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Autore: PoisonRain    24/02/2014    3 recensioni
Serie di storie riguardanti Rumpelstiltskin e Belle.
Sia insieme sia separati.
Squarci di vita, pensieri, parole azioni della coppia a mio parere migliore della serie. Spero sia di vostro gradimento.
12-Ninnananna
13-Sentire
14-Rullo di tamburi
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Once I was real, Once I had something to lose,
Once I could feel, Once I was harder to bruise.
(Once-Caleb Kane)
Rumore, c’è troppo rumore nella tua silenziosa prigione.
Sei distrutto, ma ti alzi lo stesso per vedere cosa sta succedendo, per cercare di capire il motivo di tutto quel baccano.
La guardia che ti controlla deve aver capito alcune delle urla, perché trema visibilmente, si volta e ti guarda un’ultima volta prima di scappare.
La chiami e questa sembra pietrificarsi, anche ora che ti trovi in una condizione ignobile, senza poteri, la tua voce congela il sangue altrui, le chiedi cosa sta accadendo, la causa di tutta quella agitazione.
“Sta arrivando...”  sussurra l’uomo terrorizzato.
TI avvicini ulteriormente, ti aggrappi alle sbarre della gabbia e lo fissi negli occhi.
“In bocca al lupo” dici sorridendo, un sorriso ferino, folle, malato, e lui spalanca gli occhi sbigottito, dal fatto che tu gli abbia detto una cosa apparentemente gentile, e se ne va lasciandoti completamente solo.
Inizi a ridere, una risata incontrollabile, agghiacciante, irreale, pensando a quel poveretto che è convinto che, scappando, troverà qualche luogo sicuro, qualche rifugio in cui salvarsi, ma non avrà scampo, sarà inghiottito in ogni caso perché è così che deve andare.
Ritorni sul tuo giaciglio senza toglierti quel ghigno dal viso, sei felice perché, dopo un attesa estenuante, il lavoro di oltre duecento anni si è finalmente concretizzato, perché sta giungendo, e tu sei proprio nel luogo dove dovresti essere.
Nessuno si è reso conto di essere sempre stato una pedina nelle tue mani; nemmeno lei, la Regina, che pensa che tu abbia creato il Sortilegio per superare i tuoi limiti e per follia, che ritiene che tu lo abbia suggerito a lei come piacere, per il gusto della vendetta o, forse, per poter vedere finalmente gli effetti della tua magia più grandiosa.
Tu non hai fatto tutto ciò pazzia, non hai lavorato per oltre due secoli per superbia, come credono tutti, ma per ritrovare la cosa più preziosa che hai perso: tuo figlio.
La senti arrivare, quella nebbia violacea, che ingoierà ogni ricordo, ogni vita, ogni storia, e mentalmente ringrazi Regina, quella anima distrutta che ha perso ogni speranza, per aver lanciato il Sortilegio che ti porterà in un mondo senza magia.
Tu non avresti mai potuto lanciare questa maledizione perché fino all’ultimo hai avuto qualcosa da perdere, solo ora, in un’angusta cella sotterranea, non hai più nulla che ti possa legare a questa luogo e sei pronto ad affrontare un nuovo inizio.
Riesci a vedere il Sortilegio e, anche se sei rinchiuso in una prigione dove teoricamente non può arrivare la magia, senti il suo potere vibrare nell’aria, sai che questo tra poco ti avvolgerà completamente trasportandoti in una nuova realtà.
Cosa farai se la Salvatrice non arriverà a spezzare il destino a cui tutti voi sarete condannati?
Lei arriverà, perché le tue profezie non hanno mai sbagliato e, nel caso in cui ciò non accada, tu non avrai comunque memoria del tuo passato, di Bae, e vivrai la vita di uomo ricco e benestante, che lei ti ha promesso.
E se la Salvatrice riuscisse a spezzare il Sortilegio, ma scoprissi che tuo figlio è morto? D’altronde sono passati più di duecento anni da quando l’hai perso e tu non sai come scorre il tempo laggiù… come ti comporterai in quel caso?
Non accadrà tu lo ritroverai, forse diverso da come l’hai lasciato, ma voi due vi riunirete.
E nel caso fosse morto, lavorerai ancora per altri secoli, per altri millenni, fino all’eternità per poterlo riportare da te e chiedergli finalmente perdono, perdono per averlo perso a causa di cose che, erroneamente, hai ritenuto più importanti.
Queste dubbi che fino ad ora sei riuscito a scacciare e a relegare in un angolo della tua mente, si presentano, prepotenti e corrosivi, proprio ora che ti ritrovi a pochi passi dal tuo lieto fine.
Ma sai che al tuo lieto fine mancherà qualcosa e ci sarà una nota stonata alla tua felicita: lei, Belle, che se ne è andata per sempre a causa, ancora una volta, della tua codardia.
La maledizione si sta infiltrando nel corridoio della tua cella, sta oltrepassando le sbarre della tua prigione e la nebbia viola ti circonda offuscando i sensi, ma prima che tu dimentichi tutto hai un ultimo pensiero, una scintilla di positività in un mare di incertezze: alla fine di ogni cosa la rincontrerai e vi ricongiungete.
Perché tutto è perduto ma la speranza rimane.

