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Autore: MM_White    12/03/2014    1 recensioni
Esistono tanti tipi di bacio. Baci che si intrecciano, si annodano, si confondono, e la vita di Fabio si complica proprio quando ne dà uno passionale alla fidanzata del suo migliore amico mentre alla propria fidanzata ne riserva uno sulla fronte...
Tratto dalla storia: "- Esistono tanti tipi di bacio.
- E io ti ripeto che il nostro poteva essere tutto tranne che un bacio amichevole.
- Esistono tanti tipi di bacio, Fabio.
- Bacio sulla guancia, amici. Bacio vicino alle labbra, complici. Bacio sulla fronte, amore fraterno. Bacio sulle labbra, amanti. Con la lingua, amanti passionali.
- Fabio... - Lo rimproverò con un tono da maestrina.
- Il nostro dov'era? Ah sì adesso ricordo, era sulle labbra, lungo, caldo, intenso, passionale."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Durante la pausa pranzo squillò il telefono. Seduta su un gradino dell'entrata, Sofia poggiò il toast al formaggio sulle ginocchia e sbirciò sullo schermo.
«Chiamata in entrata: Mary»
Accettò la chiamata.
- Ehy Mary dimm...
- Sono Fabio puoi parlare?
Le andò quasi di traverso il boccone.
- Fabio?! Perchè mi hai chiamato?
- Perchè voglio parlarti... Lo sai...
- Senti... - La ragazza tirò un lungo respiro, poi con lo sguardo rivolto verso il pranzo continuò lentamente, cercando di abbassare il più possibile il tono della voce, - se si tratta di quello che è successo sabato io l'ho già dimenticato, ti prego di fare lo stesso...
- Ci ho provato ma non ci riesco, credimi.
- No Fabio, scommetto che non ci hai provato, e questa chiamata ne è la dimostrazione. Dov'è Mary?
- In palestra, ha dimenticato il telefono in macchina.
- La solita... - Disse giocherellando con la carta stagnola che avvolgeva il toast. Cercava di nascondere l'imbarazzo e di intrattenere una conversazione il più normale possibile. Non potevano tornare su quell'altro argomento. Anzi, non dovevano assolutamente. - Bhè Fabio, io devo andare adesso, ti salu...
- E tu invece dove ti trovi? - Non voleva chiudere la chiamata, - In reparto?
- Okei Fabio, va bene – Disse la ragazza agitando il toast con l'altra mano. Si alzò in piedi per allontanarsi dalla gente che affollava di tanto in tanto l'entrata. Il ragazzo dall'altro capo del telefono attese ansiosamente. Quei secondi in cui Sofia si incamminò verso un posto più isolato gli sembrarono interminabili, - Io sto con Matteo, fine della storia.
Disse con foga, - ti chiedo scusa per quello che è successo sabato, è stato avventato da parte di entrambi. Ma è stato solo un bacio, non ho intenzione di lasciare il mio ragazzo per una stronzata fatta in un momento in cui non ero neanche lucida.
Lo disse tutto d'un fiato mentre dall'altra parte regnò il silenzio.
- E poi Mary è mia amica, ti rendi conto di come soffrirebbe?
- Okei hai ragione ma potremmo parlarne faccia a faccia per favore?
- No, perchè dovremmo? Fabio te lo ripeto: Per me quel bacio non ha alcun significato.
- Di cosa stai parlando? Vuoi negare che ci sia stato? O che si trattava di un semplice bacio tra amici?
- Esistono tanti tipi di bacio.
- E io ti ripeto che il nostro poteva essere tutto tranne che un bacio amichevole.
- ,Esistono tanti tipi di bacio, Fabio.
- Bacio sulla guancia, amici. Bacio vicino alle labbra, complici. Bacio sulla fronte, amore fraterno. Bacio sulle labbra, amanti. Con la lingua, amanti passionali.
- Fabio... - Lo rimproverò con un tono da maestrina.
- Il nostro dov'era? Ah sì adesso ricordo, era sulle labbra, lungo, caldo, intenso, passionale.
La ragazza scosse il capo. Se fossero davvero rimasti insieme, da soli, cosa sarebbe potuto accadere? Per via dell'ebrezza da alcol poteva giustificare il bacio di sabato, ma a chi o a che cosa avrebbe potuto dare la colpa se si fossero baciati di nuovo? E credeva davvero che, dopo che avrebbero gustato ognuno il sapore dell'altro, si sarebbero accontentati solo di un bacio? Dette un'occhiata nervosa all'orologio a polso.
- Adesso devo andare sul serio, Fabio. Và a casa, fatti una doccia e riposati. - Fin qui, era lo stesso consiglio che avrebbe posto a sè stessa una volta finito il turno, - vedrai che al risveglio penserai che questa chiamata è stata solo una grande stronzata e andrai a prendere Mary con una scatola di cioccolatini.
- Cioccolatini dopo la palestra... - Disse in tono scherzoso, come se fino a qualche secondo prima stessero parlando del più e del meno. - Se si infurierà dirò di prendersela con te.
- No, non glielo dirai. Baci.
- Che tipo di baci? - Fabiò trasalì, mentre sul viso gli si allargava un sorriso.
- Intendevo i cioccolatini, sono i suoi preferiti.
Il sorriso si spense. - Lo so, baci.
Sofia strabuzzò gli occhi. Aveva solo ripetuto la marca di cioccolatini o doveva intenderlo come qualcos'altro? Tra loro non c'era mai stata una confidenza tale da scambiarsi effusioni, seppur amichevoli. Decise di non chiedere chiarimenti e chiuse la chiamata.

