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Autore: HazzaStyles69    11/03/2014    4 recensioni
Continuo storia 'Mi sono innamorata del mio peggior Nemico'
Tratto dal 1 capitolo.
Chiusi gli occhi nel sentire la sua lingua percorrermi tutto il collo. Poi alla bocca si fermò, guardandola intensamente. Mi stampò un bacio arrogante sulla bocca, che però io non ricambiai. Con la lingua fece il contorno perfetto delle mie labbra, per poi leccarsi le sua.
-Bentornata a casa Jasmine- mi guardò per qualche secondo per poi andarsene.
Bene ragazze.
Eccomi qui come promesso.
Questo è il continuo di 'Mi sono innamorata del mio peggior Nemico' perciò, se volete leggerla, vi conviene prima passare dall'altra parte. Detto questo, buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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L’inizio della fine.
 
Il sole penetrò tra le tende color oceano facendo si che la mia mente si immergesse negli abissi più profondi.
Il mio cuore andava a mille, come se qualcosa nel mio corpo stesse facendo la guerra per sopravvivere.
Tutto oramai per me era una speranza per la sopravvivenza, anche se ormai non ci credevo più poi così tanto.
Josh dormiva ancora sulla poltrona e se non fosse stato così fottutamente stronzo con me, ora gli sarei già saltata addosso per dargli il buongiorno.
Nella speranza che non si svegliasse, scesi in cucina per preparami un bicchiere di latte. La casa era illuminata dal fitto sole della mattina.
Ogni stanza era isolata e non c’era niente che lasciasse pensare a un Josh cattivo, anche se tutto quello che stava facendo lo rendeva abbastanza spaventoso.
Non avevo con me ne cellulare, ne orologio. Non sapevo nulla.
Nemmeno dove mi trovassi. In quale via, vicino a quale negozio. Niente.
Ero isolata dal tutto e forse non mi dispiaceva, almeno non quanto la compagnia.
Aprì il frigo tirando fuori la bottiglia del latte, poi con molta calma cominciai ad aprire tutte le ante della credenza per cercare un bicchiere.
Non appena lo trovai, versai il latte, e riposi la bottiglia nel frigo.
Rimasi per qualche secondo a fissare un punto nel vuoto, poi mi ricordai che fuori la porta c’era una veranda con due sedie a dondolo.
Così uscì dalla porta e mi sedetti sulle scale. Passarono si e no dieci minuti quando sentì Josh imprecare.
-Se quella ragazzina è scappata le do la caccia e non appena la trovo la sgozzo- rabbrividì al sentire quelle parole, ma sorseggiai un altro goccio di latte facendo finta di nulla.
Di colpo si aprì la porta e subito parlai.
-Lo sai che se mi uccidi mi fai un favore?- non lo degnai di uno sguardo.
-Cosa ci fai qui fuori?- mi girai con la testa verso di lui, poi di nuovo verso gli alberi che circondavano la casa, e feci un cenno al cielo con la mano non occupata.
-Osservo- rise leggermente per poi sedersi accanto a me.
-Osservi- fece cenno più volte con la testa per poi guardare il cielo anche lui.
-Ma non ti fa piacere la mia compagnia. Non è così?- risi portando il bicchiere alla bocca.
Bevvi un sorso per poi poggiarlo in mezzo ai miei piedi. Incrociai le braccia sui ginocchi e poi mi decisi a parlare.
-Se tu fossi sempre così, non mi dispiacerebbe averti accanto- mi guardò, ma io come mio solito non lo degnai di uno sguardo.
-Così come?- abbassò la voce.
-Così te.- mi girai e lo vidi mettersi le mani tra i capelli.
-Lo so.- sussurrò quasi a se stesso.
-Se lo sai perché fai tutto questo?- guardò di nuovo al cielo come se chiedesse aiuto a qualcuno.
-Perché non capiresti- chiuse gli occhi e una lacrima gli scese dal viso. Cominciavo a essere già stufa di quella situazione.
-Fammi ubriacare. Fammi innamorare di te per poi spezzarmi il cuore. Fai quello che vuoi. Ma non mentirmi Josh.- mi alzai e prima di aprire la porta ascoltai il suo respiro sul collo.
-E’ l’unica cosa che ti serve ora. Jas.- decisa afferrai la maniglia per poi entrare.
-Non credo sia la cosa migliore- diedi un calcio alla porta facendola chiudere alle mie spalle.
 
