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Autore: rubber_2000    28/03/2014    1 recensioni
L'imperatore della Cina è morto e il paese si trova ad affrontare un'improvvisa crisi economica e sociale. Boa Hancock ha già però instaurato un piano che potrebbe riportare prosperità e poter all'impero. Le sue aspirazioni sembrano sfumare quando viene a sapere dell'esistenza di una profezia,di cui solo la vecchia Nyon conosce le esatte parole. Quando sembra avere la situazione sotto controllo e il suo progetto prendere forma,la fuga della presunta "predestinata"rimette tutto in discussione. Attraverso segreti,triangoli amorosi,gelosie e colpi di scena,una corsa contro il tempo per evitare lo scoppio di una guerra in cui sono coinvolte le più grandi potenze del mondo.
Genere: Avventura, Fluff, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boa, Hancock, Drakul, Mihawk, Monkey, D., Rufy, Nami, Sanji | Coppie: Rufy/Nami
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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CAPITOLO II
 
Luoyang,capitale dell’Impero Cinese,sei mesi prima (11 settembre 1627)


-Dov’è finita?!-sbraitò Boa Hancock,mandando in frantumi un’ulteriore vaso.
Per terra,rotti in mille pezzi dalla furia dell’imperatrice,stavano altri oggetti,tra cui diversi piatti di porcellana e pietre di giada verde. Ad assistere alla scena,se ne stavano immobili i sacerdoti  consiglieri,tremolanti e spaesati nelle loro lunghissime tuniche bianche,mentre due possenti figure tacevano,osservando impassibili il momento di rabbia della donna,standosene a pochi metri di distanza ed evitando,con una prontezza di riflessi degna di nota,gli utensili che venivano scagliati sul muro.
Uno,vestito con abiti di piume rosa parecchio stravaganti e capelli biondi,sorrise di fronte alla scenata. L’altro,si limitò ad assumere un’espressione corrucciata,intimando il compagno con lo sguardo a smetterla.
-Ah ah ah-rise Doflamingo alla vista dell’impotenza dell’imperatrice,la quale cercava di scaricare tutto il suo rancore su quei pezzi di mobilia,che si stavano frantumando esattamente come ogni congettura da lei elaborata. –Non ce l’hai fatta stavolta a controllare tutto,eh?-disse lui con un sorriso sghembo.
L’imperatrice della Cina,Boa Hancock,parve a Mihawk decisamente troppo diversa dal solito. I lunghi capelli neri le cadevano appiccicati sulla fronte,la sensazione che stesse sudando era palese,infatti il volto era imperlato di gocce di acqua. I teneri occhi a mandorla,abituato a vederli sempre molto provocanti e maliziosi,si muovevano frenetici in tutti gli angoli possibili della stanza,riflettendo un’espressione di folle agonia. La pelle della donna,così cerea e pura,si era tinta di un colore rosso acceso e sulla fronte si scorgevano delle rughe piuttosto profonde,nonostante la giovane età. Già,Hancock da quando aveva avuto il colloquio con la vecchia Nyon non era riuscita a ritornare bella. Ora la sua figura appariva sfiorita,quasi disperata. Il solito comportamento superbo aveva lasciato spazio a un nuovo carattere,decisamente più petulante e sensibile.
Come se non avesse già abbastanza problemi per conto suo. Era lui ogni volta a calmare l’imperatrice quando si presentavano attacchi d’ira,era lui che immancabilmente le consigliava cosa sarebbe stato meglio fare per le sorti del regno. Anche quella volta,ne era sicuro,sarebbe toccato a LUI frenare l’irrequietudine della donna. Ma ormai neanche lui era più tanto di aiuto. I deliri,i quali si ripetevano ormai quotidianamente,avevano preso un piega piuttosto pericolosa,e pensò che se nessuno avesse fatto qualcosa le conseguenze sarebbero state ben più gravi di qualche porcellana costosa mandata in pezzettini.
Hancock singhiozzò. Drakul Mihawk assunse un’espressione sconcertata,quasi incredula. I suoi occhi cercarono immediatamente quelli di Doflamingo,il quale se ne stava nella sua stessa posizione,anch’esso col volto stupito.
-Io non ce la faccio più…- bisbigliò la donna,con voce impastata.
-Hancock,non è da te!- sghignazzò sadico Doflamingo,una volta ricomposto il proprio aspetto.
-Smettila!- intimò Mihawk. –L’imperatrice è già abbastanza depressa. Non ti ci vorrai mettere pure tu con i tuoi commenti.-. Ma l’uomo sembrava non averlo ascoltato. Drakul odiava letteralmente quel comportamento strafottente,quell’aria da malandrino che aleggiava in Doflamingo. Avrebbe voluto prenderlo a pugni ogni volta che lo incrociava per i corridoi del palazzo insieme a varie concubine,però era consapevole del fatto che non poteva agire in nessun modo su di lui. Doveva per forza farselo simpatico,altrimenti i suoi propositi non avrebbero avuto una valida fondamenta su cui iniziare a costruire il suo sogno.
-Insomma!-riprese a parlare Doflamingo. Mihawk strinse i denti. Non sopportava il suo modo di parlare,quella voce così viscida e serpentina. –Non hai mai pianto da quando ti ho conosciuta,non cominciare proprio ora,proprio quando mi ero fatto una bella immagine di te!-.
