Serie TV > The Walking Dead
Ricorda la storia  |       
Autore: MidnightMemories14    10/03/2014    2 recensioni
"L’uomo scende ed impugna una balestra e la punta contro Allyson, la quale butta a terra lo zaino e alza le mani in segno di calma. Si avvicinano furtivamente l’uno all’altra, si osservano, lo sguardo dell’uomo è all’erta, furtivo, intenso e concentrato a studiare le mosse di Allyson. Lo stesso è per lei, studia ogni suo passo, ogni battito di ciglia, studia il modo in cui è vestito.....Passa circa un minuto e mezzo e nessuno dei due ha ancora abbassato la guardia.
- Non vorrai scherzare? Puoi abbassare quel coso….-
Allyson fa un passo verso l’uomo che però invece di ritirare l’arma, la punta ancora più ferocemente.
-Ho l’aria di uno che scherza?- I suoi occhi freddi come il ghiaccio la guardano impietriti.
- No. E io ho l’aria di essere uno zombie?-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Devo dire che è un piacere tornare su questo sito e ricominciare a scrivere! 10 anni fa mi divertivo come una bambina, adesso sono un po’ cresciuta…ma il divertimento è uguale! ^^ Adoro TWD, lo trovo il telefilm più interessante che abbiano fatto negli ultimi anni, adoro Daryl, come credo la maggior parte di noi XD, e amo fantasticare su come sarebbe andata se avessi scritto io il copione, quindi eccomi qui! Spero la troviate interessante, e ringrazio anticipatamente tutti coloro che leggeranno e\o recensiranno, anche se in negativo, mi farà crescere!! ;) Buona lettura!


 ‘Ore 7:15. Mi hanno svegliata ancora una volta. Fuori dalla finestra sta passando l’ennesima ondata di quelle che una volta erano persone con una dignità, una vita, una famiglia, che aspettavano il primo dell’anno per festeggiare, che si scambiavano regali a natale o uova di cioccolato a pasqua, persone vive. I non morti. Nel loro cammino ora c’è solo il vuoto, un passo lemme che trascina i piedi, vestiti lacerati e sporchi. Un cammino accompagnato da mugolii, a volte strazianti da ascoltare dati dalla disperazione e dalla fame, tanta fame che non si sazia mai. Una fame vorace data da questa epidemia che ci ha distrutti. Ha distrutto tutto e tutti e continua a farlo, ma io non mollo. Continuerò a combattere per la mia vita e a cercare. Sono sicura di non essere sola! Da qualche parte dispersi c’è chi come me si sveglia ogni mattina e passa il giorno a combattere per tenersi in vita, a combattere per non essere azzannati da loro e, fossero anche dall’altro capo del mondo, li troverò.’
Chiude il diario.
Atlanta, Georgia.  I mugolii e i lamenti sono terminati, e dalla finestra di uno scantinato passa un piccolo spiraglio di sole, forse segno di speranza, ma non è quello che pensa Allyson Thompson, ragazza semplice ed educata dalle maniere fini e delicate. O almeno questo è quello che era. Quello spiraglio per lei significava solo una cosa: approfittare.
-Buongiorno a tutti. Forza, è passata anche questa, dobbiamo andare.-
Allyson fa parte di un piccolo gruppo di sopravvissuti di otto persone; lei, il fratello William, ex marine, entrambi scampati all’attacco del padre sei mesi fa, Ralph, anch’ esso ex marine, amico di William e innamorato di Allyson, scappato con loro, una coppia di sposini, Teresa ed Andrew, scappati da un luna park e rifugiatisi prima in un ospedale deserto per poi aggregarsi al gruppo di Allyson, Romina , una bambina con problemi di Disnomia, e i genitori Paul e Rosy scappati dalla loro abitazione, non che vicini di Allyson e William, appena in tempo.
