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Autore: Mitsuki91    31/03/2014    4 recensioni
Raccolta di drabble di momenti della vita di Severus Piton. Una per ogni anno passato ad Hogwarts.
[Partecipa al contest "Old generation: my obsession" indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco sul forum di EFP]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Avery, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick sul forum e su EFP (indicando quello che vorreste su un eventuale banner): Mitsuki91
Titolo: Momenti
Rating: verde
Genere: generale, slice of life
Personaggi: Severus Piton, Lily Evans, accenni a Potter e Black in una drabble, accenni a un OC in due drabble
Coppie (se presenti): /
Pacchetto: Severus Piton – genere: slice of life
NdA (facoltativo): Come sempre non so bene cosa intendere per “slice of life”, così ho deciso di strutturare la raccolta narrando un momento a caso per ogni anno. Alla fine si capisce che le drabble risultano collegate… Spero. Altre note alla fine.
Buona lettura!



Momenti


Primo anno

Severus stava correndo per scappare da Potter e Black e si era trovato una porta davanti all’improvviso; in preda all’urgenza, l’aveva varcata.
Era in uno sgabuzzino per le scope, piccolo e stretto. Severus cercò di trattenere il respiro nonostante l’affanno, mentre il cuore sembrava volergli esplodere nel petto.
“Dov’è finito Mocciosus?”
“Lascia perdere, ormai l’abbiamo perso.”
Qualche parola ancora, poi rumore di passi che si allontanavano. Severus si calmò e uscì dallo sgabuzzino solo dopo aver controllato, attraverso uno spiraglio, che non ci fosse più nessuno.
La stanza sparì non appena fu fuori. Sbigottito, osservò la porta venire letteralmente risucchiata dal muro.
Avrebbe indagato poi; ora doveva solo trovare Lily.

(110)


Secondo anno

“… E dodici aghi di pino. E’ tutto?”
“Dovrebbe essere. Aspetta, passami gli occhi di scarafaggio, vanno aggiunti ora.”
Lily si sporse verso di lui, per sbirciare sopra la sua spalla. Nel calderone ribolliva una pozione color arancione.
“Sev?”
“Sì, Lily?”
“Mi spieghi perché ci tieni a far muovere le foto?”
Severus si era voltato e aveva guardato per qualche secondo la sua amica.
“Beh, io…” rispose, cercando le parole giuste “Non ho molte foto, a casa. Penso che sarebbe bello se, quando saremo grandi, rimanesse qualcosa di adesso. Ho pensato: siamo a Hogwarts, quindi la magia è ovunque, perché non fare foto magiche?”
Lily gli sorrise.
“Hai ragione, Sev.”

(110)


Terzo anno

“Quell’idiota di Welbin mi ha umiliata davanti a tutta la Sala Grande!”
Severus esitò, prima di poggiare una mano sulla spalla della sua migliore amica, che era in lacrime.
“Ha detto che ho la Spruzzolosi e che devono starmi tutti alla larga!”
 “Gliela possiamo far pagare, se vuoi. E poi, a me piacciono le tue lentiggini.”
Severus arrossì appena, ma lei non se ne accorse.
Due giorni dopo il ragazzo andò a sbattere contro Welbin, impegnandolo poi in un’accesa discussione. Lily, apparsa di soppiatto alle spalle dei due, aveva pronunciato un rapido incantesimo.
A cena Welbin non sembrò più tanto arrogante, quando la sua faccia si riempì di pustole verdi.

(110)


Quarto anno

“Che noia.”
Severus si stava sventolando con il libro di Trasfigurazione.
Lui e Lily erano nella Stanza delle Necessità, là dove in genere passavano il tempo studiando e preparando pozioni. Quel giorno non avevano avuto molto da fare.
Lily sbadigliò e poggiò la testa sul divano, vicinissima alla sua spalla.
“Se almeno non facesse così caldo…”
Severus era arrossito e aveva distolto lo sguardo, prima di potersi soffermare sulla camicia di lei, troppo aperta per via del caldo.
Ogni volta era così. Non riusciva a contrastare quelle sensazioni, e aveva il terrore che Lily lo scoprisse e fuggisse disgustata via da lui.
“Credi che appaia una finestra, se la chiediamo?”