Drakul abbassò lo sguardo fissandosi le punte delle scarpe. Persino per lui,che tollerava ogni canzonatura e commento offensivo,parve veramente troppo. “Adesso sì che Boa lo farà frustare”pensò. Invece l’imperatrice non disse nulla,ricompose in fretta lo sguardo e iniziò a fissare i sacerdoti.
Drakul intravide negli occhi il gonfiore arrossato di chi ha pianto,però sembrava accompagnato da determinazione ed energia senza pari,che solo lei possedeva.
-Alla luce dei recenti avvenimenti- formulò l’imperatrice,con un tono di voce piuttosto energico,guardando per la prima volta i sacerdoti tremolanti -vorrei chiedere consiglio a voi saggi anziani sui provvedimenti da prendere.-
-Che è successo? Ti è scappato il gatto?- scherzò ironico Doflamingo. Boa Hancock lo fulminò con lo sguardo,senza però rispondere a tono,come era sua abitudine.
-Imperatrice,posso farle una domanda?- domandò Mihawk,sempre con il solito tono di voce laconico. A Doflamingo stava simpatico. Non aveva idea della ragione,ma sentiva che il suo carattere così diverso dal proprio lo avrebbe portato a vivere momenti decisamente esilaranti. Peccato però che a Drakul lui non piacesse. Se n’era accorto fin dal primo momento in cui avevano incrociato i loro sguardi. Nonostante Mihawk,detto Occhi di Falco,avesse provato a dimostrarsi pacato e gentile,sotto sotto celava un rancore segreto nei suoi confronti. “E’ uno spreco” pensò, “avremmo potuto essere amici”.
-Dimmi pure- lo assecondò l’imperatrice parecchio infastidita. Nonostante fosse suo protetto e celato confidente,tollerava solo a fatica gli atteggiamenti di Drakul. Lui,così sicuro di sé,così calmo in ogni circostanza sempre e comunque. Lo invidiava da morire. E in quel momento avrebbe dato tutto quello che possedeva,titolo di imperatrice e oro,per trovarsi altrove,in compagnia di qualsivoglia persona,ma isolata da tutto il mondo.
-Se mi permettete di dirlo,io trovo stupido agitarsi per la fuga di una misera ragazzina. E poi,se solo la vecchia Nyon è a conoscenza della profezia,come possiamo essere sicuri che sia proprio lei la designata?- . Mihawk inspirò lentamente. Sapeva di essere stato estremamente diretto nel formulare la domanda,avrebbe potuto girare intorno alla situazione,o starsene zitto come il suo solito,ma invece aveva osato come mai prima di allora.
Infatti nessuno si era mai permesso di contestare ciò che diceva l’imperatrice,a parte Doflamingo,e nel suo intimo sentiva veramente che le conseguenze ci sarebbero state,eccome.
Boa Hancock invece rise. Non si trattava della solita risata sadica,che faceva presagire qualche misfatto portato a buon fine,a danno di qualche abitante a volte,invece trasmetteva per lo più un senso di frivolezza e femminilità. A fianco a lui,Doflamingo si fece immediatamente serio. Sapeva che non era normale quella ilarità,si celava qualcosa di arcano nei suoi comportamenti,specie negli ultimi giorni.
-Occhi di Falco! Era appunto per questo che ti ho mandato a chiamare i saggi del Consiglio,se no cosa ci fanno qui?- disse lei maliziosa,dando un tono ovvio alla sua voce.
-E poi-riprese a parlare l’imperatrice,stavolta con solo l’ombra del riso di prima,-io mi fido della vecchia Nyon. Questa profezia,mi ha detto,è una specie di indovinello. Bisogna interpretarla attentamente e con parsimonia.-
-E’ vero ,però gli indovinelli per essere risolti hanno bisogno di tutto il testo-replicò Mihawk,tentando di far cambiare prospettiva all’imperatrice.
-Non ci serve in questo caso. L’anziana è molto saggia,però è spesso ambigua,perciò da adesso in avanti avrò bisogno del vostro appoggio il più possibile per capire il vero significato delle parole della profezia. Ha detto che per il momento solo i primi tre versi sono importanti.-
-E tu li conosci?-domando Mihawk,perdendo la formalità del “lei”.
-No-rispose l’imperatrice con una smorfia. Odiava non sapere tutto. –Però da quello che mi ha detto presumo che questa specie di enigma parli di una ragazza dai capelli rossi. E in Cina non c’è nessuno che abbia i capelli rossi. Abbiamo trovato quella ragazza per puro caso,ma da come si comportava probabilmente potrebbe centrare qualcosa con tutto questo.-
-E,se te lo posso chiedere,perché hai così paura di lei?- domandò Mihawk. Ancora non capiva perché la gente si affidasse agli indovini come Nyon. La vita non dipende da fattori esterni,siamo noi che con le nostre scelte decidiamo che direzione farle prendere.
-Insomma Occhi di Falco! È logico perché ha paura di una ragazzina,teme possa rubarle il titolo di imperatrice!-esclamò Doflamingo.
L’imperatrice arrossì di colpo e nascose il viso tra i capelli. Era vero.
-Come? E tu,Boa Hancock,ti affidi ad una stupida profezia della quale nessuno conosce le parole per il tuo futuro?- esclamò Drakul contrariato.
-Esatto. Per quanto insignificanti tu possa considerare i segni del destino,ci sono sempre,e io cerco di ascoltarli il più possibile. Non voglio perdere tutta questa immensità. Non ora che l’imperatore è morto e io posso finalmente dominare il Paese e farne ciò che più desidero.-
 
