Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: Wall_Hellsong    28/02/2014    5 recensioni
Mi trovo a Londra per lavoro, o meglio, ho scelto questo lavoro per stare a Londra, la città dei miei sogni. Quando Amie mi propose di lavorare nella sua caffetteria, non rimasi a ragionarci nemmeno un istante [...] Fu proprio dietro il banco che conobbi Tom. E vi sembrerà strano, ma conobbi proprio lui: Tom Hiddleston.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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So let yourself go and breathe this cold and fiery air

 

Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Che cosa ho che non va?
-Woody Allen
 
 
Non sono molte le volte in cui nella mia vita succede qualcosa di grandioso, eppure oggi, quel qualcosa è successo.
Nella stessa giornata ho indossato vestiti da donna, ho tramortito l’uomo di cui sono “segretamente” innamorata e sono pure riuscita a scambiarci quattro parole, anche se sono più che altro servite a lui per assicurarsi di non avermi fatto fare la fine di una schiacciatina nel momento dell’impatto. In ogni caso sono riuscita nel mio piccolo almeno a presentarmi; lo trovo un passo più che soddisfacente, considerando il fatto che lui sia uno degli attori più amati negli ultimi anni e che io non sia altro che una semplice cameriera.
Eppure lui mi è sembrato così gentile e premuroso… Non sembrava comportarsi come una vera stella del cinema. Si è pure assicurato che io stessi bene dopo il danno che IO avevo combinato. Ora rammento perché l’ho sempre stimato, oltre che come attore, come persona. Umile, garbato e dai modi estremamente affabili.
- B’è dopotutto non stiamo parlando di un tizio così a caso!- Rebby interrompe i miei pensieri e il mio sguardo ancora diretto la porta d’uscita del bar appena varcata dai due gentiluomini.
- Stiamo parlando di quel bonazzo di Tom Hiddleston!! Bel colpaccio ha fatto la ragazza, eh?- continua dandomi una pacca sulla schiena.
Sobbalzo.
-Rebby, sono un’inguaribile imbranata! – sospiro mentre cerco di raccogliermi i capelli con un elastico che ho attorno al polso.
-B’è si… credo tu sia la persona più imbranata al mondo ma anche la più fortunata!- esclama Amie da dietro il banco sorridendomi maliziosamente.
In effetti non ha tutti i torti. Sono felice di aver visto Tom, anche se non nel modo in cui immaginavo.
-E poi ci hai dato un valido argomento di conversazione per la serata!- continua Rebby.
-Per cosa?- domando stranita. –Stasera non avevamo detto che andavamo a dormire presto visto che domattina abbiamo il turno alle 5 del mattino?- continuo fissando la mia coinquilina abbastanza preoccupata dall’idea che sta sicuramente per partorire.
