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Autore: Scarl_Bloom 94    16/03/2014    5 recensioni
Tre ragazze, due sorelle e loro cugina, stanche di vivere la loro vita, di vivere nel loro paese, decidono di scappare via, lasciando solo una lettera ai propri genitori. Tre ragazze pazze fino al midollo, si ritroveranno da sole in una grande città come New York. E qui il caso vuole che una di loro incontri l'amore della sua vita e viva una storia d'amore per niente normale. Amori, disastri, guai e situazioni comiche staranno alla base di questa pazza storia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 –  Tra farfalle e battiti accelerati

 

 

Restiamo abbracciati per molto tempo. Non gli chiedo il perché di quel gesto e né lui chiede a me il motivo delle mie lacrime. Infondo è soltanto un abbraccio. Qualcosa di semplice ma allo stesso tempo anche qualcosa di profondo. Non voglio mettermi a fantasticare, finirei per rimanere di nuovo delusa. Ho ancora nella mente la scena di poco prima, di quel bacio. Orlando si era girato verso di me prima di baciarla. Per quale motivo? Come se me l’avesse fatto apposta.  Sciolgo l’abbraccio e porto le mani a coprire i miei occhi. Quando li riapro vedo Orlando accanto a me non sapendo cosa fare. Alza la mano per portarla al mio viso, ma mi scosto in tempo.

 

Orlando : Non voglio farti del male

 

Non dico niente, rimango immobile aspettando che lui faccia qualcosa. Ma cosa aspetto, poi? Che dica “mi sono innamorato di te” e dopo che mi baci? Sappiamo tutti bene che questo non potrà mai succedere. E’ una cosa ridicola. Per lui sono soltanto una ragazzina, come ha avuto modo di ribadire più volte. Io sono solo la babysitter di suo figlio e nient’altro.  Devo cercare di vederlo come un normalissimo capo e non morirgli dietro ogni volta che si avvicina un po’ troppo a me. Quella cotta che avevo da ragazzina per lui credevo fosse scomparsa, invece s’è trasformata in qualcosa di più forte. Avendolo tra i piedi giorno e notte vorrei ben vedere! Già mi piaceva da impazzire, figuriamoci adesso. Ma comunque è una persona veramente insopportabile, passerei giornate intere a dargli schiaffi, pugni e calci. Si, ok, chi disprezza vuol comprare, ormai lo so benissimo. E’ proprio perché mi piace così tanto che lo riempio di botte. Perché lui non ricambia nemmeno un po’ i miei sentimenti e per evitare che si renda conto che mi sto innamorando di lui preferisco fargli capire che lo detesto a morte.  Ed eccolo che avvicina di nuovo la mano al mio viso. Lo lascio fare e appena sento la mano sulla mia pelle chiudo gli occhi per assaporare quel momento. Sento dei brividi lungo la schiena e non posso evitare di iniziare a tremare. E’ davvero uno stronzo.

 

Orlando : Perché stavi piangendo?

 

Ecco, la domanda che non dovevi proprio fare. Ma perché secondo te sto piangendo? Perché ti ho visto baciare quella meretrice! Perché sennò? Mi sono rotta un’unghia? Ho pestato il mignolo del piede contro l’angolo di un mobile? Certo che no! Idiota, scemo, cretino, deficiente! E il bello è che prima di posare le sue labbra su quelle luride della meretrix babbana, si è girato verso di me, ha buttato un’occhiata furba delle sue e dopo si è avventato a baciarla. Adesso che ci penso meglio, è ovvio che l’ha fatto apposta. Ma per quale motivo poi? Per vedere se avessi avuto qualche reazione? E adesso magari ha anche la risposta a tutte le sue domande. E cioè che mi piace e quindi sono ufficialmente fottuta e posso andare benissimo a farmi le valigie e tornarmene a casa trascinando di peso le altre due.

