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Autore: fuchan    26/06/2008    4 recensioni
i Sayan si trovano a confrontarsi con delle eclissi lunari... Cosa succederà quando assisteranno a questo evento?? Vegeta sembra risentirne più di tutti...
Genere: Suspence, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eclipse. ultimo capitolo Ragazzi!!!  Questo  è l'ulitmo capitolo...Mi dispiace  di avere tenuto questa fict così poco, è che non avevo più idee sul come mandarla avanti... Ma ad ogni modo cercherò di scirverne un'altra, forse sempre sul nostro adorato Dragon ball. o magari su dell'altro... Adesso vi lascio all'ultimo capitolo di Eclipse!  Prima di fare quindici pagine di ringraziamenti, sappiatemi dire se almeno sono riuscita a concludere bene! In questa fan fiction ho voluto risaltare l'aspetto interiore di Vegeta, proprio perchè lo trovo iuno dei personaggi più profondi, nonostante dentro di sé alberghi il mistero più totale... vabbè, leggete quest'ultimo romanzo e sappiatemi dire! Dopo mi occuperò di tutto il resto...!
Fuchan

                                         Eclipse
                                                       "un nuovo me"
Quando quella sera mi guardai allo specchio, non vidi riflessa l'immagine che credevo di rappresentare.
Ero un uomo come gli altri, curvo sulla sua schiena, e con un'espressione delusa e mortificata stampata sul volto.
L'espressione di chi per molto tempo ha usato una maschera, e se l'è tolta solo in rarissime circostanze, quando era sicuro che nessuno lo avrebbe visto e non avrebbe potuto svelare la sua identità.
Ero un uomo stanco della sua vita e della monotonia della sua esistenza.
Stanco di dover sempre recitare, per sembrare il più forte di tutti...
E stanco anche di non dover mai perdonare nessuno.
Le fragilità fanno parte degli esseri umani, e sebbene io sia il Re di un popolo scomparso, comunato da strani uomini che si trasformavano in gorilla, credo che quella regola valga anche per me.
Non si può inseguire una leggenda, credere in ciò che non esiste e vivere di menzogne.
Eppure, sebbene sia la cosa che mi continuo a ripetere da molto tempo a questa parte, qualcosa dentro di me si rifiuta di realizzare.
Realizzare che non ci sarà più il tempo di inseguire chimere e di lanciare bombe di energia a degli avversari degni di rispetto.
Che non esisteranno più forti scimmioni che quando vedono la luna diventano imbattibili e inarrestabili, perchè nessuno avrà più la coda per trasformarsi e il corpo sarà debole per sorreggere così tanta forza.
Un giorno dissi che noi Sayan invecchiamo più lentamente, perchè il nostro fisico deve rimanere eternamente modellato e perfetto per difendere il nostro onore e battersi ogni qualvolta ce ne sarà bisogno...
Ma dentro di me ho pensato: fisicamente è vero, mentre le persone attorno a noi si riempono di rughe, noi presentiamo ancora gli aspetti perfetti e infrangibili di eroi immortali...
Ma internamente?
Si può essere stanchi di vivere così, di continuare a illudersi e di non accontentarsi mai?
Non che sia depresso, ma un'alisi interiore spetta anche a me.
E guardandomi con attenzione, mi rendo conto che l'unico Vegeta che c'è, è questo qui.
Quello che guardandosi allo specchio si fa pena e prova pietà per se stesso.
Che riesce a sorridere di rado e a essere se stesso quasi mai, se non sul campo di battaglia.
Ho provato a trasmettere ai miei figli l'affetto che non mi fu mai dato, quel poco di entusiasmo nel vivere la vita, giorno dopo giorno, ora dopo ora...
E il risultato l'ho ottenuto.
Trunks è finalmente un ragazzo maturo, con la testa a posto e il giusto contegno, che non ha mai perso la voglia di scherzare e divertirsi.
E il ragazzo che si volta con il sorriso e ti tende la mano nel momento del bisogno.
Inoltre, ha lo stesso sarcasmo di suo padre (che non è poco!).
La mia Bra è ancora una ragazza in via di crescita, con la testa sulle spalle e l'incontrollabile voglia di essere notata ed apprezzata, come quella testa di cazzo di sua madre.
(Alla fine sono notate per forza, vanno in giro mezze nude!)
Bulma invece è sempre la ragazza di un tempo, che non si fermerebbe di fronte a nessun ostacolo, e che si offende se la critichi per una minima sciocchezza.
Si, lei deve essere perfetta: bella, simpatica, gentile, educata, solare, intelligente, modesta, caritatevole, ecc. ecc.
Chissà se guardandosi allo specchio riesce pure lei a togliere la sua maschera.
Io, per quanto mi riguarda, ho scoperto in questo momento di poterlo fare.
Alla domanda: Chi vorresti essere da grande? Avevo sempre risposto: "Un buon re." E nient'altro.
Ora invece, sarei felice di dire a chi mi ha sempre voltato le spalle e mi ha illuso di diventare un mito, che invece sono felice di essere quello che sono e di avere quello che ho.
Ci sarà ancora tempo per migliorare, per imparare a togliermi la maschera senza usare i guanti, e per sorridere ancora.
Per apprezzare ciò che mi è rimasto e rendermi conto di quanto avrei potuto avere, continuando ad inseguire una farsa immagine.
Nulla, in contrario a quello che ho.
C'era un tempo, in cui ero orgolgioso di portare una coda dietro alla schiena, mi sentivo forte, imbattibile.
Un tempo, in cui non avrei mai voluto avere una famiglia, concepire figli e dare alla luce qualcosa di così grande.
Mi sarei divertito con tante donne, e avrei continuato così, in un circolo continuo: battaglie, vittorie, cene di festeggiamento e divertimenti limitati.
Tutto quello che avevo, scoppiò inconsciamente con il mio pianeta, sotto gli occhi di Freezer.
Credo che l'amara sensazione di essere stato trattato come un burattino da quattro soldi da quell'impostore, rimarrà viva dentro di me e mi trasmetterà sempre un ripugnante senso di rabbia.
Mi bolle ancora il sangue nelle vene nel ripensare a quanto sono stato stupido.
Eppure il cervello per collegare ce l'ho, che cazzo, ho una fronte che supero i trenta metri di altezza a momenti!
Al suo interno ci sarà pur qualcosa.

