Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MaCk_a    28/03/2014    2 recensioni
Frammenti della vita di Lucius e Narcissa, la coppia più affascinante e malefica della saga!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era in quella stanza da ore e le sembrava più buia e sporca del solito. A tratti riusciva a sentire delle voci provenire dal piano di sopra: Lucius era lì, con Bellatrix, e Rodolphus, e…l’uomo dalla voce più fredda che avesse mai sentito.
“Sei sicuro di aver chiamato mio marito?”, chiese all’elfo che le portò il tè, “sai che non devi mentire a una strega? Cosa direbbe la tua padrona, se sapesse che hai mentito a sua sorella?”.
L’elfo si stropicciò le mani, agitato. “Ma…padrona non volere…io non potere disturbare lei adesso…mago…”, e rabbrividì, “lui non…io non potere vedere…”.
Narcissa ispirò profondamente. “Sei inutile!”, gridò, gettando sul pavimento la tazzina appena riempita.
Si alzò, diretta verso la scalinata.
“No, signora! Aspetta, signora, io pregare…”
Ma era inutile. La signora bionda e snella aveva salito con fretta tutti gli scalini ed era già davanti alla porta dove, con uno sforzo non indifferente, si costrinse a bussare. Le voci provenienti dall’interno si fermarono improvvisamente.
“Va’ via, idiota!”, si sentì urlare da Bellatrix che, evidentemente, credeva fosse l’elfo a disturbarla. Ma quando la porta si aprì, la signora Lestrange fu sorpresa nel vedere entrare la magra figura di sua sorella.
“Narcissa!”, esclamò, stupefatta.
Lucius si voltò di scatto verso la porta e istintivamente si alzò dalla sedia. Il mago di cui Narcissa aveva tanto sentito parlare le dava le spalle, seduto a capotavola, e non sembrava interessato al suo ingresso.
 “Mio signore”, avanzò lentamente verso il marito, “è successa una cosa inaspettata”.
“Mio signore?”, ripeté, sarcastica, una voce glaciale, mentre Narcissa avanzava, “è così che ti fai chiamare, Lucius?”.
Bellatrix guardava Narcissa con apprensione: che sciocca…
Lucius guardava il mago, spaesato. “Invece di metterle in bocca appellativi che spetterebbero ad altri”, continuò, “perché non le insegni a stare al suo posto e obbedirti?”.
Narcissa assunse un’aria indignata e avrebbe ribattuto, se solo Lucius non le fosse quasi piombato addosso, cingendole le spalle, per spingerla verso la porta. “Va’ via, Narcissa”, le sussurrò, “ti avevo detto di…”, ma Narcissa si era liberata, offesa. O meglio, fingendosi offesa.
“è da stamattina, Lucius”, e si fermò, e alzò la voce, perché voleva che tutti sentissero, “è da stamattina che mi prende a calci”.
Bellatrix aveva mutato espressione: ora quasi sorrideva, anche se si chiedeva per quanto tempo ancora il Signore Oscuro avrebbe sopportato quella sceneggiata. Lucius, invece, era più spaesato di prima. Pensava solo che Narcissa doveva andarsene, e che se non fosse andata via Voldemort avrebbe…
“Non dici niente, Lucius?”
Ma no, lui continuava solo a ripeterle che doveva andar via, e lanciava occhiate nervose verso quella sedia girata, e…
“Non credi che tuo figlio dovrebbe avere più rispetto per sua madre?”.
Bellatrix – perché il cognato stava guardando ancora verso il suo “padrone”, e quindi anche verso di lei – vide quegli occhi grigi spalancarsi in maniera quasi innaturale, e muoversi veloci verso sua sorella, che incontrando tanto stupore aveva sorriso.
Ma Rodolphus non aveva assunto un’espressione felice, quando Lucius aveva sollevato da terra la moglie, abbracciandola e ignorando la presenza di colui che in quel momento emanava disgusto da ogni tratto del viso e che l’aveva richiamato, gelido. E Lucius era accorso, fuori di sé, inginocchiandosi accanto a lui.
“Potente Signore, sono così felice che lei abbia potuto sentire…”
“Non ci servono marmocchi, Lucius”, e aveva sorriso, beffardo, distruggendo il sorriso dell’altro, “i marmocchi non sono buoni a combattere. E non vorrei che il tuo ti distraesse da…”
“No!”, l’aveva interrotto, ora quasi spaventato, “no, non accadrebbe mai…”
Ma un rumore aveva coperto le sue parole: Bellatrix si era alzata e, risoluta, stava accompagnando la contrariata sorella fuori dalla stanza. Lucius tornò a sedersi, cercando con gli occhi la moglie che si allontanava, rendendosi conto solo in quel momento del comportamento sconsiderato che aveva avuto.
Quando la porta fu chiusa, Voldemort lo guardò.
“Ti perdono perché sei un ragazzo, Lucius. Ma non ti credevo così sentimentale…avere sentimenti non va bene, lo sai…e se non sei neanche in grado di domare tua moglie, la prossima volta…”
“Non ci sarà una prossima volta”, chiarì, ritrovando il proprio contegno. “Mi scuso per il fastidio causato da mia moglie e per la mia sconsideratezza. Giuro che non accadrà più”.
Voldemort aveva sorriso, se sorriso poteva esser chiamato quel ghigno. “Molto bene”.
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MaCk_a