Orlando mi sta fissando da un po’. E beh non ha tutti i torti, mi ha fatto una domanda un secolo e mezzo fa ed io ancora non ho risposto.  Il problema è che non so cosa rispondere tra l’altro. Cosa gli dico? Mi ha dato fastidio quel bacio che hai dato alla babbana prostituta? Na, neanche morta.

 

Io : Non sono affari che ti riguardano…

 

Orlando : Perché mi tratti così? Io voglio solo capire cosa ti succede.. non voglio vederti piangere..

 

Continua ad accarezzare il mio viso e parlare in quello stato per me è molto difficile. Forse, se potresti evitare di toccarmi, di accarezzarmi e di sussurrarmi in questo modo così dolce, e dico FORSE, magari potrei riuscire ad inventare qualche scusa credibile. E invece no, Orlando si avvicina sempre di più, addirittura china il suo viso per avvicinarsi ancora di più al mio e continua a sussurrarmi dolcemente di dirgli cosa mi succede, di non piangere, di lasciarmi andare e di parlare serenamente e di fidarmi di lui. Tutte cose che ovviamente non farò mai, ma vabbè, lasciamolo pure illudersi. Non so perché ma non mi scosto e lo lascio avvicinarsi. Dove vorrà arrivare non so, ma alla fine dovrà pur fermarsi. O no?

Sento il suo respiro sulla bocca e per di più continua a parlare. Vuole farmi morire, ho capito. I miei occhi vanno a finire irrimediabilmente sulla sua bocca e non riesco a guardare altro. Vorrei baciarlo, adesso, in questo momento. Voglio sentire le sue labbra sulle mie. E’ a due centimetri da me e sto riuscendo ad evitare di saltargli addosso. Credo fortemente che se le sue fan verrebbero a sapere di una cosa del genere mi odierebbero fino alla fine dei miei giorni. Ce l’ho qui, a un passo da me, anzi a mezzo passo, e non sto facendo un bel niente. Magari è quello che vuole lui e sta aspettando proprio questo solo che non vuole fare il primo passo. Beh di certo non lo farò io. Possiamo restare tutta la notte in questa posizione per me. La sua mano adesso gioca con i miei capelli e lo vedo sorridere. Respiro profondamente  e chiudo gli occhi. Questo mio gesto magari gli fa intendere che voglio essere baciata, ma in verità l’ho fatto solo perché non so come comportarmi in una situazione imbarazzante come quella. Quando riapro gli occhi vedo la sua bocca mentre sta per sfiorare la mia. I nostri sguardi s’incontrano e in quell’istante Orlando si ferma.

 

Orlando : Se lo faccio… rovinerò tutto..

 

Io : Nessuno.. ti.. obbliga … a.. farlo

 

Orlando : No.. infatti…ma.. non so…sento.. di.. volerlo..

 

Io : Nessuno.. ti.. obbliga

 

Orlando : Lo so…

 

Sto tremando come non mai. Orlando apre la bocca per avventarsi sulla mia, ma ecco che in quel preciso istante mi scosto facendolo restare di sasso. Si porta le mani sui capelli iniziando a scompigliarseli. Sembra imbarazzato… tremendamente imbarazzato e.. deluso anche.  Non so cosa dire, mi sento un emerita imbecille. Volevo con tutta me stessa baciarlo e invece proprio mentre quel momento stava per accadere mi sono spostata come una perfetta deficiente.

 

Io : Scusami..

 

Orlando : No e di che? Stavo per fare una grande cazzata, hai fatto bene

 

Io : Cosa?

 

Orlando : Oh, andiamo! Io e te… non possiamo!

 

Io : infatti, sono d’accordo!

 

Orlando : E’ ridicolo, dai. Stavamo per…. Vabbè, quello!

 

Io : Si, quello…

 

Orlando : *ride* sei la babysitter di Flynn, ma cosa m’è venuto in mente?

 

Io : Già *rido* Che sciocchezza

 

Orlando : Sei una ragazzina *ride*  ma che idiota!

