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Autore: Wren    04/12/2004    12 recensioni
Degli agenti MOOOLTO speciali si ritroveranno a lavorare (un po' forzatamente^^) insieme per risolvere un caso misterioso! (kaiXtakao , reiXmax)-conclusa-
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO PRIMO

 

 

Rieccomi qui con una nuova fanfic! ^^

E' una storia che mi ronzava in testa da un po' ma senza l'aiuto e i consigli di Momo-san non sarei mai riuscita a scriverla! GRAZIE MAESTRA!^^

Beh...non saprei che dire se non che questa fic è per Momo e per tutte le persone che hanno commentato le altre mie fic! Grazie! Probabilmente non starei qui a scrivere ancora!XD

Fatti i dovuti ringraziamenti , vi lascio alla lettura...spero vi piaccia!!! Fatemi sapere!

 

 

(NOTA  : Esper è colui che è dotato di ESP , Extra Sensorial Power)

 

 

 

“Non mi avranno mai! Maledetti sbirri!”

Le strade della città erano particolarmente tetre di notte. Le sirene lontane e le luci provenienti dalle case e dalle strade principali donavano ai bassifondi un’atmosfera surreale.

La figura in fuga correva attraverso vicoli stretti e pieni di cassonetti sventrati e rigettanti sacchetti di plastica e lattine . Ne urtò uno mentre si guardala alle spalle, causando un frastuono spaventoso che turbò la tranquillità di un paio di mici , i quali scapparono nell’oscurità.

-Maledizione!- imprecò il misterioso individuo.

Fece per ricominciare a correre , ma si accorse con orrore che le sue gambe erano bloccate al suolo. Guardò in basso e vide che i piedi erano come immersi nell’ombra stessa, che sembrava aver preso vita e ora ribolliva tentando di inghiottirlo.

-Credevi davvero che ci saresti sfuggito?-

A metà di una scala di emergenza in metallo , un ragazzo stava a fissarlo con un sorriso beffardo. Nonostante l’oscurità della notte i suoi capelli d’argento catturavano il riverbero delle pochi luci della città.

Con un balzo atterrò sulla strada proprio davanti al fuggitivo e cominciò ad avanzare lentamente , mentre la massa oscura cominciava a d agglomerare  le ginocchia dell’uomo.

Quest’ultimo , in preda al panico , cominciò a dimenarsi urlando e , più per istinto che per un intento preciso , estrasse un coltello dall’interno della sua giacca e lo lanciò contro il suo inseguitore.

Il ragazzo era talmente convinto di averlo in pugno che in un primo momento rimase spiazzato ed immobile sulla traiettoria della lama.

Solo che la lama non raggiunse mai il suo bersaglio.

Con immenso stupore e terrore del suo proprietario , il coltello si fermò a mezz’aria a pochi centimetri dal volto del ragazzo coi capelli d’argento , per poi ricadere al suolo con un rumore metallico.

-Non credevi mica che sarebbe stato facile , vero?-

La voce alle spalle dell’uomo , ormai fuori di se per la confusione , apparteneva ad un ragazzo dai capelli neri e dai tipici tratti cinesi. Teneva una mano aperta davanti a sé e sorrideva compiaciuto per la sua entrata in scena a sorpresa.

-Tsk! Potevi arrivare prima!- disse l’altro calciando lontano il coltello.

-Come sei pignolo! Sei tu che corri troppo!-

-Se solo fossi meno pigro correresti esattamente come me!-

Il cinese si avvicinò al suo compagno agitando le mani per sdrammatizzare.

-Su su! L’abbiamo preso , no? Un’altra missione compiuta per la sensazionale squadra Okonomiyaki!^^-

-Smettila di sbandierare ai quattro venti quello stupidissimo nome in codice e portiamolo dal capo!-

Detto ciò i due si voltarono verso il loro obiettivo…

…il quale non era più dove l’avevano lasciato , ma aveva tagliato la corda appena resosi conto di non essere più controllato.

 

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-Me la sono vista brutta! Dannatissimi sbirri!-

L’uomo era di nuovo in fuga  , ben certo di aver seminato quegli strani individui che l’avevano fermato.

-Fermo dove sei!-

Due figure davanti a lui gli bloccavano la strada.

