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Autore: sweetlove    30/06/2008    7 recensioni
Finalmente, per Bulma e Vegeta arriva il momento della luna di miele... ma sarà una vacanza molto particolare, poichè trascorsa dopo quindici anni di convivenza e due figli di dodici e un anno... Se la caveranno?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mare3
La casa sulla spiaggia
Capitolo 3°


***


L'unica sgommatura di quella vacanza, o meglio di quella casa, erano i condizionatori.
Facevano un chiasso infernale!
Quelli al piano di sotto erano abbastanza silenziosi, poichè moderni, ma nelle camere da letto c'erano soltanto le ventole sul soffitto, che, nel girare, spesso emettevano cigolii lievi ma anche fastidiosi, se si dormiva o ci si rilassava.
Fortunatamente, nella cameretta di Bra, non c'era l'aria condizionata. Era ventilata comunque dalle pale sul soffitto del corridoio, poichè la porta veniva solitamente lasciata aperta. Cosa che non poteva più essere evitata: la piccola, da due mesi a quella parte, aveva preso l'abitudine di protendersi in avanti e gettarsi, o meglio cadere, dal suo lettino, se la mamma non accorreva subito e la prendeva in braccio. E siccome di lividi e bernoccoli ne aveva già a sufficienza, era stato preso questo provvedimento, per poterla sentire subito nel caso si svegliasse.
Quel pomeriggio, però, essendo in casa Trunks probabilmente sveglio e vigile davanti a uno dei suoi videogiochi, Vegeta aveva pensato bene di chiudere la porta della loro camera da letto e aveva persino girato la chiave nella serratura... non era il caso di essere sorpresi mentre consumavano quel loro quasi feroce amplesso, che il Saiyan bramava dalle prime ore di quel mattino. Immaginava di dover attendere la sera, quando i bambini sarebbero andati a letto e così avrebbero fatto anche loro. Invece era stata Bulma a sorprenderlo: con solo la biancheria intima, quel giorno più sexi del solito, si era fatta trovare nel letto. Sapeva che lui sarebbe andato a coricarsi dopo pranzo, così aveva trovato il modo d'intrattenerlo per qualche minuto, giusto il tempo di cambiarsi, per farsi trovare così, semplicemente irresistibile. E lui, ovviamente, non cel'aveva proprio fatta a resistere. Portava dietro di sè ancora l'eccitazione che l'aveva colto quel mattino. Allora, se Trunks era di sotto, se Bra stava facendo il suo sonnellino pomeridiano... meglio approfittarne!
In un attimo si era infilato nel letto, dopo essersi tolto la maglietta e i pantaloni. Erano seminudi entrambi e stavano già divorandosi con i baci, lei era già sotto di lui. Il reggiseno di pizzo nero venne scostato in un attimo e i seni, ancora perfetti nonostante i due allattamenti, furono in possesso dell'uomo.
Adesso, mentre le lancette dell'orologio segnavano le 15:45, stavano ancora tenendo il loro ritmo regolare, incalzante e sempre più veloce, tra baci, carezze e quant'altro.
L'unica inibizione che avevano era quella di non fare troppo rumore. Era già qualcosa di egoistico, in quel momento, fare l'amore in pieno giorno, con Trunks che avrebbe potuto sentire da un momento all'altro, e fregarsene, anche gridando, come se fossero stati in una casa disabitata, era già troppo.
Quindi, quando entrambi raggiunsero l'apice, fecero una fatica immensa, soprattutto Bulma, a contenere il grido più acuto di tutto l'amplesso.
Restava ora solo il silenzio, solo il cigolio delle pale del ventilatore e il loro respiro ancora affannoso. E il lieve fruscio delle lenzuola, mentre i due corpi si muovevano, staccandosi e restando adagiati lì sul letto.