 

Io : Ok, adesso puoi smetterla

 

Orlando : Stavo per… Oh Dio *ride*

 

 

Adesso mi sta facendo innervosire. Ma che vuole insinuare? Voleva baciarmi perché gli ho fatto sicuramente pena. Mi ha vista in lacrime e s’è dispiaciuto. Ma questo non significa che può continuare a dire che sono una ragazzina e “Oh Dio che cavolo stavo per fare”, del tipo che stava per fare la più grossa cazzata di tutta la sua vita. Non dico che forse non lo sarebbe stata, ma si trattava di un bacio, solo di uno stupido e insignificante bacio. Alla fine però stupido e insignificante sarebbe stato solo per lui, per me sarebbe stato la cosa più importante di tutta la mia vita. Questo è un vero problema. La mia confusione in testa è un vero problema. Nonché lui non lo sia. In questo momento sembra tanto uno psicopatico, non fa che ridere e passarsi e ripassarsi la mano tra i capelli. E’ un perfetto idiota, ma PERFETTO, appunto.

 

Orlando : Devo aver bevuto un po’ troppo… decisamente ho bevuto un po’ troppo

 

Io : O forse.. ti sarai confuso.. dato che ne hai baciata prima una di sotto..

 

Orlando : Ah, si può darsi

 

Io : Idiota..

 

Mi giro e faccio per andarmene. Devo farlo sennò lo picchio seriamente. Come può solo paragonarmi a quella putroccola babbana? Cioè io scherzavo quando gli ho detto “forse ti sarai confuso” e lui cosa fa? Dice “ah, si può darsi”. Ma perché non vai a farla nel bip? Brutto idiota, deficiente che non sei altro!

 

Orlando : No, aspetta… adesso che ti prende? Ho fatto per caso qualcosa che non va?

 

Io : Nooo, io credo piuttosto che è la tua persona che non va!

 

Orlando : Con te non so mai come comportarmi! Ma insomma, cos’ho fatto di sbagliato?

 

Io : …. Stai continuando a dire che se avresti fatto….QUELLO.. sarebbe stata un enorme cazzata e… non è carino da parte tua sbattermelo in faccia come se niente fosse!!

 

Orlando : Ah.. credevo la pensassi come me

 

Io : certo che la penso come te! Cioè non voglio… un tuo.. bacio! Preferisco farmi suora, piuttosto!

 

Orlando : Ehi,Ehi, adesso non esagerare. C’è chi pagherebbe oro per avere un mio bacio!

 

Io : Beh, povere loro!

 

Orlando : Ma perché mi attacchi sempre?  Per te valgo meno di zero, è mai possibile?  Stai sempre lì, a offendermi, a farmi sentire una.. merda! E mi chiedo.. perché? Io non mi comporto così con te!

 

Io : Ah no? L’hai appena fatto! “Oh Dio, che stavo per fare?- Oh credo di aver bevuto un po’ troppo” bla bla bla… ma ti rendi conto?

 

Orlando : Ma che dovevo fare? Baciarti, allora? Non capisco! Se ti bacio sbaglio, se non lo faccio sbaglio lo stesso! Che devo fare?

 

Io : Chiudere quella ca*** di bocca!

 

Faccio per andarmene di nuovo e stavolta spero che non abbia la pessima idea di trattenermi. Non ce la faccio più a sostenere quella conversazione. Alla fine finiamo sempre per litigare è inevitabile. Forse non avrei dovuto scostarmi e  lasciare che succedesse. Anche se dopo sarebbe stato tutto più incasinato. Beh, nonché adesso sia tutto chiaro e lucido, il casino regna lo stesso e siamo noi due che lo alimentiamo sempre di più.

Come non detto, Orlando mi sta venendo dietro e sembra non avere intenzione di mollare l’impresa. Mi sta salendo l’omicidio.

 

Io : la smetti di seguirmi?

 

Orlando : No! Voglio chiarire una volta per tutte!