Senza nemmeno prendersi la briga di vedere di chi si trattasse , frenò di colpo la sua corsa e fece per tornare sui suoi passi.

E si ritrovò a sbattere contro un muro.

Non c’era quel muro un attimo fa…

E…sembrava fatto di…sabbia?!

Da dove diamine era sbucato???

-AH! Non puoi sfuggire alla temibile squadra ONIGIRI!-

I due ragazzi (dovevano essere piuttosto giovani) avevano assunto una posa stupidissima nel pronunciare quella frase. Ora che li vedeva meglio non erano gli stessi due sbirri di prima.

Uno era un ragazzino pallido dagli stranissimi capelli blu e con un sorriso stampato sul viso.

L’altro era sicuramente straniero , aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri e sorrideva con uno sguardo determinato.

“Dannazione…devo liberarmene…appena si avvicinano gli affondo il pugnale che ho in tasca dritto in gola!”

Il biondo fece per avvicinarsi , ma venne trattenuto per un braccio dall’altro ragazzo.

-Aspetta Max! Ha un coltello nella tasca sinistra interna della giacca! Non è prudente avvicinarsi!-

Il ragazzo coi capelli blu aveva pronunciato quella frase con sicurezza , come se avesse letto nella mente del fuggitivo.

-Ok Takao… vorrà dire che dovrò usare l’altro sistema…-

Un rumore alle spalle del criminale , costrinse quest’ultimo a girarsi. Con la paura negli occhi vide il muro di sabbia sfaldarsi e circondarlo finché non si ritrovò sommerso .

Forse per le troppe emozioni , forse per la mancanza di aria , svenne.

La sabbia lasciò il suo corpo tornando nelle mani del biondo e lì scomparve , mentre l’altro si avvicinò all’uomo privo di conoscenza , ammanettandolo.

Poco dopo giunsero  sul luogo gli altri due ragazzi , sbalorditi  nel trovare il ricercato ammanettato e svenuto e i loro kohai che saltellavano felici.

Il cinese estrasse un cellulare e compose un numero.

-Capo…obiettivo raggiunto…sì… sì , mandi la macchina…-

 

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-Mi meraviglio di voi! Agente Max Mizuhara! Agente Takao Kinomiya! I migliori del vostro corso!!! Perché siete intervenuti una missione  non affidata a voi , interferendo con le azioni dell’altra squadra?-

Daitenji era un uomo piuttosto anziano , corpulento , dall’aria allegra (tranne in quel momento in cui era necessario il pungo di ferro) e , cosa più importante , era il loro capo.

-Ehi! E’ colpa sua che ci affibbia sempre missioni del cavolo!!!-

Max , il ragazzo biondo , era un tipo vivace e non era il genere di persona che accetta in silenzio un rimprovero , specie se convinto di aver ragione.

-Volevamo solo renderci utili…-

Takao , il suo compagno di squadra era di temperamento più tranquillo , sapeva controllarsi perfettamente ed era solito calmare le acque agitate dal collega americano.

-E comunque l’abbiamo catturato , no?- sbottò Max sedendosi su una sedia e sbuffando pesantemente .

Takao non poté far altro che sorridere nel tentativo di rabbonire il loro superiore.

-Sarebbe potuta andare diversamente!!! Mi stupisco di voi! Soprattutto di te , Kinomiya! Non mi sembri il tipo che ignora gli ordini!-

Takao sorrise di nuovo , pensando tra sé e se quanto le apparenza ingannassero a volte.

-Suvvia capo, non se la prenda troppo…in fondo è andato tutto bene , no?-

Il ragazzo cinese era intervenuto in difesa dei due nuovi arrivati , che in fondo gli stavano simpatici e gli dispiaceva vederli nei guai.

-Agente Kon! Quando vorrò il tuo parere o quello dell’agente Kai Hiwatari vi interpellerò! Se solo aveste fatto il vostro lavoro come si deve non saremmo arrivati a questo!-

Rei si tirò indietro , consapevole delle sue responsabilità , mentre Kai silenzioso e corrucciato pensava : “Ma perché deve tirare in ballo anche me? Sono circondato da deficiente e ora è colpa mia!”