-Esattamente! Dovevamo andare a dormire presto. E guarda un po’, invece andremo da Monique che ha organizzato un pigiama party da lei!- esclama R tutta sulle sue fino a che non la interrompe Amie: - e pensa che prima del pigiama party ci vedremo tutte quante dal  White Moon  a prendere un aperitivo per festeggiare!- esce da dietro il banco e sciogliendosi i ricci capelli biondi dalla presa della sua enorme pinza blu.
-E cosa festeggiamo?- esclamo sorridendo, avendo ormai anche io abbandonato l’idea di passare una serata tranquilla.
-Ah no! Non mi caverete una parola di bocca fino a stasera!- si impone Amie.
-E noi maschietti? Non siamo invitati?- domanda ironico Josh, avendo perfettamente intuito che questa sarebbe stata una serata per sole donne.
-Se ti senti molto “guuuurly”- esclama Amie -..b’è allora si! Puoi venire!- conclude sghignazzando.
- Uhmmm… Simpatica eh?- ribatte Josh facendole una pernacchia.
-Ah! Quasi dimenticavo!- riprende Amie. - Visto che siete tutte e due in condizioni pietose, tu e Rebby staccherete prima da lavoro per andarvi a cambiare e poi….- si interrompe Amie per un attimo. –Ecco, poi… domani resteremo chiusi!- La notizia mi stupisce e mi lascia piacevolmente confusa.
-B’è allora deve proprio essere una bella notizia quella che ci devi dare stasera eh, Am!!- le faccio l’occhiolino.
-Amie visto che oggi siamo tutte amanti del mondo e della vita vero che ci fai andare a casuccia già ora? Voglio portare albachiara al nuovo centro commerciale a Piccadilly!- ne approfitta Reb.
Amie all’inizio esita ma poi si convince. – Ma si dai! Via da qua!-
-Allora andiamo a casa a cambiarci Chià! Non si sa mai che tu possa incontrare il tuo principe azzurro!!- ridacchia Rebby dandomi un colpetto con il gomito.
Tutta la clientela del bar sembra essere MOLTO interessata alla nostra conversazione. Ovviamente lo show di pochi minuti fa non era bastato. Mi sento Leggermente in imbarazzo in quanto osservata da una decina di persone… Soprattutto da una vecchietta che si schiarisce la voce con un colpetto di tosse e poi con una mano mi fa cenno di prestarle la mia attenzione.
-Ma scusa…- rantola l’anziana signora osservandomi incuriosita.
-Non fai prima a chiamarlo e ad invitarlo a cena? Ora dopotutto voi giovani avete i cellulari per questo genere di cos…- si interrompe mentre le mie guance diventano eccessivamente rosse per trattenere una risata, che invece Rebby, Josh e gli altri non trattengono. –Un momento….- continua la donna dai capelli grigi. –Non gli hai chiesto il numero di telefono??- borbotta.
-Eh.. no- rido io cercando però di non sembrare scortese.
-Ma che diamine! Ai miei tempi, se avessimo avuto i cellulari, ne avremmo approfittato!! Eravamo svegli!! Non dei “caga-sotto” come voi pischelli della nuova g-e-n-e-r-a-z-i-o-n-e!!- conclude scandendo bene le parole.
Ad un tratto tutto il bar scoppia in una risata clamorosa e io non posso fare altro che annuire divertita controllando le mie risate.
-Ha proprio ragione signora- sorrido dopo aver controllato leggermente i miei schiamazzi.
Mi si prospetta un pomeriggio davvero curioso.
 