 

Io : Non c’è niente da chiarire, va a dormire!

 

E a quel punto mi afferra dal braccio e i nostri corpi entrano in collisione. Ho un tuffo al cuore e cerco di mantenere la calma. Sento i battiti accelerare sempre di più a causa della troppo vicinanza. Orlando allenta la presa sul mio braccio e mi guarda serio e intensamente. Per fortuna nel corridoio non c’è nessuno, sono tutti a letto giustamente. E vorrei andarmene a dormire anch’io se Mr Bloom me lo concede. Evito di incontrare il suo sguardo e lui se ne accorge.

 

Orlando : Non sono del tutto convinto di.. non piacerti..

 

Io : E cosa ti fa pensare il contrario?

 

Orlando : Non lo so… forse perché arrossisci, tremi e.. eviti il mio sguardo…

 

Io : E’ soltanto una tua visione delle cose..

 

Orlando : Tu dici? Può darsi…

 

Io : Ma che diavolo vuoi?

 

Orlando : Voglio solo che mi dici la verità….  Non provi niente.. per me?

 

Questa situazione è davvero ridicola. Ma perché non se ne va a dormire e mi lascia in pace una volta per tutte? No, deve sempre tempestarmi con le sue irritanti domande del cavolo. A quest’ora poi non può venirsene con “cosa provi per me?” e no caro mio, non puoi. Ho seriamente pensato di ucciderlo per poi fare finta che sia stato un incidente.  Ma non posso rischiare di andare in prigione per un carciofo come lui, quindi sto cercando in tutti i modi di calmare questa mia voglia irrefrenabile di uccidere. Adesso mi invento una risposta ad effetto così da lasciarlo senza parole, almeno per stanotte, così almeno mi lascia andare a dormire. Il problema è che i suoi occhi sono fissi su di me, la sua espressione è così, ma così seria che non riesco a mettere insieme una frase sensata. Non vorrei rispondere del tipo “No, io no provare niente per te”, ne sarei capace in questa situazione.

 

Io : cosa significa esattamente… provare?

 

Orlando : In che senso?

 

Io : sto chiedendo io a te in che senso lo intendi

 

Orlando : Eh? Come in che senso? Mi sembra ovvio

 

Io : A me no

 

Orlando : Ahm.. ti odio quando fai così.. ma va bene… quindi.. cioè.. io ti piaccio?

 

Io : In che senso ?

 

Orlando : Come in che senso?! Ma mi stai prendendo in giro?

 

Io : Ma dimmi! Se mi piaci come per esempio.. un panino con il salame, o come un bignè al cioccolato, o come le patatine fritte… oppure se mi piaci come essere umano… nel senso…sei una persona piacevole, simpatica, divertente ecc..

 

Orlando : Stai cercando di mandarmi fuori strada * restringe lo sguardo *

 

Io : Nuooo, ma che vai a pensare? Sto solo cercando di rispondere alle tue domande!

 

Il mio piano prosegue alla perfezione. Sono una fottuta genia del cavolo. Sono riuscita a sviare le sue domande con una classe non degna di me, e di questo me ne compiaccio. Non riuscirà a farmi dire cose che non voglio dire e che soprattutto non dirò mai, dovessero torturarmi a vita. No vabbè, adesso non esageriamo se qualcuno stesse per minacciarmi con un coltello alla gola di dirgli se io sono o non sono innamorata di Orlando Bloom gli direi subito la verità. Non vale la pena morire per una sciocchezza del genere. O no? Si, sto vaneggiando.

 

Orlando : Io dico..se.. ti piaccio, nel senso che… se mi trovi carino?

 

Io : *rido*  Sei un attore di Hollywood, devi esserlo per forza. Anche mia nonna può ritenerti carino

 

Orlando : Uhm.. va bene.. mi stai seriamente mettendo in difficoltà!

 

Io : Ottimo! Andiamo a dormire?

