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Autore: Kagome 95    14/03/2014    4 recensioni
"Sesshomaru ha sempre e solo amato una donna nella sua vita,
fu solo per questo che divenne il sanguinario demone temuto da tutti ( ....)". Ma chi è in realtà questo demone?
Scopritelo in questa storia! [SessKagg F.F.]
TRA I RICORDI DI QUESTO DEMONE E IL DOLORE DI AVER PERSO L'UNICA SUA DONNA AMATA! TRA LE BUGIE E IL DOLORE, un velo di speranza si intravede (...)
Naraku riuscirà nel suo intento finale? Il destino porrà fine al caos creato quel giorno? O che tutto sia nato ancor prima che la sfera fosse creata?
Lo scoprirete solo leggendo !
Spero di aver attirato la vostra curiosità
Un Salutone dalla vostra Eriet (Kagome 95).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Dopo aver raccontato la mia storia...
“ Quindi è così che sono andate le cose” spezzò il silenzio Kaede poggiando la sua tazza di tè sulle sue ginocchia con accanto la sua adorata sorella.
“ esattamente “ annui silenziosamente aspettando un responso. Dopo essere stati accolti in casa dell’anziana donna le raccontati tutto quello che era successo e perché fossi un demone.  Ero seduta accanto a Sesshomaru , Jaken e i bambini.  Inuyasha era poggiato alla parete vicino alla porta d’ingresso a braccia conserte.
“ Tks, avrei dovuto capirlo fin da subito che eravate un demone” mi guardò dritto negli occhi.” Era impossibile che un inetta come quella donna potesse essere considerata la mia reincarnazione” ebbe il coraggio di dire quella lurida non morta. A quelle parole persino Kirara ringhiò contro a quella inutile serpe. Se non fosse stato per Inuyasha gli avrei tranciato la testa di netto in un attimo.
“ Questo tè è davvero ottimo “ intervenne improvvisamente Miroku cercando di sviare la conversazione.
“ già, che erbe avete utilizzato ?” proseguì Sango seduta accanto al monaco.
“Anche io sono davvero sollevata di non essere associata ad un'essere come voi “ commentai poggiando la tazza sul pavimento di legno “ Kaede, il vostro tè era davvero eccezione” chinai appena il capo ringraziando l’anziana donna.
“ v-vi r-ringrazio “ balbettò la miko imbarazzata.
“ come osi parlarmi in questo modo, lurida bestia!” esclamò quella pazza e nel modo di andarmi addosso rovesciò i bicchieri di tè poggiati sul pavimento.
“ Kikyo! Fermati!” esclamò Inuyasha cercando d'intervenire. Alzai i miei occhi e prontamente Sesshomaru bloccò quella femmina umana per le mani.
“Cosa credi di fare tu?” urlò contro il principe che senza esitazione la lanciò sul suo adorato mezzo-demone. Tra i sussulti dei presenti i due caddero in terra. “ maledetto…” inveii rialzandosi con l' aiutato d'Inuyasha.
“ Cerca di tenere a bada la tua fetida umana, altrimenti sarò costretta ad fare in modo che non possa mai più tornare al mondo dei vivi” avvertì il fratello minore gelidamente.
“  che vorresti dire con questo??!” ringhiò contro allo youkai.
“ Sesshomaru, Inuyasha “li chiamai come una madre fa con i propri figli. “ Sedetevi” ordinai ai miei fratelli “ questo riguarda solo me e questa morta” insistetti irremovibile aspettando con impazienza che quei 2 si facessero da parte.
“ Morta!!” urlò quella pazza superando Inuyasha  “ Tu sei morta quanto stupido demone!!” mi gridò contro mancandomi di rispetto. Non potendomi più trattenere la presi per la gola e la spinsi contro una delle pareti della baracca.
“ morta?” sibilai a qualche centimetro dal suo viso “ come osi tu mancare di rispetto a Me?” sentii l’ira farmi ribollire il sangue “a quanto vedo ti siete ripresa benissimo” gli feci notare schernendola “Maledetta, sono io che ti ho ridato la vita; sono io che ti ho fatto ricongiungere al tuo mezzo-demone; sono io che ho curato le tue ferite più e più volte“ sentii le mie pupille infiammarsi come il mio corpo “ Lurida bestia irriconoscente, nonostante tutto ciò che fece per te quella donna umana gli donasti solo odio e disprezzo “ leccai le mie zanne pregustando il momento di poter spezzare il suo fragile collo di argilla, desiderando di eliminare per sempre da questo mondo “ a differenza tua, io, non sono mai morta “ gli rammentai divertita “ ti senti un dio?” risi di gusto sentendola tremar di paura.
“ lasciami!” prese la mia mano facendomi sentire il suo Mana ( forza spirituale).
' Questa stupida cerca davvero di uccidermi con così poco?' pensai vendo quella matta sforzarsi ma era tutto inutile. “ faresti meglio a tacere” ghignai mostrandogli cosa significasse possedere del vero potere “ perché io, da adesso in poi, sarò il Tuo Dio” strinsi la presa sulla sua trachea “ E se non obbedirai al tuo padrone, divorerò la tua inutile anima “ sussurrai al suo orecchio per poi gettarla in terra.
“ me la pagherai per questo Kagome!” cercò di rialzarsi e com’era prevedibile Inuyasha accorse dalla sua amata donna-cadavere.
“ Io non sono Kagome.” Bloccai la trasformazione tornando al mio stato normale. “ Il mio nome è Kyoko. La principessa Kyoko” ripetei a quella vipera infame.
