Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: FairyQueen78    28/03/2014    4 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Kagome pianse a lungo tra le braccia di Inuyasha, era quasi il tramonto quando la Vecchia Kaede si congedò, vedendola finalmente più calma.

Durante la cena, Kagome non la finiva più di scusarsi per quella scenata e Sango non sapeva più come tranquillizzarla: continuava a ripeterle che era normale, che si stupiva che non fosse scoppiata subito e anzi che aveva fatto bene a non tenersi tutto dentro.

Quando fu ora di mettere a letto i bambini, Kagome disse che aveva bisogno di un po' d'aria e così uscì dalla capanna accompagnata da Inuyasha, in modo da non disturbare la famigliola.

Si sedettero sul prato, l'uno accanto all'altra, ad ammirare la Luna, non avevano parlato di come si sarebbero sistemati per la notte ma una cosa era sicura: non sembravano intenzionati a separasi così presto.

- Cosa c'è Inuyasha? Come mai sei così silenzioso? - gli chiese Kagome appoggiando la testa sulla sua spalla.

Lui l'abbracciò di nuovo, non si sarebbe mai stancato di sentirla così vicina. Avrebbe voluto dirle tante cose ma non aveva il coraggio di parlare: quella pazza incosciente... se invece di gettarsi nel pozzo senza pensare avesse provato... a chiamarlo, per esempio, lui sarebbe corso subito da lei, lo avrebbe attraversato lui il pozzo, e lei non sarebbe stata costretta a separarsi dalla sua famiglia. Ma dirglielo adesso a che sarebbe servito?! A farla stare ancora peggio?!

- Niente, non preoccuparti. - rispose – Pensavo solo a questa giornata, a quanto fosse cominciata noiosa e triste come tutte le altre e a quanto invece si è rivelata meravigliosa. Kagome, tu non puoi nemmeno immaginare la gioia che mi da averti di nuovo qui con me... se sapessi quanto mi sei mancata... anch'io sentivo che la mia vita era vuota e triste senza di te. Non è trascorso un solo giorno, un solo minuto, senza che io pensassi a te! -

Le sollevò delicatamente il mento costringendola a guardarlo negli occhi:

- Ma tu... sei proprio sicura che è questo che vuoi? Sei sicura che sarai felice? - mormorò dubbioso – Oggi, quando hai detto che saresti rimasta qui per sempre, credevo di impazzire dalla gioia, ma un attimo dopo ti ho vista piangere disperata. Mi sono sentito così egoista... -

- Inuyasha, io amo la mia famiglia e l'amerò per sempre, mi mancheranno terribilmente però, vedi, infondo è normale. Se non ci fossimo mai incontrati e avessi vissuto come una normale ragazza della mia epoca probabilmente, a un certo punto, avrei comunque conosciuto qualcuno, magari mi sarei sposata e me ne sarei andata ugualmente, anche se forse... non in maniera così radicale... Comunque arriva sempre il momento in cui “gli uccellini lasciano il nido”, no?! Quindi non devi sentirti responsabile, è stata una mia scelta. – concluse sorridendogli

A Inuyasha non piacque per niente lo scenario che lei gli aveva appena descritto... Kagome sposata con un altro... eppure quante volte quel pensiero aveva sfiorato la sua mente in quei tre lunghi anni, quanti incubi del genere avevano tormentato le sue notti. Ma non voleva più pensarci Kagome era di nuovo tra le sue braccia e questa era l'unica cosa importante.

La sentì rabbrividire leggermente e l'attirò ancora di più a sé.

- Hai freddo? Vuoi che rientriamo? - le chiese protettivo – Immagino che Sango abbia preparato una sistemazione anche per te. -

- E tu dove dormi Inuyasha? - gli chiese lei

- Beh lo sai, io mi arrangio sempre. - rispose sorridendo – e poi se ci entrassi anch'io quella casa sarebbe veramente troppo affollata - scherzò

- Io... vorrei restare ancora un po' con te... - mormorò timidamente Kagome

Anche lui non voleva separasi da lei, temeva che se avesse chiuso gli occhi, anche solo per un istante, lei sarebbe sparita di nuovo.

Andarono a sistemarsi ai piedi di un albero, Inuyasha si sedette appoggiato al tronco, si tolse il suikan* e lo usò per coprire Kagome che si era rannicchiata contro il suo petto.