 

Sofia terminò il turno quando ormai il sole aveva colorato di un'arancione vivace le pareti bianche della struttura ospedaliera. Fabio l'aspettava all'entrata con un'espressione nervosa in volto.
- Non dovresti essere qui, - Disse mentre lo sorpassava a grandi passi.
- Non si tratta solo di un bacio e tu lo sai. C'è qualcosa di più profondo sotto. In quel bacio c'erano parole inespresse, ci siamo detti qualcosa.
- Sei sicuro di aver sentito bene? - Gridò senza fermarsi, voltando solo leggermente il capo all'inidetro.
- Certo, e l'hai sentito anche tu, - Con tre o quattro lunghi passi si mosse verso la sua direzione, raggiungendola. - Ne sono certo.
La bloccò per un braccio, lei lo guardò con aria di sfida.
- Sofia, credo che sto iniziando a provare qualcosa per te.
- E allora?
La domanda lo spiazzò. Mollò la presa.
- Tutta questa foga e questa passione è da stupidi. Sii più razionale, cazzo. Ho messo in chiaro che non lascerò mai Matteo per te e sono sicura che farai lo stesso anche tu per quanto riguarda Mary. Allora cosa vuoi? Una scopata liberatoria? Mi hai inserito nella lista?
- Tu non sei da una scopata e via.
- Ah sì giusto! - Disse con una risata falsa, - è vero scusa hai ragione. Diventiamo amanti a tempo indeterminato! Verso quest'ora Matteo sta lavorando, non immaginerà mai che il suo migliore amico sta scopando la sua ragazza!
- Adesso basta Sofia, - Abbassò la voce, - scusami. E' vero pensavo fossi una facile. Volevo portarti solo a letto ma non ci sono riuscito. Perdonami.
Sofia lo guardò con odio, gli occhi lucidi. - Una facile. - Borbottò prima di allontanarsi.
Fabio alzò un sopracciglio e strinse i denti.
- Cazzo, cazzo, cazzo! - Gridò dando un calcio al cestino di legno quando ormai non poteva più sentirlo.
- Ehy, ehy piano ragazzo! Quello è proprietà del comune.
Fabiò si voltò di scatto. Un uomo con un camice verde, seduto comodamente ad una panchina e con le mani nelle grandi tasche, lo stava guardando con un sorriso. Non si erano accorti affatto di lui.
- Mi scusi. - Disse imabrazzato, - e scusi per la sceneggiata, non era nostra intenzione.
Stava per allontanarsi se l'uomo non fosse scoppiato in una rumorosa risata.
- Che bugiardo figlio di puttana!
- Ehy, ehy! - Gridò il ragazzo sventolando un pugno. L'uomo continuava a ridere in maniera esagerata.
- Le hai mentito non è così? - Fabio abbassò il pugno, scioccato, - Ne sei innamorato.
- Si vede tanto?
- Eccome se si vede! Da quanto tempo?
- E perchè dovrei dirlo a te, pezzo di merda!
L'uomo iniziò a ridere di nuovo e più forte, non riuscendo a trattenere le lacrime, il viso ormai paonazzo.
- Okei adesso basta, bamboccio! Stai parlando con un dipendente dell'ospedale porta un pò di rispetto.
«Un dipendente eh?» Pensò il ragazzo «e sto grandissimo stronzo sarebbe un dottore?»
Sbirciò sul camice ma non vide nessuna etichetta.
- In fondo volevo solo darti un consiglio. Un consiglio da esperto, da padre, da fratello, da amico come preferisci!
- Vabbè da amico. - Disse sbrigativo.
- Non te la fare mai! - Alzò un indice in direzione di Fabio con aria quasi minacciosa, - Non te la fare mai o cadrai nella merda più totale.
- Che cazzo di consiglio da strizzacervelli è mai questo?