“ sorella ma cosa fate?” chiese Kaede andando da quest'ultima che gridava come un ossesso. “ perché state aggredendo la sorella maggiore di Inuyasha?? “ domandò preoccupata sperando che riacquistasse la ragione“ siete forse impazzita!!” esclamò mentre i bambini e i miei amici umani si avvicinarono a me costatando che stessi bene. " o dio ma sei ferita!!" fridò la vecchia guardando il collo della morta.D'un lampo non so cosa scatto in me, forse le urla di quella donna.. Guardando le mie mani e vedendo Inuyasha così preoccupato mi si strinse il cuore.
‘ che cosa ho fatto?’ pensai sentendomi morire, non avrei mai dovuto reagire in quel modo. Mi sentivo così in colpa.
“ Kikyo, ti senti male?” chiese Inuyasha poco prima che potesse svenire tra le sue braccia. Aveva delle tremende bruciature tutto intorno alla trachea.
‘io, non volevo fargli del male…’ pensai sentendomi in colpa e non potendone più scappai via per la foresta… Non potevo sopportare vedere Kaede e Inuyasha guardarmi con i loro occhi accusatori. Anche se Shippo e gli altri tentarono di fermarmi, tra le lacrime balzai tra gli alberi.  Non avrei dovuto fuggire, forse era stata debole ma era inutile far finta di niente nulla. Quella maledetto involucro umano aveva lasciato un segno indelebile dentro di me. Senza neanche saper come mi ritrovai davanti una fonte. Sciacquandomi il viso lo lavai via le mie lacrime. Quella inutile non-morta avrebbe fatto bene a rimanere al suo posto. Non avevo più intenzione di sopportare nuovamente quell’inutili comportamenti.Mi si strinse il cuore. Quella maledetta femmina umana, anche dopo tutto quello che aveva fatto, mi mostrava il suo disprezzo, la sua rabbia e il suo odio. Odio e sempre è solo odio. Non era colpa mia se per fare la stupida aveva perso tutto, io non le avevo mai rubato nulla. Né il suo Inuyasha, né la sua vita, né suo aspetto, né la sua anima. Finalmente quella putrescente umana avrebbe dovuto guardarsi bene dall’osar rivolgermi i suoi occhi perché l’avrei uccisa con le mie stesse mani. Stupido essere irriconoscente e senza pudore né virtù! Prostituta altezzosa senza fama né gloria!! Ero stata io a riportarla in vita. Ero stata io a ridarle un corpo. Ero stata io a ricongiungerla al suo mastino. Una volta per tutta avevo la conferma che io sono Kyoko ma bensì la principessa Shioru. Se senza di me quella donna era solo un ammasso di vermi. Quante notte quella Kagome aveva versato le proprie lacrime credendo a quella pazza… fino all’ultima sera di quella menzogna creata per tornare a questo mondo! Eppure dalla mio ritorno avrei reso io quella bestia in lacrime. Stringendo il pugno promisi a me stessa che non avrei mai più permesso a quella umana di distruggermi, sarebbe stata l’ultima volta. Se avrei sopportato la sua presenza l’avrei fatto solo per Inuyasha e per il sentimento che mi legava a lui. Perché , oltre ad essere la persona che amava quel simulacro umano, era anche la persona che mi era stata vicino e mi aveva protetto. Per questo motivo volevo stragli vicino, per uno debito che avevo nei suoi confronti. Improvvisamente sentii l’odore del principe dei demoni provenire dagli alberi dietro di me.
“ Sesshomaru “ lo chiamai vedendolo uscire dagli arbusti. “ sei qui?”  cercai di non far capire che avessi pianto.
“ non dovete portar pena quella morta” mi si avvicinò “ quell’essere molto presto tornerò al suo mondo, il suo odio per i viventi è indiscriminato e stupido “ spiegò il saggio demone dall’alto della sua altezza “ Avete solo prolungato il soggiorno su questa terra “ sfiorò la sua lama “ e meglio che i vostro animale tenga a bada la sua putrida donna perché io non sarò così magnanimo se oserò riavvicinarsi a voi “ facendomi dipingere sul volto uno stupido sorriso. “ voglio che sia chiaro “ sibilò osservando davanti a se.
“ si” annuii rialzandomi “ ti ringrazio tanto Sesshomaru-onii-san” chinai appena il capo sperando che accettasse la mia riconoscenza.
“Tks, Non ditelo nemmeno” mi diede le spalle infastidito.
‘ a sii!!’ pensai infastidita , non poteva davvero fare la persona altezzosa con me!! “  hai ragione”  gli saltai sulla schiena  intrecciando le mie braccia al suo collo. E poco prima che potesse voltarsi per mostrare il suo disappunto, gli diedi un bacio sulla guancia cogliendolo di sorpresa. Lo spiazzai tanto che non riuscii più a parlare.  “ Quanto mi sei mancato fratellone-amoruccio” lo strinsi fortissimo strusciando la mia guancia sulla sua e quello stupido pietrificandosi divenne tutto rosso. “Koinuai !!!” lo chiamai con il nomignolo che tanto detestava mentre lo stringevo a me.
“ Kyoko” mi richiamò severamente cercando di farmi smettere.
E sorridente “ non sei felice di riavere la tua adorata sorellina?” gli chiesi in lingua nella nostra lingua madre.
“ Tks, finitela” mi rispose severamente dirigendosi verso il villaggio.
“ guarda, il tramonto Onii-Sense…” Mi poggiai alla spalla notando che i raggi di sole ormai erano di un arancione brillante. Nuovamente la luna stava sorgendo per dominare sovrana nel cielo stellato. Un altro giorno era finito senza neanche rendercene conto.