Quando provai quelle vibrazioni dentro di me, nel vedere le eclissi...

Mi sentii stranamente potente e in un qualche modo padrone delle mie azioni.
Eppure, ricordo che non feci neinte per fermarmi.
Per fermare i miei passi che avanzavano verso Bulma, il mio sudore che abbracciava freddo la mia pelle, e per dissetare la mia gola secca.
Sentivo delle scosse dentro di me che mi facevano ribollire il sangue, salire l'adrenalina a duemila.
Mai mi sarei immaginato di provare una cosa simile nel vedere una luna diventare improvvisamente buia.
Avevo paura e voglia di mostare me stesso, di denudarmi da tutti i dubbi e certezze e di mostarmi così diverso e così... tremendamente umano.
Non mi sarei mai aspettato di essere capace a cambiare così velocemente, che il mio costume fosse così fragile, da strapparsi al primo intoppo.

Quando chiesi a Bulma quello che era successo e lei mi rispose "Sei stato carino", già mi bastò per capire cosa avevo fatto.
Non so che cosa prese a Kaaroth quella sera, quali strane diavolerie disse a Chichi, ma senza offesa amico...
Non me ne frega niente.
Un giorno voglio imparare ad essere come lui, ad alterare le mie emozioni ed essere capace a ridere e scherzare.
Ma prima che ciò accada, saremo tutti nonni.