- Va meglio adesso? - le chiese dolcemente, era meraviglioso sentire di nuovo il calore di lei tra le sue braccia

- Sì, molto meglio – rispose piano lei, quanto le era mancata la stretta di quelle braccia forti, se avesse potuto sarebbe rimasta così per sempre

Rimasero ancora un po' in silenzio, persi in quell'abbraccio, poi Inuyasha le chiese, più per la voglia di sentire la sua voce che per reale curiosità:

- E adesso cosa pensi di fare? Aiuterai la vecchia Kaede? -

- Come miko dici?! Mah... non saprei... - rispose Kagome

Inuyasha si stupì di quella risposta, a lui sembrava una scelta così ovvia, con la forza spirituale che si ritrovava Kagome e le sue capacità curative... sarebbe stata sprecata per qualsiasi altro incarico. Kagome era una sacerdotessa, la migliore, colei che era riuscita dove tutte, persino Kikyo, avevano fallito: l'unica capace di distruggere la Sfera dei Quattro Spiriti! Era un dato di fatto, come il sole che sorge ogni mattina... eppure adesso lei sembrava voler mettere in discussione questa verità assoluta.

- Non mi dirai che preferiresti fare la sterminatrice, come Sango?! Non che tu non ne sia in grado ma... - avrebbe preferito saperla al sicuro tra le mura del tempio

- Inuyasha, che vuoi che ti dica?! Fino a stamattina ero ancora a chiedermi che facoltà scegliere, senza la reale voglia di sceglierne nessuna, e adesso... tutto di nuovo scombinato! In meglio, per fortuna! - concluse sorridendo e stringendosi ancora un po' più a lui.

- Fa-facoltà?! E che roba è?! - chiese perplesso Inuyasha

- Ancora roba da studiare! - rispose Kagome con un sorriso

- Coosaaa?! Ma quanto accidenti studiate nella vostra epoca?! Non vi farà male?! -

Kagome scoppiò a ridere, si aspettava un'affermazione del genere da Inuyasha.

- Ehi, finalmente ti è tornato il buonumore, eh! - mormorò Inuyasha

- Sì, grazie. - ammise lei

- E allora?! Tu cosa volevi studiare?! - continuò Inuyasha; avrebbe voluto sapere tutto di lei, ogni suo più piccolo pensiero.

- Tutto e niente. Ero parecchio indecisa... però... - sorrise amaramente scuotendo la testa – Che stupida! Sai tra cosa ero indecisa più di tutto?! Tra medicina e storia! Ti rendi conto?! Due cose più diverse non potevo sceglierle... però erano due cose che mi facevano pensare a te. - lui la guardò aggrottando la fronte, evidentemente non capiva il nesso quindi Kagome glielo spiegò

- Medicina... per tutte le volte che ho curato le tue ferite e storia, nella vana speranza di imbattermi in qualche vecchia leggenda dimenticata che mi parlasse di te – mormorò con un nodo in gola – Alla faccia del guardare al futuro! -

- Ahhh Kagome, Kagome – mormorò Inuyasha stringendola a sé – Basta con questi discorsi tristi. Ora siamo di nuovo insieme, tutto il resto non conta. -

Di colpo gli venne un'idea:

- Ehi! Ti andrebbe di venire con me in un posto?! Sono sicuro che ti piacerà! - propose entusiasta

- Beh... O-ok... perché, no! - rispose Kagome presa alla sprovvista

- Dai! Salta su! - la incitò invitandola sulla sua schiena.

- Sicuro?! Ho paura di essere un po' ingrassata dall'ultima volta... - disse preoccupata

- Bah! Sciocchezze! - si schermì Inuyasha arrossendo. Altro che ingrassata! Se aveva messo su qualcosa era proprio nei “posti giusti”, se ne era accorto abbracciandola, e questo gli faceva uno strano effetto.

Corsero, come ai vecchi tempi, fuori dal villaggio, verso Goshinboku e il pozzo, ma non si fermarono; Inuyasha proseguì ancora la sua corsa attraverso il bosco, Kagome non ricordava di essersi mai avventurata in quella direzione. Poi finalmente Inuyasha si fermò e la fece scendere.

- Da qui si scende, principessa! - disse scherzando – Però... non puoi guardare! - e gli chiuse gli occhi con le mani

- Ma che... - provò a protestare Kagome

- Ssshhh... Fidati di me, è una sorpresa! - rispose Inuyasha divertito, guidandola attraverso l'ultimo tratto di bosco.

- Mi avevi chiesto dove dormo, giusto?! - le chiese – Beh... ecco qua! - e così dicendo le tolse le mani dagli occhi

Ciò che Kagome vide la lasciò senza fiato.

Si trovavano in una piccola radura ai piedi di una bassa montagna da dove scendeva una piccola cascata, il fiumiciattolo a cui dava origine si perdeva in lontananza in una verde vallata, rischiarata dalla luna. Sul prato spuntavano timidi tanti fiorellini colorati e al centro c'era un magnifico ciliegio in fiore che con i suoi rami sovrastava una piccola casetta, quasi volesse proteggerla, come un secondo tetto.

