Ringrazio
anche solo chi legge.
Partecipa
alla fanfiction challenge II:
Prompt: "Gli assomiglia molto, e per nulla".
Cap.
6 I malfunzionanti piani di Thor
Tony mugolò,
socchiuse gli occhi osservando il serpente nero
alla sua destra. Sospirò, allungò le braccia
sopra la testa toccando con le
dita tese un altro serpente steso sulla spalliera del letto.
Ritirò le gambe,
due serpenti neri voltarono le teste, socchiusero gli occhi verdi e
sibilarono.
Risalirono lungo il letto e si avvilupparono ognuno attorno ad una sua
gamba.
Tony sospirò, si passò la mano tra i capelli
castano scuro scompigliati, gli
occhi erano circondati da occhiaie violacee spesse tre dita e le iridi
scure
erano arrossate, le guance dalla pelle leggermente ingrigita erano
incavate.
“Buongiorno
anche a
te. Vuoi interpretare un animale diverso ogni volta che andiamo a
dormire?” domandò.
Due serpenti sibilarono,
uno si nascose sotto il cuscino e
una ventina comparvero attorcigliandosi sotto il letto. La porta della
stanza
si aprì con un tonfo ed entrò Thor. Portava un
ragazzo con i corti capelli
grigi in mano e sorrideva.
"Ho trovato come farlo
desistere dalle sue proposte non
gradite!" gridò.
Tony guardò la
mano di Thor, aggrottò la fronte osservando
il ragazzo e arricciò il labbro.
"Un folletto grigio?"
chiese.
Il giovane
incrociò le braccia muscoloso, socchiuse le
labbra sottili mostrando i canini aguzzi e le iridi dorate gli
brillarono. Il
guscio di tartaruga sul suo addome era madido di sudore e il petto si
alzava e
abbassava regolare, mostrando i pettorali.
"Folletto a chi?"
ringhiò.
"Se lo tratterai bene, mio
fratello non ti
perdonerà" disse Thor. Al giovane comparve una coda da lupo
e sospirò.
"Dovevo immaginare che non
avresti fatto niente senza
mio padre di mezzo, zio" borbottò.
Tony sentì due
serpenti sibilare, uno gli strusciò sul petto
e gli poggiò la testa sulla spalla. Tony mugugnò,
sbuffò e socchiuse un occhio
dilatando l'altro.
“Non
credo che sia
Loki a dover decidere come devo trattare le persone, di qualsiasi
stazza siano”
si lamentò.
Sbadigliò,
batté le palpebre più volte e si tolse uno dei
serpenti dal braccio.
Thor sporse il labbro
inferiore, sbatté un paio di volte gli
occhi e chinò il capo.
"Pensavo di averti capito
uomo di metallo, il tuo genio
è pari al suo" sussurrò con voce roca.
"Zio, non tutto
è mio padre nel mondo" borbottò il
giovane. Si voltò verso un serpente, arrossì e si
girò.
"Io sono Fenrir"
borbottò.
Tony si tolse un serpente
dal braccio, mosse una gamba
facendone cadere un secondo e se ne tolse un terzo dal petto,
sbuffò.
“Se
mi aiuti, Loki
non si arrabbierà che non mi ha potuto corteggiare a causa
di una tua idea?”
chiese.
Accennò un
sorriso tirandosi seduto, osservò il ragazzo
sulla mano di Thor e gli fece l'occhiolino.
“Tony
Stark, Vento
grigio[1]”.
"Uomo di metallo, a mio
fratello, gli assomiglia molto
e per nulla" borbottò Thor bisbigliando.