Sono passati anni da quando ho origliato la conversazione di Bulma e mi sono offeso come un moccioso di cinque anni.
A seguito della mia introspezione psicologica sono arrivato alla conclusione che era meglio cambiare, così...
Dopo neanche una settimana l'ho perdonata (giuro che è un record). Però l'ho fatto
sempre in maniera fredda, in modo che lei non si creasse castelli.
Ed ora sono così: orgolgioso, puntiglioso, schizzinoso, biondo e con i boccoli ottocenteschi.
Noo, scherzo!
Orgolgioso e puntiglioso lo sono ancora, ma i capelli lasciamoli stare, per carità.
Il parrucchiere di Bulma vive ancora per opera nostra e di tutti quei soldi che gli lascia quella donna, che ogni sacrosanto mese si fa cappigliature da spavento.
Volgo lo sguardo verso di lei, la vedo cucinare con pazienza... Non mi è difficile seguire i suoi movimenti rapidi e schietti, tanto è l'abitudine.
Mi sono sempre preoccupato di guardarla di sottecchi, nascondendomi dietro a rinunce e risposte fredde.
Ricordo ancora che la prima volta che la vidi bene, le avevo detto che era "bruttina".
Così tanto bruttina che ci ho fatto due figli.
Mi sarebbe piaciuto registrarmi.


Gli esseri umani sono strani.
Pongono il loro destino al di sopra di tutto, sono fatalisti, pessimisti, e in più quando vedono che esiste una persona che crede in un vero ideale, automaticamente quella diventa complessata e fuori di testa.
Ne avevo di ideali, una volta: ombre di guerrieri perfetti e lampi di luce che si scagliavano addosso ad altre sagome.
Ero un bambino, e sebbene fossi un principe infelice mi permettevo anch'io i miei attimi di fantasia.
Quando nacque Trunks, in realtà fui così codardo da andarmene perchè non mi rendevo conto della situazione.
Mi ero lasciato andare una sola notte e... E improvvisamente ero padre!
Padre di un bambino che si sarebbe aspettato molte più attenzioni, di un ragazzo che aveva voglia di scoprire e di misurarsi, proprio come me.
Ma io sarei quindi stato il padre che mi aveva cresciuto?
Sarebbe spettato lo stesso fato a mio figlio?
Nel vedere il figlio di Kaaroth tanto viziato e vezzeggiato da entrambi i genitori, all'inizio mi è venuto da pensare: "ma che palle, povero bambino... Con una madre così si ammazzerà prima o poi. E poi io kaaroth non lo vorrei proprio come padre."
In realtà, invece, io un padre come Kaaroth l'ho sempre desiderato, e ancora una volta sentivo l'invidia graffiamri il petto, bruciarmi la pelle.
Ho realizzato che con un pò di fortuna, sarei riuscito a cambiare e così sono tornato.
E meno male.
Sennò a quest'ora, altro che baffi avrei.
Se provassi a descrivere la mia immagine di questa prospettiva a Bra, cadrebbe nella droga o probabilmente mi odierebbe tanto sarei sconvolgente.
L'"eremita depresso e trsandato", così mi vedrei.
Fortuna che in questa casa la cosa sia un pò impossibile da avverarsi.


"Stasera ci saranno di nuovo le eclissi, ragazzi. Allora? Siete pronti a passare la serata sul terrazzo, a combattere i vostri istinti più nascosti?"
Bulma continua a tagliare la carne con entusiasmo, non sembra spaventata ma divertita.
Grazie tante, tutto quello che dovevo fare l'ho fatto l'ultima volta che ci sono state e ci ho fatto pure la mia bella figura di merda. Quindi... Ci sarebbe proprio poco da preoccuparsi.
I miei pensieri si rivolgono inevocabilmente a Chichi, e alle botte di filosofia di Kaaroth.
Andrà avanti a Tavor* se gliene schizza un'altra delle sue.
Non riesco a trattenere una risata, penosa per giunta, e lancio uno sguardo a tutti. "Vi conviene stare attenti, comunque. Ultimamente le mie analisi interiori si sono rilevate piuttosto pericolose per il mio ego..."
Trunks alza lo sguardo perplesso dal piatto e mi guarda per pochi secondi. "Però non capisco..." La sua espressione sembra delusa. Si rivolge a Bulma, con aria sconsolata. "Perchè a papà succede tutto 'sto casino e a me no, scusa? Anche io vorrei provare questa cosa delle Eclissi."
Lo guardo stupito, mentre Bra al mio fianco comincia ad agitarsi.
"Ma che dici Trunks, sei scemo?! Se tu rispondessi a certi effetti dovrei risponderci anch'io, e chissà che figura ci andrei a fare con Goten."
Trunks alza gli occhi al cielo. "Sei deficente o cosa, Bra? Anche Goten è un mezzo sayan, quindi se semmai ci succedesse qualcosa pure lui ne risentirebbe, no? Usa il cervello."
Wow, che perspicacia.
Bacchettalo Bulma! tre... due... uno...
"Oh insomma, ma Trunks! Ti sembra il modo di parlare questo? Tua sorella ti ha solo rivolto le sue ansie."
Infatti. Ma è molto menosa sua sorella se vuole, proprio come te Bulma.
"Ho capito, ma non se ne può più!" Il mio giovine figlio allarga le braccia in segno di impazienza.
Sei proprio uguale al tuo papà, Trunks.
"Beh, un pò..." Ecco. Perchè sono intervenuto? Ora mi toccherà finire la frase.
Vedo già gli occhi di Bra puntati su di me, il suo sguardo incazzato nero che ti dice: -prova a non darmi ragione... e te ne pentirai amaramente.- "... Un pò..."
Tre paia di occhi blu mi squadrano. "... Niente. Avevo voglia di una cosa, ma non c'è, quindi..."
Cazzata. Stavo per dare ragione a Trunks ma non volevo Bra contro. Non oggi almeno.
Bra sospira e ruba una patatina a Trunks.
Che subito sclera (come sua madre): "Cioè Bra, non lo so... Sei arrivata. Ridammi la patatina! Forza."
"Eh eh... no!"
"Daiii... Che bambina che sei!"
*farmaco calmante.

