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Autore: xsusanbo    29/03/2014    1 recensioni
Una vita liceale che quasi tutti i sedicenni vivono. Siamo nella Linguist High School, luogo in cui quasi tutta l'adolescenza trova amicizie, primi amori, litigi e inganni.
Susan e Alexya sono due ragazze comuni, divertenti e simpatiche, frequentano il terzo anno e non si separano mai. La loro vita però sta per cambiare, entreranno due ragazzi, belli e forti che fanno parte della squadra di basket della scuola. Susan conoscerà il suo terribile incubo e Alexya il più ingenuo della classe, ma entrambe avranno due nemiche, ma più che nemiche....Troie.
Susan vive con suo fratello maggiore Thomas e con sua sorella minore Hally, hanno perso da poco i genitori. Alexya vive con sua sorella Maggie anch'essa ha perso i genitori in un terribile incidente, tre anni fa.
Cosa succederà a queste due ragazze? Indifese e deboli...Entreranno a far parte di un nuovo mondo, conosceranno nuove persone, nuovi modi di fare...
Entreranno a far parte di una vera e propria vita da liceale.
Continued.
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1.
We are teenagers.
 
 

 
 
 
 (scusate per gli,
eventuali errori.)
 
 
 
 
Susan Pov’s.
 
 
 
Ormai tutte le mattine è sempre la stessa storia. Il camion della spazzatura che fa un rumore terribile per via della finestra sempre aperta, il rumore delle fabbriche affianco il mio quartiere e così via. Non ho più un attimo di pace, per non parlare delle nottate che Hally mi fa fare, a volte io e Thomas facciamo a turno su chi deve farla addormentare. Le sue condizioni non sono gravi ma le colichette le impediscono di dormire e mi fa male vederla così.
-Giorno eh!- Salutai Thomas che era seduto su uno degli sgabelli della cucina, aveva due occhiaie nere sotto agli occhi ma non posso dire di meno per i miei capelli, sembro uno spaventa passeri.
-Giodhh.- Mugugnò Thomas toccandosi la faccia.
-Eh?- Alzai un sopracciglio prendendo la prima bottiglia di latte che mi passava tra le mani.
-GIORNO!- Urlò infastidito il ragazzo versando involontariamente il caffè sul tavolo.
-Che c’è adesso te la vuoi prendere con quella povera bambina perché il grande signorino Thomas non ha dormito come si deve?- Sbottai seccata dal suo solito comportamento da egoista.
-Io non ho detto proprio nien…-
-Non voglio ascoltarti. Già sto nervosa per via di questa scuola di merda, ora con permesso vado, alla prossima sua maestà.- Mi inchinai sarcasticamente per poi salire di sopra e prepararmi. Scesi subito da casa dopo aver dato un bacio ad Helly che dormiva intensamente, e come al solito mi avviai a scuola. L’unica cosa positiva di questa giornata è che almeno fuori scuola ci sarà l’unica persona che forse mi conforta, Alexya, e poi l’altro ragazzo, bello, forte, gentile, Jace. Ma sfortunatamente io non sono alla sua altezza e quindi posso solo sognarmi di avere un suo saluto la mattina, ma non posso di certo negare che gli sguardi e quelle sfrecciatine non me le da, anzi, ultimamente già gli sono caduta addosso troppe volte e mi sono sempre fatta vedere come quella ragazza antipatica, sbadata e sempre con le cuffie nelle orecchie che a volte sembra che me le abbiano incollate con il cemento.  Aspettate, ho mancato di descrivervi la mia grande nemica, una troia che a quanto pare gironzola sempre attorno a Jace, Nassia Palmer, tutta culo e tette e usa la scuola solo per colpire i ragazzi e portarseli a letto. Spero solo che Jace non faccia la stessa fine, li sarebbero gravi guai. L’unico guaio che avevo e che mi è rimasto è Edward, il puttaniere della scuola. Due anni fa siamo stati insieme, ma lui si prendeva solo gioco di me, un giorno mi ha violentata, il suo ricordo vive ancora sulla mia pelle che si intravedono piccoli lividi sulle gambe. E’ un mostro, molte notti l’ho sognato, ormai è diventato il mio incubo e non voglio più averci a che fare.
 
 
 
Alexya Pov’s.
 
 
 
Porca ciabatta, che mal di testa.
Devo smetterla di litigare continuamente con Maggie, mia sorella.
Litighiamo sempre, anche per le cazzate.
Devo sempre starle dietro…ne ha venti, ma è  come se ne avesse dieci, devo
prepararle la colazione e cibo....insomma ho il ruolo di madre, anche se sono la minore.
Controllo il mio iPhone per vedere se c’è qualche messaggio…ma la mia attenzione cade sull’orario.
Sono le sette e mezza e ancora devo fare una beata minchia, perfetto.
Scendo in cucina e vedo Maggie stesa che dorme sul divano…beata lei porca trota,ha finito la scuola e lavora in un negozio…
-Maggieee sveglia!-.
-noamkd-Disse qualcosa di simile ad un ‘no’.
-Fai quel che vuoi, se fai tardi..cazzi tuoi.-
Faccio colazione,preparo la borsa per la scuola…metto gli appunti di matematica visto che abbiamo il compito, mi preparo e invio un messaggio a Susan per dirgli che stavo arrivando.
Esco di casa, metto le cuffie…e ascolto ‘a thousand years’ di Cristina Perrie.


 
have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years

I love you for a thousand more….
 