 
***
 
 
Siamo all’ingresso di un enorme centro commerciale nel cuore di Piccadilly e Rebby sembra totalmente impazzita e ipnotizzata dall’enorme cartello all’ingresso con su scritto “SUPER SCONTI DI APERTURA”. Sapevo che oggi l’avrei persa definitivamente, ma dopotutto un po’ di shopping fa piacere pure a me farlo. Non ho mai curato troppo il mio lato femminile, per me una tuta o un paio di jeans erano più che sufficienti; ora potrebbe essere l’occasione per rinnovare un po’ il mio guardaroba.
Rebby mi afferra il polso e mi trascina letteralmente all’interno.
-Vero che andiamo prima al piano di sotto??? Volevo giusto curiosare fra gli scaffali di Victoria Secret…-
Si certo, curiosare fra gli scaffali… Rebby faresti prima a dire “volevo giusto sputtanarmi lo stipendio dell’ultimo mese di lavoro”
-Ma certo Rebby, diamocela un’occhiatina!- la guardo trattenendo a stento un risolino.
Prendiamo le scale mobili e scendiamo al piano  -1  che si divide in reparto maschile di Giorgio Armani e in intimo vario da donna. Non appena la mia coinquilina intravvede l’insegna lucidissima di Victoria Secret si catapulta tra i mille reggiseni e la preziosissima, e costosissima oserei dire, lingerie in sconto.
Uno strattone alla manica della giacca mi fa sbilanciare e correre dietro a colei che me l’aveva tirato. (Chi sarà mai..)
Chiara ommioddio!!!! Guarda quello bianco!!! E quello nero!!!- prende una pausa.
-E quello blu!!! Oddio Chiara, guarda quello…
-…Rosso?- la interrompo ridendo.
-Oddio Chiara li devo provare!!!- mi dice lei afferrando ben 8 diversi completini intimi per poi scaraventandomeli addosso.
-MelitieniunmomentoveroGRAZIE!!!- esclama tutto di un fiato senza prendere in considerazione l’idea di posarli in un camerino.
-Reb ma vuoi davvero provarli tutti?- esclamo iniziando ad accusare il peso degli 8 completini che misteriosamente in una manciata di secondi sono diventati 12.
-Ma sono pochissimi!!! Questo è solo un assaggio!- mi guarda come se provare un minimo di 12 completini sia una cosa ovvia.
-Tu inizia a provarti questi quarantordici… cosi!- le dico ridendo mentre cerco di capire se questi reggiseni siano realmente reggiseni oppure retine trasparenti, e se questi slip siano realmente slip o filo interdentale.
In ogni caso, la accompagno ai camerini e con mano pronta afferro tutto ciò che lancia per aria non avendola soddisfatta.
-Sai, pensavo che il bianco mi fa troppo sposina, e non mi esalta le curve, quindi forse il nero potrebbe essere più al caso mio… -Rebby mi parla in continuazione dal camerino ma io non percepisco nulla di quel che esce dalla sua bocca, sono più interessata a concentrarmi sul via vai di persone in subbuglio che c’è nel reparto maschile di Armani. Ci sono più di 3 sarti e 4 commessi, forse stanno preparando l’abito a qualche modello da immortalare per la pubblicità… Il presunto modello è di schiena e quindi non riesco a vederlo molto bene… Sembra quasi… No, non è possibile… Chiara hai preso l’ennesimo abbaglio… 
Faccio per avvicinarmi quando R mi chiama strillando!
-Albachiara!!!!!! Questo è bellissimo!!! Però mi serve il tanga con le piume rosa!!!! Ci sta meglio sul nero!!!-.
Faccio dietro front, apro leggermente la porta del camerino e controllo qual è il reggiseno. È orripilante. Sembra un reggiseno da burlesque. Non mi stupisco però… Questo è molto da Rebecca.
Richiudo immediatamente il camerino cercando di non ridere, ma nonostante io prema il palmo della mia mano contro le labbra, mi esce un suono molto simile ad una pernacchia.
-Stronza ti sento!- Esclama Rebby.
-Non sto ridendo…… HAHAHAHAHA!!- non reggo.
-Si che stai ridendo, maledetta!!- ride anche lei.
-Dai dove trovo le tue sexy piume da sexy burlesque?- rido incamminandomi verso gli scaffali della biancheria HOT.
-Vicino ai super push-up!!!!!- Mi urla lei, quando però avevo già individuato il tanga.
Rovisto fra gli scaffali per trovarle la taglia giusta quando sento una voce maschile molto familiare che sembra dire: “aspettate un secondo!” Ma no, non può di certo essere la voce di Tom! La mia mente oggi è decisamente deviata.
Continuo la mia ricerca quando finalmente trovo “l’indumento” e, con un filo di ironia e, convinta di non essere vista, mi volto ed esclamo, tenendo il tanga in bella vista: -uhh! Muy Sexy!!-
Dio che queste possano essere le mie ultime parole. Come mi giro sbianco e in una frazione di secondo riesco a sudare freddo. Che mi prenda un colpo, a due centimetri da me c’è proprio chi temevo ci potesse essere: Tom.
 
