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Autore: hiccup    22/03/2014    3 recensioni
“Anno nuovo, vita nuova, giusto?”
“Speriamo siano trecentosessantacinque giorni unici, emozionanti, miei. Non chiedo altro”
“Si inizia oggi; con questo sole aranciato e con questo sguardo stanco, ereditato dal passato.”
[365 poesie per 365 giorni]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ventidue marzo: peccato capitale.


 
Quanto terribilmente infantile, smorfiosa, inutile, è la gelosia!
Un insidioso peccato capitale al quale, tuttavia, non riesco a sottrarmi:
non riesco a non arrossire di vergogna
quando le, gli, permetti di sfiorarti, di parlarti,
di stupirti, di rimanerti vicino, di viverti.
 
Ho forse sbagliato qualcosa io?
Sono una pallida e sfumata scusa per
divertirsi e ridere e sfogarsi e ciarlare a vuoto,
sono davvero solo questo?
 
Ti permetto, solerte, d’invadere me e i miei spazi,
i miei pensieri e persino miei sogni
- te ne rendi conto? Se tu ne fossi consapevole
proveresti una cocente pietà per me –
eppure tu non mi tratti come gli altri; con te è sempre
un dare per ricevere; è condizionato; è scomodo e stretto.
 
Vorrei poter dipanare le mie parole, le mie emozioni, davanti a te,
ma renderei ogni singola sillaba, ogni lettera,
confusa e sprovveduta, stupida e tentennante;
ti apparirei inerme e debole;
una sognatrice condannata dalla propria immaginazione.
 
E io non credo di riuscire a reggere tutto questo:
tu forse non hai bisogno di me, ma io di te
necessito, invece; mi servono i tuoi occhi, i tuoi sorrisi
e la tua voce profumata di semiserio, di tragicomico.
 
Sono pronta a perdere tutto quanto abbiamo
costruito, progettato, organizzato, per recitare un mero ruolo egoista?
Per un atto soltanto, per una scena solamente,
mi condanneranno?
Tu mi condannerai?
Me-stessa mi condannerà?
 
 
(Il fatto è che lo scorrere delle ore è inesorabile;
è tutto effimero; eppure la voragine e il malessere
cardiaco e somatico non accennano a diminuire; anzi,
paiono incrementare: stillano copiosi e languono all’altezza della gola,
occludendola di lacrime inutili e amare; non mi resta che inghiottirle e fingere.)
 
 
 
 
*
 
 
 
Note:
Ci tenevo ad avvisarvi che aggiorno così presto perché questo pomeriggio parto per un’uscita scout con i bambini e non sarò a casa prima di domenica sera, quindi, sì, pubblico in questo momento e mi scuso fin da ora se risponderò alle eventuali recensioni in ritardo.
A domenica dunque - buon weekend,
 
un abbraccio
 
hiccup
  
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