I have to say goodbye
Quando
mi svegliai,era già mattina inoltrata.
Faceva
davvero caldo,così mi tolsi la maglietta e mi avviai verso
il bagno. Dopo
essermi fatto una doccia,mi misi a cercare Aurora.
La
trovai in cucina che preparava del bacon.La sua figura era piccola e
graziosa;i
lunghi capelli scuri, che scendevano morbidi sulle spalle,alla luce del
sole
apparivano quasi ramati;gli occhi grandi e luminosi erano del medesimo
colore.Osservai,però,che erano gonfi e arrossati;forse non
era riuscita a
dormire.
-Alla
buon’ora!E’ da un pezzo che sono sveglia.
-Già,si
vede!-annuii,fissando il suo volto.
Lei
mi lanciò addosso una pentola,che schivai abilmente.
-Mangia
e stai zitto.E poi,la vuoi finire di girare mezzo nudo?!-
Mise
due piatti sul tavolo.Notai che in uno,oltre al bacon,c’erano
delle uova e
delle frittelle bruciacchiate.
-E’
per me?-chiesi sorpreso.
-Le
ho comprate stamattina.Ti piacciono?-
-Sì…grazie,Aurora.-
-Figurati…non
posso costringerti alla mia dieta a base di bacon e carne cruda,anche
se su di
me ha degli effetti strepitosi-rise e fece una giravolta.
-Hai
ragione,davvero strepitosi.Ora ho capito a cosa devi la tua altezza-
Mentre
schivavo la seconda pentola,non potei fare a meno di pensare che era
davvero
carina, anche quando si arrabbiava.
***
Quel giorno,decisi
di portare immediatamente Aurora da Billy;lui era la persona che poteva
saperne
di più,su questo.
Billy conosceva
già Aurora,con tutte le volte che era venuta a bussare a
casa
mia.Tuttavia,sembrò stupito quando venne ad aprire la
porta.Credevo che avesse
già intuito che avevo passato la notte a casa di
Aurora,anche se doveva aver
completamente frainteso.
-Era
ora,Jake.Ciao,Aurora.-
-Salve,signor
Black.-rispose lei educatamente.
-Entrate-sospirò
Billy.
***
-Mmh,capisco.-Billy
continuò a fissare Aurora,finchè lei non
abbassò la testa imbarazzata.-Non
credevo neanch’io che quelle voci fossero vere.-
-Quindi ne sapevi
qualcosa?-chiesi.
-Sì,ma solo
qualche voce sentita qua e là.Esperimenti sui licantropi non
ancora trasformati
a opera di vampiri…Pazzesco.-
Si alzò,con
la
fronte corrugata.
-Mi dispiace,ma
non posso esservi d’aiuto.Non ne so niente.-
-Non
importa,signor Black-disse Aurora.
-Quindi non
conosci nessuno che ne sappia di più?-chiesi spazientito.
Billy ci
pensò un
attimo su.-Be’,sai,ci sarebbe il cugino Chris…vive
in montagna,è abbastanza
distante da qui,e non siamo in ottimi rapporti,ma sa sempre un mucchio
di cose
a noi sconosciute,non si sa come.-
-Grazie,Billy-presi
Aurora per mano e la trascinai fuori di casa,correndo.
-Ehi,Jake!Che
fai?!-urlò Aurora,senza fiato per la corsa.
-Sai dove
abita?-disse,sempre ansimando.
-Sì,ci sono
andato
qualche volta da piccolo.Lui e Billy non si sopportano.-
-Come mai?-
-Christopher
credeva nella collaborazione con i vampiri,per diventare più
forti.Era una cosa
che Billy non poteva
sopportare;gli impedì
di unirsi al branco,dopo le nostre trasformazioni.Ora sembra che non
gli
importi più,ad ogni modo.Praticamente vive come
un’eremita…
***
La casa dello zio
Chris era una piccola baita immersa nel verde di quelle
montagne, dall’aspetto trascurato;nel raggio
di qualche chilometro,doveva essere l’unica abitazione.
Quando
arrivammo,era già pomeriggio inoltrato.
Diedi qualche
colpetto con le mani alla porta.
-Jake,fai piano,o
la butterai giù!-strillò Aurora.
Aspettammo qualche
istante,ma nessuno venne ad aprire.
Feci per bussare
un’ altra volta,ma Aurora mi bloccò il braccio e
picchiò leggermente il suo
pugno sulla porta.