Altro che riposarsi. Quel giorno, quando Bra si sarebbe svegliata e sarebbero scesi di sotto, sarebbero stati ancora più stanci, ma almeno appagati dal desiderio.
"Ci avrà sentiti?" Mormorò Bulma, stringendosi di nuovo all'uomo, disteso supino sul letto.
"Figurati... è troppo impegnato." Vegeta si era ripreso subito, adesso era tranquillo e se si fosse addormentato avrebbe riposato come un bambino.
Bulma ridacchio solleticandogli col respiro la pelle.
"Era impegnato un ora e mezza fa... chissà ora che sta facendo..." Chiuse gli occhi e poco dopo fece lo stesso anche lui.
Il caldo, il mare e l'amplesso li fecero crollare in meno di due minuti, ma furono riscossi appena dopo dieci minuti di sonno. Un tonfo sul pavimento fece sobbalzare entrambi e adesso, da svegli, poterono udire il pianto disperato di Bra provenire dalla camera accanto.
"Bra!" Bulma balsò giù dal letto, infilandosi velocemente la maglietta e i pantaloncini. Di certo non poteva andare dalla figlia in quelle condizioni...
Vegeta invece non si preoccupò più di tanto. Era sua figlia, una Saiyan, e quello bastava. Non sarebbe stato un bernoccolo a rovinarle la vita. Con calma afferrò i boxer gettati lì a terra e se li infilò, con un pizzico di malinconia. Avrebbe anche fatto il bis, se non avesse avuto addosso quella fiacca. Si rivestì con calma e andò poi in corridoio, e lì vide Bulma consolare la bambina, che si teneva la testa con una mano.
"Ha battuto la testa..." Disse a Vegeta, il quale non sembrò preoccuparsene.
"Non ha niente, si vede lontano un chilometro."
"Ma è spaventata... tieni, prendila tu un momento, devo andare in bagno..." Gli porse la piccola, che si agagiò sul petto del padre non appena si trovò tra le sue braccia. Per un attimo, a Vegeta venne da ridere. Se vent'anni prima gli avessero detto che si sarebbe ridotto a dipendere da una donna e due mocciosi avrebbe fatto fuori quella persona nel medesimo istante. E adesso si trovava a tenere in braccio una bambina di un anno, ancora lagnante, solo perchè sua madre doveva andare in bagno.
"Questa poi..." Mormorò tra sè, scendendo le scale e arrivando poi in salotto, già con un rimprovero sulle labbra per il figlio. Ma fù costretto a rimangiarselo. Non stava giocando più ai videogiochi, Trunks, e nemmeno combinando qualcuno dei suoi guai. Si era addormentato lì per terra, raggomitolato su sè stesso. E aveva persino spento la tv.
Vegeta restò quasi pietrificato a guardarlo, tanto sprigionava tenerezza e... amore. sì, amore. Questo gli infondeva. Quel ragazzino che si ostinava a voler vedere grande ma che era ancora un bambino, aveva solo dodici anni. faceva ancora gli incubi di notte, gli capitava ancora di bagnare il letto o di chieder loro di poter dormire nel lettone. Cose che irritavano non poco Vegeta, ma che erano solite dei bambini.
Abbozzò un altro mezzo sorriso e fece retromarcia, dirigendosi in cucina e mettendo Bra nel suo seggiolone. Bulma arrivò poco dopo, sorridente e spensierata.
"Hai visto come dorme Trunks? Caspita, non è mai crollato di pomeriggio..." Disse, prendendo dal ripostiglio una banana per Bra.
"Meglio così..." Rispose Vegeta, sedendosi e bevendo il caffè freddo preparato dalla moglie quella mattina.
"Stasera non riuscirà ad addormentarsi." Constatò l'altra tagliando a pezzetti il frutto.
"Smettila di preoccuparti di tutto. Che stia sveglio e che dorma quando vuole."
"La fai facile tu... non lamentarti però quando dovrò alzarmi dieci o undici volte per controllare cosa sta accadendo. Proprio mentre lo facciamo..." Ammiccò lei, avvicinandosi alla piccola e sedendosi.
