ma che state farneticando?

 

Flynn : Gliel’ho detto io di farlo *ride il birichino*

 

Orlando : Ahh, piccola peste  *ride*

 

Dopo quell’improvviso e dolce risveglio accompagniamo Flynn all’asilo. E così tutti i giorni a seguire. Per fortuna Orlando ha del lavoro e non lo vedo per gran parte della giornata. Da una parte però mi manca da morire, ma cerco di non darlo a vedere. Annie continua a presentarci quei suoi pranzetti e ringraziando il Signore migliora. Pian piano si, però migliora. Io e Orlando continuiamo a stuzzicarci. Odio le sue provocazioni e ovviamente non perdo occasione a picchiarlo in tutti i modi possibili e immaginabili e con qualsiasi oggetto che mi ritrovi fra le mani.  George ed Annie passano molto tempo insieme e inspiegabilmente mia sorella è sempre più strana. Sicuramente è perché hanno la stessa età e si comprendono. Dubito fortemente che si sia innamorata di quel drogato.

Dopo una settimana decidiamo di concederci una piccola uscita mattiniera per i negozi di New York. Dopo aver accompagnato Flynn. Quella mattina Orlando non era venuto con me perché aveva del lavoro da fare e quindi mi sono portata dietro le altre due.

Lungo il tragitto ci fermiamo davanti a un edicola. Carol prende un giornale fra le mani,ma la deficiente ne fa cadere altri tre, quattro. Scoppio a ridere e mi abbasso per raccoglierli. Quando afferro l’ultimo vedo una notizia in copertina che attira la mia attenzione. Annie e Carol si avvicinano per vedere il giornale e leggono ad alta voce.

 

Annie : Fiamma sexy per Orlando Bloom… una bionda mozzafiato!

 

Carol : I due sono stati avvistati poche sere fa in un locale di New York… e sono stati anche visti andare via insieme…in moto

 

Stringo il giornale sempre con più forza. Lo sto strappando ma nemmeno me ne rendo conto. Annie me lo strappa dalle mani e lo rimette apposto. Io lo riprendo, vado dentro e corro alla cassa per comprarlo. Una volta uscita non dico niente alle due e mi rimetto sulla strada verso casa. Non spiccico più una parola mentre Annie e Carol mi seguono scioccate.

 

Annie : Rachel.. sorellina cara.. ti ha morso la tarantola, per caso?

 

Carol : L’ha posseduta Satana!!!

 

Annie : Se vabbè.. torna a pensare a Christian e alla sua futura moglie, per favore!

 

Carol : Futura moglie?!!! Chi te l’ha detto??!! *prende Annie e la scuote violentemente*

 

Annie : Ma è un modo di dire!!

 

Carol : Non si scherza coi sentimenti della gente!!! Brutta befana!!

 

Annie : Ahhh befana a chi??! Depressona !

 

Io : La smettete???!!! Sono leggermente nervosa se per caso non l’avreste capito!

 

Annie : Un po’… si.. giusto un po’..

 

Carol : Secondo me è posseduta seriamente!

 

 

Torniamo a casa e George ci viene incontro. Mi saluta e non lo cago di striscio. Il ragazzo ci resta male, ma subito dopo si da il cinque con Annie. Gli lancio un’occhiataccia e George rabbrividisce di colpo. Devo avergli fatto paura, ma è quello che volevo infondo. Mi metto seduta sul divano col giornale sulle mie gambe. Orlando sarebbe tornato all’ora di pranzo e io l’avrei pazientemente aspettato.  Chiudo gli occhi ed entro in una specie di trans.  Mi lasciano tutti da sola e posso meditare in silenzio.

 

Appena la porta si apre i miei occhi si spalancano di scatto. Orlando mi vede e fa una faccia terrorizzata. Il mio sguardo deve essere alquanto malvagio. Posa le chiavi sul mobiletto non togliendomi gli occhi di dosso. Non dice niente e cerca di svignarsela .

 

Io : Dove credi di andare??!!

 

Orlando : Oh per favore non mi picchiare anche oggi!! Sono pieno di lividi!

 

Mi alzo e mi dirigo verso di lui col giornale in mano. Glielo sbatto in faccia e lui lentamente lo legge. Poi scoppia a ridere e lo abbasso. Lo guardo in malo modo e poi gli sbatto il giornale sul braccio.

 

Io : Ma ti rendi conto??! Mentre noi rischiavamo di morire quella sera tu eri a spasso con una delle millemila Barbie del mondo!!?? E se quel ladro avesse fatto del male a tuo figlio?!! Eh??!!

 

Continuo a colpirlo ripetutamente col giornale mentre Orlando cerca di parare i miei colpi. Arrivano anche tutti gli altri a gustarsi la scena e restano a dir poco sconvolti.

 

Io : E ceeerto! Il signorino si deve divertire!! Vero??! E nel mentre il ladro poteva farci fuori!!!

 

 

George : ma ancora non ha capito che io… non sono un ladro?

 

Annie : No.. l’ha capito.. solo che.. non ha altre motivazioni per giustificare quello che sta facendo

 

Carol :  E poi parlate per me… il mio dolore è più credibile del suo comportamento senza senso!

Annie : Tu piangi per uno che hai visto si e no un 5 minuti!!

 

Carol : E tu ti fai le canne con quest’altro deficiente!!

 

George : Su, ragazze.. non litigate anche voi, adesso!

 

Carol ed Annie : STA ZITTO!!!

 

 

Nel frattempo io continuo a colpire Orlando a suon di giornale. Alla fine quella povera rivista non è più nemmeno riconoscibile. La butto a terra e decido di farla finita lì.