 
 
Diciamo che io e la mia migliore amica siamo diverse.
Viviamo la vita giorno per giorno…siamo migliori amiche, ma siamo come il mare e la montagna…tanto diverse ma alla fine siamo uguali.
Entrambe siamo fottutamente innamorate…io lo sono di David.
…ora siamo buoni,anzi buonissimi amici.
Ma c’è sempre qualcuno che rovina tutto…lei la puttana della situazione AVILA MAISON..non che la ex. di David, si sono lasciati perchè lei lo ha tradito con Cory Powell..il cretino della classe che mi sta dietro da circa un anno, e di questo David ne è geloso..parecchio.
 

Ecco che arrivo a scuola e incontrò Susan.
 

 
 
[Punto di vista del narratore.]
 

 
Susan e Alexya arrivarono a scuola contemporaneamente e si strinsero in un forte abbraccio.
-Hai ripetuto per il compito di matematica?- Domandò Alexya alzando il pollice come per incoraggiarla.
-C’era un compito?- Scrollò le spalle Susan che fino ad un minuto fa pazzeggiava sorridente col telefono. Solo dopo quando Susan si ricordò dell’assegno sul diario, elemento che non ha proprio sfiorato, si portò una mano nei capelli.
-Mai una volta che studi?- Rise Alexya portandosi una mano alla pancia.
-Guarda questa settimana fa veramente cagare. Non ti dico le nottate che sto facendo per via di Hally, sono stanchissima e ho voglia di dormire.- Sbuffò la ragazza che si avviò assieme all’amica nell’atrio della scuola. Si sentivano schiamazzi di un sacco di alunni e rumori di armadietti che si chiudevano qua e là.
Susan fissò Alexya quasi come se le stesse parlando attraverso il pensiero. Alexya sospirò e poi scrollò le spalle.
-Ho capito, ti farò copiare-.
-Grazie Chiocciola-. Gli sorride Susan.
Ecco che gli vanno incontro David e Jace.
-Hey ragazze, tutto bene’-. Domandò David.
-Hey Dà, a me bene ma a quanto pare alla signorina accanto a me va di male in peggio-. Disse Alexya riferendosi all’amica.
-Come mai?-. Spuntò Jace dal nulla.
Susan per un momento rimase bloccata…poi Alexya le calpestò il piede e Susan si riprese poco dopo.
-Eh?-.Domandò confusa Susan.
-come mai a male?-. Domandò preoccupato Jace.
-Nulla per via d-del compito di matematica-. Rispose Susan quasi balbettando
-Ah..Capisco-.Rispose Jace.
-Mi sa che è ora di andare..voi che corsi avete?-. Domandò Alexya nella speranza di avere insieme David.
- Matematica, tu?-. Rispose David.
-Matematica-. Rispose Alexya felice.
Intanto Jace e Susan continuavano a guardarsi…poi si avviarono verso l’aula di matematica.
 
-Hey Alexya-. Spuntò Avila dal nulla.
-Ciao-. Rispose fredda la ragazza.
-Non è che mi faresti copiare?-. Domandò Avila.
-Certo-.Disse Alexya.
-Davvero?!- Rispose felice Avila.
-NO!-. Rispose sicura Alexya…
Intanto David,  e Susan se la ridevano.
Jace però non c’era…come al solito ci provava con le altre troiette della classe..
Susan appena girò lo sguardo su di lui e vide che Nassia gli stava in braccio..abbassò la testa spezzando la matita.
Alexya se ne accorse.
-Fottitene Scimmia-. La incoraggiò Alexya.
-Come cazzo faccio se vedo una troia con il mio mondo tra le mani?-. Sbottò Susan, spezzando stavolta…la mia matita.
-Hey…capisco che sei incazzata, ma non prendertela con la mia matita-. Disse ironicamente Alexya.
Susan si girò verso di lei e gli alzò il dito medio.
Qualche minuto dopo entrò il professore consegnandoci i compiti.
 
 
Alexya Pov's.


La giornata passò abbastanza velocemente….
E’ andato tutto bene, sono stata interrogata in storia e ho preso 8.
Non vedi David quindi decisi di cercarlo
Feci girarmi ma vidi una cosa che mi suscitò solamente schifo…stavo per svenire.
 
 
 
 
To be continued….
 
 
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Salve ragazze, questo è il primo capitolo della storia…
Speriamo che vi piaccia! :3
 
-Ale&Su.xx
   
 
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