- Allora?! Che te ne pare?! - le chiese Inuyasha ammirando la sua espressione stupita, era così bella in quel momento, sorrideva a bocca spalancata e le brillavano gli occhi

- I-inuyasha... ma è bellissimo! - riuscì a dire alla fine – E... e tu dormi qui?! Vivi qui?! -

- Beh... in un certo senso. E' stato più di un anno fa, io e Miroku, abbiamo eliminato un demone che tormentava la principessa di un castello non molto lontano da qua. Il signore del castello era così felice che, oltre al normale compenso, ci regalò anche questa vecchia costruzione che non usava più. Per Miroku e Sango era troppo lontana dal villaggio e così... alla fine l'ho presa io. Più che altro la uso nelle notti senza Luna, per il resto... sono abituato a dormire all'aperto... però devo ammettere che non mi dispiace. Nei momenti di noia mi sono persino divertito a ridargli una sistemata. Vuoi entrare a vedere? -

Kagome annuì entusiasta, Inuyasha la prese per mano e le fece strada: era una costruzione piuttosto lussuosa, per i canoni dell'epoca, evidentemente il precedente proprietario doveva essere davvero molto ricco. La casetta, a pianta rettangolare, era rialzata rispetto al suolo, a differenza delle capanne del villaggio, inoltre il tetto non era di paglia ma di tegole con piccole decorazioni sulla gronda ed era chiusa da porte scorrevoli in legno e carta di riso; a Kagome ricordava tanto una casa da tè.

All'interno vi era un'unica stanza, piuttosto spoglia, si vedeva che Inuyasha la usava davvero poco; al centro della stanza c'era il piccolo focolare usato per scaldare la casa e cucinare, in un angolo c'era un tavolino basso e la parete rivolta verso il ciliegio era occupata dalle ante scorrevoli di un armadio a muro.

Inuyasha si diresse verso l'armadio

- Credo che qui ci sia qualcosa che potrebbe interessarti! - disse estraendo un oggetto che sembrava un vecchio sacco giallo

- Il mio zaino!!! - esclamò Kagome, non aveva potuto riprenderlo dopo l'ultima battaglia – Non posso crederci l'hai conservato per tutto questo tempo?! -

Inuyasha le sorrise imbarazzato

- Stupida, credi davvero che avrei potuto buttare qualcosa che aveva ancora il tuo odore... - mormorò

- Se dopo tre anni avesse ancora il mio odore comincerei a pensare che non mi lavo abbastanza! - scherzò lei, ma un po' era arrossita

- Non importa, era tuo e ciò che è tuo per me è sacro. - confessò timidamente Inuyasha – Dai vieni, non hai ancora visto tutto! - aggiunse cercando di cancellare l'imbarazzo – Ho lasciato il meglio per ultimo... -

Aprì le porte scorrevoli che davano sulla piccola veranda, là dove avrebbe potuto esserci un giardino c'era ancora il prato fiorito che terminava ai piedi della cascata dove, in un angolo, una piccola insenatura circolare, delimitata da rocce, conteneva acqua fumante: era una sorgente termale.

- NON POSSO CREDERCI!!! - gridò Kagome

- Eh eh! Sapevo che ti sarebbe piaciuta! - ridacchiò Inuyasha – Tu e la tua fissa per i bagni! - la canzonò – Allora, che te ne pare del mio regno?! -

- Io-io... - balbettò Kagome guardandosi ancora intorno – Sono... veramente stupefatta! Inuyasha... hai una casa, ti rendi conto! Me lo avessero detto tre anni fa, gli avrei riso in faccia! -

“Una casa...” pensò Inuyasha, in realtà non l'aveva mai vista così, era solo un rifugio come un altro, buono per starsene per conto suo, ma adesso... adesso che vedeva Kagome tra quelle quattro mura, pensare di stare lì con lei... per sempre.

“Adesso sì che è una casa!” pensò.

Kagome gli si avvicinò improvvisamente, a pochi millimetri dal suo viso, occhi negli occhi, lo sguardo corrucciato

- Tu chi sei? Confessa! Che ne hai fatto del mio mezzodemone?! - chiese seria, poi sorrise di nuovo, lo stava prendendo in giro

“Il mio mezzodemone...” pensò Inuyasha “ non si è nemmeno accorta di quello che ha detto... però l'idea di essere il suo mezzodemone non mi dispiace per niente”

Prima di rendersene conto l'aveva di nuovo stretta tra le sue braccia, ma chissà perché quel contatto non gli bastava più, avvicinò ancora di più il viso al suo, le labbra alle sue, fino a toccarle. A quel contatto sentì un brivido corrergli lungo la schiena, come aveva fatto a resistere fino a quel momento?! Ma ancora non gli bastava, spinse ancora un po' su quelle dolci, morbide labbra, le sentì schiudersi arrendevoli, sentì Kagome rilassarsi e abbandonarsi al suo abbraccio con un sospiro. Il profumo e il sapore di Kagome gli davano alla testa, ne voleva ancora e ancora, il tempo e lo spazio persero qualsiasi significato, avrebbe voluto baciarla per sempre.