 

Io : punto uno : vergognati!!!  Punto due : pensa di più a fare il padre!! Punto tre : tuo cugino è un tossico!!

 

 

George : E che c’entro io, adesso?

 

Annie : togliamo il disturbo che è meglio!!

 

Carol : Si, prima che ci metta in mezzo anche noi!!

 

 

I tre fuggono e si riparano in cucina mentre io riporto lo sguardo su Orlando. Ha ancora le mani davanti per difendersi dai miei attacchi. E io mi rendo conto di aver perso il filo del discorso. Riacquisto la lucidità e mi rendo conto di aver fatto un enorme cazzata a comportarmi così. Non ho motivi plausibili per spiegare quella mia improvvisa sfuriata.. o forse si.

 

Orlando : Hai finito con la tua scenata di gelosia?

 

Io : Ehhh??? Ma quale scenata e scenata!! Ne vuoi ancora per caso??

 

Orlando : Due sono le cose : o sei gelosa o sei pazza..

 

Io : La seconda!

 

Orlando : Oh.. allora non posso proprio tenere una pazza come babysitter di mio figlio

 

Io : Mandami via, cosa aspetti?

 

Orlando :  Non voglio  *sorride*

 

Io : Bene! A questo punto.. tolgo il disturbo!!

 

 

Faccio per girarmi, ma prontamente afferra il mio braccio. Era troppo facile sfuggire da quella situazione senza senso che io stessa avevo creato senza alcun motivo per giunta.

 

Orlando : pensi di andare via così? E no.. mia piccola.. gelosona…adesso meriti una giusta punizione

 

Io : Lasciami andare se non vuoi altre botte!!

 

In un baleno lo vedo abbassarsi, afferrare le mie gambe e portarmi in groppa a lui. Comincio a dimenarmi e ad urlare di rimettermi giù e per fortuna quel piccolo viaggio finisce quasi subito. Mi butta sul divano e mettendosi di sopra inizia a farmi il solletico. Non devo ridere. Non devo ridere. Non devo. E puntualmente scoppio a ridere mentre lui mi segue a ruota. Dopo poco smette e appoggia la testa sul mio petto. Divento di mille colori in faccia e balbettando gli dico di alzarsi.

 

Orlando : Shhh… fammi dormire…. Sono stanco..

 

Nello spazio di pochi minuti si addormenta e non posso evitare di portare le mie mani ad accarezzargli i capelli. Sto attenta a non svegliarlo, altrimenti chissà che diavolo andava a pensare. Faccio scivolare lentamente le mie dita fra i suoi capelli castani. Continuo ad accarezzargli la testa per molto tempo. Poi però vedo un sorrisetto sulla sua bocca e capisco che si è accorto che lo sto accarezzando. Smetto di colpo e stendo le braccia per cercare di rilassarmi.

Si vabbè. E’ impossibile rilassarsi con Orlando Bloom che dorme sopra di te, andiamo!

 

Non so come, ma finisco per addormentarmi anche io. Quando riapro gli occhi mi ritrovo una coperta addosso. Sorrido per la premura che ha avuto quello stupido. Alzo gli occhi e lo vedo seduto sulla poltrona, intento ad osservarmi. Faccio sparire il sorrisetto e cerco di assumere una faccia seria.

 

Orlando : dormito bene?  *Sorride*

 

Io : … Si.. credo di si..

 

Orlando : pensavo avessi freddo e quindi … sono andato a prenderti..una coperta

 

Io : gra..grazie   *arrossisco*

 

Orlando : Sembri così innocente quando dormi… *ride*

 

Io : mi stavi osservando?

 

Orlando : Per un po’…si..

 

C’è un lunghissimo silenzio. Non sono imbarazzata solo io, stranamente anche Orlando è agitato. Poi però sorride con quel suo stupido sorrisetto da compiaciuto. E sono pronta a sentire un’altra delle sue pessime battute o qualsiasi altra cosa.

 

Orlando : Stasera abbiamo degli ospiti…

 

Io : davvero? E chi?

 

Orlando :  Il mio amico Christian.. con la sua fidanzata..

 

Io : Ah bene! Vado subito ad avvertire Annie, allora!

 

Mi alzo e faccio per andare in cucina. La voce di Orlando però mi blocca.

 

Orlando : Ci sarà anche…la Barbie  *ride*

 

Spalanco gli occhi e mi giro lentamente verso di lui. Lo vedo sorridere. Bastardo.

 

Io : Perché?

 

Orlando : E’ una specie di appuntamento… Christian con la sua fidanzata…e io… con la mia “Nuova fiamma”  *ride*

 

Io : Ah.

 

Deglutisco e cerco di mantenere la calma. Mi volto dall’altra parte e corro come una furia verso la cucina. Sbatto la porta e per fortuna incontro sia Annie che Carol.

 

Io : Stasera… a cena… ci saranno… Christian..

 

Carol : Nuooo!!!! *si mette a saltellare*

 

Io : con la sua fidanzata..

 

Carol : Dio, uccidimi, crepami, per l’amore del cielo. Questo è un lento e ingiusto soffrire  *smette di saltellare*

 

Io : E anche la … Barbie della rivista!!! Quella cosa!!! Quella tr***! Quella meretrice!!

 

Annie : Sento puzza di terza guerra mondiale

 

Carol : Si, guerra!!! Sangue!!! Rachel, uniamoci!! Possiamo sconfiggerle!!

 

Io : Puoi dirlo forte… *sguardo malefico*

 

Annie : Spero solo che la mia cena non finisca addosso a qualcuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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