 

Orlando : No! Restiamo qui fin quando non mi dirai la verità!

 

Ecco, benissimo. Il sonno può andare a farsi fottere ormai. Io amo alla follia dormire e questo broccolone sta togliendo ore indispensabili al mio riposo. Ora che ci penso, da quando sono in questa casa non dormo, non mangio, non riposo il mio povero fondoschiena nemmeno per un decimo di secondo. Da qui a poco mi ricovereranno in una clinica, lo so. Per la cucina è colpa di Annie, per il sonno è colpa di Orlando. Vabbè anche per il cibo è colpa di Orlando, suvvia. Ogni volta che mi trovo seduta a tavola con lui vicino mi si chiude lo stomaco e non riesco a mandar giù nulla di nulla. Forse mi manderà onde negative, non riesco a spiegarmelo.

E mentre rimugino su millemila cazzate Orlando mi porta di sotto e mi fa sedere sul divano ricominciando a farmi domande a non finire. Non lo sto nemmeno ad ascoltare, sento soltanto bla,bla,bla. Ho un sonno tremendo.

 

Orlando :  Ahhhh, ho trovatoo!

 

Io : Cosa? Andiamo a dormire??

 

Orlando : No, allora… io ti piaccio nel senso.. che vorresti baciarmi? O… toccarmi… o fare…

 

Io : Non osare dire quello che stai per dire perché ti prendo a cuscinate fino a domani mattina!!

 

Orlando :  *ride* o fare.. l’amore con me?

 

Io : Ti avevo avvertito!!

 

Senza nemmeno dargli il tempo di replicare afferro i cuscini accanto a me e mi scaravento addosso a lui. Lo tartasso di cuscinate per non so quanto tempo mentre lui se la ride come sempre. Decido di smetterla soltanto quando sento le braccia appesantite e cioè dopo appena 20 secondi. Sono stanca per l’amore del cielo!

Orlando approfitta del mio momento di debolezza e afferrandomi dalla vita mi butta sopra di se. In un attimo capovolge i ruoli e adesso sono io ad essere sotto di lui. Non può fare sempre così questo maledetto essere umano di un Bloom. Però scoppiamo a ridere entrambi come a dei pazzi deficienti, idioti e mentecatti. Sento come se qualcuno mi stesse facendo del solletico nel petto. E sento al contempo il mio stomaco sottosopra. Devono essere le famose farfalle. Non mi piace dire che sento delle farfalle nello stomaco, è disgustoso da pensare. Cioè, immagino di avere millemila esserini aggraziati che svolazzano dentro di me tutti allegramente. Sembra un film fantasy, non può essere che abbiamo queste farfalle nello stomaco, suvvia.  E’ solo suggestione, ecco. Che poi si sveglierebbero ogni volta che Orlando mi sta vicino? E’ assurdo.

 

Orlando : A cosa pensi?  *sorride*

 

Io : alle farfalle

 

Ahhhh, idiota di una Ross ribattezzata in una Rachel! Ma dico, cos’ho nella testa? Farfalle, appunto?

 

 

Orlando : Farfalle? *ride* forse volevi dire che le senti nello stomaco

 

Io : come potrei sentire le farfalle nello stomaco? Non mangio farfalle!

 

Orlando : Le sento anch’io

 

 

Stavo giusto giusto per rispondere ad un’altra delle sue provocazioni, anzi a quella che doveva essere una sua provocazione, quando invece mi sono accorta che ha detto proprio che anche lui sente queste suddette farfalle. Penso a quello che abbiamo mangiato poco fa e mi rendo conto che non abbiamo mangiato farfalle di nessun tipo e quindi si riferisce alle fantomatiche farfalla che sentono nello stomaco le persone quando si rincretiniscono. Il problema è che l’ha detto in un contesto sbagliato e a una persona sbagliata. Cioè le sente anche lui ma non in questo momento, suppongo.

 

Io : E.. quando le senti.. queste.. farfalle?