 
 
 
  
 
 
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Aspettai fuori dalla capanna della vecchia Kaede sperando che mio fratello fosse riuscito a riportare indietro Kagome. Avrei voluto raggiungerla ma Kikyo mi impedì di farlo per le ferite che aveva riportato al collo e proprio in quel momento notai che le ferite precedenti non si erano ancora rimarginate. Solo cielo poteva immaginare quanta rabbia e dolore provasse la sua anima ma non avrebbe mai dovuto prendersela con Kagome. Mi rendevo conto che se avesse continuato a comportarsi in quel modo le parole di Sesshomaru si sarebbe esaudite. “ Cerca di tenere a bada la tua fetida umana, altrimenti sarò costretta ad fare in modo che non possa mai più tornare al mondo dei vivi” mi avvertì  gelidamente il demone.  Fortunatamente Kikyo si addormentò subito dopo quel litigio.
Ma nonostante quello stupido comportamento infantile non riuscivo ad odiarla. Kagome era sempre stata buona e gentile ma lei non avrebbe dovuto sfidare la sua pazienza. Anche se l’amavo con tutto il cuore non gli avrei dato ragione e sapevo che me né avrebbe fatto una colpa. Adesso mi ritrovavo a scegliere tra la donna che amavo e la ragazza che amai e che non è altri che mia sorellastra demoniaca.
Ero più confuso che mai!! Io non ero fatto per fare grandi ragionamenti!! Mi scoppiava il cervello!!!
“ non è ancora tornata?” chiese Kaede con i gli altri sbirciare dalla porta.
“il padrone tornerà, non lascerebbe i suoi servitori qui senza alcuna ragione” intervenne quel rospo annoiato. Per un volta dovetti dare ragione a quel piccolo coso informe, infatti Sesshomaru e sua sorella stavano tornando l’uno di fianco all’altro. Mi si sentii sollevare, non sembrava essere arrabbiata ma conoscendolo non si poteva mai sapere. Una volta cenato  di gusto io tenevo sempre sott’occhio Kikyo. Ancor prima di rendermene contò fu divenne notte tarda. Kagome era poggiata sulla spalla del fratello.  Improvvisamente si avvicinò, non avevo idea di cosa avesse in mente a dire il vero..
“ Kagome… io ti chiedo scusa..” tentai di dire poco prima che lei accarezzasse la fronte di Kikyo.
“ non devi farmi tu le sue scuse” mi disse mentre Sesshomaru voltò il suo viso alla sua destra con disappunto.” Non volevo fargli del male”  sfiorò il collo della mia amata miko e come per magia quelle ustioni scomparvero.
“ m-ma c-come…?” balbettai incredulo. In quell’istante vidi la malinconia trasparire dalla sguardo della demonessa… sembrava provar pena per lei e per la sua anima.  Poi non so cosa disse esattamente ma prendendo la sua mano pronunciò una specie di formula magica concentrandosi su Kikyo. Nel momento stesso che riaprì i suoi occhi però non vidi le sue iridi e mi vennero i brividi, pensai che sarebbe diventata quella donna dai capelli biondi. Quando batté palpebre riapparvero e pensai di essermi immaginato tutto.
“ tieni le sue mani, si sveglierà presto” mi disse poggiandole su quella della povera donna. In quell’istante mi sembrarono così calde come se avessero riacquistato la vita. Senza aggiungere altro tornò al fratello e immediatamente si addormentò sulla sua pelliccia bianca del demone.
“ Tks, idiota” commentò Sesshomaru e poggiando la ragazza sul suo petto avvolse la sua coda tutto intorno a loro. Ma non risposi, sapevo infondo al cuore che ancora una volta Kagome aveva salvato dalla morte la mia adorata Kikyo e non l’avrei mai ripagata abbastanza. L'alba stava sorgendo ed accarezzando il viso si destò dal suo sonno.
" Inuyasha... sei tornato?" domandò un po' assonnato fissandomi con i suoi dolci occhi.
" si sono qui..." la vidi sorridere esattamente come un tempo...…

 
   
 
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