Un tonfo mi fece balzare dal letto. Dalle ombre delle gocce che danzavano sulla finestra capì che stava piovendo e anche molto.
Josh non era sulla poltrona ne nella stanza dove mi trovavo. Pensai che fosse in salone così scesi a controllare.
Nel breve percorso delle scale, due tuoni si alternarono a una distanza di qualche secondo per poi dare spazio ad un altro più forte e più vicino alla casa. Cercai Josh ovunque per poi tornare nel salone.
-Madre, padre, perché ve ne siete andati eh? Io non vi bastavo?
Cosa maledizione vi è saltato per la testa? Che torto avete fatto? A chi l’avete fatto?
Mi avete lasciato solo, capite? SOLO!!- le urla di Josh provenivano dal giardino così, impugnata la maniglia, aprì la porta trovandolo nel centro dell’erba con le braccia aperte. quasi volesse abbracciare qualcuno, la testa china verso l’alto, e le labbra chiuse.
Sembrava stesse aspettando che un fulmine lo colpisse. Notai con mio grande stupore che i fulmini gli erano lontani si e no di venti metri.
-Josh! Maledetto bastardo entra in casa.- lui si girò di scatto piangendo.
-Cazzo Jasmine. Proprio non lo capisci? Io voglio morire. Voglio morire per incontrare di nuovo i miei genitori. Oh cosa darei per abbracciarli ancora una volta.-
-Josh stai delirando. Entra in casa.- sorrise.
-Allora? Muoviti!- mi avvicinai di qualche passo cominciando a sentire le prime gocce cadere sulla mia pelle. Ma lui non si mosse.
-Sei pazzo fai come ti pare.- prima che mi girai lui si decise a parlare di nuovo.
-Si sono pazzo. Pazzo di te. Sono sempre stato pazzo di te. Dal primo liceo fino a quando sei partita. E ti chiedo scusa se ti ho trattata male.
Perciò definisciti libera. Torna a casa. Torna dal tuo Harold.
E lasciami marcire in questa casa che già ha due anime tormentate. Una terza non gli pesa.- il suo corpo sembrò arrendersi.
Mi girai e feci per andarmene quando, arrivata alle scale, mi bloccò da un polso. Mi rigirò verso lui e mi riportò sotto la pioggia.
La sua stretta era potente e protettiva. Per un momento, stranamente, tra le braccia di Josh mi sentì protetta.
-Scappa. Fa quello che vuoi. Ma per una volta. Una fottutissima volta.
Concedimi il bacio che aspetto da troppo tempo.- lo guardai per qualche secondo, poi senza aggiungere altro azzerò la distanza che c’era tra noi.
Rabbrividì al tocco delle sue labbra con le mie. Il suo sapore era cambiato e non riuscivo, anche se volevo, a staccarmi dalla potenza che mi innescava nel corpo.
Mi prese in braccio portandomi dentro casa. Con un calcio chiuse la porta, e continuò a camminare per il corridoio.
Senza staccarsi salì le scale lentamente, per poi farmi aderire con la schiena alla porta della sua camera.
Mi sfilò la maglietta in un secondo cosa che feci anch’io subito dopo, poi con un gesto rapido e continuando a baciarmi aprì la porta facendomi stendere sul letto.
Cominciò a darmi piccoli baci sul collo per poi scendere fino al seno il quale ancora era coperto. Poi tornò verso le mie labbra.
Intrecciai le mie mani tra i suoi capelli, mentre continuavo a baciarlo senza aprire gli occhi. In una frazione di secondo i nostri vestiti fecero capolinea sul pavimento lasciandoci l’uno all’altro.

Lo guardai poggiato con la testa sul mio petto ascoltare i battiti del mio cuore, che oramai andava troppo forte per essere normale.
Su di me non c’era Harry. Ne Zayn. Ne Austin. Su di me c’era un Josh che non ho mai conosciuto fino ad ora. E forse mi faceva anche più paura di quello che già conoscevo.
-Jasmine..- mi richiamò stendendosi accanto a me e incrociando facendo incrociare le nostre dita. Lo guardai.
-Perché non mi hai bloccato?- girai lo sguardo verso il soffitto.
-Non lo so.- strinsi la sua mano..
-Tu ami lui non me. Perciò rivestiti e va da lui.-
-Anche se non erano questi i tuoi piani?- lo guardai alzarsi dal letto per vestirsi.
-Anche se non erano questi i miei piani.- mi alzai raccogliendo le mie cose da terra.
Mi rimisi Jeans e reggiseno e mi avviai fuori la porta dove si trovava la maglietta e mi avviai alla porta d’entrata seguita da lui.
Ci mettemmo i giubbotti e mi accompagnò a casa con la macchina.

Una volta arrivati scese con me e mi abbracciò forte.
-Abbi cura di te eh!.- annuì sorridendo, poi entrò in macchina e partì lasciandomi sola a decidere di rientrare in casa.
Passerà Jasmine. Non ora ma passerà. Cosa vuoi che sia.’ pensai.


Salveee! Eccomi con un nuovo capitolo.
Allora che ne pensate?
Non posso anticiparvi nulla perchè come ho già detto faccio tutto sul momento.
Perciò non appena metto il prossimo capitolo vi avviso.

Baci eli :*
  
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