La prima cosa che ho imparato a fare... è stata quella di moderare la mia pazienza.
Conoscnedomi bene, e conoscendo il mondo circostante... mi sono reso conto che la mia era troppo poca per bastare.
però, più mi ripetevo di cambiare più in realtà recitavo.
Sì, recitavo un ruolo che mi ero creato da solo, un doppione scritto da me e che solo io sapevo leggere.
Che fenomeno, eh? Adesso scopro di essere pure una specie star.
L'indole umana è sempre alla ricerca di ideali astratti, di cose troppo complicate da spiegare e da rappresentare anche su un foglio di carta.
Così è come facevo anch'io: andavo a rincorrere l'utopia.
Ma forse ora ho imparato a farne anche a meno, anche se non nascondo che morirei dalla voglia di misurarmi con un nuovo nemico.
Tutta questa pace mi da già la nausea, è come se mi sentissi "in pensione".
Cercate di capirmi.
Ad ogni modo... Non sono poi così abituato a parlare in una sola volta di me stesso, non so come abbia fatto a scrivere questa lettera.
Quello che ci tengo a dire... Con un pò di fatica... è che anche se non sono pieno di slanci d'affetto, alla fine mi sono affezionato a questa assurda esistenza.
E tutto questo... è grazie a voi Bulma, Trunks e Bra.
Bulma mi è riuscita a stare vicino, sempre, ed è la prima persona che ha pianto la mia scomparsa ed è stata capace di amrmi davvero, per quello che sono.
C'era poco da immaginarsi: senza offesa, sono sicuramente convinto di essere migliore di Yamcha.
Poi è arrivato Trunks.
Ed è l'unico, in tutta la famiglia, al quale devo delle scuse. (Purtroppo per me.)
Mi rendo conto di non essere stato un padre molto presente, e di avere mancato di gesti d'affetto, sempre, in continuazione

Anche se sono cose che ti ho già detto, non vorrei che le dimenticassi.
Comunque tesoro... (in caso ti fossi dimenticato anche questo), quando sei piombato dal futuro e Cell ti ha fatto fuori, odio ricordarti che per te mi son fatto spezzare l'osso del collo a momenti.

Quindi non è proprio vero che... che...che non ti voglio bene. (L'ho detto! -Bulma sa a cosa mi riferisco-.)
Così a Bra. Lei si capisce lontano un miglio che è metà della mia vita.
L'ho sempre viziata, protetta, accontentata in ogni cosa e servita come una principessina proprio.
Forse perchè ero più maturo, forse perchè è una femminuccia, perchè è arrivata dopo, perchè somiglia alla mamma, io che cazzo ne so.
So solo che ha qualcosa di speciale.
Però, Bra, tutto questo è sbagliato.
Non avrei mai dovuto farti diventare quello che sei, avrei dovuto portarti nella gravity room e farti diventare trecentoquaranta chili di muscoli, e portarti nel campo di battaglia con me.
Che figata, chissà come sarebbe un super sayan femmina?
La prossima occasione che ci capita tieniti pronta, ti faccio fare la batter suite dalla mamma.
Ci vieni con il tuo papà, a dare cazzotti in giro?
Se va bene superi anche tuo fratello.

