Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    06/07/2008    5 recensioni
Quella notte dormirono tranquilli. Fuori la pioggia scendeva ancora a fiotti nella notte ormai scesa e illuminata da qualche lampo qua e là. Shaoran era sfinito. Si addormentò subito. Fece uno strano sogno. Sognò Sakura, in riva ad un lago. Era vestita di bianco, bianco candido come le ali di un angelo, come le ali di colomba che nel sogno le spuntavano dalla schiena.
Stette ad osservarla, pareva un angelo vero questa volta. Piangeva. Piangeva sangue. Era la stessa scena della leggenda che gli aveva raccontato in lacrime qualche notte prima. Ma perché piangeva? Perché aveva pianto durante il suo racconto? Solo ora si poneva quella domanda. Non poteva essere solo per la triste storia che raccontava. Pareva che l’avesse vissuta in prima persona quella storia, come se tra quegli angeli dalle lacrime di sangue vi fosse stata anche lei. E chissà, magari era stata proprio lei a cominciare.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Meiling, Sakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La fanciulla dagli occhi di giada




Da questo capitolo la storia si svolge dopo circa vent’anni da ciò che si è raccontato nel primo capitolo. Da qui la storia si svolge nel “presente” di Sakura e Shaoran.


Sakura correva ridendo allegra per il giardino fiorito, un grande campo di fiori che non seccava mai, il quel luogo pareva essere sempre primavera. Posava i piedi tra le mille varietà di fiori che stavano l’uno affianco all’altro da secoli ormai, senza seccare mai. La sua diafana veste bianca frusciava nel vento svolazzando leggera dietro di lei, lasciando luccicare al sole i bordi dorati di ogni merletto ed ogni orlo. Dentro di se contava un numero ad ogni passo.
Arrivata al cinquanta si voltò verso il lato del bosco dagli alberi giovani che si era lasciata alle spalle e lo fissò un poco. Quella parte del bosco era la più giovane, separata dalla parte antica da quella radura. Sakura per qualche istante aguzzò la vista scrutando ogni minimo movimento potesse avvenire al suo interno. Per un istante una presenza la fece sussultare. Qualcosa si stava avvicinando lentamente.
Si voltò di corsa e riprese la direzione che già precedentemente stava percorrendo, questa volta senza sorridere. Proseguì verso la fine della radura, dove il bosco ricominciava con gli alberi secolari.
Cercava un nascondiglio perfetto. Superò l’arco fiorito che segnava l’ingresso alla parte vecchia del bosco e si diresse in direzione il lago, sfrecciando rapida tra i grandi alberi dalle chiome verdi tanto fitte da velare il cielo. Raggiunse il grande albero vecchio al centro del bosco e si diresse ai suoi piedi infilandosi tra due delle sue enormi radici e acquattandocisi dentro in silenzio.
Sospirò affaticata per la corsa riprendendo fiato, tentò di regolarizzare il respiro appoggiando la schiena alla corteccia dell’albero e si mise a fissare la chioma con i suoi occhi verdi e lucenti. Due ciocche dei suoi capelli castani le incorniciavano il viso sfiorandole il collo e solleticandolo un po’.
Sospirò e aspettò qualche minuto che il respiro si calmasse.
Il bosco era calmo e una leggera brezza primaverile si faceva strada tra le foglie degli alberi e dei cespugli rinfrescando l’aria.
Il petto della ragazza si abbassava e si alzava regolarmente leggermente scoperto dall’ampia scollatura della veste color panna dall’orlo dorato.
Il cuore aveva da un po’ smesso di battere così forte per la corsa e ora la ragazza era tranquilla. Si alzò silenziosa per affacciarsi cauta a guardare verso il punto da cui era venuta stando arrampicata ad una grande radice che nascondeva il resto del suo corpo.
Una figura maestosa si muoveva quatta tra gli alberi secolari. Era una grande tigre alata dall’aspetto feroce che si guardava attorno con discrezione. Le sue grandi zampe lasciavano profondi solchi sul terreno e il suo respiro era vigoroso. La tigre avanzava stando all’erta e guardandosi in cerchio con discrezione. Annusò l’aria per poi voltarsi ancora a guardare attorno, fino al punto in cui Sakura si era nascosta poco prima. Sakura incrociò le dita, si morse il labbro inferiore, se l’avesse trovata sarebbe stata la fine per lei. Sakura si voltò e scese tra le radici per metà sotterrate per provare ad allontanarsi in silenzio ma una voce la richiamò:
-Sakura! Trovata!-
Sakura uscì lentamente dal suo nascondiglio scavalcando alcune radici mentre con una mano si reggeva alta la gonna del vestito per non stracciarla. Mentre si avvicinava alla tigre si lamentò:
-Oh! No! Ora tocca a me contare!-
Kerberos sbuffò scuotendo la grande testa felina in segno di negazione e disse: -Sei fortunata, Yue non si era neanche preoccupato di nascondersi, conterà lui.-
Sakura rise sentendo Yue lamentarsi seduto su un alto ramo di una quercia e si girò a guardarlo dicendogli con un sorriso:
-Grazie mille Yue!-
Poi si voltò ancora verso Kerberos.
-E se invece di giocare a nascondino facessimo colazione?- Propose la tigre sorridendo.
-Colazione?- Esclamò Sakura strabuzzando gli occhi- Non è ora di colazione…- Insistè- E’ ora di pranzo.- Si fermò a pensarci un po’ su, ma si, in fondo anche lei aveva fame:
-Chi arriva ultimo non mangia!- Esclamo iniziando a correre in direzione del lago. Kerberos spiccò il volo e la superò mentre Yue procedette con passo lento e pacato dopo essere volato dolcemente per terra.
Uscirono dal bosco vecchio avvicinandosi al lago. Il panorama che si presentava era paradisiaco, il cielo sereno e senza l’ombra di nuvole.
Sakura corse verso il lago e, dopo essersi tolta le scarpe e averle prese in mano, sollevò la gonna fin sopra le ginocchia e iniziò a correre sul bagnasciuga. Posava i piedi nell’acqua fresca schizzando tutto attorno e sorridendo allegra. Raggiunse un prato poco lontano dalla riva del lago e si allontanò dall’acqua. Sull’erbetta verde poco lontano dal bordo del bosco giovane erano precedentemente stati sistemati una tovaglia bianca e un cestino da pic-nic pieno di delizie.