Anche
stavolta,nessuna risposta.
-Che
facciamo?-chiese Aurora nervosa.-Forse non è in
casa…-
-Zio Chris!Zio
Chris!-urlai,bussando più forte.
-Che hai da
agitarti tanto,ragazzo?-disse una voce alle nostre spalle.
Mi voltai di
scatto.
Zio Chris era
molto cambiato da come me lo ricordavo.Quel suo aspetto di chi
è invecchiato
troppo in fretta,era rimasto invariato.Ma ora,la sua
espressione,così come la
sua figura,aveva un qualcosa di selvaggio.I lunghi capelli bianchi
erano
sciolti e disordinati,i vestiti strappati e logori.Era molto diverso
dallo zio
Chris spavaldo e allegro che ricordavo.
Aurora si
aggrappò
al mio braccio,sussultando.
-Ci si
rivede,Jacob.-disse
con un mezzo sorriso.-E tu-volse lo sguardo verso Aurora,e il suo
ghigno si
fece più ampio-Finalmente ti ho conosciuta,Ayasha.
Aurora
tremò di
nuovo e mi strinse
di più, facendomi
quasi male.
-Zio,Billy deve
essersi sbagliato.Lei è Aurora.-
Zio Chris
rise,beffardo.-Non
sento Billy da una vita;ma se ora si fa chiamare Aurora,non
c’è problema-
***
A volte davvero
non capivo lo zio Chris.Forse stava solo cercando di impressionarci
come al
solito,pensai mentre entravamo in casa;o forse,aveva davvero molto da
raccontarci.
L’ambiente,all’interno,era
altrettanto spartano che all’esterno,ma,se non altro,era
pulito e più o meno in
ordine.
-Sedetevi su
quelle sedie,preparo il tè-
-Zio,non
c’è
bisogno.Volevamo chiederti se sai qualcosa sugli ibridi.
Zio Chris fece una
risata.-Non sei cambiato,Jacob:dritto al punto come sempre.Certo che so
qualcosa sugli ibridi;ma sedetevi,sarà una lunga
chiacchierata.
Io e Aurora
obbedimmo.Potevo capire quanto fosse nervosa,perché io lo
ero altrettanto.Le
strinsi la mano,sotto il tavolo,e lei ricambiò la stretta.
-Allora…Aurora.Cosa
sai del tuo passato?-chiese zio Chris dopo essersi seduto.
Lei
sussultò di
nuovo.-Io…so che qualcuno ha fatto
quest’esperimento su di me.Quand’ero
piccola,vedevo foto di donne che mi somigliavano,morte da tempo.
E’ tutto
ciò che
so.-
L’espressione
di
zio Chris cambiò:le rughe sul suo volto diventarono
più evidenti,il suo ghigno
beffardo era scomparso.-Nient’altro?-
Aurora scosse la
testa.
-Santo cielo,non
vorrei essere io a…be’,fa lo
stesso-borbottò fra sé.
-Zio,cosa
c’è?-chiesi preoccupato.
-Niente,Jacob.Solo,potrebbe
non piacervi molto quello che sto per dirvi.
-Vada avanti,la
prego.-disse Aurora decisa,ma la sua mano tremava.-Siamo qui per
sapere.-
-E va
bene-,sospirò zio Chris.
-Le ricerche sugli
ibridi,che sono in corso tutt’ora,iniziarono più
di cinquecento anni fa.
I vampiri erano
già i più forti,e i licantropi,molto meno
numerosi,non rappresentavano
un’eccessiva minaccia per loro.E allora,perché
darsi tanto da fare per creare qualcosa
di assolutamente imprevedibile?
La prima
risposta,la più ovvia,era quella di stabilire il dominio di
pochi sugli
altri,in particolare sui Volturi,la più forte famiglia di
vampiri
conosciuta,con un esercito potente.
Ma questa è
solo
una delle ragioni che spinsero quei vampiri e quei
licantropi-sì,c’erano anche
dei licantropi tra loro-alla ricerca dell’essere perfetto.-
-Che
ragioni?-chiesi.
-Sete di
conoscenza,voglia di poter manipolare gli eventi naturali per creare
qualcosa
di straordinario…E’ qualcosa che può
accostarti a un dio!-Zio Chris,ora,aveva
un’espressione curiosa.Probabilmente,non era completamente in
disaccordo con
quei vampiri e quei licantropi.Ciò mi fece venire uno scatto
di
rabbia;cominciavo a capire perché Billy detestasse tanto lo
zio Chris.Comunque,cercai
di controllarmi e di nascondere il mio nervosismo ad Aurora.