 

Orlando : Quando sto.. accanto alla persona che mi fa.. battere il cuore.. che mi… mi.. non so cosa sto dicendo  *ride*

 

Oh di bene in meglio. Quest’altro comincia anche a delirare. Vorrei ben vedere sono chissà che ora e siamo ancora svegli invece di andare a dormire.  Sembra ubriaco, o meglio sembra confuso. Si, confuso, è questa la parola adatta per descrivere la sua situazione mentale. Come anche la mia, ma io sono psicopatica di mio, quindi lasciamo perdere. D’improvviso smette di ridere e avvicina la mano al mio viso. Ci risiamo. Se qualcuno dovesse vederci in questa posizione credo fortemente che potrebbe capire chissà che cosa e non avrebbe tutti i torti d’altronde.

 

Orlando : Le sento, adesso

 

Io : Oh… sarà… sarà.. la.. la… stanchezza

 

Orlando : Ahm… può essere… *ride* non ho mai sentito qualcuno dire “ho le farfalle nello stomaco perché sono stanco”, ma vabbè

 

Io : *rido*  avrai bevuto qualcosa che.. ti… avrà fatto male.. e adesso senti.. delle..bollicine… che ne so

 

Orlando : No, sono farfalle, credimi…so distinguere un mal di pancia da qualcos’altro…

 

Io : Buon per te. Adesso, per favore, per piacere, ti scongiuro… andiamo a dormire?

 

Orlando cambia espressione di colpo. Non capisco se ho detto qualcosa che non va, ma approfitto della sua distrazione per alzarmi e sgattaiolare via. Ma il suo stato di trans dura poco e appena si rende conto che sto cercando di svignarmela prende a rincorrermi. Inizio ad urlare mentre salgo le scale. Credo di star prendendo i gradini a quattro a quattro e non curandomi di una possibile e tragica caduta che potrebbe avvenire da un momento all’altro causando la rottura di tutti i miei poveri denti e anche del resto del mio povero corpo. Ma fortunatamente arrivo in cima senza che tutta la tragedia ,sopra descritta, si avveri e proseguo verso il corridoio senza smettere di correre e urlare come una forsennata.  Orlando sfortunatamente mi ha già raggiunta. Mi volto per vedere se l’ho seminato e per mia grande gioia è a tre, quattro passi da me. Mi fermo d’improvviso, come per arrendermi, il deficiente non riesce a fermarsi in tempo e così mi viene addosso facendoci finire irrimediabilmente contro il muro.

Quando riapro gli occhi scopro con stupore che non mi sono flagellata il cranio perché Orlando ha messo una mano in avanti mentre con l’altra mi sta tenendo dalla vita. Restiamo a guardarci ancora un tantino terrorizzati per quello che avrebbe potuto succedere. E ci rendiamo conto che siamo dei matti da legare. Ormai è cosa ovvia.

In quel preciso istante sentiamo delle porte aprirsi. Da una escono Annie e Carol, con le loro vestaglie orribili e con un’espressione da zombie sul viso e dall’altra esce il piccolo Flynn assonnato anche lui mentre si stropiccia gli occhi.

 

Flynn : Vi state baciando???

 

Io e Orlando : No!

 

Carol ed Annie : Vi siete baciati???

Io e Orlando : No!

 

Tutti e tre rimangono delusi e improvvisano un “Oh” super mega dispiaciuto. Richiudono la porta così come l’avevano aperta poco prima, non chiedendoci nient’altro.  Io e Orlando rimaniamo interdetti, visto che la loro unica preoccupazione era se c’eravamo o no baciati e non si sono minimamente preoccupati  se ci fosse accaduto o meno qualcos’altro di brutto o catastrofico. Sorvoliamo sulla loro breve e intensa improvvisata e torniamo ad osservarci come se tutto quello fosse una specie di sfida a chi crollava per primo. Io sarei crollata di lì a poco… di sonno.