"Ma smettila, non ti smuoverebbe nessuno." Vegeta, orgoglioso di sè stesso nel saperla, in quei momenti, in balia sua, parlò fieramente.
"Certo, come no... se Bra fosse caduta dieci minuti prima sarei dovuta correre lo stesso..."
"Ma stiamo parlando di Trunks. Non è un marmocchio, sa cavarsela da solo. Io vado a cambiarmi..." Concluse, lasciando le sue due donne in cucina e andando di sopra.
Quando anche Bulma finì, Trunks era già sveglio e disposto a giocare dieci minuti con la sorellina. La donna potè quindi andare di sopra per rimettersi il costume da bagno. Aveva proprio voglia di prendere un pò di sole. Entrando in bagno, però, vide Vegeta e rimase contenta nel vedere anche lui in tenuta da mare.
"Ti sta bene, sai?" Ridacchio, osservandolo quasi disgustato nell'indossare quel capo.
"Potevi evitare di prenderlo a fiori!" Sbottò irritato il principe.
"Ma è un bermuda, e ti sta benissimo! E poi chi vuoi che ti veda? Domani andremo al negozio e prenderai il costume che piace a te!"
La donna parlò mentre già si spogliava. Stavolta, Vegeta, riuscì a restare in sè stesso, senza sovraeccitarsi. Voleva solo rilassarsi sulla spiaggia, già che era lì, e uscì dal bagno scendendo di sotto.
Anche i bambini, poi, presi i giochi da spiaggia della più piccola, si soffermarono sulla sabbia a costruire castelli, o meglio a distruggerli, poichè Bra era più divertita nel vederli crollare che nel costruirli!
Bulma e Vegeta se ne stavano su un asciugamano. Lui supino e addormentato. Lei con un libro e una bibita accanto.
Quella vacanza stava prendendo la giusta piega... fù quello che pensò Bulma, almeno finchè non ricadde loro addosso una secchiellata d'acqua salata!
"Dannazione!!!" Gridò Vegeta, svegliato di soprassalto da quel liquido gelido, e Bulma non fù da meno, infradiciata da capo a piedi e con il libro gocciolante ancora in mano.
"Bra! Ma cos'hai fatto?!" Disse, piagnucolando e ancora ansimando per il contatto freddo.
"Trunks! Dove sei?!" Gridò invece Vegeta, ora più che mai furioso.
"Non è colpa sua, tesoro... è questa delinquente che è incontrollabile!" La donna tentò di afferrare la piccola, ma riuscì a correre via e a dirigersi di nuovo verso il mare, verso quelle onde che le piacevano tanto.
In quel momento, riemerse dalla casa il giovane Saiyan, convinto che fosse successo qualcosa di grave.
"Che succede?" Chiese, tranquillo.
"Dove diavolo eri?" Vegeta si asciugò la faccia con la mano.
"In bagno..." Rispose innocentemente Trunks "Come mai siete tutti bagnati?".
"Tua sorella ci ha fatto la doccia, tesoro... stalle dietro, adesso! E vedi che non combini altri guai!" Bulma intervenne per non far degenerare la situazione. Poi mormorò qualcosa sul suo libro, provò addirittura a strizzarne le pagine, ma era ormai da buttare.
Come se non bastasse, il ragazzino correva adesso per raggiungere la sorella, ma nel passare sollevò un grandissimo polverone e i due coniugi si ritrovarono ora non solo bagnati, ma anche ricoperti di sabbia...
"Dannati marmocchi! Se vi prendo vi faccio passare la voglia di ridere!!!" Urlò di nuovo Vegeta. Bulma era sull'orlo di una crisi isterica, avrebbe voluto anche lei sculacciare per bene entrambi i figli, ma adesso si accorse di non averne le forze.
"Bulma..." Le chiese Vegeta quando si furono ripuliti e sdraiati.
"Cosa?"
"Tu prendi la pillola, giusto...?"


Continua...


N.D.A.
Vi ho accontentati, visto? Due capitoli in un solo giorno...
Spero che anche questo vi sia piaciuto... ho anche aggiunto un pizzico di hard (O///O) come molti si aspettavano!
Beh... un saluto e un bacione ai lettori e recensitori!!!


Sara
 
   
 
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