Ralph si rivolge ad Andrew, Paul  e William -Presa la pistola?-
-Niente pistole.-  Esclama Allyson.  -Dovresti saperlo. Prendete coltelli, o qualsiasi cosa che trovate di affilato o appuntito, dobbiamo essere silenziosi-
Teresa  la guarda, e con un tono un po’ impaurito:  -Con le pistole potremmo colpire da più lontano, senza doverci avvicinare troppo!- 
-Non sei costretta a seguirci. Ogni volta è sempre la stessa storia, se avete paura di ciò che c’è li fuori  restatevene qui. Sapete benissimo che cosa c’è, e se decidete di affrontarlo non dovete avere paura.  Se ne avete lasciate stare.  Vivetevene rinchiusi in uno scantinato ignari di ciò che vi circonda, che per quanto sia orribile è il presente e dovete accettarlo! Rimanetevene rinchiusi qui perdendo la speranza di incontrare qualcuno che come noi è sopravvissuto , che combatte e uccide ogni giorno e che nonostante questo ha la forza per sorridere anche per una sciocchezza. No mi dispiace! Io non me ne starò qui a piangermi addosso pensando a quello che è successo, a chi ho perso o domandandomi che fine farò, no! La mia fine la decido io, e nessun’ altro! Ne I non morti, ne Dio, ma io!-
Teresa scoppia in lacrime. Allyson la guarda più fredda del ghiaccio. Poi sposta lo sguardo  verso gli altri membri del gruppo, scruta nei loro volti la paura, l’ansia poi abbassa lo sguardo, si sistema la cintura nella quale teneva un coltello inserito in un asola.
-Ho paura anche io-
-Non sembra-  risponde Andrew mentre abbraccia la moglie.
Cala il silenzio. Allyson non aveva ancora alzato lo sguardo, lo teneva ancora basso, fissava il suo coltello quasi come fosse un amico, come se divideva con lui un segreto prezioso che nessuno poteva immaginare.
<> Chiede Allyson ad Andrew. William intanto si avvicina alla sorella, le tocca il braccio e con una piccola stretta le fa cenno di smetterla.
-Nessuno- Risponde.
-Teresa? Paul? Rosy? Voi? -
Paul  e Teresa la guardano  -Nessuno.-   Al che Allyson incuriosita dal fatto che Rosy non avesse risposto, alza lo sguardo e la fissa. -E tu?-
-Una….mia sorella.-
Nel tono di Rosy c’era non solo dolore, ma anche rabbia e disperazione. Allyson decide così di dar retta al fratello, cosi senza una parola prende il suo zaino contenente tutto il necessario per medicazioni, acqua e un paio di coltelli di scorta e si avvicina alla porta.
-mi fa impazzire quando fa cosi- con un sorrisetto malizioso Ralph si rivolge a William, che però lo guarda in modo severo.  Senza dire altro anche gli altri prendono le loro cose e la seguono. Cominciava un nuovo giorno di ricerca e sopravvivenza.
Al di fuori dell’abitazione, c’è il silenzio e la calma più assoluta. Un filo di vento vola facendo librare da terra quelle poche foglie che i non morti non hanno  trascinato, e qualche foglio qui e lì. Tutti camminano vicini, come un gruppo, tranne Allyson che cammina davanti a tutti come se fosse il capo banda, ed in effetti  lo è nonostante la sua età e che sia una donna.  A dispetto della presenza di 4 uomini nel gruppo, lei è  l’unica che riesce a coordinare tutto e tutti, spesso in malo modo, ma nonostante la poca esultanza, la seguono.
Camminano da ore, e la strada è ancora lunga, quasi infinita. Dal bosco che costeggia la strada si possono ascoltare rumori allertanti, dati dagli animali, probabilmente scoiattoli o uccelli che camminano tra i rami degli alberi. Tra di loro regna il silenzio, è un modo per tenere le orecchie aperte su ciò che li circonda, Allyson si concentra e si perde tra i rumori del bosco, rumori che conosce molto bene perché ci ha passato i primi mesi  di vita da sopravvissuta. Ad un tratto distingue un suono cupo e forte. Un rombo continuo.
