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Autore: TemperanceBeckett 97    04/03/2014    3 recensioni
la regina elsa e la principessa anna vogliono passare le loro vacanze a Fairy Oak come facevano da bambine, mandano un messaggio al villaggio per avvertire del loro arrivo, Fairy Oak si prepara ad accogliere le sovrane di Arendelle. comincia così l'avventura di Elsa e Anna a Fairy Oak.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 6 efp

Capitolo 6

Il messaggio diceva che le navi avevano lasciato il porto di Arendelle due giorni prima e che il viaggio non sarebbe durato meno di quattro giorni, perciò le sovrane e il loro seguito sarebbero arrivati a Fairy Oak di li a due giorni.


Vaniglia, Jim e Flox, (che si era unita a Jim e Babù nell'organizzazione della festa di arrivo), si ponevano domande del tipo: Dove avrebbero alloggiato le sovrane? E il loro seguito?

Vaniglia era letteralmente nel panico, poi arrivò un'idea, a dargliela fu Acanti Bugle, che aveva appunto detto a Babù: «Potvemmo fave così, la Vegina e la Pvincipessa dovmivebbevo in una delle vostve nove stanze, o magavi in Due delle vostve nove stanze, dipende....»

«Da cosa?» chiese Flox

«Dipende se vogliono stave insieme, sono sovelle no?» rispose Acanti spazientito.

«Si ha ragione Acanti, grazie è un'idea fantastica, ma gli altri? Non sappiamo chi sono o quanti siano» rispose Vaniglia, pensando ad un modo per risolvere il problema.


«Jim, puoi chiamare il signor Burdock?» chiese al ragazzo, diventando tutta rossa.

Si ricordava ancora troppo bene la figuraccia che Pervinca aveva fatto fare alla zia con il signor Burdock, anche se aveva ragione, non si poteva buttare la verità in faccia a quei due poveretti.

«E dove lo posso trovare?» chiese innocentemente Jim

«Mi hanno detto... » intervenne Acanti.

«che il signov Duff ha accompagnato tua zia a casa, in bvaccio e che sono entvati nella sevva, dopodiché, non lo hanno visto uscive di li» concluse, rivelando quello che secondo lui era un segreto.

«Acanti Bugle, fatti gli affaracci tuoi, cosa te ne importa a te di cosa fa o non fa mia zia? Non ti hanno insegnato a tenerti la lingua a posto?» rispose Babù andando su tutte le furie e facendo quasi piangere Acanti, che non capiva perchè lo stesse trattando in quella maniera, insomma, lui aveva solo riferito quello che aveva sentito in giro.

«Ok, Jim per favore, puoi restare qui con Flox e quel pettegolo a cercare di immaginare come altro possiamo risolvere il problema?» chiese al suo ragazzo la streghetta con un pizzico di rabbia nella voce.

«Certo piccola, ma tu dove vai?» domandò Jim curioso

«A cercare il signor Duff e a parlare anche con mia zia» rispose Babù squadrando malamente il povero Acanti.


La piccola strega della luce, si avvicinò alla porta della serra, dentro si sentivano le voci del mago Duff e di sua zia. Per non rischiare di interrompere niente, bussò tre volte alla porta e attese la risposta.

«Un secondo solo» arrivò da dentro la serra.

«Avanti, entra pure» rispose il vocione del signor Duff.

Vaniglia aprì la porta con molta cautela e con la faccia in fiamme dall'imbarazzo, entrò e trovò Tomelilla che si cullava adagio sulla sua sedia a dondolo che stava come al solito nella serra.

Il signor Burdock era poco distante da lei e aveva una faccia seria e un po' imbarazzata, si allontanò di poco da Tomelilla, che evitava di guardarlo.

«Si cara, volevi dirmi qualcosa?» chiese la zia con il tono più calmo che riuscì a trovare.

«Si zia, volevo parlare con te e anche al signor Duff e visto che è già qui posso approfittarne?» chiese timidamente Vaniglia.

«Si... si certo di pure, tanto ormai non può essere peggio di quello che ha fatto tua sorella» rispose Lalla Tomelilla abbassando lievemente la voce.

«Oh no zia, hai capito male, non voglio aggredirvi come ha fatto Pervinca, io per prima sono rimasta sbigottita da come vi ha trattati quella strega senza cuore, io non vi voglio accusare di niente, dopotutto è la vostra vita e decidete voi cosa fare, ma no.... no io non voglio assolutamente parlarvi di questo e poi Vì.......» rispose Babù iniziando a parlare a macchinetta.

«Tesoro? Tesoro? Basta abbiamo capito e ti ringrazio per le tue parole di conforto. Ora possiamo tornare al motivo per la quale sei venuta a cercarci?» la bloccò Tomelilla, sapeva che a volte Vaniglia faceva discorsi troppo lunghi e si faceva fatica a starle dietro.


«Ah si giusto zia hai ragione. Allora, sappiamo tutti che tra qualche giorno arriveranno la regina Elsa e la principessa Anna di Arendelle. Il punto è che la principessa e la regina, dormiranno a casa nostra, ma il loro seguito non sappiamo dove alloggiarli, quindi io ho pensato, siccome so che la principessa Anna ha un quasi fidanzato, non so se lo hanno reso ufficiale, comunque questo quasi fidanzato, potrebbe alloggiare a casa Burdock, naturalmente se per voi va bene» si fermò Vaniglia, con lo sguardo rivolto al signor Burdock, anche se molto imbarazzata.


«Si certo, perchè no? Jim dormirà nella stanza di Grisam, non vedo quale sia il problema» rispose subito Duff.

«E gli altri dove intendi farli alloggiare?» chiese zia Tomelilla.