 

Orlando : Vogliono tutti un nostro bacio… è ridicolo

 

Io : già, cioè lo vogliono tutti.. tranne noi

 

Orlando : Infatti

 

Io : anche le farfalle lo vogliono, non è ancora più ridicolo?

 

Orlando : Si, ma saprò come tenerle a bada… piuttosto tu riuscirai a tenere sotto controllo le tue?

 

Io : Non ti ho mica detto di sentire le farfalle anch’io

 

Orlando : Credimi, le sento da qui  *ride*

 

Io : Spiritoso… andiamo a dormire? Sono stanca morta, ecco perché ho le farfalle

 

Orlando : Mi sembra una motivazione più che valida, sicuramente è così anche per me

 

 

Siamo due psicopatici. Questo è una pazza, pazza, pazza “relazione” o non so nemmeno io come chiamarla. Ci stiamo confessando l’un l’altro di sentirci male quando ci stiamo accanto e lo nascondiamo dicendo cose assurde e ridicole e da psicopatici appunto. Fino a poco tempo fa ero una ragazza sana di mente e saggia, mi manca tanto quella me ormai lontana. Poi nella mia vita è apparso questo cetriolo del cavolo e mi sono ridotta in questo modo indegno.

Ed eccolo di nuovo all’azione. Lentamente porta la mano sul mio viso, scende lungo il mio collo e la ferma sul mio cuore. Adesso lo trucido, come minimo. Poi lo do in pasto ai leoni, dopo che li ho trovati naturalmente. E alla fine finirò in prigione, come in ogni mia fantasia omicida.

 

Orlando : Ti sta scoppiando il cuore

 

Io : sarà un principio di infarto

 

Orlando : Ahh.. si, è normale…

 

Senza nemmeno rendermene conto porto la mia mano sui suoi pettorali. Lo sento irrigidirsi di colpo mentre mi avvicino sempre di più al suo cuore. Orlando sposta la mano dal mio corpo per portarla sulla mia. E’ troppo tardi : sento anch’io i battiti accelerati del suo cuore. Mi sento quasi male a sentire il suo cuore battere forte quando il mio. Lo guardo negli occhi e capisco che è molto imbarazzato. Non se l’aspettava.

 

Io : TI senti male anche tu?

 

Orlando : .. No.. io… il mio cuore batte sempre così.. forte

 

Io : Ed è una cosa normale?

 

Orlando : Si si….normale

 

Lo sto mettendo in difficoltà. Adesso non ho più voglia di andare a dormire. E’ possibile che il suo cuore batta così forte per me? Beh, in questo corridoio non c’è nessun altro, solo noi due, per chi altro deve battere?  Per la parete? Uhm.. è carina.. ma non tanto da far battere il cuore di qualcuno così fote… e si, sto sclerando di brutto. Se non vado a dormire crollerò qui in corridoio e di me costui potrà farne ciò che vuole. Me ne frego altamente. Io devo dormire.

 

Orlando : Andiamo a dormire..

 

Io : Seeee e come mai questa decisione così improvvisa e .. stupefacente? E’ da due ore che ti supplico di andare e adesso che mi è passato il sonno ti decidi?

 

Orlando :  Si, andiamo?

 

Io : Io sono a due passi dalla mia camera, quello che deve andare sei tu

 

Orlando : Ahhh, ma io intendevo di andare a dormire.. insieme

 

 

In un attimo riduco gli occhi a una fessura. Lo guardo in malo modo e lo vedo indietreggiare con le mani alzate, come segno di arresa. Sta ridendo e questo mi altera ancora di più. Come minimo lo butto giù dalle scale  e chi si è visto s’è visto. Questa volta non lo picchio, sono troppo stanca e nel mentre alzerei la mano potrei cadere a terra ridicolmente quindi meglio evitare e lasciarlo andare.

 

Orlando : me lo dai il bacio della buona notte?

 

Io : No, ne ho fin sopra i capelli di baci!