-Signor Daitenji , sono desolato per il comportamento mio e del mio collega… solo che l’assegnazione continua di missioni di livello bassissimo ha frustrato le nostre capacità , per cui rischiamo di non rendere al massimo , nel momento in cui ci fosse richiesto…-

Takao era un ottimo negoziatore , Max lo conosceva come uno scavezzacollo suo pari , ma nel momento di rimediare ai loro pasticci , erano sempre state la sua parlantina e il suo aspetto mite ad averla vinta.

Daitenji parve pensaci su un po’ a alla fine sospirò , come se si fosse arreso alle argomentazioni del ragazzo dai capelli blu.

-D’accordo! Non pensiamoci più! Vedrò di affidarvi missioni più consone al vostro livello di preparazione…-

Takao si voltò verso Max e per un istante impercettibile l’americano notò un ghigno di trionfo sul viso dell’amico.

-…a questo proposito…-

L’attenzione di tutti i presenti fu richiamato dal tono serio del capo.

-Abbiamo ricevuto comunicazione di una missione di livello “doppiaA” …il più difficile , come mi auguro sappiate…ed avrei deciso di affidarla a…-

“A NOI! A NOI!” pensò intensa mente Max , guardando speranzoso Daitenji.

“A NOI! …anche se Max è già abbastanza bravo da solo a movimentare le missioni senza bisogno di andare a cercarsi quelle difficili…” pensò Takao , il quale amava sì l’azione , ma nella giusta misura.

“A NOI! Missione grossa significa extra … extra significa più soldi…più soldi significa che posso comprarmi i dolcetti di quella pasticceria tanto buona!!!” pensò Rei , perennemente al verde.

“A NOI! E’ la volta buona che si possa fare sul serio!” pensò Kai , sempre desideroso di dimostrare la sua superiorità.

-A VOI!- disse Daitenji puntando il dito verso un punto indefinito della stanza che avrebbe potuto ben indicare una qualunque delle due squadre.

-NOI???- chiesero contemporaneamente i quattro.

-Sì… Tutti voi!- concluse il capo sorridendo compiaciuto dello sguardo esterrefatto dipinto sul volto degli agenti.

-Effettivamente mi rendo conto che si tratti di un caso insolito… le missioni vengono affidate a una sola squadra solitamente… ma data la delicatezza e il rischio che la missione comporta , ho deciso di andare sul sicuro inviando quattro agenti invece di due! Ovviamente avete come sempre la facoltà di accattare o meno , e dovranno essere d’accordo entrambi i membri per ciascuna squadra , altrimenti anche all’altro sarà preclusa la partecipazione alla missione… potete pensarci…-

-ACCETTIAMO!-

Max aveva riconquistato la sua allegria ed era saltato praticamente in braccio a Daitenji.

-ACCETTIAMO , VERO TAKAO???-

-Eh eh…sì per me va bene!- rispose Takao dopo qualche secondo usato per riprendersi dall’urlo lanciato dall’amico.

Daitenji spostò il suo sguardo sugli altri due.

Rei sembrava propenso ad accettare , ma guardava dubbioso Kai , il quale se ne stava ancora appoggiato al muro con in volto coperto dalla frangia.

Senza dir nulla se ne andò dalla stanza.

-Ehm…credo voglia dire che ci deve pensare…-tradusse Rei , imbarazzato per il comportamento del compagno.

Il capo , ben conoscendo l’agente Hiwatari , non ci fece caso e li congedò dicendo che avrebbe fatto saper loro appena ricevuta la risposta di Kai.

 

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La BDA era uno degli uffici di una organizzazione paragovernativa , nata per preservare l’ordine nazionale , facendo affidamento su agenti dotati di poteri speciali.

Di esper.

 

Quando il fenomeno degli esper era venuto alla luce Daitenji , uomo lungimirante , esper a sua volta e dalle grandi possibilità economiche , fondò tale organizzazione , volta a tutelare tali persone ed a insegnare loro come gestire il loro potere . I soggetti venivano individuati grazie alla diffusione dei beyblade , di gran moda allora come oggi , nei quali erano stati segretamente innestati dei rilevatori di ESP. Le persone dotate venivano segnalate e contattate.

Quando fossero state in pronte avrebbero potuto integrarsi facilmente nella società senza rivelare la loro natura oppure avrebbero avuto la possibilità di unirsi alla gestione dell’organizzazione.

Accadde però che alcuni esper decidessero di usare il proprio potere per il proprio tornaconto personale , sfociando nella criminalità … fu per fermare questi individui che nacque la BDA.