«Ah si, per loro noi magici della luce creeremo delle villette, le arrederemo per farli trovare tutto ciò di cui possono avere bisogno» rispose Babù che aveva trovato la risposta poco prima.

«Naturalmente, le villette saranno molto belle anche all'esterno, devono sentirsi bene accetti. Poi all'interno, i pavimenti saranno in legno pregiato, le pareti rifletteranno la luce del sole di giorno e la luce della luna di notte, in modo che possano vivere appieno la loro esperienza a Fairy Oak, devono avere voglia di tornarci appena andranno via» aggiunse entusiasta la piccola streghetta.

«Ottima idea Vaniglia, bravissima, sapevo che avevano fatto bene a scegliere te per l'organizzazione, sono veramente orgogliosa.» disse Lillà soddisfatta.


«Zia, appena hai un secondo libero, potrei parlare con te da sola?» si rivolse Babù diventando seria.

«Certo cara, dopo possiamo parlare da sole nella stanza degli incantesimi se vuoi» rispose Lalla Tomelilla.

«Si ok! Zia, posso farti un'altra domanda?» aggiunse Babù

«Si dimmi cos'altro vuoi sapere?»

«Ho saputo che anche la regina ha dei poteri, ma non so di che tipo, non so se della luce o del buio, zia tu lo sai?» chiese Vaniglia ricordando quello che le aveva detto Shirley qualche giorno prima.

«No Babù non lo so mi dispiace, ma potrai chiederglielo tu quando sarà qui, no?» rispose Tomelilla.

Era ancora sulla sedia a dondolo, dopo quello che era successo con Pervinca, faceva fatica a stare in piedi, un po' perchè il comportamento di Pervinca stava peggiorando e un po' perchè le aveva sbattuto letteralmente la verità su lei e Duff in faccia e lui era addirittura presente, non poteva immaginare la vergogna e l'imbarazzo che aveva provato, si era fatta dire da una ragazzina quello che gli ci era voluta una vita a capire. Ma non avrebbe mai potuto realizzarsi si diceva,erano vecchi, come avrebbero visto la loro unione i cittadini di Fairy Oak. Non che non lo sapesse nessuno, tutti ormai sapevano che tra i due c'era del tenero.


«Si zia hai proprio ragione, io vado e vi lascio soli» disse Vaniglia, poi si accorse che forse aveva detto qualcosa che non andava, anche se nessuno la guardava male.

«Oh santo cielo, perdonatemi, non volevo insinuare nulla, io non....»

«Vaniglia cara, basta abbiamo capito, tranquilla non hai detto niente di male, puoi andare» la calmò Tomelilla.

«Si naturalmente, buona notte signor Burdock» disse educatamente Babù

«Puoi chiamarmi Duff, buona notte anche a te Vaniglia» rispose Duff

Vaniglia se ne andò dopo aver fatto un lieve sorriso al mago Duff ed un cenno con la testa alla zia.


«Poverina, è rimasta scioccata anche lei da quello che ha detto Pervinca» constatò Tomelilla

«Beh, non è che non avesse ragione, ma ce lo ha detto come se niente fosse e...... e ….» disse Duff

«E ci ha colto di sorpresa» concluse Tomelilla.

Rimasero qualche minuto a guardarsi negli occhi, come se stessero facendo un discorso in silenzio, poi Duff si schiarì la voce «Beh è tardi, è meglio se vado, a domani amore mio!» disse dolcemente il signor Burdock alla sua amata, posandole un bacio delicato sulla guancia, i suoi baffi le fecero il solletico e lei sorrise, poi si girò e le loro labbra si incontravano.

«Buona notte Duff, fai sogni d'oro» gli rispose lei.

Quella notte, Tomelilla non fece antro che sognare il suo corpo attaccato a quello di Duff e i baci che si erano dati.


Una volta che Duff se n'era andato, Tomelilla, si alzò con molta cautela e si recò nella stanza degli incantesimi, dove Vaniglia dopo aver salutato Flox, Acanti ed aver dato una buona notte con i fiocchi a Jim, la aspettava. Chiusa la porta alle sue spalle, Lillà si guardò in giro.

«Dov'è Felì cara?» chiese la strega alla nipote

«È con Pervinca, a controllare che non combini altri guai!» rispose Vaniglia

«Si giusto, saggia decisione. Allora, cosa mi dovevi dire?» domandò

«Ti volevo parlare del comportamento di Vì. L'altra sera ero alla mia scrivania che stavo organizzando tutto per la festa, Vì ha detto che provava ad aiutarmi, si è addormentata però e poco prima che si svegliasse ha urlato: SI TI SPOSO ANCHE IO JIM. Io mi sono girata e le ho detto: Jim? mi prendi in giro?, lei mi ha guardato come se fossi pazza e poi si è coricata, ed erano solo le sette e mezza....».

«Grazie tesoro per avermi confidato questa cosa, vedrai che la nostra Vì tornerà in se, magari le serve solo un po' di tempo. Ora è meglio se vai a letto, è molto tardi!»

«Zia, magari a te sembra una sciocchezza, ma mi ha preoccupata tanto» aggiunge Babù

«No Babù non è affatto una sciocchezza, stai tranquilla» la rassicurò Tomelilla.


Poco dopo Vaniglia, andò a dormire. Tomelilla continuava a cercare una spiegazione per il comportamento della nipote, senza risultati.

A mezzanotte esatta, Felì bussò alla porta della camera della sua strega per l'ora del racconto. 

Ps. se c'è qualcosa che non vi piace, o qualche errore fatemelo sapere con una recensione, grazie per aver letto la storia :) a presto

  
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