"Trunks? Ti posso chiedere una cosa?"
"Dimmi papà."
"Perchè prima hai detto che vorresti provare l'influsso delle Eclissi? Togliti quell'affare dalle orecchie, quando ti parlo."
Trunks si sfila le cuffiette dell'mp3 dalle orecchie e guarda il tavolo. "Beh, non lo so... Forse sarei curioso di vedere che conseguenza hanno su di me..."
"Ah." Una cosa che mi innervosisce è quando tu ti metti a parlare con una persona, e questa tum! punta lo sguardo sul tavolo. Gliela alzerei con la forza. "Sù lo sguardo, Trunks. I sayan non lo abbassano mai."
"E perchè?" Si sforza di mantenere il mio sguardo, ma non credo che ci riuscirà ancora per molto.
Metto inquietudine, forse.
 Non l'ho mai capito.
"Perchè è segno di debolezza, timidezza. Ed è ciò che non bisogna far vedere. La regola comunque vale per ogni persona che si rispetti."
"Ahh..." Ha già spostato lo sguardo, ma almeno per adesso si limita a guardare davanti a sé.
Stavolta il mio è un sorriso divertito. "Te ne posso chiedere un'altra?"
Trunks mi guarda un pò infastidito e perplesso, lo so, pure io odio rispondere alle domande, ma non posso farne a meno.
"Ok..."
"La maggior parte delle volte, diciamo quasi sempre... Te la fili dal tuo ufficio di lavoro. Hai così paura di tua madre che non glielo dici? Nel senso... Se quel lavoro lì ti fa cagare, diglielo apertamente, no? Almeno non ti sbatti tanto per una cosa che non ti piace."
Sbuffa. "Lo so, ma cosa vuoi che ti dica? Quella è complessata! Se una cosa gli sta a cuore è come te, qualcuno o qualcosa deve sempre portarla avanti."
"No, no, no, ripeti? Io sarei un complessato?" Occhio che ti ammazzo eh. Guai a chi mi giudica.
"No, no." Ribadisce. "Nel senso... Cioè..."
Lo guardo torvo.
"Nel senso... Visto che noi abitiamo alla C.C., è ovvio che uno di noi debba portare avanti i lavori... La mamma ce la mette tutta, ma comunque ormai ha anche i suoi anni, e quindi..."
"chi è che ha i suoi anni, scusa???"
Trattengo una risata, giusto per non essere così bastardo nei confronti di Trunks.
la verità è che ho fatto apposta quella domanda perchè sapevo che dietro alla porta c'era lei che lavava i pavimenti.
Bra dietro alle spalle di Bulma cerca di calmarla, ma sono rallegrato nel vederla ridere un pò di gusto.
Ultimamente è così schifosamente seria... come me.
Bulma intanto tira le orecchie a Trunks. "Ahhh scusa mammaaaa..."
"Scusa un corno, sei un brutto screanzato!! Come ti permetti di dire a me che ho i miei anni?!E sarei pure una complessata!"
"Mamma ma è vero! Non hai mica vent'anni eh, scusa...!"
"COSA?"
Guai se dici a Bulma che è invecchiata o che gli sta male qualcosa. Ti abbrustolisce.
"Ah aha ah, dai mamma calmati un pò! Trunks sta solo scherzando!"
"Non ci penso nemmeno, sta sera vedrai come le vedi, le Eclissi...! te lo faccio conoscere io l'influsso!"
"Daaiii, e basta con queste orecchie!! Mi fai malee...!"
"Così impari. Che figlio ingrato!"
Sorrido divertito e alzandomi la vado a prendere per i fianchi e me la camallo sulle spalle.
"Vegeta cosa fai??Fammi tornare subito da Trunks... Devo dirgliene ancora tre a quel maleducato!"
"No, adesso basta!" Ho sempre il sorriso stampato sulla faccia, ma non riesco a ridere di gusto come Bra.
"No... Lasciami! Ti ho detto di lasciarmi!"
Picchia pure quanto vuoi, tanto la mia schiena ormai ci è abituata.
"Oh-oh-oh... Adesso mi dai gli ordini?"
"Ma... Hai sentito cosa ha detto tuo figlio?!"
"Certo. Gliel'ho fatto dire io!"
"Cosa? Ma allora è anche colpa tua...Guarda te se devo avere una famiglia così irrispettosa, io!..."

