Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Solstitia    28/03/2014    2 recensioni
[sovrannaturale]
"Se gli angeli esistono, allora anche i demoni sono tra noi.
Se i primi sono buoni e puri, allora questi ultimi sono crudeli e peccatori.
Ma...sei sicura che non sia il contrario?
Su....rispondi,
Angie.”
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5. Trovata

 

 

 

 

 

 

≈ ≈ ≈ ≈

 

 

La testa le doleva profondamente.

Faceva freddo, ma sentiva una sensazione di calore alla caviglia e qualcosa che le inumidiva la fronte.

“Dove sono ?”

Lentamente riaprì un occhio, poi l'altro, ma quello che vide le fece ribollire il sangue nelle vene e un conato di vomito la obbligò a girare la testa.

Erano ovunque.

I corpi di quelli che prima erano gli studenti della St Anne Academy, giacevano intono a lei, in posizioni troppo contorte e anormali per essere quelle di un essere umano. E i vestiti, che un tempo erano di tutti colori, ora erano semplicemente rossi e sporchi. “Sangue” pensò Angie posando una mano sulla fronte. Qualcosa, o qualcuno, doveva averla colpita prima che perdesse conoscenza.

“Quegli esseri, dove sono ?” si chiese girando la testa in tutte le direzioni finché non scorse una chioma castana ramata in mezzo agli altri corpi.

-Isabel!- urlò Angie cercando di mettersi in piedi, ma qualcosa le bloccava questo movimento e subito i suoi occhi si diressero verso la fonte del dolore.

Impallidì all'istante.

La caviglia era gonfia e molto probabilmente rotta. Cercando di soffocare il dolore, strisciò verso l'amica finché non le fu accanto.

-Isabel, svegliati ti prego- le sussurrò, mentre con una mano le spostava i capelli incollati alla fronte dallo sporco e dal sangue. Poggiò la testa sul petto dell'amica, in ascolto, e dopo alcuni secondi che parvero ore, senti ciò che tanto sperava. “Tum”

“è viva...è viva...ma devo...chiamare qualcuno, aiuto...”

Riprese a guardarsi in torno, alla ricerca di qualcuno che, come lei, fosse riuscito in qualche modo a scamparla. “Liam! Non lo vedo da nessuna parte! Forse...”

Un braccio le cinse la vita, obbligandola ad alzarsi e a posare parte del suo peso sul corpo della persona che la stava, forse, aiutando.

-Appoggiati e cammina, dobbiamo andarcene- disse il ragazzo, trascinandola verso quella che prima era l'entrata della palestra.

-No aspetta! Isabel è anche li...e Liam non c'è! Io devo...- disse la ragazza alzando lo sguardo. I suoi occhi si rispecchiavano in quelli color caramello del suo soccorritore, mentre il suo viso, con degli zigomi marcati e delle labbra semplicemente perfette, era racchiuso da dei capelli neri e sparpagliati sulla fronte.

-Non c'è tempo. Con il casino che hanno fatto, è impossibile che nessuno li abbia sentiti. Ora vieni.-

Venne trascinata di qua e di la all'interno della scuola, finché finalmente, non furono fuori. Il ragazzo continuò a sostenerla fino a quando non si trovarono nel parco a qualche metro vicino all'istituto.

-Si può sapere cosa sta succedendo? Chi sei tu?- chiese Angie liberandosi dalla stretta del ragazzo e cadendo sull'erba.

Quest'ultimo si fermò –Penso proprio che tu sappia cosa...chi fossero quelle “persone” se così le vogliamo chiamare. Non possiamo fermarci. Ti stanno cercando e se non ti porto al sicuro, saremo nella merda fino al collo.-

-No che non lo so! E perché mai dovrei venire con te!? La mia migliore amica è quasi morta la dentro e io dovrei mettermi al sicuro lasciandola da sola?-

Il ragazzo la fissò. Non avrebbe saputo dire a cosa o a chi stesse pensando, semplicemente la fissava, come se volesse scorgere ogni sua piccola intenzione o sensazione, perché era questo che stava facendo, la studiava, come una persona incuriosita studia il libro che ha davanti, o come un giocatore studia il suo avversario per capirne i pensieri, o come un leone studia la sua preda per colpirla e poi divorarla.

-Sono angeli. Ma non quelli che ogni bambino disegna con il vestito bianco, uno stupido sorriso stampato sulla faccia ed una cavolo di aureola in testa. Loro sono VERI angeli e sono qui per portare tutt'altra cosa rispetto all'amore, alla pace e alla protezione che pregate.-

-Ovvero?- chiese Angie deglutendo a fatica.

-Loro...- La sua voce venne stroncata da un improvviso boato, come il suono prodotto da un fulmine che colpisce il suolo.

-Angie!- gridò una voce nota alla ragazza che subito, si girò nella direzione da cui proveniva. A stento riuscì a trattenere un urlo.

Davanti a lei, con quei ricci che una volta erano biondi, ma che ora erano ricoperti di sangue e con quell'abito bianco macchiato dello stesso stesso liquido, c'era Liam.

Alle sue spalle, aveva delle ali.




 

Ciao a tutti!
Si....è da taaaaaaaaaaaaaanto che non aggiorno, ma ho pensato di mollare questa storia perchè penso proprio che a molti non interessi e quindi...boh mi sembra inutile no?

Con questo nuovo capitolo, spero di attirare un po più lettori e nel caso, vedrò di continuare a sviluppare questa storia...
Grazie per l'attenzione, spero di ricevere vostre recensioni ^_^

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Solstitia