Elsa guardò fuori dalla
finestra sua sorella che andava
via.
Non l'avrebbe mai più rivista, per il suo bene era meglio
così...continuava a ripeterselo nella sua testa, per non
cedere alla tentazione
di inseguirla. Quella sarebbe stata per sempre la sua solitaria dimora
di
ghiaccio.
Un'enorme tristezza la assalì e con sguardo distrutto
osservò la figura di Anna che spariva all'orizzonte.
Quella scena sbloccò Jack, il vederla di nuovo sofferente
gli strinse il cuore.
In quel momento Jack avrebbe dato
qualsiasi cosa per
essere visibile, anche solo per pochi istanti. Per poterle parlare,
poterla
consolare, poterla stringere forte e assicurarle che tutto sarebbe
andato bene,
che insieme avrebbero trovato una soluzione.
Così lo fece lo stesso, le si avvicinò, la cinse
con le
braccia e simulò un abbraccio. Poi le sussurrò in
un orecchio
"Perdonami Elsa, ti avevo promesso che ci sarei
sempre stato, ma non l'ho fatto! Quando tu avevi più bisogno
di me, io non c'ero".
In quel momento sentì di meritarsi di essere diventato
invisibile.
"Vorrei solo essere l'unico a soffrire adesso, non è
giusto che tu soffra ancora".
I successivi avvenimenti si susseguirono in modo molto
rapido.
Hans si rivelò per quello che era veramente: a quanto
pare Jack aveva avuto ragione su di lui. Fece imprigionare Elsa: il suo
scopo
era quello di ucciderla e di lasciar morire congelata Anna, in modo da
impadronirsi del trono di Arendelle.
Elsa aveva le mani incatenate, fissò la finestra della
prigione nella quale era stata segregata. Fuori c'era un'indomabile
tempesta,
Anna era lì da qualche parte...doveva trovare assolutamente
il modo di uscire
per aiutarla.
Provò a richiamare il potere del ghiaccio, ma con le mani
incatenate non
riusciva ad usarlo.
Guardò disperatamente verso il cielo, la luna non era
visibile in quella bufera, ma comunque le chiese con tutta se stessa:
"Ti
prego, aiutami! Devo uscire di qui, fa' che il mio potere funzioni!"
Jack aveva seguito da lontano Hans e appena vista quella
scena, corse a soccorrerla: Ghiacciò le pareti della stanza
e le catene che la
tenevano imprigionata, liberandola.
Jack fu felice di esserle potuto
finalmente essere di
aiuto, anche se lei pensava di avercela fatta da sola.
Elsa corse fuori, iniziò a cercare disperatamente Anna,
ma riusciva a vedere poco in mezzo a quella tempesta.
Jack provò a seguirla, ma anche lui la perse di vista li
fuori.
Ad un tratto Elsa sentì una presenza alle sue spalle,
speranzosa si girò subito, ma non era Anna.
Era Hans.
Gli chiese dove fosse sua sorella.
"Elsa, l'hanno trovata fredda come il ghiaccio, le
hai gelato il cuore, è colpa tua..."
No, non poteva essere vero, non poteva stare per dire ciò
che pensava.
"E' colpa tua se Anna è morta!"
E invece lo disse. A quelle parole Elsa non sentì
più le
gambe, si lasciò cadere a terra con un urlo disperato.
Sentì un dolore immenso al cuore, ed un enorme senso di
colpa, forse avevano ragione tutti, era solo un mostro. Avrebbe dato la
sua
stessa vita in quel momento per riavere di quella di sua sorella, se
fosse
stato possibile. Era colpa sua, e ci era andata di mezzo Anna che non
centrava
nulla, che non voleva altro che il conforto di una sorella normale, e
che per
anni non si era mai arresa, nonostante i suoi rifiuti.
Hans approfittò del momento di debolezza di Elsa,
impugnò
la spada e la alzò verso di lei.
Anna era ormai quasi totalmente congelata, chiamava
disperatamente Kristoff, il ragazzo per cui aveva scoperto di provare
veramente qualcosa. Era l'unico che poteva salvarla: solo un gesto
d'amore
poteva sciogliere il suo cuore di ghiaccio.
Ad un tratto finalmente lo vide, stava per correre verso
di lui quando sentì un rumore di spada sguainata: si
voltò e vide Hans che
stava per colpire sua sorella. Non poteva permetterlo! Anche se sapeva
che
quella era probabilmente la sua ultima possibilità,
voltò le spalle a Kristoff
e corse verso Elsa, gettandosi davanti a lei. L'impatto della spada di
Hans
contro Anna, ridusse in frantumi l'arma.
In quel momento Anna sentì il suo cuore diventare
totalmente di ghiaccio.
Jack riuscì a scorgere finalmente Anna e Elsa, ma come
molti anni fa, era troppo tardi.
Sentita la voce della sorella, Elsa si alzò subito, ma
ormai Anna era solo una statua di ghiaccio: il suo cuore era stato
totalmente
congelato.
La abbracciò e iniziò a piangere disperata.
Era colpa sua, aveva cercato di evitare in tutti i modi
di farle del male, ma non ci era riuscita.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivederla in vita e
felice.
