Per
un molare…
Di
LORIGETA
Vi fu un lungo
momento di silenzio
carico di elettricità. Vegeta era esasperato e pronto a
trasferire la propria
irritazione sul giovane figlio, che visibilmente imbarazzato lo
osservava senza
fiatare.
Il principe si mosse a scatti, emise una
specie di roco lamento e poi si piazzò nella sua posizione
preferita: a braccia
conserte. Era così scuro in volto da far paura.
“Dì a tua madre che la prossima volta mi
risparmi pure il tuo intervento, e ora sparisci alla svelta!”
Trunks non
rispose, guardava le strisce di sudore che si allargavano in ogni punto
della sua tuta elasticizzata.
Si chiese se non fosse il caso di
insistere, benché si rendesse conto di avere poche speranze
di poterlo convincere,
gli incuteva timore quando era così incollerito.
“Papà, non c’è niente di male
ad avere
mal di denti: voglio dire, al dentista occorrono cinque minuti per
farti
passare il dolore, dammi retta andiamoci subito” si era fatto
coraggio e ora
attendeva la sua reazione con gli occhi semichiusi, sarebbe finita come
immaginava, a urla e strepitii.
“No, io …vorrei solo che avessi fiducia
in me.” Gli occhi del principe ardevano come brace, con
riluttanza si voltò
dandogli le spalle.
“Tsk, vattene!” Quel gesto era fin
troppo eloquente, segno che la missione non era andata a buon fine, il
mezzo saiyan
abbassò il capo pronto a battere in ritirata.
“Come vuoi, beh, ciao papà.” Era
abituato a sottostare al suo comando, ma questa volta si sentiva
dispiaciuto:
era palese che lui soffrisse molto, non avrebbe voluto che si
rinchiudesse con
ostinazione nel suo mondo fatto d’orgoglio.
Si voltò un’ultima volta per esaminare
la scena, suo padre era immobile e a malapena respirava, sebbene avesse
fatto
del proprio meglio per convincerlo il giovane si sentì in
colpa.
“Ciao!” La vocina della sorella lo fece
sussultare, il suo sguardo da monella era molto curioso e
vagò fino a
raggiungere l’interno della camera gravitazionale, fermandosi
proprio sulla
schiena di Vegeta.
“Ciao Bra, lascia stare papà, non sta bene
oggi.” Le spiegò il ragazzo accovacciandosi alla
sua altezza, le posò una mano sulla
nuca e la passò sui lunghi capelli azzurri, che le
scendevano mossi sulle
spalle.
“In che senso?” La bambina fece una
smorfia e strinse l’inseparabile amico, un orso di pezza,
unico regalo che
aveva ricevuto in vita sua dal regale genitore, in occasione del quinto
compleanno.
Il fratello tentò di spiegarle con tono
pacato il motivo per cui era meglio non infastidire il loro padre.
“Ecco, papà ha mal di denti, ma non
dirgli nulla, è molto arrabbiato e non vuole andare dal
dentista.” Le toccò il
mento con un dito e sorrise vedendola così imbronciata,
vestita con quella
camicia da notte rosa a fiorellini, che poneva in risalto la sua
carnagione
chiara era incantevole, sembrava una bambola.
Portava un paio di pantofole in
tinta, sfiziose con due grandi fiocchi di raso.
“Aspetta…” ci volle qualche istante,
prima che Trunks si rendesse conto delle vere intenzioni della piccola
di casa,
era entrata marciando e senza grande fatica aveva indotto il principe a
voltarsi, gli aveva sorriso ottenendo in cambio un grugnito come segno
di
saluto.
“Ciao papi!” Non avrebbe dovuto
chiamarlo così, lo sapeva e specialmente in presenza del
fratello che ora fermo
sulla soglia guardava la scena incuriosito.
“Cosa c’è? E’ una congiura
questa? Anche
questa volta è stata tua madre,vero? E’ lei che ti
manda?” Chiese seccamente il
saiyan.
“No, non l’ho ancora vista la mamma
stamattina, devo ancora fare colazione, ma prima volevo
salutarti.” La sua voce
era ancora un po’ assonnata, ma come sempre martellante, solo
un involontario
sbadiglio la zittì per un attimo.
“Vai a giocare, ho da fare.” Il tono era
freddo, ma non esageratamente, niente al confronto di quello che aveva
usato
per scacciato il primogenito.