Doflamingo si avvicinò alla donna e la prese per mano,poi le sussurrò dolcemente: -E allora cerca di fare qualcosa affinchè non si realizzi nulla di ciò che è scritto nel destino. Metti in atto il tuo piano,ora che sei in tempo. Riunisci la Flotta e prendiamo una decisione.-
-Non lo so!-urlò Hancock. –Secondo te Mihawk,cosa devo fare?-chiese. Nonostante lo odiasse da morire,Drakul era più responsabile di Doflamingo e sicuramente avrebbe saputo suggerirle meglio il da farsi.
-A mio parere dovremmo aspettare. L’Europa è ancora forte,nonostante le carestie e le malattie.-
-Ah ah ah-sghignazzò Doflamingo,-abbiamo ancora qualche simpatia per i moschettieri?-.
Drakul strinse i pugni. Stava cercando di provocarlo.
-Io non sono più a servizio del re di Francia-replicò.
-No no,ma stai attaccato alle gonne dell’imperatrice della Cina- rise Doflamingo,l’odiato compagno.
-Basta! La Gran Bretagna è forte e la Francia resiste ancora. E poi c’è l’Impero russo,senza contare i turchi e gli ottomani. Gli unici regni che sembrano decadere sono quelli dei Borboni e il popolo italiano.-
-Eppure-riflettè Boa Hancock,- a parte l’Europa quasi nessuno può ostacolarci. Doflamingo controlla tutto il mercato degli schiavi in Sud America nelle piantagioni e tu hai ancora rapporti con i francesi.-
-Ed è questo ciò che più mi preoccupa.-esclamò Mihawk.- Siamo a conoscenza dei loro progetti,delle loro possibilità,senza contare che le forze armate sono decisamente più valide delle nostre. Non tentano di esternarsi in nessun modo. Se scoppia la guerra,probabilmente più di uno Stato si alleerà con gli europei,principalmente per il fatto che sono decisamente migliori di noi in ogni senso.-
-Ma scusami tanto-si intromise Doflamingo,-pensi forse di non riuscire a resistere contro quei buoni a nulla degli occidentali? In fondo,è la Flotta a controllare il mercato clandestino,giusto? Se adesso riunissimo questo Consiglio per inaugurare un piano d’attacco,potremmo a mio parere avere più di una possibilità di uscire vincitori da una possibile battaglia.
Almeno tu Hancock,ascoltami! Ufficialmente,siamo inferiori agli europei,questo non lo nego nemmeno io. Ma guarda quello che c’è dietro,non basarti solo sui dati delle carte. Io domino su tutto il Sud America,quindi posso essere a conoscenza della potenziale situazione occidentale in fatto di commerci. Mihawk ci fornisce regolarmente informazioni sulla Francia e la Gran Bretagna e,detto tra noi,non mi sembra che il tempo lì  sia tutto rose e fiori. Orso Bartholomew si può dire che vigila il mercato illegale di armi e poi Gekko Moria possiede tutto il Giappone,da cima a fondo. Cosa vuoi di più? Affidati all’istinto una volta tanto!-
Boa Hancock si tormentò una ciocca di capelli. Sia Mihawk che Doflamingo avevano ragione. Entrambi pensavano di portarla a prendere decisioni che avrebbero giovato sull’andamento del regno,ma in verità non avevano idea di quanto fosse vasto il mare in cui si trovava. Da un lato era tentata di fermarsi e aspettare che la situazione mutasse,e solo quando si fosse trovata in un periodo abbastanza tranquillo e insospettabile,avrebbe scagliato il suo esercito per dominare su tutto il mondo. Dall’altro invece non sopportava di starsene con le mani in mano,attendendo pazientemente,come carne al macello,che qualche uomo o sgualdrina le rubasse il trono che aveva guadagnato con moltissima fatica. L’imperatore Gaozong era morto da pochi mesi,e ancora se ne rammaricava,ma non negava a se stessa di aver aspettato con ansia il giorno del suo decesso per poter avere il suo occhio su tutto il vastissimo Impero Cinese.
-Ho preso una decisione-annunciò Hancock. Aveva deciso in quattro e quattr’otto,dando la precedenza al suo istinto. E in quel momento aveva assoluta necessità di riunire la Flotta dei Sette,non per agire,al limite per valutare la situazione corrente e avere un’opinione più vasta.
-Riuniremo la Flotta dei Sette,solo per uno scambio di informazioni. Deciderò poi io cosa fare. Non voglio bastian contrari,Occhi di Falco. Faremo così e basta. Nel frattempo,chiamatemi la vecchia Nyon,ho urgente bisogno di consultarla.-
Doflamingo fece un sorrisetto sghembo. Aveva ottenuto quello che desiderava di più da quella donna. Probabilmente il suo fascino doveva averla incantata.
-Imperatrice- disse Drakul. –Non ho intenzione di contrastarla. Solo vorrei farle notare una cosa. La Flotta si avvale dei maggiori Stati del mondo e ogni tanto qualche nazione decade e bisogna sostituirla. Ebbene,Crocodile,un membro di questa organizzazione,controlla lo Stato di Alabasta. Fino a pochi anni fa era molto fruttifero e poteva essere usato per favorire i nostri interessi,ma ora sta letteralmente andando a pezzi. Per conto mio,dovremmo valutare attentamente la permanenza di questa Nazione all’interno della Flotta.-
-Brutta faccenda quella di Crocodile- concordò Doflamingo,-Non ha sbagliato a prendere il potere. Però quella politica protezionistica gli farà perdere il posto d’onore dentro questa organizzazione.-
-Ora basta. Valuterò attentamente i provvedimenti da prendere con Alabasta,e al limite nella riunione discuteremo anche di questo. Ora però esigo parlare con la vecchia Nyon.-ordinò Boa Hancock.
 
