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Autore: macfadynea    13/03/2014    1 recensioni
...Ginny camminava verso la cassettiera. Era scalza e portava solo una camicia da notte si seta bianca, stropicciata e senza orlo. I capelli le ricadevano disordinati sulla schiena. Piangeva e guardava la cosa che aveva tra le braccia: un neonato che gemeva, con gli occhi chiusi...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Arthur/Molly, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Ginny si svegliò di soprassalto, mandida di sudore. Aveva fatto di nuovo quel sogno, quell’incubo che la perseguitava da più di un anno. Al suo fianco Harry dormiva, le labbra leggermente socchiuse e il respiro pesante. La giovane donna si alzò e si diresse in bagno, si sciacquò la faccia e mentre chiudeva il rubinetto sentì caldo tra le sue cosce. Ecco, era successo di nuovo. “Harry! Harry!” La voce le morì in gola e si accasciò a terra priva di sensi. Si risvegliò in una camera di ospedale. Harry era seduto su una squallida sedia di plastica azzurra, il viso tra le mani e un’espressione preoccupata. Ginny si rigirò nel letto e lui la guardò. Aveva profonde occhiaie scure. “Da quant’è che sono qui?” chiese la giovane donna. “Tre giorni” disse Harry. “È successo di nuovo?” “Già…” Harry si sedette sul letto e la strinde a se. Le lacrime rigavano il volto di Ginny e la paura e la disperazione si impossessavano di lei. Cos’aveva che non andava? Perché dovevano succederle queste cose? Harry e Ginny si erano sposati due estati prima alla Tana e da un anno provavano ad avere bambini, ma dopo il concepimento qualcosa andava sempre storto e dopo un mese e mezzo di gravidanza la donna abortiva. Ormai era già la quinta gravidanza che si interrompeva e Ginny aveva ormai perso ogni speranza. A niente servivano le cure incessanti e il conforto che le offriva Harry, ormai in lei si era spenta la fiamma e non voleva più provarci. Si sentiva sbagliata ed era gelosa di tutte le sue amiche. Le vedeva felici con i loro neonati belli e sodi che sgambettavano nelle carrozzine.Avrebbe voluto prenderne uno e portarselo a casa, farlo diventare suo figlio. Harry capiva e le stava vicino il più possibile. Lui non aveva perso le speranze, ma sostenere questa situazione stava diventando difficile. Loro due, giovani e inesperti, cosa ne potevano sapere di tutto ciò? Medimaghi e specialisti ne dicevano sempre una diversa e a niente erano servite tutte le cure che avevano tentato. Harry lasciò andare Ginny che si lasciò cadere tra i cuscini. Le rimase vicino accarezzandole la nuca finché lei non si addormentò. Com’era bella la sua Ginny! I suoi capelli ramati le incorniciavano il viso e i suoi occhi, ora gonfi dal pianto e chiusi, erano come due piccoli laghi alpini. Harry si alzò, uscì dalla stanza e in un attimo si smaterializzò alla Tana. Qui fu accolto da Molly Weasley che attendeva con ansia notizie della figlia. Nonostante Harry avesse cercato di impedirglielo, la premurosa madre non riusciva più a trattenersi dall’andare a vedere la figlia e insieme si smaterializzarono a San Mugo dove Ginny dormiva ancora. “La mia piccola Ginevra!” Molly fu scossa dalle lacrime e Harry la abbracciò stretta. Aveva gli occhi lucidi e a niente servirono tutti i bei pensieri che cercava di farsi venire in mente. Ginny uscì dall’ospedale due giorni dopo e tutte le cure che le furono dedicate sembravano non avere effetto su di lei. La donna allegra e frizzante che era, aveva lasciato il posto ad una donna spenta e triste. Harry decise che, siccome a casa da sola Ginny non avrebbe fatto altro che peggiorare, si sarebbero trasferiti temporaneamente alla Tana. A Ginny avrebbe fatto bene stare un po’ con i fratelli e i genitori e Harry devìcise che avrebbe preso ferie per un po’ di tempo per dedicarsi alla moglie a tempo pieno. Molly approvò subito la proposta e Harry e Ginny si ritrovarono a dover dividere la minuscola stanza che Ginny aveva abitato sin da quando era nata. Era lì che si erano baciati il giorno del diciassettesimo compleanno di Harry prima che lui partisse per cercare gli Horcrux; era lì che avevano passato tutte le estati dopo la guerra e anche tanti inverni prima di sposarsi e trovarsi un appartamento loro. Quella camera aveva il profumo dei ricordi e della risate che erano risuonate per tutta la casa. Harry ritrovò un po’ di pace entrandoci e sperò che tutto sarebbe migliorato presto. ____________________________________________ Ciao a tutti! questo capitolo è un po' corto perché mentre lo scrivevo mi sono resa conto che stava diventando molto pesante e deprimente quindi l'ho accorciato... I prossimi capitoli saranno più lunghi e più allegri, promesso! Spero che comunque continuiate a leggere la mia fanfiction e che vi piaccia. A prestooooo! :)
  
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