Comunque sia... Spero che questa lettera sia servita a capirmi almeno un pò.
Non credo che parlerò mai più di me così apertamente, né che inseguirò più le chimere che vi dicevo prima.
Non credo neanche di riuscire a superare più nessuno, a questo punto, e forse non avrò più la possibilità di misurarmi con nessun nemico.
Perchè purtroppo, sebbene sia difficile da ammettere, creature immortali non ne esistono.
E quindi prima o poi muoriamo tutti, definitivamente.
Sono convinto, che la storie delle gloriose sfere del drago, col tempo diventerà leggenda e non se ne saprà più niente.
Non è forse questo, quello che spetta a tutti noi, deboli e forti?
Il senso della nostra esistenza supera il tempo della vita.
La condanna degli esseri mortali, o forse il loro dono, è questo: bisogna vivere, senza capire.
La forza di volontà e la fiducia in se stessi sono l'unica linfa che ci permette di andare avanti.
Forse ci sarannoa ncora guerra e disperazione, poi pace e attimi di terrore, e poi ancora buio.
Credo che sia questo, l'eterno circolo a cui noi mortali, possiamo aspirare.
Se una strada è già stata tracciata, prendi l'aratro, tracciane un'altra.
Se qualche volta ti va di fare qualche colpo di testa,,, Permettitelo, sfiora la pazzia.
E se qualche volta vorrai perderti nell'inseguire i tuoi sogni, conceditelo: li vedrai avverarsi.

Vegeta

Adesso ero veramente pronto.
Non era una sfida, stavolta.
Le Eclissi mi stavano aspettando con ansia, ma stavolta ero certo che non avrebbero più avuto alcun effetto su di me.
Perchè finalmente, e purtroppo per l'altro mio ego, attraverso le mie stesse forze, per la prima volta in tutta la mia vita, mi ero finalmente avvicinato a me stesso.



Eclipse_ fine.


Spero che vi sia piaciuto...T.T Ora comiciamo con i ringraziamenti!!!^^
Sono davvero grata a tutte le persone che mi hanno seguita, mi hanno sostenuta ed hanno avuto pazienza nel capire la mia storia.
E' stato un qualcosa che mi è partito da dentro, questa cosa delle Eclissi... Credevo che non sarebbe mai piaciuta, invece mi sbagliavo!!
Meno male...!!>.<
Un grazie anche a tutte le persone che hanno messo questa storia tra preferiti, i capitoli erano un pò lunghi, ma spero che siano stati comunque leggeri e leggibili. (se non sono stata abbastanza chiara, sono spiacente e spero di riuscirci meglio in un'altra fict).
Le vostre recensioni mi hanno dato forza, mi dispiace di non essere riuscita a recensire tutti voi ogni volta che facevate un capitolo, ma non ho avuto davvero il tempo.
Oltretutto, ora che è cominciata l'estate, il computer quando lo tocco, lo tocco solo alla sera!! Se non c'è mia madre, logicamente!...
Lei è un pò come Bulma. Passerebbe intere giornate sul computer, ne riesce a capire tutti i meccanismi, e quando tocca la tastiera può anche guardare los chermo che ti scrive tutto giusto! però... Beata lei!
Ora devo lasciarvi, purtroppo.
Ogni tanto fate un passino, però, non abbandonatemi vi prego!!TT.TT  Io prometto che seguirò voi e quando avrò tempo recensirò.
Un abbraccio ragazzi!!!Alla prossima!!!

°FuChAn°°


 




  
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