-I primi
esperimenti furono un completo disastro:tutti i licantropi morirono
entro poche
ore.
-Come…sceglievano
i licantropi?-chiese Aurora.
-Oh.Domanda
interessante.I primi erano per la maggior parte figli dei licantropi
che
aiutavano a condurre gli esperimenti…ma poi,morirono quasi
tutti.
-E’
assurdo!-mi
alzai urlando,fuori di me.Sentii un formicolio percorrermi tutto il
corpo.Dovevo stare attento,o mi sarei trasformato.
Christopher era
rimasto in silenzio,Aurora tremava.Mi risedetti,prendendole di nuovo la
mano.Sapevo
a cosa stava pensando:forse i suoi genitori facevano parte di quei
licantropi.
-A quel
punto,bisognava
variare gli esperimenti e cercare altri giovani licantropi.Cominciarono
a
rapirli alle loro famiglie,certi che la maggior parte non sarebbe stata
d’accordo.-
-Vorrei
vedere!-dissi con energia.Zio Chris mi guardò senza
espressione.
-Questa seconda
prova andò leggermente meglio,e i licantropi
sopravvissero.Aurora,tu sei tra
questi.
Aurora
sospirò;doveva star pensando ai suoi genitori,a
ciò che le avevano fatto quei
vampiri…ero pieno di rabbia,al pensiero di come dovesse
sentirsi.
-Poi,per un
po’
gli esperimenti si fermarono.Alcuni licantropi capirono che tra i loro
simili
c’erano dei traditori e si ribellarono.E’ tutto.
-Ma cosa intendevi
prima dicendo che quegli esperimenti andarono “leggermente
meglio”,zio?
Zio Chris
guardò
da me a Aurora,con espressione grave.
-I licantropi
sopravvissero…e qui tutti
credettero di
aver vinto.Ma ci furono alcuni imprevisti.
Primo,i nuovi
ibridi non sembravano essere così straordinariamente forti
come si
prevedeva.Erano sì più forti di un comune essere
umano,ma meno di un licantropo
o un vampiro.
Secondo,e questo
fu scoperto molto tempo dopo,il fatto che all’inizio fossero
sopravvissuti non
significava che fossero completamente sani.
-Che vuoi
dire?Aurora è…-
-Vuoi davvero
conoscere il perché di tutti quei ritratti
somiglianti,Aurora?-mi interruppe
Christopher.
Aurora
annuì.
-Vedi,i primi
licantropi morirono perché era stato iniettato loro del
sangue di
vampiro,assolutamente non compatibile con quello di un licantropo.
Nel loro secondo
esperimento,cambiarono qualcosa nella quantità e nella
composizione chimica del
sangue.Il corpo di quei Quileute subì una trasformazione,e
questo fu un grande
risultato per quei ricercatori.Ma il loro corpo non poteva comunque
sostenere
tutto questo;dopo un certo periodo,era chiaro che avrebbe ceduto.
Ora,c’era
un’altra
complicazione.Quei Quileute si erano comunque trasformati,e la loro
anima era
divenuta… immortale,come quella di un
vampiro.Così,mentre il loro corpo avrebbe
ceduto,essa sarebbe sopravvissuta in eterno,reincarnandosi.Questo
processo si
ripete…
-…ogni
diciassette anni-concluse
Aurora.Aveva
lo sguardo perso nel vuoto.
All’improvviso,mi
sentii come terrorizzato.Aurora…sarebbe morta?O,per meglio
dire,scomparsa?Mi
sarebbe stata portata via?!
Mi alzai in piedi
di scatto.-Ma è assurdo!!!Zio Chris,ci dev’essere
un modo…qualcosa per aiutare
Aurora!-
Zio Chris rimase
per un po’ in silenzio.-Be’…a dire il
vero,un modo ci sarebbe.-
***
And when your fears subside
And shadows still remain
I know that you can love me
When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain
November Rain,Gun’s’ Roses
-Aurora!Apri!-gridai.
-Vattene!-urlò
lei
di rimando,con la voce rotta.-Sono un mostro,uno scherzo della
natura,smetti di
perdere tempo con me!