Si sedette in ginocchio sul bordo della tovaglia e iniziò a tirare fuori i panini. Kerberos la raggiunse in un lampo e le si accucciò affianco. Sakura riaprì il cestino e ne tirò fuori una grande torta, ne tagliò una fetta posando il resto davanti alla tigre che la divorò. Sakura sorrise a Yue che era ancora distante e camminava a qualche metro dalla riva del grande lago. La ragazza osservò le montagne che si stagliavano alte verso il cielo e si rispecchiavano sulla superficie cristallina del lago e sospirò; le piaceva quel posto. Addentò voracemente il suo pezzo di pane e marmellata e dopo averlo ingoiato si leccò golosamente le labbra. Quando Yue arrivò affianco a loro si sedette a gambe incrociate con espressione seria, Sakura sapeva già che non avrebbe mangiato, così una volta finito il pane mangiò la sua fetta di torta.
La giornata sembrava passare tranquilla, si stavano divertendo e nulla sembrava poter rovinare quella quiete che si era creata, l’assenza di nuvole in cielo garantiva anche l’assenza di pioggia fino alla fine della giornata.
Erano tutti felici e rilassati finche non furono attraversati da un brivido. Si guardarono attorno allarmati scrutando verso il bosco nuovo, molte presenze erano nei paraggi. Presenze che di certo non avrebbero dovuto essere li. Sakura si voltò verso il lago ma una voce dal boschetto la richiamò.
-Lady Sakura.-
La ragazza si girò inorridita alla vista dei soldati che li stavano lentamente accerchiando e domandò infastidita:
-Cosa volete ancora?-
Uno dei soldati si avvicinò alla ragazza con fare minaccioso e sorrise minaccioso.
-Volevamo sapere se avevate dei ripensamenti sulla risposta da dare al nostro signore, personalmente spero vivamente che sia così o saremo costretti ad obbligarvi.-
Sakura sbiancò, inizio a tremare spaventata e mormoro a denti stretti:
-Non cambierò mai idea sulla mia risposta, non ho nessuna intenzione di sposare il vostro signore.-
Il cavaliere rispose quasi soddisfatto:
-Molto bene, lo immaginavo, siete tale e quale a vostra madre, siatene lieta, ora vi prego, non opponete resistenza o saremo costretti a farvi leggermente male. Venite con noi.-
Le tese la mano e le si avvicinò lentamente. Sakura scattò all’indietro terrorizzata, mentre Kerberos si parava tra lei e il soldato ringhiando minaccioso.
I cavalieri sguainarono la spada pronti a difendersi da un eventuale attacco della tigre.
-Non fate storie o saremo costretti a farvi del male e non è quello che vogliamo!- Insisté il capitano. – Venite con noi.-
Sakura scosse la testa risoluta, Yue si avventò contro due cavalieri che si scostarono aprendo un passaggio tra la muraglia umana che era stata formata dalle guardie.
-Scappa Sakura!- Urlò Kerberos avventandosi conto altri tre cavalieri che si stavano avventando sulla ragazza.
Sakura scattò in avanti e superò i soldati, corse nel bosco e lo attraversò. Corse a perdifiato tra gli alberi in direzione del prato, uscì nella radura e raggiunse il bordo del bosco vecchio.
Stava ripercorrendo la stessa strada di prima al contrario. Raggiunse a passo veloce gli alberi secolari superando svelta l’arco fiorito entrando nella parte vecchia del bosco sfrecciando ancora tra gli alberi.
Si voltò un istante per guardarsi alle spalle sussultando alla vista di tre dei soldati che le erano alle spalle.
Per una distrazione inciampò ad una radice cadde per terra sporcandosi il vestito ma si rialzò subito e riprese a correre.
In poco tempo arrivò all’albero in cui si era nascosta poco tempo prima e lo superò. Percorse il resto del bosco in un paio di minuti e ne uscì dal lato opposto a quello da cui era entrata.
Dal bordo del bosco iniziava una zona pericolosa, si voltò ancora, erano troppo vicini, era stanca, ansimava, ma non poteva fermarsi. Si rimise a correre.
Oltre il bosco vecchio vi era una piccola zona paludosa e Sakura la attraversò correndo nel fango e sporcandosi le scarpe e il vestito di melma.
Uscita dalla palude rimase in trappola. Alle spalle aveva i tre soldati e davanti a lei si ergeva un muro in marmo alto almeno dieci metri.
Indietreggiò un poco col cuore che le batteva a mille, era vietato superare quel muro per gli abitanti di quella zolla, per questo il muro non aveva porte in nessuna direzione. Era necessario fuggire o sarebbe stata la rovina per lei, prese la rincorsa e saltò. Il salto fu quasi innaturale. Sakura arrivò a saltare per quasi otto metri e mezzo di altezza e si afferrò ai margini della muraglia per poi tirarsi su con le mani e saltare giù dal lato opposto facendo fluttuare in aria la gonna sporca del vestito.
Atterrò abilmente senza farsi male su una nuova zona erbosa, poco più in la vi era il dirupo, e poi il vuoto. Forse era finita, pensò, si voltò ansimando violentemente per la fatica della corsa verso il muro indietreggiando con la speranza che bloccasse i soldati.
La speranza di Sakura fu vana, in pochi secondi tre ombre saltarono il muro raggiungendo anche i quindici metri di altezza, un salto perfino più innaturale di quello di Sakura.
Sakura riprese a correre, raggiungendo il dirupo e fermandocisi a due metri dal baratro. I soldati si avvicinarono sicuri.
-Venite con noi senza fare storie, non costringetemi a farvi del male.-
Le tese la mano avvicinandosi spazientito ma Sakura gli urlò:
-NO! Mai! Non vi seguirò mai! Preferirei morire!- serrò i denti e fece un passo indietro ma l’uomo si avvicinò ancora.
-Avanti principessa, non siate testarda.- Insisté.
Sakura scosse la testa e ripeté:
-Mai!-
Fece qualche passo indietro e si lanciò nel vuoto. Quando i tre cavalieri si affacciarono nell’abisso lei era già svanita tra le nuvole del cielo sotto di loro. Avrebbe preferito morire piuttosto che farsi prendere da loro.