Ti trovi in mezzo ad una folla ma, nonostante la vicinanza di decine di persone, ti senti isolata.
Dietro di voi il Sortilegio, una nebbia verde, simile ad uno tsunami pronto a travolgere ogni cosa, si sta avvicinando sempre più velocemente.
Gli altri si accalcano sul confine, timorosi e incerti di ciò che porterà a loro la maledizione, cercano di restare il più tempo possibile con i lori cari, tentano di rimandare sempre di più il momento in cui verranno strappati da ciò che amano.
Ma tu sei insensibile a questo clima di paura e incertezza dilagante, non hai nulla da perdere ormai, e la tua mente è occupata da un unico pensiero, un’unica frase, che si ripete incessantemente come un disco rotto.
“Io sono cattivo e i cattivi non hanno mai un lieto fine”.
Vorresti urlare, ma non hai più la forza, urlare che, nonostante le cose abiette che ha fatto, lui non è un cattivo, tutte le sue azione sono state compiute per ritrovare suo figlio e, alla fine, si è riscattato rischiando la sua vita per suo nipote.
Vorresti urlare che tu non sei cattiva e allora dov’è il tuo lieto fine?
È stato strappato via dal suo stesso padre, ti è stato privato, questa volta per sempre, perché tu non sembri  destinata ad ottenerlo.
Vorresti anche piangere, ma ormai ha finito le lacrime, perché quella non sarebbe dovuta essere la sua ultima frase, doveva essere un ti amo pronunciato alla sua famiglia tra molti anni, e non una sentenza che lascia un amaro perenne in bocca a tutti i presenti.
Vorresti piangere perché il destino poco a poco ti ha portato via tutto ciò a cui tenevi:
la tua famiglia, la tua libertà e il tuo vero Amore.
Mentre tutti gli altri, spaventati, danno le spalle al Sortilegio, tu ti volti verso di esso  e lo fissi in silenzio.
Altri due seguono il tuo esempio e rivolgono il  viso verso di esso.
Altre due anime che come te hanno perduto tutto.
Una che in un solo giorno ha perso suo figlio, suo padre e la donna amata e una che, anche se ha perso un’unica cosa: suo figlio, sembra più infelice e più disperata.
Dovresti odiarla, per averti tenuto prigioniera, per averti trasformato nel tuo opposto, invece, guardando i suoi occhi pieni di dolore, la comprendi.
Ti stacchi dalla folla e, mentre le due anime disperate continuano a fissarti, compi una mossa senza senso, sconsiderata: ti dirigi a piccoli passi verso la maledizione.
 Una parte di te spera che questa cancelli ogni ricordo di Storybrooke, riportandoti nella Foresta Incantata, lasciandoti con la speranza irrealizzabile di riunirti al tuo Vero Amore.
Cammini sempre più veloce, attratta da quella nube verdastra, che contiene parte della sua magia, della sua anima.
Ora diverse persone ti osservano non capendo il tuo, apparentemente, inspiegabile comportamento.
Ti piazzi in mezzo alla strada, chiudi gli occhi e allarghi le braccia più che puoi, pronta ad accogliere questo nuovo destino.
Il Sortilegio ti avvolge nella sua magia antica e misteriosa, e prima, hai un’ultima considerazione su te stessa.
Non ti arrenderai per nulla al mondo, non smetterai mai di combattere per lui, lo ritroverai e avrete il vostro lieto fine anche a costo di dirigerti agli Inferi e trascorrere l’eternità in quel luogo.
Perché tutto è perduto ma la speranza rimane.


Ciao carissimi, ecco a voi l’ottavo capitolo della raccolta.
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/seguite e ringrazio Stria93, Euridice100, seasonsoflove e Rosaspina7 per le recensioni al precedente capitolo.
So che in questo periodo, in cui siamo in ansia per il futuro dei nostri amanti preferiti, sarebbe meglio leggere delle storie allegri e divertenti ma la tentazione di scrivere cosa hanno pensato i nostri due eroi prima dell’arrivo dei due Sortilegi, era  davvero troppo forte.
In questo capitolo ho voluto sottilineare, da una parte, la pazzia dell'Oscuro e, dall'altra, la disperazione di Belle; spero di esserci riuscita e di aver fatto in modo che i personaggi siano abbastanza IC.
La frase iniziale è stata inserita perché volevo sottolineare il fatto che Rumpelstiltskin e Belle, prima che giunga la maledizione, siano delle anime che, a differenza della altre, hanno già perso ciò che avevano di più importante e il Sortilegio non può ferirli ulteriormente, anzi per loro è una nuova possibilità.
La frase finale delle due parti è una lieve modifica della frase “all is lost, hope remains” di una delle mie canzoni preferite Shattered (Frammenti, che è appunto il nome alla raccolta) degli Trading Yesterday.
La parte in corsivo non è una vera e propria coscienza, è quella voce che ci fa dubitare di ciò che facciamo e ci fa trovare errori e imperfezioni in ogni azione compiuta.
Un’ultima cosa ma voi avete capito se il Secondo Sortilegio cancellerà anche i ricordi di tutti gli altri, oltre che ad Emma e ad Henry? Perché la sottoscritta crede di sì ma non ne è sicura.
Detto queste cose spero che la storia sia di vostro gradimento. A presto.
PoisonRain
  
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