-Hey, Chiara! B’è, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace, dopotutto!- esclama l’attore britannico nel suo perfetto smoking facendomi l’occhiolino, seguito da quella sua inconfondibile risata -Hehehe…-
-WAAA!!- urlo colta di sprovvista. Ad un tratto, il tanga che avevo stretto fra i due indici viene catapultato a mo’ di fionda dritto in aria ed io non faccio a meno di sobbalzare.
-Mi sta davvero così male questo smoking?- esclama Tom ironico. - o è letteralmente… da urlo?- continua ri strizzando l’occhio.
Il mio sangue gela per l’ennesima volta e inizio a stropicciarmi nevroticamente il collo.
-Oh no! C-certo c-che no!!! E…. Noneramiodavvero!!- balbetto auto-interrompendomi.
Dio santo Chiara quanto sei inappropriata!!!!! Penso mentre cerco di uscirmene con una battuta brillante.
-Era forse di qualche drag queen, ah…ah…ah….- continuo. Forse facevo meglio a non continuare. No. Chiara, dopo questa puoi anche prendere il primo aereo ed espatriare in Burchinafaso.
-Ehehe…- ridacchia lui abbassando lo sguardo imbarazzato.
Ottimo lavoro Chiara, davvero!
-Non ho fatto a meno di notare che oggi continuiamo ad incontrarci!- recupera lui abbagliandomi con uno dei suoi magici sorrisi. –Mi sembrava di aver visto un volto conosciuto nel reparto di biancheria e ho pensato! Dev’essere la mia nuova amica italiana Chiara!- continua sorridendo mentre da dietro di lui spunta un sarto molto agitato per non aver potuto finire di prendere il suo orlo.
-Forse devi andare, ti sto facendo perdere tempo e…-
-Affatto!!!- mi interrompe. I miei occhi incontrano i suoi e per un istante riesco ad immaginare il paradiso.
-Anzi, quest’orlo può mica prendermelo fra 5 minuti?- si rivolge al sarto dietro di lui mentre con una mano si spettina i capelli riccioli.
-Tu che ne dici, Chiara? Questo completo mi fa sembrare un vero gentiluomo il quale ha da poco tramortito una giovane ragazza italiana atterrando su di lei con il suo dolce peso?-
Ad un tratto l’imbarazzo si fa da parte lasciando spazio ad una mia lunga risata che fa rilassare anche Tom.
-Hahaha… Sai, non mi intendo particolarmente di moda ma penso ti stia molto bene…- gli sorrido.
- Oh, grazie mille! – esclama lui iniziando a gesticolare.
-E’ per la festa di Armani che si terrà fra due settimane… e ovviamente alcuni invitati devono portare indumenti adeguati per.....-
Le sue parole vanno sempre più a sfumare nelle mie orecchie nel momento in cui il mio sguardo va a posarsi sulle sue mani. È assurdo, non saprei nemmeno come descriverle! So soltanto che non ho mai visto delle mani tanto belle e… perfette! Le sue dita si muovono in perfetta sincronia e mi ricordano quelle di un pianista, che schiacciando dei semplici tasti riesce a far emergere una serie di emozioni inspiegabilmente meravigliose!
-…e quindi sarà meglio che io lo indossi per quella sera.- conclude lui facendomi “ritornare sul pianeta terra”.
-Uh b’è mi sembra giusto!- annuisco sbattendo più volte le ciglia per “svegliarmi”.
-E tu invece? Che stavi comprando?- non appena mi fa questa domanda mi irrigidisco imbarazzata. Cazzo Tom che cosa mai stavo comprando in un reparto di biancheria intima!? Non mi fare le domande trabocchetto quando sai benissimo la risposta! Mi vergogno di dirgli che io e la mia amica siamo in giro per completini intimi!! Insomma che penserebbe di me? Mi scambierebbe per una maniaca sessuale ninfomane! No, pessima idea, non glielo dico. Mi invento la prima cosa che mi passa per la testa: -Ma nulla di che… ero qua con la mia collega che cercavamo il reparto di borse ma ci siamo perse!- Sorrido nervosamente, nascondendo l’evidente bugia; che sarebbe stata anche credibile se non fosse per Rebby che ha iniziato a chiamarmi dal camerino. –Chiara, allora!?!? Questo tanga dove te lo sei messo??- gelo. Di nuovo. Mi sembra di essere in una cella frigorifera di RIS quando ci congelano i cadaveri, non in un centro commerciale.
