Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: OfeliaMontgomery    21/02/2014    1 recensioni
Evangeline una degli angeli più belli decise di mettere l’amore per Lucifero al primo posto infrangendo tutte le leggi. E per questo venne bandita dal regno dei cieli e le venne tolto il cuore e nascosto in una cripta oscura a Silent Valley. Con l’aiuto del suo amato - Lucifero -, un demone stravagante e un vampiro depresso riusciranno a riprendere il suo cuore, cosi da poter provare emozioni di nuovo? Riusciranno a superare le mille inside che quel posto nasconde? E riusciranno il demone e il vampiro a trovare quello che cercavano?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evangeline si continuava a girare e rigirare nel letto. Non riusciva a dormire. L’aria in quella stanza era troppo pesante, così pesante da farle mancare il fiato. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno, dove di igiene c’è n’era ben poco. Si guardò allo specchio, si vedeva chiaramente che era stanca, con quelle occhiaie sotto agli occhi così pronunciate. Lei era stanca, ma non riusciva ad addormentarsi in quel posto così sudicio.  Da dietro le tende c’era solo un filo di luce argentea che a malapena sfiorava il suo viso, la sua pelle pallida sembrava ancora più chiara quella sera; la luce della luna passava tra una fessura fra le due tende chiuse. I suoi capelli le si erano appiccicati alla nuca per via del sudore. Si sentiva orribile e stanca, maledettamente stanca.
– Ehi amore, non ti senti bene? – chiese Lucifero bussando alla porta.
L’angelo si diede un’ultima occhiata e poi uscì dal bagno – No, sto bene, solo che non riesco a dormire qui – rispose indicando la stanza.
– Lo so, questo posto è orribile, mi dispiace che tu debba subire tutto questo orrore – disse Lucifero sfiorandole il braccio da sopra il vestito.
– Le dita come sono? – chiese il demone.
Evangeline alzò la mano e togliendosi il guanto gli mostrò le due dita ghiacciate. Erano ancora di ghiaccio, non erano tornate normali. La donna cercò di muovere ma senza risultati, era come se quelle due dita le fossero state staccate dalla mano.
– Vedrai che appena riavrai il cuore tornerà tutto apposto, manca poco a Silent Valley –
Evangeline gli sorrise dolcemente – Lo so amore mio, lo so –
Tornarono a letto e questa volta Evangeline riuscì ad addormentarsi.
 
Intanto nell’altra stanza Gideon e Klaus se ne stavano sul letto a parlare fin quando il vampiro non si mise sul demone ed iniziò a baciarli dolcemente il collo, poi salì verso la sua bocca e lo baciò sfiorando appena le labbra. Era un bacio timido e leggero che poi si trasformò in uno più dolce e passionale. Klaus andò ad alzare la maglia di Gideon e iniziò a baciargli il petto mentre anche il demone gli tolse la maglia.
Klaus gli baciava il collo senza sosta e poi con le mani arrivò ai pantaloni e glieli tolse. Gideon fece lo stesso, quando rimasero completamente nudi Klaus si appoggiò pian piano su il demone e si sorrisero, poi entrò lentamente dentro di lui, che sussultò dal piacere.
Si baciarono ancora. Klaus diede un altro paio di spinte ed insieme urlarono dal piacere, poi uscì da dentro il demone e gli si sdraiò vicino. Si diedero un altro bacio e poi si misero a dormire stando abbracciati.
 
Il mattino seguente il primo a svegliarsi fu Gideon che stette a guardare il vampiro dormire al suo fianco. Si stava innamorando. Ne era certo.
Il vampiro si svegliò poco dopo, sorridendo al demone. Gideon li diede un leggero bacio sulla guancia. – Buongiorno vampirello – disse dolcemente il demone. Il vampiro si tirò su e si stiracchiò – Buongiorno a te – disse mezzo addormentato.
Gideon uscì dalle coperte e si diresse verso il bagno mettendosi solamente la maglia di Klaus – Piccolo sta meglio a te la mia maglia – disse il vampiro alzandosi anche lui dal letto cercando i suoi boxer che erano andati a finire su una lampada. – Grazie – disse il demone uscendo dal bagno e stampando un bel bacio in bocca al suo vampiro.
– Forse ora è meglio che ci vestiamo, così prima partiamo, prima finiamo questo viaggio – disse il vampiro indossando i pantaloni.
– Dopo il viaggio verrai a vivere con me? – chiese il demone mettendosi i pantaloni saltellando per la stanza.
Il vampiro rimase scioccato, non si aspettava quella domanda. – Se mi vuoi verrò – rispose Klaus accarezzando i capelli del suo amato. Gideon gli sorrise – Certo che ti voglio stupido vampiro – disse dandogli una pacca sul culo.
– Forza ora andiamo – disse Gideon aprendo la porta della camera del motel.
 
Lucifero si svegliò abbracciato ad un cuscino che Evangeline aveva messo tra loro per non sfiorarsi nel sonno. Si ritrovò nel letto da solo. Evangeline era in bagno che si pettinava i lunghi capelli argentei. Lucifero si alzò dal letto e si stiracchiò. Si diresse verso il bagno – Buongiorno piccola mia – disse dolcemente il demone. La donna gli sorrise, quella mattina era più tranquilla, si sentiva bene. Forse era il bambino che gli trasmetteva emozioni felici.
– Buongiorno anche a te –
– Sei di buon umore! Ne sono felice – esclamò Lucifero contento.
– Penso sia il bambino – rispose la donna accarezzandosi la pancia.
Il bambino che stava crescendo dentro Evangeline aveva sia i poteri di lei che di lui. Era metà angelo e metà demone. Fino all’età di diciotto anni avrà entrambi i poteri, ma nel giorno del diciottesimo compleanno dovrà decidere quali poteri tenere e quali abbandonare. Perché troppo potere potrebbe disintegrarlo. Rendendolo pazzo e sadico, pronto ad uccidere chiunque, persino le persone che ama.
– Pensi che possa appoggiare le mani sul ventre? – chiese Lucifero avvicinando le mani alla pancia ancora piatta della donna.
– Non lo so, prova – rispose la donna toccandosi la pancia.
Lucifero appoggiò entrambi le mani sul ventre della donna, sentì il battito del bambino. Sorrise sapendo che tra un paio di mese sarebbero diventati in tre. Sarebbero diventati una famiglia.
Per loro fortuna non successe niente. Nessun congelamento.
– Pensi che sia il bambino a proteggerti? – chiese Lucifero accarezzando anche la pancia.
La donna scosse la testa – Non saprei, può essere, per metà è anche un angelo – rispose sorridendo.
Di colpo sentirono bussare – Siete pronti per partire? – urlò da fuori Gideon.

 
  
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