Allyson si pietrifica, in una frazione di secondo si guarda intorno, cerca di capire se tra gli alberi c’è pericolo e senza pensarci di più si gira guarda il gruppo e fa cenno di nascondersi tra gli alberi.  Appena il tempo di farlo, rimanendo vigile sulla strada vede sfrecciare una moto con due persone. Un Harley Davidson nera ad occhio e croce, ed una ragazza bionda sul dietro. “di certo, non erano non morti” pensa. Passa appena un secondo da questo pensiero che sente urlare.
-Oh mio Dio Ally aiutaci!- Si gira di scatto e vede Romina che si dimena come una pazza, cercando di liberare la sua esile gambina dalle mani putride di un non morto, mentre i genitori la tengono stretta e la trascinano in senso opposto.
Subito Allyson si precipita in suo aiuto, con un calcio deciso scaraventa l’essere a pochi centimetri di distanza dalla piccola e con un colpo secco di coltello lo colpisce alla nuca. Si assicura del benessere della piccola, alza lo sguardo e con terrore scopre che sono in mezzo ad un vero e proprio attacco. Saranno circa sei o sette, e senza pensarci corre in aiuto del fratello Will che cerca di difendere Teresa da tre di loro. Li eliminano subito, grazie alla mano ferma e al carattere di Ally, Will, Andrew e Ralph, ma questo non mette di buon umore Allyson che mantiene ancora alta la guardia. Si guarda intorno, calma piatta. Gli uccellini avevano ricominciato a cinguettare, e i scoiattoli a saltare da un ramo all’altro degli alberi, ricominciava a sentire i fruscii del bosco, abbassò la guardia, e con lei anche il resto del gruppo.
- state tutti bene?- 
Ralph si avvicina ad Allyson, le poggia una mano sulla spalla. -Spaventati ma bene. Tu?-
Allyson annuisce, poi rivolge il suo sguardo verso Paul e Rosy, che cercavano di ripulire la bambina dalla terra.
- la prossima volta potrei non essere così pronta, ve ne rendete conto?-
-Grazie- sussurra Rosy, quasi spaventata dalla voce di Allyson
-Non voglio ringraziamenti! Voglio che reagite, che vi difendete! Se dovessimo perderci per qualche strano caso, che fate? Vi lasciate divorare da queste creature perché non siete in grado di reagire?-
Allyson aveva acquisito un tono duro, di rimprovero, ma subito cerca di ritornare calma e con decisione spiega loro il grave pericolo che hanno appena scampato
- Stava per prendere Romina. Dovete rendervi conto che non basta urlare, anzi non serve perché  l’unica cosa che porta il vostro grido sono altri di loro. Appena troveremo un posto sicuro terremo un addestramento, non mi aspetto che tutti impariate subito, ma dovete impegnarvi perché ne va della sopravvivenza di se stessi e degli altri. Siamo un gruppo, e gruppo per me significa famiglia e non mi interessa quanto ci vorrà, lo farete perché dovete essere pronti  in casi come questi ed in casi più gravi.-
-Casi più gravi…mh. Esistono casi più gravi?-
Ralph si avvicina ad Allyson , con fare provocatorio. Allyson sorride ironicamente gli si avvicina al volto, quasi come se volesse avere un contatto fisico, in un secondo si avvicina al suo orecchio, sfodera il coltello, posiziona la lama sulla sua guancia e gli sussurra non troppo piano.
- immagina se io fossi uno di loro…pensi non sarebbe un caso più grave?-
Ralph inghiotte la poca saliva che gli si era formata in bocca, era pietrificato e con lui anche tutto il gruppo.
Allyson rinfodera il coltello, sfiora con un dito il tratto della guancia di Ralph che aveva appena toccato il coltello, si gira verso gli altri ancora impietriti e ricomincia il cammino.
-Andiamo. Presto farà buio, e al buio c’è più pericolo.-
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: MidnightMemories14