- I-inuyasha... - mormorò lei contro le labbra di lui, dopo un tempo infinito eppure troppo breve.

Sentire il suo nome lo riportò un po' alla realtà

- Cosa c'è? - riuscì a chiederle senza smettere di baciarla

- Mi... gira la testa... - mormorò di nuovo lei ridendo piano senza staccarsi da lui

Inuyasha si riscosse di colpo, ma che diavolo stava facendo?! Era forse impazzito?! Baciarla in quel modo, lì, da soli, lontani da tutto e da tutti... Doveva calmarsi!

- I-io... Kagome... perdonami... non so che mi è preso... - voleva sprofondare per la vergogna... e se adesso lei lo avesse odiato?!

- Perdonarti?! E per cosa? - gli chiese lei sorridendo innocente, ancora stretta tra le sue braccia. Lo guardava adorante, le guance arrossate, gli occhi lucenti come un cielo pieno di stelle e le labbra ancora umide per quel lungo e meraviglioso bacio appena interrotto. Era così terribilmente bella e seducente. - Sono così felice, Inuyasha... non puoi nemmeno immaginare quanto. - mormorò appoggiando la testa contro il petto di lui.

“Controllati, Inuyasha, controllati!” si ripeteva mentalmente il mezzodemone “Kagome è troppo preziosa per te! Sii più uomo e meno demone, dannazione!”

Prese un profondo respiro, cercando di recuperare il controllo

“Meglio sedersi prima che mi cedano le gambe...” pensò.

Lei però non sembrava intenzionata a lasciarlo andare e infondo nemmeno lui lo voleva. Si appoggiò al muro dietro di lui e piano piano, lentamente, si lasciò scivolare a terra trascinandola con sé, erano di nuovo nella posizione di prima, ai piedi dell'albero. Lentamente Inuyasha cominciò a rilassarsi, sentì il cuore rallentare la sua folle corsa e il respiro tornare regolare; era ora di tornare da Miroku e Sango, decisamente era la scelta più saggia o avrebbe finito per fare una pazzia. L'indomani, con la luce del sole, sarebbe andata meglio.

- Kagome, è ora di andare, si staranno chiedendo dove siamo finiti. - disse a malincuore.

Nessuna risposta.

- Kagome... Ehi, Kagome... - la chiamò piano sporgendosi di lato per guardarla in faccia, aveva gli occhi chiusi, il viso sereno, la bocca sorridente e il respiro leggero e regolare, quasi impercettibile.

“Incredibile, si è addormentata!” pensò stupito “Io soffro le pene dell'inferno per lei... e lei dorme come una bambina!”

Rise in silenzio, tra sé e sé.

- Dormi, amore mio, è stata una giornata molto lunga, lo so! - bisbigliò baciandole i capelli


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Glossario:

suikan = giacca della veste rossa di Inuyasha... o almeno credo! :P

Ho trovato versioni contrastanti in rete e alla fine ho scelto questa che mi sembrava la migliore. A quanto pare la veste di Inuyasha è una cosa un po' particolare, nata dall'unione di modelli diversi, a fantasia della Takahashi.


 

Angolo dell'autrice:

Non c'è niente da fare: tre anni sono passati e anche i nostri eroi sono cresciuti e secondo me è giusto così: ogni buon personaggio che si rispetti deve evolversi! Credo che la vera sfida per un'autrice (soprattutto un'autrice di ff) sia farli crescere senza snaturarli, io nel mio piccolo ci provo. Direi che sono ormai lontani i tentennamenti e gli ultimi infantilismi dell'adolescenza; se prima la sola idea di un bacio era imbarazzante adesso anche loro ne avvertono il bisogno... d'ora in poi tutta discesa, quindi???!!! Mah! Chissà...

Alla prossima. ^_^

EDIT: A proposito di baci, per le nuove lettrici romanticone, vi avviso che qualche giorno fa ho scritto una shottina su questo "primo bacio", se siete amanti dei dettagli credo che faccia al caso vostro ;) Fatemi sapere ^_^
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2768596&i=1
   
 
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