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Autore: slanif    21/02/2014    2 recensioni
HaseMit
Domani giocheremo contro il Sannoh Kogyo.
Mi vergogno ad ammetterlo, ma mi tremano le gambe. Dopo aver visto le cassette delle partite dell’anno scorso di questa micidiale squadra, ho cominciato a ricordare che sono stato fermo due anni, e mi sono sentito crescere una grossa agitazione alla bocca dello stomaco. Sono andato a fare pipì almeno dieci volte, e sento che mi esce ancora!
Dannazione!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kazushi Hasegawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’Angoscia Dell’Attesa
di slanif



Domani giocheremo contro il Sannoh Kogyo.

Mi vergogno ad ammetterlo, ma mi tremano le gambe. Dopo aver visto le cassette delle partite dell’anno scorso di questa micidiale squadra, ho cominciato a ricordare che sono stato fermo due anni, e mi sono sentito crescere una grossa agitazione alla bocca dello stomaco. Sono andato a fare pipì almeno dieci volte, e sento che mi esce ancora!

Dannazione!

Possibile che due anni di stop mi abbiano ridotto così? Prima non avevo paura di niente, e adesso guarda come sono combinato!

Mi vergogno di me stesso…

E in testa mi balena un’idea… che però accantono subito:  NO! Non se ne parla! Non lo chiamerò mai! Non mi farò consolare come una femminuccia! Non se ne parla! Ho pur sempre un nome da mantenere, per la miseria, e io sono Hisashi Mitsui, mica uno qualunque!

“C’è per caso un certo Hisashi Mitsui? Hisashi Mitsui?”. La voce della padrona della pensione mi fa sobbalzare.

“Sono io” dico, avvicinandomi con un timido sorriso.

Lei è sorpresa in un primo momento, ma poi mi sorride cordiale: “C’è una chiamata per lei…” mi comunica.

Eh?

“Per me?” domando, confuso e sorpreso.

Lei annuisce, indicandomi il telefono, e se ne va. Quindi io mi avvicino e afferro la cornetta: “Pronto?” domando.

“Si può sapere dove diavolo hai lasciato il cellulare?”.

Ci metto un secondo a connettere, poi dico: “Kazushi!”. Sono decisamente sorpreso di sentirlo!

“Direi!” sbotta lui, spazientito “Sono due ore che tento di chiamarti sul tuo dannato cellulare senza ricevere risposta!”.

Mi tocco la tasca e mi rendo conto che è vuota: “Devo averlo lasciato in camera…” commento, con voce atona, parlando più a me stesso che a lui.

“Me ne sono accorto…” sbuffa Kazushi.

“Cosa c’è di così urgente?” domando.

“Non posso chiamare il mio ragazzo solo perché ho voglia di sentirlo?” mi domanda, con tono ironico.

Io arrossisco come una ragazzina: “Sì, certo che sì!” sbotto con voce nervosa che vuole solo mascherare l’imbarazzo “Ma se mi hai chiamato addirittura alla pensione c’è qualcos’altro…” considero.

“Infatti” dice lui con tranquillità “Volevo dirti solo di stare tranquillo e non essere agitato per domani” mi dice.

Io sobbalzo, consapevole che mi conosce fin troppo bene: “Ma figurati se sono agitato!” dico, fingendo una risata e una tranquillità che non ho.

“Non mentire con me, Hisashi. Lo so che sei nervoso, ed è del tutto normale. Ma tu sei un grande giocatore e non hai nulla da invidiare ai giocatori del Sannoh o di qualunque altra squadra” mi dice lui, con quel tono carezzevole che usa quando vuole farmi capire che mi apprezza e crede in me.

Arrossisco di nuovo: “E tutte queste smancerie non potevi aspettare di dirmele dopo in camera, quando magari non ero in mezzo al corridoio e tutti possono vedere la mia faccia arrossire vergognosamente?” domando.

Lui ride: “Dopo era troppo tardi e ci sarebbero stati Akagi e Kogure… immagino che arrossire di fronte ad Akagi ti avrebbe imbarazzato molto di più!” mi spiega.

Okay, ammetto che ha ragione…

“Kazushi…” lo chiamo piano.

“Sì?”.

“Grazie…” sussurro piano.

Lo sento sorridere: “Non mi devi ringraziare” mi dice con tranquillità “Ti amo e voglio che tu ti senta in forma per vincere”.

Sorrido a mia volta: “Anch’io…” sussurro piano, riferendomi alla parte centrale del suo discorso.

“Ci sentiamo domani dopo che avrai vinto! Ti autorizzo a trapassarmi i timpani con i tuoi urli di gioia!” mi dice lui, con allegria.

Io rido: “Puoi contarci!” dico, e metto giù.

Osservo il telefono con un sorriso, poi mi avvio alla mia camera fischiettando.

Le telefonata di Kazushi mi ha ridato fiducia.

Uhm? Come? Kazushi chi? Ma come Kazushi chi! Kazushi Hasegawa, il giocatore dello Shoyo nonché mio ragazzo da poco dopo quella partita!

Come? Siamo una coppia improbabile? Forse… ma lui riesce a capirmi come nessun altro prima. Adesso me lo ha appena dimostrato.

Lui è sempre in grado di capire i miei stati d’animo, anche se siamo a chilometri e chilometri di distanza! E’ una persona attenta e premurosa, il classico bravo ragazzo, e per un tipo sconclusionato come me, che vive alla giornata, la sua instancabile sicurezza e la sua assoluta organizzazione mi aiutano a gestire il gran casino che ho in testa.

E’ la persona giusta per me.

E domani voglio vincere.

Le sue parole mi hanno dato la carica giusta!

Lo Shohoku batterà il Sannoh Kogyo e vinceremo il Campionato Nazionale!



**FINE**



Questa fan fiction è basata sullo stato di angoscia dei giocatori dello Shohoku (in questo caso Mitsui) la notte prima della partita contro il Sannoh Kogyo durante il Campionato Nazionale che Takehiko Inoue ci mostra in non mi ricordo quale volume del Manga! u.u Ovviamente io l’ho del tutto romanzata, inserendo cose che non ci sono! Ahahah! XD! Riesco a schiaffare questa coppia dappertutto… mi sento un po’ una maniaca! u.u
Comunque sì, lo so, Hisashi Mitsui e Kazushi Hasegawa come coppia piacciono solo a me! Ma che ci posso fare se li trovo carinissimi insieme? Magari riuscirò a convertire qualcuna di voi, prima o poi! Ahahah! XD!
Se avrete voglia di commentare e farmi sapere che ne pensate, ne sarò davvero felice!
Un saluto!

   
 
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