“Papi…la tua faccia, è
…è gonfia! Sembri
un palloncino!” Avrebbe potuto colpirlo con una spranga di
ferro e ottenere un
effetto meno devastante, il saiyan sollevò una mano e la
portò sulla guancia
dolorante, la tastò con attenzione e inorridito
appurò che la figlia avesse
pienamente ragione.
“Sei brutto così papà …non
stai per
niente bene…per niente bene…” lo disse
una volta, una seconda, una terza, senza
nessuna discrezione, mentre lui sentiva ogni parte del corpo
infiammarsi, aveva
una voglia matta di scomparire, non sopportava di essere criticato in
quel modo
e soprattutto non sopportava che fosse Bra a farlo.
Era turbato, il cuore gli batteva troppo
forte.
“Dai Bra, lascialo in pace…” Trunks
cercò di porre rimedio alla mancanza di tatto della
sorellina, lei non aveva di
certo peli sulla lingua, era un libro aperto, ma a volte tutta quella
sincerità
era inopportuna.
Si avvicinò e le protese una mano
invitandola a seguirlo, era meglio non esagerare e lasciarlo sbollire,
Vegeta
era pallido, con un aria per niente rassicurate.
“Ciao papà, noi andiamo a via, buon
allentamento.” Il ragazzo sobbalzò, il cuore gli
arrivò in gola, Vegeta lo
aveva agguantato per un polso e la stretta era così forte da
fargli stringere i
denti. Si ritrovò faccia a faccia con suo padre, era teso,
nervoso, incollerito.
“Ascolta pivello, portami da quella
specie di buffone, quel dentista, non intendo più sopportare
questa
situazione.” Lo sospinse verso la parete, era fuori di
sé.
Trunks annuì e fece un respiro profondo,
guardò in direzione della sorella che soddisfatta della
propria prodezza gli
fece l’occhiolino, era sempre così, riusciva a
sistemare quello che gli altri
fallivano, era molto sicura di sé, sapeva che suo padre
aveva un debole per
lei, anche se nemmeno sotto tortura lo avrebbe mai ammesso.
“Ok, ti porto subito dal dottore.”
Mormorò ignorando la sua espressione gelida e
ostile, nessuno dei due si mosse, solo Bra sgattaiolò via in
punta di piedi.
“Muoviti! E spero per il bene di tutti
che quel rammollito sappia fare il suo lavoro, altrimenti
dovrà vedersela con
me!”
Sarebbe stato banale dire che Trunks
temeva il peggio, non poté fare a meno di raccomandarsi agli
Dei, non era
affatto tranquillo.
Continua
…
Ciao
^^ scusate se il
capitolo è un
po’ corto, ma avevo troppa voglia
di aggiornare questa fic.
Allora? Cosa ne pensate, finirà a pezzi il
dentista XD? °_°
Vabbè
bando alle ciance,
devo uscire, ma prima di salutarvi ringrazio quelli che hanno recensito
lo
scorso capitolo:
Evelyn_L- Ciao tesoro, come hai potuto leggere
è stata la piccola
Bra a convincere Vegeta. Grazie per la rece. TVB
astrella-
Ciao, grazie per la rece. Bacioni.
giada_chan-
Ciao cara, beh penso che nessuno vada
dal dentista con un sorriso XD A presto. TVB
Angelo Azzurro-
Ciao! Sono contenta di riuscire a farti sorridere, mi raccomando
fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto. Baci.
miss
miyu 91-
Ciao bella! Anche se sono
corte mi fanno sempre piacere le tue rece. TVB
veggylink94-
Ciao ^^ mi fa piacere che la fic ti
interessi, fammi sapere. Baci.
Umpa_lumpa-
Ciao cara ^^ mi fa davvero piacere che
la mia fic abbia acceso un po’ del
tuo interesse, sei molto
brava a scrivere, un
bacione grande.
bunny1987-
Wew ciao! Certo che povero Veggy, ma
anche povero dentista. XD Fammi sapere se il cap ti è
piaciuto. Baci.
Rayn_88-
In effetti le idee non mi mancano,
anche se a volte è difficile gestirle tutte. Baci. ^^
nicichan-
Ciao amora mia XD beh, certo che Vegeta
sdentato perderebbe molto del suo fascino, speriamo che il dentista non
perda
qualcos’altro. Un bacio…ti voglio beeeene. ^^
Saluti
anche le persone
che leggono soltanto, ok …sto per uscire, fatemi trovare
delle rece al mio
ritorno…
Mare…aspettami!
XD
Ciao.
LORIGETA
^^