(110)


Quinto anno

“Ma che accidenti ti ho fatto?!”
Lily stava urlando in mezzo al corridoio. Welbin sghignazzava con un suo amico, osservando i capelli della ragazza trasformati in lunghi fili d’erba.
“Guardati, sembri proprio una carota, Evans! Adesso hai pure le foglie!”
“Idiota.” intervenne Severus “Quella è erba, non foglie di carota.”
“Beh, c’è differenza? Qualcosa di verde sopra una massa arancione.”
Il fatto che Lily avesse indossato un maglione di quel colore non aiutava.
“Devi solo stare zitto.” Severus aveva alzato la bacchetta.
“Uuuh, che fai, difendi la fidanzatina?”
“Schifoso Sanguesporco che non sei altro! Torna dalla tua feccia Babbana!”
Ma l’insulto gli era valso solo un’occhiataccia da parte di Lily.

(110)


Sesto anno

Il suo libro di incantesimi era un’accozzaglia informe di appunti, scritti persino fra le stesse righe di testo. Severus sbuffò, quando si rese conto che lo spazio era finito e che avrebbe dovuto trascrivere le informazioni aggiuntive su un foglio di pergamena. Lui odiava le pergamene: finiva sempre immancabilmente per perderle.
Finì di ricopiare la frase e alzò lo sguardo, mettendosi a sedere dritto sul divano.
Dalla finestra entrava una leggera brezza, che lo fece rabbrividire. Dopotutto era già novembre, faceva freddo.
Ma Severus la teneva aperta perché, lo sapeva, dall’esterno Lily avrebbe potuto scorgerla e capire che lui era nella Stanza.
Lei, comunque, non era più venuta a parlargli.

(110)


Settimo anno

“Severus, quest’estate vieni da me, ok?”
Severus fece un cenno del capo in direzione di Avery. Lui aveva promesso di portarlo a conoscere l’Oscuro, così quell’invito poteva significare una cosa sola.
Chiudendo il pesante tomo che stava leggendo, Severus salutò distrattamente gli amici in Sala Comune e si diresse in dormitorio, nonostante fossero appena le otto.
E così, era giunto il momento.
Il suo destino gli appariva chiaro, già tracciato. Sarebbe diventato un Mangiamorte e avrebbe costruito un nuovo mondo, un mondo migliore. Avrebbe ottenuto potere e fama e avrebbe potuto realizzare i propri desideri.
Ci credeva veramente.
E, dopotutto, non aveva più nulla da perdere, e tutto da guadagnare.

(110)



Piccola noticina finale, che ho scritto qui per non rovinare la sorpresa: penso che l’unica drabble che possa destare qualche perplessità sia la terza, per via del gesto di Lily. Allora, ti dico che secondo me Lily non è una santa (eh, se poi si sposa Potter, un motivo ci sarà XD). E’ stata ferita e vuole vendetta… E Severus è comunque un bulletto, così come ho letto non so dove. So che nelle mie storie lo dipingo sempre in un’altra maniera, ma anche Lily gli dice “Chiami così tutte quelle come me”, perciò il suo da fare se lo dava anche lui (mi è uscita una frase contortissima .-.), e ne ho dato un esempio proprio nella quinta drabble. Ovviamente per lui Lily era l’eccezione, però era troppo timido e imbranato per ammetterlo. Ho evitato di proposito di fargli pensare a lei nell’ultima drabble: a quel tempo era già diventata un tabù, credo (siamo vicini alle vacanze estive quindi lei stava già con James), e Severus si era quindi ritenuto libero di seguire in pieno le sue inclinazioni, senza farsi frenare da niente e nessuno. Credo di averlo espresso bene con l’ultima frase.
Insomma, se hai altri dubbi chiedimelo ^^”
Quanto al genere vero e proprio, come avrai visto ho cercato di descrivere momenti assolutamente ordinari e di non cadere nel banale… Forse l’ultima drabble presenta un momento più “decisivo”, ma ho cercato di non essere banale nelle riflessioni (quindi di non far pensare a Lily).
Ecco, questo è tutto ^^”
   
 
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