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Autore: OfeliaMontgomery    18/03/2014    1 recensioni
Due sorelle entrambe streghe devono riuscire a diventare amiche del mutaforma che gira per loro scuola e scoprire il suo losco piano. Ci riusciranno? E cosa scopriranno?
– Il suo nome è Sydney Shelton e il vostro compito è diventare sue amiche, capire cosa sta tramando e perché, potete farcela ragazze? – chiese la madre infine con voce autoritaria.
Le due sorelle si guardarono e annuirono pronte per la loro prima missione.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente le sorelle Clarke si svegliarono di malavoglia. Non se la sentivano di andare a scuola dopo quello che era successo, ma per non destare sospetto dovettero farlo.
Si muovevano lentamente, tanto che la madre che chiamò lumache. I genitori facevano finta di niente per non fare preoccupare le figlie, ma anche loro erano spaventati e tornare a Antias dopo tanto tempo fra gli umani facevano uno strano effetto ad entrambi, ma per la salvezza delle streghe e della loro vera casa dovevano farlo. Per proteggere il libro dovevano portarlo ad Antias, era l’unico modo per non far succedere una catastrofe. Li sarebbe stato al sicuro. Verrà custodito in una biblioteca magica nel castello di diamanti e protetto da delle sentinelle pronte a difendere il libro da ogni possibile minaccia.
La madre diede un bacio sulla fronte a tutte e due le figlie e poi le spedì di corsa a scuola. Loro erano già pronti per partire scortati da delle sentinelle di Antias.
Le due sorelle camminavano per i corridoi della scuola come zombie. Erano stanche perché non avevano dormito. Non avevano dormito perché non avevano fatto altro che pensare ai loro genitori e a parlare di come distruggere la mutaforma.
Una ragazza dalla pelle e i capelli scuri si avvicinò alle ragazze – Ciao ragazze, come state? Ho saputo dei vostri genitori da mio padre – chiese Jasmine Henson, la figlia dell’agente.
– Ciao Jas, siamo un po’ scombussolate, abbiamo temuto il peggio – rispose Athena appoggiandosi al suo armadietto sospirando.
 – Immagino, mi dispiace davvero. Per non parlare della morte del signor Yates, ho sconvolto tutti – dichiarò Jasmine grattandosi un braccio.
Brooke fece una smorfia – Vedo che non tutti lo sono – disse indicando Gabrielle Finley, una ragazza bionda dagli occhi azzurri che rideva con il suo gruppetto di amiche.
– Lasciala perdere Brooke..Oh oh sta arrivando la mutaforma – annunciò Jasmine mettendosi al fianco di Athena.
– Ciao ragazze – salutò con una mano Sydney. Le ragazze la salutarono fingendo un finto entusiasmo. La ragazza portava al collo un medaglione con una pietra blu, ovviamente era la pietra del signor Yates.
– Com’è andata ieri? – domandò Brooke portandosi una mano sotto al mento.
Sydney la guardò sorpresa – In che senso? In centrale? Ho detto quello che aveva già riferito all’agente Henson – rispose la ragazza alzando le spalle.
– Hai parlato con mio padre? – si intromise Jasmine nella conversazione.
– L’agente Henson è tuo padre? – chiese a sua volta Sydney guardando la ragazza da capo a piedi in cerca di qualcosa, il medaglione che ovviamente non aveva.
Il medaglione veniva donato alle streghe dopo aver compiuto e superato un esame all’età di sedici anni (l’età di Jasmine). L’esame si basava sul loro potere principale che si divideva fra: terra, aria, acqua, fuoco e il quinto elemento: lo spirito. Lo spirito era molto raro come potere, quasi nessuna strega ne aveva mai avuto un assaggio. Solo tre streghe lo ebbero come potere principale. Quando morirono nessun’altra lo ebbe più.
– Si lui è mio padre. Mi ha chiesto chi ti ha portata a casa quando avete finito l’interrogatorio? – chiese Jasmine sorridendole beffarda.
– Mia nonna – rispose la ragazza stringendosi nelle spalle.
– Come si chiama tua nonna? –
– Wilma Haynes, è la madre di mio padre –
– Oh la signora Haynes…Lo sai che in paese dicono tutti che sia una pazza squilibrata? –
– Sono tutte stronzate! Mia nonna non è pazza! – esclamò arrabbiata Sydney.
Le due sorelle Clarke assistettero al battibecco sconvolte. Non si sarebbero aspettate di vedere una Jasmine così perfida, ma faceva bene, Sydney aveva ucciso il loro bibliotecario ed aveva minacciato la famiglia Clarke.
– Sì, come no. Dicono anche che idolatra il Diavolo, è la verità? E’ in una setta satanica per caso? – chiese Jasmine con un sarcasmo malsano.
– No! Smettila! – le urlò contro Sydney. Le luci ebbero un totale blackout per poi tornare dopo pochi secondi. I suoi poteri stavano aumentando e anche molto in fretta.
– Certo, certo la smetto. Ragazze ci vediamo dopo – disse infine Jasmine salutando le ragazze con un bacio sulla guancia. Quando se ne andò via, rimasero solamente le sorelle Clarke e Sydney.
– Che bel medaglione! – esclamò Athena cercando di calmare le acque. Sydney d’istinto si portò una mano al collo – E’ un regalo – disse solamente andandosene via.
In quel momento arrivò Gabrielle e sorridendo incattivita domandò – Cosa succede con la nuova arrivata? Gelosa che Riley le abbia chiesto di uscire? – guardò dritta negli occhi Brooke che non lasciò trasparire nessuna emozione.
– Non sono affari tuoi bionda finta, torna nel tuo mondo delle barbie – sputò acida Brooke prendendo per il braccio Athena, trascinandola in classe e lasciando una Gabrielle esterrefatta. Infine la ragazza girò i tacchi e tornò dalle sue amiche come se non fosse successo niente.
Athena e Brooke cercando di non farsi vedere da nessuno entrarono in biblioteca dove trovarono Sydney ad aspettarle.
Aveva la pelle completamente verde, il naso era lungo con un’enorme verruca sopra. Le mani le erano diventate più grosse e aveva delle unghie fatte che sembravano quasi fatte di pietra. Indossava una lunga veste nera ed in mano teneva un libro. Il libro nero, quello degli incantesimi proibiti, quello che poteva distruggere l’anima di qualsiasi persona ne facesse uso.
– Dove pensate di andare? – chiese la mutaforma sorridendo malignamente, mostrando dei denti gialli quasi verdi prima di lanciare un incantesimo alle ragazze facendole svenire dentro ad un pentacolo rovesciato, cioè dalla punta rivolta verso il basso.
 

 
  
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