Fu allora che successe. Quell'unico gesto di amore tra
sorelle sciolse un cuore di ghiaccio, anzi due: quello di Anna e quello
di
Elsa.
Anna tornò in sé e Elsa la abbracciò
fortissimo.
Elsa capì finalmente:
c'era un'altra cosa che da anni
aveva trattenuto dentro di se oltre il ghiaccio...era l'amore! lo aveva
nascosto per non farle del male, ottenendo però il risultato
opposto.
Si lasciò guidare dalla forza di questo sentimento. Ora
poteva farlo, e quindi lo fece: sciolse tutto il ghiaccio e la neve
perenne che
aveva involontariamente portato su Arendelle.
Hans era ancora lì, Kristoff era infuriato nero e
sembrava volesse dargli una lezione, ma Anna lo fermò. Fu
lei ad avanzare verso
di lui.
"Anna? Non è possibile, il tuo cuore era diventato di
ghiaccio!" disse Hans ancora incredulo.
"Qui l'unico cuore di ghiaccio mio caro è il
TUO!" disse lei, e con grande soddisfazione tirò un pugno
dritto in faccia
ad Hans, che cadde in acqua.
Jack non riuscì a trattenere le risate.
"Anna sei il mio mito lo giuro! Se solo fossi stato
visibile per lui, lo avrei fatto io! Ora sei l'Anna che riconosco!"
Anna tornò dalla sorella e le due si scambiarono
nuovamente un dolcissimo abbraccio.
Jack osservò commosso quella scena.
Elsa, la sua Elsa, era cresciuta, aveva combattuto contro
le sue paure più profonde: adesso era capace di domarle, di
essere se stessa e
di aprire il suo cuore agli altri.
Vide il sorriso sul viso di Elsa, quello stupendo sorriso
che gli scaldava il cuore.
Ma la cosa che riempì di più il suo cuore di
gioia era il
vederla finalmente felice.
Era davvero contento per lei!
Ma allora perché si
sentiva così?
Felice e triste allo stesso tempo.
Da una parte un po' gli dispiaceva di non essere stato
lui a sciogliere il suo cuore di ghiaccio, non era stato lui la causa
di quel
sorriso e di quella felicità.
Elsa non poteva vederlo, non poteva salutarla, non poteva
dirle quanto fosse felice per lei.
Elsa non aveva più bisogno di lui.
Una tristezza immensa si impadronì del suo cuore.
Era così che si
sentivano le persone, quando vedevano crescere qualcuno a cui tenevano,
per poi
rendersi conto che questo oramai, era capace di essere felice anche
senza di
loro?
Perché a volte le
persone non hanno più bisogno di te, ma tu ne hai ancora di
loro.
Gli venne quasi da piangere, ma non lo fece.
Prese il suo bastone e lo agitò sulla sua mano libera,
creando un perfetto fiocco di neve ghiacciato e vi soffiò
sopra delicatamente. Il
fiocco di neve volò fino ad Elsa, più
precisamente sul suo naso.
Elsa sentì gelarle il naso, una sensazione
fortissima la
costrinse a girarsi: la sensazione di una presenza. Di un qualcosa di
bello,
che era appartenuta al passato, ma che aveva sempre sentito
lì accanto a lei.
Improvvisamente sentì una tristezza immensa, le veniva
quasi da piangere.
Jack vide Elsa voltarsi e guardare verso di lui, sapeva
che non poteva vederlo, ma gli piacque credere che non fosse
così.
Malinconico, abbozzò un sorriso, alzò il braccio
e in
modo imbarazzato accennò un saluto: proprio come aveva fatto
la prima volta che
l'aveva vista.
"Addio Regina di Ghiaccio"
"Quella ragazzina, non doveva sciogliere lei il
cuore di ghiaccio di Elsa!"
Nervoso, fece avanti e indietro sul posto, poi fissò Elsa
da lontano.
"Goditi questa felicità Elsa...ma non sarai felice
per sempre! Prima o poi il tuo cuore tornerà ad essere di
ghiaccio, e quando
accadrà, questa volta interverrò personalmente
per far sì che le cose vadano
come devono".
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Allora questo
capitolo chiude gli eventi di frozen, dal prossimo si passa agli eventi
post
frozen :D
Avendo alla fine separato i due capitoli , ho deciso di mettere due titoli collegati: uno si chiama Let it go (riferito a Elsa) e l'altro Let Her go (riferito a Jack)
Passiamo invece
alla parte più commovente: il finale! Jack da il suo addio
ad Elsa e lo fa
nello stesso modo in cui l'aveva salutata la prima volta *sniff* , Elsa
si gira
e sente la sua presenza e i suoi sentimenti, proprio come lui aveva
potuto fare
qualche capitolo fa.
Pure per la
famiglia per me dovrebbe essere così: sono molto contraria
alla cultura secondo
la quale i genitori dovrebbero crescere i loro figli , ma una volta
indipendenti ciao , sono adulti e devono avere una loro vita e basta.
Non si
smette mai di essere un figlio , una madre o un padre, come non si
smette mai
di essere un amico o un fidanzato/a , se quelli che si provano sono
sentimenti
veri.
Ok chiudiamo la
parentesi filosofica che premetto era solo la mia personale opinione.
Se volete postate
pure le vostre ipotesi XD