Rose credette di essere sotto l’effetto di una pozione allucinogena.
Semplicemente, non era possibile. No.
Ma quel rosso sfuggente rappresentato sulle pergamene era il suo. Nessun altro colore poteva appartenerle tanto.
E quel biondo così biondo era l’indiscutibile cenno della chioma di una sola persona, in tutta la scuola.
Si avvicinò a passo veloce, e senza neppure rendersene conto, le sue dita avevano già artigliato la consistenza ruvida della prima pergamena che era riuscita a trovare, tra tutte quelle braccia tese.
Una pergamena stregata, che ospitava la sua sagoma, strettamente aggrovigliata a quella maschile di Scorpius Malfoy. I corpi dei due ragazzi sembravano una cosa sola, le mani di lui si perdevano nella chiazza di capelli scarlatti di lei, due bocche unite, due gambe attorcigliate. Il color avorio della pergamena faceva loro da scenario.