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Autore: Maggie_Koala    21/02/2014    3 recensioni
Forse non lo sapete, ma io ho una ferita.
Sta proprio qui, in mezzo al petto, giusto giusto nello sterno.
E’ una delle ferite più brutte che abbia mai avute in vita mia.
Solo che nessuno può vederla.
 
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse non lo sapete, ma io ho una ferita.
Sta proprio qui, in mezzo al petto, giusto giusto nello sterno.
E’ una delle ferite più brutte che abbia mai avuto in vita mia.
Solo che nessuno può vederla.
Anche se guardate bene, non vedrete altro che pelle bianca, liscia e intatta.
Infatti la mia è una ferita interna, una ferita che si trova dentro l’anima.
Molte altre persone hanno questo tipo di ferite, ma a loro si sono cicatrizzate.
La mia no.
Cioè, credevo si fosse rimarginata.
Ma a volte si apre, e comincia a uscirne sangue.
Sangue nero.
Buffo no? Da una ferita dentro la mia anima sgorga sangue nero.
Ma non è un sangue qualunque.
E’ sangue pieno di delusione, odio, frustrazione, tristezza e dolore.
Quando mi sono procurata questa ferita?
Tre anni fa, quando frequentavo ancora le medie.
Quando cominciarono a prendermi in giro per le cose che facevo, che dicevo, quando cominciarono a insultarmi, a urlare “Secchiona!” per ogni risposta corretta che davo e per ogni compito andato bene.
In quei tempi si è presentata la ferita.
Si è fatta strada nella mia fragilità, nella mia sensibilità, distruggendo a poco a poco quel misero pezzo di autostima che avevo.
Ero sola.
Sola con quella ferita che mi straziava il petto.
Ad ogni insulto, la ferita si apriva maggiormente, facendomi venire le lacrime agli occhi.
Non riuscivo a urlare per il dolore.
Ci provavo.
Ma la voce rimaneva bloccata nella gola.
E intanto la ferita cresceva e grondava sempre più di sangue.
Un giorno cercai di fermare quell’emorragia dentro di me.
Non successe nulla.
Ma per qualche strana ragione non mi arresi.
Forse perché sapevo che se non mi fossi rialzata, sarei rimasta per sempre nel caos.
Forse perché un piccole barlume di speranza si era acceso in me.
O forse perché avevo capito che qualcuno credeva in me.
E provai, provai e provai di nuovo.
E alla fine il sangue si arrestò.
Ma ci volle un anno prima che la ferita si rimarginasse completamente.
Credevo che tutto fosse finito.
Mi sbagliavo.
Qualcosa di quella ferita è rimasto ugualmente dentro di me.
Alcune volte sento ancora una forte pressione sul petto.
E’ la ferita che vuole riaprirsi.
Io cerco di fermarla
Ma a volte non ci riesco.
E in quei momenti cado nell’oblio.
Mentre le gocce di sangue cadono.
Lentamente e inesorabilmente.
Come una musica straziante che accompagna il mio dolore.
  
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