Per la prima volta rispondo alle recenzioni:

Sakura Bethovina: In tutta sincerità non ero certa di volerla pubblicare, però mi fa piacere che sia piaciuto, spero che vi piaceranno anche gli altri capitoli. A partire da questo che lascia un bel po’ in sospeso, almeno spero!
Ichigo_91: Mi fa piacere che ti piaccia il primo capitolo, il cavaliere proprio non è Shaoran e non si scoprirà chi è così presto. Comunque la sua identità non è poi così necessaria per la storia, almeno credo… Ci penso su e poi vi dico se è importante ok? Per quanto riguarda il drago… Non posso dire nulla, mi dispiace, ma il drago che è in questo capitolo non è lo stesso dello scorso.
Sakura182blast: Non mi dimentico di Miky, tranquilla, mi fa piacere che tu abbia sognato che piacerà. Però pensavo, forse hai sognato Shao perché finalmente hai dormito. Ti prego, scusa la battuta, non so che mi è preso, ho voglia di latte e biscotti…
Sakura93: Se il cavaliere non è Shaoran è… Di certo non Shaoran! Il drago è micidialissimo ma il problema è: perché il caro cavaliere lo calma? E soprattutto… Come capperi fa a sapere sempre dove trovarlo? A già è vero! Mi sono ricordata, spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.
   
 
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