- Non per vantarmi ma credo di essere molto di più di uno strizzacervelli - Si grattò la barba brizzolata, - ne conosco di storie e ne ho visti di casi e credimi, il consiglio più appropriato che potevo darti in una situazione come quella in cui ti ritrovi è esattamente questo.
- E invece io credo che una botta non gliela toglie nessuno. E' solo uno sfizio, dopo averla avuta mi passerà.
- Come se non ho capito che tipo sei in realtà. Fai il duro, lo sciupafemmine, la gente crede davvero che tu abbia un cuore di pietra, che tu sia senz'anima. Ma lo so io e soprattutto lo sai tu che non è così, che cercavi l'amore ancor prima di conoscere le godurie del sesso.
Fabio abbassò il capo. Aveva colpito nel segno.
- Lei per te non è uno sfizio, è molto di più. Provi rabbia perchè l'hai cercata per tanto tempo e adesso che l'hai trovata hai scoperto che si tratta della fidanzata di un tuo amico. E adesso che fare? Continuiamo ad essere il migliore amico che in realtà aspetta la prima occasione per fregarti la ragazza da sotto il naso? Non funzionerebbe, sarebbe innaturale placare la voglia di lei.
- E quindi cosa dovrei fare?
- Per adesso segui il mio consiglio: non fartela assolutamente. Una volta che l'hai assaggiata ne vorrai sempre di più e poi ancora, e ancora... - Si fermò per accendersi una sigaretta tra le labbra, - ...e ancora.
Un consiglio di merda, ma era l'unico che gli era stato dato. Di solito al minimo dubbio Fabio si rivolgeva a Matteo, ma in questo caso sarebbe stato davvero inappropriato. In fondo si sentiva meglio adesso che poteva sfogarsi apertamente con qualcuno. L'uomo si alzò per tornare in ospedale.
- E se volessi parlarne di nuovo? Lei è il dottor...?
Disse gridando verso la sua direzione, mentre l'uomo si allontanava. La domanda scatenò in lui l'ennesima risata rumorosa. Doveva essere uno di quei tipi che prendevano la vita con un ottimismo talmente forte da diventare insano.
- Devi chiedere di Beppe, l'inserviente di Otorino!
Per Fabio la giornata poteva terminare allegramente così: si era innamorato ma aveva scoperto che non si trattava della sua fidanzata. Era stato respinto e si era fatto dettare il proprio profilo psicologico da un inserviente del reparto otorinolaringoiatrico, il quale poteva pur non capirci un tubo di psicologia ma di certo gli aveva dato un consiglio.
«Seppur di merda» si ritrovò a pensare ancora.

Quella notte sprofondò sul letto distrutto. Era tornato a casa e si era fatto una doccia, come gli aveva suggerito di fare Sofia, ed era andato da Mary. Non aveva portato con sè una scatola di cicoccolatini, dei Baci per giunta. Ma una cosa l'aveva fatta... Le aveva dato un bacio sulla fronte e, in fondo al cuore, sapeva che la ragazza avrebbe capito.

 

 

 

«Se riuscite a trovare il senso di questa storia allora illuminatemi perchè non l'ho trovato perfino io che l'ho scritta!
E' uscita di getto, così velocemente che non ho avuto il coraggio di fermarla.
Ammetto che in un'ora di lavoro potevo scrivere qualcosa di meglio ma va bene così!
E' una storia, seppur di merda come direbbe Fabio, che volevo condividere qui! Non avevo poi chissà quali pretese... ;)»

emmEmme

   
 
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