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Autore: Ser Barbs    10/03/2014    4 recensioni
E' passato poco più di un anno da quando Pitch è stato sconfitto e Jack Frost è diventato il Guardiano del Divertimento. Ma li Re degli Incubi sta tramando e, questa volta, per sconfiggerlo, i Guardiani avranno bisogno di aiuto, aiuto da qualcuno che non avevano mai incontrato finora...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6__Lasciateci Andare
Aprii la porta, trovandomi davanti Jack appoggiato alla ringhiera e che giocherellava con il bastone.
Mi sorrise: “Buongiorno.”
“Emh... ciao.” Arrossii un po’ e sperai che non se ne fosse accorto.
Cos’è successo alla mia vecchia e insensibile guerriera? Mi disse Orelious ironico.
Ah, chiudi il becco!
“Avanti, seguitemi.”
Arrivammo davanti ad una porta non lontana dalla sala del globo; Jack ci superò sorridendo ed entrò trascinandomi per un braccio.
Nella stanza c’erano Nord, Calmoniglio e Sandy seduti attorno ad una tavola imbandita.
L’Omino del Sonno mi sorrise felice e si avvicinò a noi, prendendomi per mano e indicandomi la sedia vuota accanto a lui.
Mi sedetti e Orelious, trasformatosi in un topo, salì sul tavolo fissandoli con i piccoli occhi scuri.
“Dov’è Dentolina?” Chiese.
Nord impallidì leggermente; “Emh... Dentolina... ci raggiunge... più tardi. Ora è piuttosto impegnata.”
Alzai un sopracciglio. Una scusa migliore no, eh?
Gli altri chiacchieravano mentre io presi qualche frutto e iniziai a mangiare lentamente. Se chiudevo gli occhi potevo immaginare di essere a casa, ad osservare il sole morente sul ramo più alto della vecchia quercia...
“Tutto bene, ragazza?” La voce di Calmoniglio mi riportò alla realtà.
“Sì, stavo solo... pensando. Non preoccupatevi.”
Tutti presero a fissarmi: per fortuna la porta si spalancò ed entrò Dentolina, seguita da una decina di fatine.
“Ciao a tutti!” disse sorridendo. Il suo sguardo si posò su di noi per qualche secondo.
“Nord, possiamo parlare? In privato.”
“Certamente.”
Rimanemmo soli: gli altri ripresero a parlare come se nulla fosse.
Dovremmo chiedere a Nord di uscire per un po’. Voglio sgranchirmi le ali.
Già... anzi, qui ci sono molte montagne: potremmo esercitarci con la picchiata...
... presa ad artiglio e decollo, concluse lui.
Oppure potremmo fare una corsa sugli alberi: qua vicino c’è una foresta.
Stavamo ancora parlando quando qualcuno mi toccò la spalla: Sandy mi stava indicando la porta.
Uscimmo sentendoci gli occhi di tutti addosso, anche quando uno yeti bianco ci guidò verso lo studio di Nord.
Bussai: il Capo in persona aprì la porta, mi spinse dentro con una strana fretta, poi si guardò intorno e chiuse la porta.
“Siediti” mi ordinò, il viso più bianco del solito.
Dentolina, accanto alla scrivania, mi sorrise anche se per molto poco. Le fatine che l’accompagnavano non c’erano più.
L’atmosfera si fece pesante. I due Guardiani non davano segno di volerci parlare.
Orelious dopo qualche minuto si trasformò e sbottò: “Allora, che cosa succede?”
Nord guardò negli occhi il leone nero davanti a lui, poi sospirò.
“Dentolina vi spiegherà tutto.”
La fata del dentino indugiava: sembrava non sapesse da dove iniziare.
Infine disse:”Credo che Nord vi abbia spiegato la questione del Centro, vero?”. Annuì a se stessa.; “E forse sapete che prima di essere scelti dall’Uomo nella Luna, tutti noi avevamo una vita... normale... eravamo esseri umani.
“Nel mio palazzo io e le mie fatine custodiamo i dentini che contengono i ricordi dei bambini sparsi in tutto il mondo: sono stati proprio i suoi ricordi che hanno permesso a Jack di scoprire quale fosse il suo Centro.
“Proprio per questo ieri Nord mi ha chiesto di cercare i tuoi dentini e mostrarti i tuoi ricordi, ma...” Si interruppe.
“Ma cosa?” Capii che qualcosa non andava, e iniziai a spaventarmi.
“Ecco... i tuoi ricordi... non c’erano.”
Quelle parole sussurrate paurosamente ci investirono con violenza. Mi aggrappai così forte alla sedia che le nocche diventarono bianche.
Orelious aveva un’aria impassibile, ma aveva sfoderato gli artigli e chiuso la mente: non riuscivo a sentire quello che provava.
“E che cosa vuol dire?” mormorai. I Guardiani guardavano verso il basso.
“CHE COSA VUOL DIRE?!?” Urlai, scattando in piedi e avvicinandomi alla scrivania.
Dentolina mi guardò terrorizzata e indietreggiò; “I-io non... io non lo so...”
Accecata dalla rabbia, spalancai la porta e corsi in camera, presi le armi con me e andai verso il globo, seguita a ruota da Orelious.
Perché avevi chiuso la mente? gli chiesi fredda.