-E scommetto che la tua collega si è persa nel reparto intimo hahaha!!- ride Tom voltandosi verso il camerino.
-Sai Tom devi sapere che io sono una pessima bugiarda.- gli dico ridendo imbarazzata. –In verità quel tanga era per la mia collega e ora si starà chiedendo che fine ha fatto- concludo abbassando la testa in soggezione.
-B’è non credo sia difficile ritrovarlo!- mi dice lui indicandomi il tanga che è finito sulla testa di un manichino.
-Hahaha oddio lo vado a recuperare!- ridacchio mettendomi in punta di piedi per raggiungere la testa della sagoma di plastica.
-Aspetta è un po’ alto faccio io!- mi dice lui afferrando il tanga.
Che imbarazzo!
Ad un tratto tutti e due diventiamo rossi paonazzi in viso e l’unica cosa che mi viene in mente di fare è prendergli di mano il “filo interdentale” e mettermelo dietro la schiena in un'unica rapida mossa.
-Carine le piume!- mi dice Tom mordendosi il labbro, sopraffatto dall’imbarazzo. -Già soprattutto il colore!- esclamo io scoppiando a ridere. Mi guarda e mi fa l’occhiolino. Di nuovo. Tom tu così potresti avere la vita di una persona sulla coscienza.
-Chiaraaaaaaaaa!!!- dall’altra parte Rebby mi chiama e non posso far altro che strillarle: -e ‘nattimo, belin!!!!-
-Cosa? Hahahaha!- mi domanda lui.
Si in effetti Tom non conosce il dialetto italiano… E men che meno quello Genovese.
-Nulla, le ho detto che…- esito.  -Che questo tanga è veramente orribile HAHAHA!- ridiamo e ci lasciamo trasportare dal momento ma questo trasporto dura poco perché Reb esce dal camerino con una serie di completini in mano e ci interrompe.
-Ma dove diavolo sei fi….finita!- Rebby per un attimo rimane sorpresa nel vedere me e Tom che ridiamo e scherziamo tranquillamente senza alcun imbarazzo, ignara del fatto che ha appena recuperato il suo tanga piumato sulla testa di un manichino, dove io l’avevo involontariamente lanciato.
-Heylà….!!- saluta lei facendo un rapido gesto con la mano.
-Oh! Piacere di rivederti, cara!- dice Tom andandole in contro e stringendole la mano.
-Posso intuire che siete molto indaffarate, è meglio se io vi lasci alle vostre compere!- si rivolge a noi un po’ dispiaciuto di aver concluso la nostra conversazione così di botto.
-Okey, Tom. Anche tu avrai da fare con i tuoi sarti immagino…- gli sorrido non potendo fare a meno di notare il suo staff in subbuglio.
-Allora ci si vede in giro se il destino vuole!- esclama sorridendo anche se quel che ha appena detto ha un  non so che  di malinconico.
-Oppure…- continua.
-Si ci vede in caffetteria!- mi dice sorridendo prendendomi una mano e sfiorandola con le sue labbra. Di nuovo il suo bacio a mano. Potrei svenire.
-Arrivederci!- ci guarda sorridendo.
-A presto!!!!- urla Rebby mentre io rimango in coma per un istante.
L’unica cosa che mi esce dalle labbra è un piccolo e debole suono che fa vibrare l’aria nella mia bocca; è un semplice: “arrivederci”.
 

  
 
N.B. ANGOLO SCRITTRICE:
Salve a tutti amici!!! Eh si! Non sono morta!!! Finalmente ho ri aggiornato!!! Perdonatami per l’attesa interminabile, ma per me questo è stato davvero un periodo duro… Ma per fortuna ora sono di nuovo con voi!! ;)
Anyway… piaciuto il capitolo?? Preparatevi a vedere che succederà nel prossimo ehehehe!! Un bacio. <3
Wall.

  
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