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Autore: Lennygne    27/02/2014    0 recensioni
Una comparsa, una ragazza dai capelli neri, una sconosciuta. Perdutamente innamorata della bella e intelligente e irraggiungibile. Come può essere vivere all'ombra dell'amore della tua vita?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era notte fonda, tutti dormivano. Nel dormitorio Grifondoro c'erano delle luci accese; erano sicuramente Weasley e Potter, chissà perché quei due non riuscivano mai realmente a conformarsi alla massa. Non che io pensassi che fosse giusto così, ma da quando c'erano loro a scuola non passavano sei mesi senza una catastrofe. Io ero al terzo anno quando arrivarono. Così piccoli e carini, come eravamo stati anche noi in passato. Potter era la super star. Ovviamente anche io ero colpita dall'averlo a scuola, dopo tante leggende, ma vedendolo mi ero resa conto che in fondo era solo un ragazzino dolce e impacciato, anche se sapevo sarebbe stato condannato a una vita tutt'altro che facile. Poi l'ho vista. Così dannatamente perfetta, così piccola, innocente. Un angelo. Con quei capelli crespi e quei denti un po' sporgenti, con quegli occhi luccicanti pieni di aspettative, quel nasino così piccolo e carino quando sorrideva. Era la più bella cosa che avessi mai visto, e soprattutto quella che mi sorprese più di ogni altra in vita mia.
Ora sono passati due anni da quel giorno, lei è ormai conosciuta da tutti a scuola, e tutti vedono quello che c'è tra di loro, con l'ultimo maschietto dei Weasley. Ma perché? Lei è così bella e lui così.. goffo? Insignificante? Sciatto? No, non era vero, era solo molto più fortunato di me. Io non avrei mai avuto l'occasione di accarezzarle la guancia e vederla arrossire, non di vergogna, ma di emozione. Non avrei mai potuto fissare i miei occhi dentro i suoi, non avrei mai potuto stringerla tra le mie braccia. Ormai è cresciuta, ci togliamo pochi centimetri, e mi sembra allo stesso tempo così grande da abbagliarmi e così piccola da poterla tenere nel taschino, sopra il cuore.
Quante frasi ci eravamo rivolte in questi anni? Tre, quattro? Non eravamo neanche nella stessa casata, e come avrebbe potuto mai notare una come me? Altezza nella media, corporatura nella media, capelli neri, a caschetto. L'unico mio segno distintivo erano i miei perennemente tristi occhi grigi, che avrebbe potuto vedere solo da molto vicino. Non l'aveva mai fatto. Non l'avrebbe mai fatto.
I miei perennemente umidi occhi grigi.
I suoi splendidi occhi di polvere di stelle.
Non si sarebbero mai incontrati.
Non voglio neanche pensare a quando mi sarò diplomata. Non ho sogni, so che finirò ad un lavoro inutile come la locandiera o magari, chessò, la veterinaria specializzata in gufi? Cazzate, tutte cose di cui mi interessava poco o niente. Mi interessava lei, solo un giorno senza di lei era uno schiaffo, le vacanze estive una pugnalata, sarei potuta morire dopo qualche anno.
Ho bisogno di lei.
Lei non mi conosce.
Domani quel gufo di Piton mi chiamerà, me lo sento.
Spengo la luce.

 
  
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