Le mie emozioni erano molto forti. Avresti scatenato un uragano nello studio.
Ci dirigemmo a passo veloce verso l’uscita del palazzo quando un buco spuntò dal pavimento: Calmoniglio ne uscì poco dopo.
“Dove pensate di andare?”, chiese con aria ostile, i boomerang nelle zampe.
Orelious si era ritrasformato nell’ibrido nero del giorno prima e le creste attorno alla testa vibravano minacciose.
“Questo non ti riguarda, Aster. Ora spostati.”
Subito fummo raggiunti dagli altri che ci circondarono: notai che erano in posizione d’attacco, pronti a scattare-solo Jack sembrava il più preoccupato e il bastone penzolava insicuro da una mano.
“Serytia...” Mi voltai di scatto verso Dentolina. “So che... per te è uno shock e... difficile da accettare, ma... cerca di calmarti. Troveremo una soluzione.” Sorrise debolmente, ma i suoi occhi riflettevano la paura che provava nei nostri confronti in quel momento.
Sguainai lentamente le spade e puntai Halaka nella sua direzione, la rabbia mi investì di nuovo.
“Tu. Non. Sai. Nulla.” dissi piano. “Non sai chi siamo, non sai cosa abbiamo vissuto, visto in questi anni!” Mi ritrovai a gridare. “Non avete idea di chi avete a che fare.
“Ora, se non volete che sfogandomi distrugga il palazzo, spostatevi e lasciateci uscire.”
“Non puoi andare là fuori, ragazza: Pitch potrebbe approfittarne.” disse Nord.
“Non avete nessuna autorità su di noi, se non ve lo ricordate.” risposi ironica. “Siamo più forti di quanto sembri. Non vi conviene sottovalutarci, Guardiani.”
Abbassai le spade e mi incamminai verso la porta.
Avevo appena superato Calmoniglio quando sentì uno spostamento d’aria e un gemito soffocato.
Mi voltai per capire cosa fosse successo: Orelious si era trasformato in quello che sembrava un lupo mannaro, ma le braccia erano lunghe e sottili,dai gomiti partivano un paio di sporgenze allungate e al posto delle dita c’erano tre robusti artigli neri. Il pelo era di un grigio-azzurrino ed era più folto all’attaccatura del collo e al basso ventre.
Aveva afferrato una zampa del Guardiano e gliela stava torcendo; sul pavimento c’era il suo boomerang.
Dentolina volò un po’ più avanti ma Orelious la fulminò con lo sguardo, facendola indietreggiare impaurita.
“In tutti questi anni non hai imparato che è scorretto attaccare alle spalle, Aster?” disse con voce calma.
Il Pooka lo fissava ostile; “Ragazza, dì al tuo coso di lasciarmi andare.”
Rizzai le orecchie: Orelious...
Lui non mi ascoltò, rafforzò la presa e gli ringhiò in pieno muso, i Guardiani erano pietrificati.
Io non sono il suo coso, disse a tutti telepaticamente, sono suo amico, sono come un fratello per lei, il suo compagno di vita. Non molto diverso da te, Pooka.
Con quello lo lasciò andare, si voltò e mi raggiunse.
Calmoniglio recuperò il boomerang e si lanciò all’attacco quando avevamo ormai raggiunto la porta: con la coda dell’occhio notai che anche gli altri correvano nella nostra direzione.
Non ne potei più: aprii la mente e quando toccai le loro li attaccai: si bloccarono e caddero per terra con la testa fra le mani.
Continuai, intensificando la presenza di quella lama nella loro mente man mano che il tempo passava.
Quando li lasciai andare, mi resi conto di quello che avevo fatto.
“I-io non... v-volevo... i-io...” balbettai confusa.
Quando toccai di novo le loro menti cercarono di difendersi; I-io non volevo farvi del male... mi dispiace.
Guardandoli, iniziai a piangere: lacrime di tristezza, incomprensione e rabbia repressa mi sferzavano il viso mentre volavo via dal palazzo di Nord con Orelious, mentre l’innocente domanda di Jack mi rimbombava in testa: Cosa ti abbiamo fatto, Ser-Ser?
 
Assonnato Angolo... Autrice...
Ho battuto il mio record personale di pubblicazione... evviva. *cerca di non addormentarsi sulla tastiera.*
Un paio di cosucce prima di addormentarmi: come sempre, spero che il capitolo vi piaccia, un ringraziamento a chi legge, leggiucchia e recensisce... e per favore, ditemi che ne pensate dell’immagine. Il disegno l’ho fatto io ^.^ (So proud of myself :3 ) (Altra parentesi: quindi ditemi se vi piace, se vi fa schifo o se mi devo buttare giù dal balcone. O.O)
A Nanni: Zolletta, grazie per il sostegno; senza di te il capitolo rimarrebbe in angoli remoti della mia mente, schiacciato dal latino&Co. e la presenza di altri svaghi. Per non dimenticarci dei libri di HP e HG. E della ninna. u.u
A BlackWolf97:Grazie mille per avermi spiegato come impostare l’immagine: senza di te mi sarei senz’altro persa. Grazie Grazie Grazie.
Che Sandy sia sempre con voi, ragazzi.
Ser-Ser va a dormire.
Ciao :3 <3
  
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