A tutt’oggi gli esper presenti sul territorio raggiungono il migliaio. Di questi un buon 10% è considerato pericoloso per la società.

Le sedi della BDA si trovano dislocate omogeneamente , normalmente nelle grandi città .

Proprio nei corridoi del dipartimento di Tokyo , Kai Hiwatari si aggirava con lo sguardo seccato . "Dannatissimo Daitenji!" continuava a pensare "Non solo mi ha appioppato quello stupidissimo nome in codice , ma adesso mi vuol far fare il baby sitter!!! Basteremmo io e Rei! No anzi!!!! BASTEREI IO! Maledizione...maledizione...MALEDIZIONE!"

Continuava a rimuginare se accettare o no la missione .

Accettando avrebbe avuto la possibilità di sfruttare al massimo il suo potenziale. Le regole di restrizioni applicate alle missioni di livello doppiaA erano molto più flessibili delle altre.

Lui voleva diventare più forte , ma se non testava le proprie capacità non ne avrebbe avuto l’opportunità.

Eppure si sarebbe dovuto far carico oltre che del suo compagno di squadra , il quale già aveva con Kai un debito dalle proporzioni stratosferiche , anche dei due nuovi agenti.

Dal poco che aveva visto non dovevano essere soggetti disciplinati.

E come se non bastasse gli avevano soffiato il ricercato!

Come si suol dire , parli del diavolo… se ne stava a rigirare per i corridoi , cercando di schiarirsi le idee , quando svoltato un angolo si ritrovò a urtare contro qualcuno.

-Oh mi perdoni!-

Riconobbe la voce . L’aveva sentito poco prima .

-Non volevo disturbarla , ma ci terrei moltissimo a dirle che per me sarebbe un onore lavorare con Kai Hiwatari! L’agente più famoso della sede di Tokyo! Piacere! Mi chiamo Kinomiya! Takao Kinomiya!-

Il ragazzo dai capelli blu non aveva lasciato a Kai il tempo di dir nulla , e ora se ne stava davanti a lui con un sorriso sincero sul volto e una mano protesa verso il senpai.

Non sembrava volerlo adulare.

Forse fu per quello che Kai rispose al gesto .

-Spero di rivederla presto!-

Sorrise superandolo e sparendo oltre l’angolo .

Kai rimase interdetto.

Non aveva detto nulla.

Che ragazzo strano…

-OH OH OH! Ci facciamo incantare dalla concorrenza , Kai?-

-Chiudi quella ciabatta , Rei…-

Il cinese si era avvicinato a Kai con un sorrisone , come quello che di solito faceva quando gli stava per chiedere dei soldi…

-La mia risposta è no!-

-Ma se non ti ho ancora chiesto niente!!! Cattivo!!! T___T-

-Senti , Rei…mi devi già una montagna di soldi , non ne posso più! Con oggi niente più prestiti!-

-Ma non ti volevo chiedere dei soldi!!!-

Kai lo fissò scettico…difficile che Rei non avesse bisogno di soldi…

-Volevo chiederti…accetteresti la missione?-

-Per farvi da balia a tutti quanti?-

-…TI PREGO!!!!-

-Senti Rei io non…-

Improvvisamente Kai si sentì afferrare per il bavero della camicia e sbattuto contro il muro.

-Senti…quei soldi mi SERVONO ….quindi tu ora DEVI accettare…o io nn potrò comprare i miei DOLCETTI PREFERITI!!!!CHIARO???? EH????-

Kai avrebbe potuto giurare che per un attimo gli occhi di Rei si fossero iniettati di sangue…era spaventoso quando si arrabbiava…

-Accetto!-

Disse cercando di non far trasparire lo spavento preso.

Improvvisamente il cinese allentò la presa e riprese il suo solito sorrisone.

-Bene! Allora si va in missione!!! Andiamo a dirlo a Daitenji!!! DOL CET TI DOL CET TI!- e se ne andò via canticchiando , lasciando Kai a scuotere la testa.

Che missione del cavolo sarebbe stata quella!

 

 

 

 

Continua...

 

Allora? Che ne pensate? Piaciuta? ^^

Spero taaaanto di sì!!!

Alla prossima!!!

Ciao!^^

  
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