 

Orlando : mmm… cattiva…a Flynn glielo dai sempre

 

Io : ma lui non è un bamboccione trent’enne!  E adesso, vai prima che mi penta di non averti dato un pugno

 

Orlando sorride e mi saluta con la mano. Si volta e fa per andarsene. Le mie difese crollano e posso finalmente rilassarmi. Ho parlato troppo in fretta : eccolo tornare indietro e darmi un bacio sulla guancia. Non ho forze per picchiarlo, non ho più parole da urlargli contro e quindi decido di farglielo fare tranquillamente. Dopo aver fatto ciò mi sorride e improvvisamente mi abbraccia forte. E’ una bella sensazione. Credo che al mondo non ci sia niente di più bello che un suo abbraccio. Mi sento protetta e al sicuro. Penso che sarebbe bello poter dormire fra quelle braccia. Ma scaccio immediatamente quei pensieri ridicoli e sciolgo l’abbraccio durato anche troppo.

Che cucciolo però.

 

Se ne va a dormire senza dire più niente. Finalmente la stanchezza ha avuto il sopravvento su quel bamboccione, broccolone, cetriolone.. e basta perché comincio a pensare ad altre cose impure. Io dico no al doppio senso. So pensando proprio a quello.. si… non dovrei, ma lo sto facendo. Tutta colpa dei miei nomignoli con troppi “oni”. Da domani lo chiamerò cetriolino, bamboccio e broccolino. Così però fa ridere perché penso a qualcosa di “ino”. Meglio andare a letto.

 

Passano dei giorni e io e Orlando ci comportiamo in modo diverso. No scherzo, ci prendiamo per il culo come sempre e io lo riempio di botte. Ma comunque stiamo un po’ troppo appiccicati e assiduamente abbracciati. Questo è il vero cambiamento. Ogni volta che sto per picchiarlo lui mi afferra le mani e con abili gesti mi porta fra le sue braccia, stringendomi forte a se. Sembriamo come una coppia di piccioncini innamorati. Ma non lo siamo al tempo stesso.  Stiamo sprofondando nel delirio e di questo ne ho parlato anche a Orlando e il cretino mi ha detto che a lui va bene così. Non ho capito cosa gli va bene e perché ci stiamo comportando in questo modo, ma anche a me va bene così.

 

Fino a che un sabato Annie e Carol rientrano a casa con in mano un Dvd. Io e Orlando stiamo giocando con Flynn mentre loro irrompono in salotto ridendo e saltellando come delle oche giulive. La causa di tutto sembra essere quel coso che Annie ha in mano.

 

Annie : Ta dan !!! Titanic!!!

 

Carol : Stasera lo vedremo tutti insieme appassionatamente, è deciso!!

 

Flynn : Cos’è?

 

Annie : E’ un film bellissimo, non ti preoccupare piccoletto.. c’è Leo!!!!

 

Flynn : Leo?

 

Annie : Leonardo!!!

 

Carol : Di Caprio!!

 

Orlando : mm.. no.. non mi va

 

Carol : Ahhh, qualcuno è gelooooso

 

Orlando : Chi, io? Ma daii…. Dico solo che non mi va di vedere quel genere di film..

 

Annie : E’ geloso di Leo, è chiaro

 

Orlando : Ahhh, e va bene, mettetelo! .. quanto potete essere insopportabili!

 

Flynn : Perché sei geloso di Leo, papi?

 

Orlando : Io non sono geloso di Leo… io e Leo siamo amici tra l’altro

 

Flynn : Perché piace a Rachy, forse?

 

Io : Eh? A me piace Leo?..... Ahhhh… siiii, a me Leo piace alla follia

 

 

Mi giro verso Orlando e lo vedo sbuffare silenziosamente. E’ chiaro che gli da fastidio ed ecco perché questa sera mi darò alla pazza gioia, fangirlerò per Leo come se non ci fosse un domani.

 

 

 

 

   
 
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