19/03/2014
4 recensioni
Lavanda Brown ha sempre ascoltato ogni ordine scuotendo la testa bonaria, obbedendo come una brava bambina, certa che, prima o poi, sarebbe riuscita a conquistare l’affetto che mai aveva avuto, certa che l’essere ciò che la gente intorno a lei le chiedeva di essere sarebbe stato un primo passo verso l’accettazione del mondo.
Lavanda Brown ha sempre annuito poco convinta tentando di mostrarsi sicura di sé, tentando di far vedere il leone che era in lei, quando quello che sente se tende un poco l’orecchio al suo debole cuoricino è lo stridulo miagolio di un gattino spaventato e affamato d’affetto.
Lavanda Brown ha passato la sua intera vita a lisciarsi la coda come un pavone, essendo quella che gli altri volevano che lei fosse, guardandosi allo specchio e non riconoscendosi, sorridendo a un riflesso che non era il suo e non le apparteneva.
Lavanda Brown sa che, qualsiasi cosa lei farà, non sarà mai quella che la gente vuole, non sarà mai quello che tutta la gente vuole.
Lavanda Brown ha solo bisogno di approvazione, in fondo.
Lavanda Brown ha bisogno di qualcuno che le dica che ciò che lei è è giusto, che il suo modo di fare è corretto, che è semplicemente la cosa migliore.
Ma Lavanda Brown sa, e lo sa troppo bene, che se a qualcuno lei potrà sembrare perfetta, ad altri potrà sembrare un’oca giuliva senza cervello, concentrata solo sul suo bel visino e sul suo corpo ancora acerbo di adolescente sognante.
Lavanda Brown sa di non essere nata così, ma sa che è diventata così, e sa che la maschera ha aderito troppo bene con la pelle, e ora è troppo difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è falso.
Lavanda Brown non sa più chi era e chi è.
Lavanda Brown si guarda allo specchio e vede una bugiarda.
Lavanda Brown vorrebbe essere semplicemente sé stessa.
Who is that girl I see
Staring straight back at me?
When will my reflection show
Who I am inside?
[…]
Must there be a secret me
I'm forced to hide?
I won't pretend that I'm
Someone else for all time
When will my reflection show
Who I am inside?
(Reflection, Christina Aguileira)
Sinceramente non credo che LavLav sia quella grand troia che viene dipinta nelle fanfic... Io la vedo come una ragazza fragile che tenta di protggersi con un'apparenza forte, che ha bisogno disperatamente di qualcuno che le ami (per questo si attacca a Ron così morbosamente) e che, se è diventata ciò che è diventata, lo è diventata per la gente che la circondava.
D'altronde non dice lo stesso Silente "Sono le scelte che facciamo che dimostrano quello che siamo"? Io penso che sia la gente con cui cresciamo che ci renda chi siamo, anche se poi diveniamo totalmente diversi da loro, magari per ripicca verso di loro.
Ho voluto rendere questo con una flash fic semplicissima, di sicuro non una delle mie migliori, ma comunque non mi dispiace.
è citata la canzone "Reflection" di Christina Aguileira che rispecchia perfettamente Lav in questo caso, e credo svilupperò una OS su questa idea. Non mi dispiace per niente...
E il titolo è una canzone della canzone stessa che non ho potuto inserire.
La ripetizione del nome all'inizio è volutissima, era per dare un certo ritmo alla storia.