-Dimmi cara,quale pensiero ti affligge?-chiese bruscamente Nyon. Si trattava di una vecchietta piuttosto rude ed energica,appassionata di cucina cinese e anche un’ottima indovina. Nonché una gran rompiscatole. Odiava essere interrotta mentre meditava,però se voleva ritrovarsi ancora la testa attaccata al collo doveva obbedire a qualsiasi ordine dell’imperatrice.
-Vecchia,volevo solo chiederti una cosa:quella ragazza,Nami,è la designata della profezia?-sussurrò Boa Hancock con tono balbettante.
-Ah,ecco che cosa ti preoccupa in questi giorni,cara la mia imperatrice! Beh,lo sai che sono sempre stata piuttosto scettica su questa profezia,e il motivo per cui non te ne voglio parlare è proprio per non crearti dei dubbi infondati,però devo ammettere che potrebbe essere lei. Almeno,se vedo la faccenda dal tuo punto di vista.-
-In che senso scusa?-domandò l’imperatrice infastidita.
-Hai paura che ti rubi il regno. Lo so. A me non puoi mentire. In effetti,è un tipetto niente male. Potrebbe essere una buona imperatrice. Ma se vuoi la verità,ho letto nei suoi occhi ambizioni diverse. Tu temi solo di essere spodestata a causa del tuo piccolo segreto. Lascia stare per il momento la profezia e concentrati a rimanere nel trono.-
-Zitta,non parlare più di questa cosa,se no potrei farti decapitare.-ordinò Boa Hancock.
“Nessuno lo sa”pensò. “E nessuno deve saperlo.”





Angolino dell'autrice:

SALVE A TUTTI!Questo secondo capitolo è piuttosto noioso,lo so,i primi saranno tutti così,nel bene e nel male. Cercherò di rendere la narrazione il più scorrevole possibile,però non prometto nulla. Avete capito Drakul Miahwk che lavoro faceva prima di andare al servizio dell'imperatrice della Cina? Nonostante tutto,mi sta elettrizzando questa storia,e spero di renderla un po' più dinamica. Dal prossimo capitolo prometto che sarà tutto più dinamico. Vorrei precisare anche una cosa legata al primo capitolo:nonostante la fic parta con la coppia Sanji-Nami,l'evoluzione della storia comporterà l'entrata in scena dell'amore tra Rufy e Nami. A pococ a poco compariranno tutti i mugiwara,alcuni saranno presenti solo qualche capitolo,altri persisteranno di più.
Fatemi sapere cosa ne pensate!

 
  
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