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Autore: Aniel_    08/03/2014    3 recensioni
Dean lavora in una tavola calda del Kansas.
Castiel è al verde e alla disperata ricerca di un lavoro... e di un amico.
[2 Broke Girls!AU]
Genere: Commedia, Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jo, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean Winchester, Castiel, Balthazar, Jo, Garth, vari.
Rating: SAFE
Genere: introspettivo, demenziale, comico
Warning: 2 Broke Girls!AU
Words:  638 (
fiumidiparole)
Note: la demenza continua. Dedica speciale a Nadia e Martina che condividono la passione per Zachary Quinto e per il suo profilo instagram!
Disclaimer: nessun personaggio mi appartiene, purtroppo nemmeno Zachary Quinto, per ovvi motivi.

... e la star del cinema
 
Castiel si avvicinò di soppiatto. Dean odiava quando succedeva.
Con la solita faccia corrucciata e le spalle curve, si poggiò al bancone indicando Garth con lo sguardo affranto. «Guardalo. Sembra molto triste.»
Dean inclinò il capo, fissando profondamente l’hamburger abbandonato accanto al proprietario.
«Dovrei consolarlo.» osservò Dean. «E per consolarlo intendo mangiarlo.»
Castiel sgranò gli occhi. «Hai un modo strano di consolare le persone.»
«Persone? Non sarai uno che crede in quelle stronzate vegane, vero? Perché no, Cas, gli hamburger non hanno sentimenti!» ribatté.
Castiel scosse il capo, esasperato. «Io parlavo di Garth.»
«Be’, sono abbastanza convinto che paragonare Garth a una persona non sia propriamente corretto, non ad un adulto, almeno. A un bambino… sì. Quindi non preoccuparti, probabilmente qualcuno gli avrà rubato le tempere.»
Balthazar si affacciò dalla cucina, vantando una ciocca bianca che balzava agli occhi tra i capelli comunemente biondastri.
Dean rise. «Ed ecco il criminale!» disse, indicando l’uomo. «Cosa ti è successo? Sembri Anna Paquin con i denti buoni.»
«Sesso estremo con una parrucchiera. Non chiedere.»
«Non l’avrei fatto.» ribatté il ragazzo. «Sarebbe come dire che mi importa e a me non importa nulla. So fingere che mi importi, come quando Cas si lamenta che in bagno non ci sono i sali da bagno.»
Jo si intromise, incrociando le braccia. «E i sali che ti ho regalato per Natale?»
«Li ho fumati tutti.»
«Ma Dean… era sapone!»
«Ma erano i sali da bagno di Breaking Bad! Vuoi davvero farmi credere che non era metanfetamina?»
Jo sbuffò. «Non posso permettermi l’alcol che mi permette di sopportarti ogni sera e secondo te sarei in grado di regalarti metanfetamina? Ti sembro Babbo Natale?»
Dean si grattò una guancia, sorpreso. «Questo spiega molte cose. È stata una strana Vigilia di Natale.» ricordò, sorridendo. «Ne hai ancora?»
Jo non fece in tempo a rispondere che Dean venne malamente trascinato in cucina da Castiel.
Dean si fece scaraventare sul pavimento e, attratto dalla strana situazione, si leccò le labbra guardando Castiel da sotto in su. «Bene, bene, bene. Non ti facevo così intraprendente!» mormorò malizioso, ma l’amico gli tappò la bocca con una mano, intimandogli di fare silenzio.
A Dean piacevano quelle stronzate sulla dominazione.
«No, Dean, tu non capisci. È appena entrato il mio ex!» squittì Castiel. «Non posso farmi vedere in queste condizioni.»
Dean, deluso, si liberò dalla debole morsa di Castiel e si arrampicò, affacciandosi dalla finestra delle ordinazioni e sbirciando all’interno del locale: un uomo alto con i capelli portati indietro e un paio di occhiali assolutamente ridicoli si era appena accomodato.
«Ha una faccia familiare.» osservò, spremendosi le meningi. Dove lo aveva visto?
Castiel, a disagio, si schiarì la voce. «È… uhm… un attore.»
L’altro socchiuse gli occhi e finalmente realizzò. «Oddio, ma quello è Sylar!»
«No, Dean. Quello è-»
«È Sylar! Io lo adoro. È uno psicopatico, è il mio eroe!» replicò, troppo eccitato. Non si sentiva così felice da quando quel tizio in tiro aveva lasciato le chiavi di una Mustang rossa sul tavolo.
«Sì chiama Zachary Quinto. Non siamo stati insieme a lungo perché…»
«Voleva aprirti il cervello?»
«No. Non ha funzionato e basta. Aveva uno strano fetish per i tappeti di casa mia. Veniva spesso a fotografarli e a postarne le foto su instagram.»
«Vuoi che vada io a servirlo?» domandò Dean, più speranzoso che mai.
Castiel annuì. «Ma ti prego, non essere inopportuno e non nominarmi per nessun motivo, intesi?»
Dean non se lo fece ripetere due volte e raggiunse l’attore al tavolo. «Ciao Spock, cosa ti posso portare?»
Zach sfogliò il menù con sufficienza, domandandosi come fosse finito in un posto come quello. «Una tazza di caffè andrà più che bene.» rispose, trafficando con il cellulare e fotografandosi le scarpe.
Dean, perplesso, giocherellò con la penna. «Sai, ti preferivo quando aprivi la testa della gente o usavi la loro pelle per farci delle lampade.»
Zachary ridacchiò. «Lo faccio ancora nel tempo libero. Puoi venirmi a trovare se lo vuoi.»
Dean sorrise, estasiato. «Mi hai appena dato un buon motivo per iscrivermi a instagram.»

 
   
 
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