Mi misi a sbattere
più forte il pugno sulla porta:-Se non la smetti di frignare
e dire sciocchezze
e non apri subito la porta,la butto giù!Hai
capito?Aurora!!-picchiai più forte.
-Jacob,smettila!-disse
lei piangendo,mentre apriva la porta.
-Ti sei
decisa!E’
da ore che ti sei rinchiusa nella tua stanza.Cosa speri di ottenere?-
-Non voglio
ottenere proprio niente!-urlò lei tra i
singhiozzi.-Tanto,ormai non c’è più
nulla da fare!-
-Chris ha detto
che c’è una soluzione.-
-Bere
completamente il sangue di un licantropo non è una
soluzione!E’ la prova che
sono un mostro!-si coprì il viso con le
mani.-Jake,io…non voglio che qualcuno
mi guardi e pensi che sono un mostro.E più di tutto,non
voglio che tu…mi
guardi.-
Sbuffai.-Nessuno
penserebbe che sei un mostro.E per quanto riguarda me,-aggiunsi
togliendole le
mani dal volto con delicatezza e decisione allo stesso
tempo,-l’unica cosa a
cui riesco a pensare mentre ti guardo,è che sei meravigliosa
e speciale.Perciò
smettila con queste sciocchezze,ok?-
-Jake…-Aurora
mi
guardò da dietro le sue lacrime,confusa.
Distolsi lo
sguardo,imbarazzato.-Sì,purtroppo mi sono innamorato di
te.Che ci vuoi fare,è
la vita.-
Non avevo ancora
finito di parlare,quando Aurora mi gettò le braccia al collo
e spinse le mie
labbra contro le sue.La strinsi forte a me e le accarezzai il
viso,asciugandole
le lacrime.Era possibile che,malgrado
tutto ciò che stava succedendo,in quel momento
mi sentissi
immensamente felice?
Poi,dopo quella
che mi sembrò un’eternità,Aurora si
staccò da me.
-Jake,io,tra un
po’…non ci sarò più.-
La abbracciai di
nuovo.-Certo che ci sarai.Troveremo un licantropo in fin di vita,o
malvagio,e…-
-Ora sei tu che
stai dicendo sciocchezze.-
-Ok.Allora,ti
darò
il mio sangue.-
-Questa
poi…!-
La scossi per le
spalle-Vuoi che resti a guardarti morire?!-
-Non morire,rinascere.Jake,lo sai che non
è così che
funziona.Tra altri diciassette anni,allora,cosa dovrei fare?-
-Trovi un altro
scemo come me e…-
-Jake,non
scherzare su queste cose.In questa mia vita,tu sei la cosa
più importante.Se tu
dovessi morire,non la riconoscerei più.Quindi non fa molta
differenza.-
-Non è
vero,-borbottai.-Sei dannatamente egoista.E io,allora,cosa dovrei fare?
-Tu hai la tua
famiglia,la tua vita,.Non posso rubartela.
-Anche tu hai la
tua famiglia:Bella,la vampira molesta,il succhiasangue
babbeo.E la mia vita è già tua.Dal
giorno in
cui sei arrivata,non c’era altri che te ad infastidirmi.
Lei fece qualche
passo verso di me,poi mi abbracciò.-Jake,ti amo.-
-Anch’io ti
amo-dissi,accarezzandole la testa.-E allora,perché non
possiamo stare insieme?-
***
Sapevo che tutto
ciò non era giusto.Aurora era giovane,eravamo
innamorati.Perchè,se davvero
esisteva un Dio,aveva permesso che accadesse tutto ciò?
Me ne stavo nel
giardino di casa Cullen a pensare a queste cose;ormai era notte fonda.
Presi
violentemente a calci una pietra,che andò a schiantarsi
contro un
albero,scavando un buco nella corteccia.Possibile che non
c’era nulla che
potessi fare per lei?
All’improvviso
mi
ricordai.Sì,c’era un’ultima cosa che
potevo fare,per quanto piccola e insignificante
fosse.
***
-Che
c’è,Jake?Cosa ci facciamo sulla spiaggia a
quest’ora?-chiese nervosamente
Aurora.
-Niente
di particolare,ho pensato che fosse il posto più adatto.-
-A
fare cosa?!-
-Puah,i
tuoi pensieri mi fanno schifo.-
Aurora
fece per protestare,ma io la anticipai:-Quando oggi te sei scappata da
casa di
Chris,piantandomi lì come un idiota,zio Chris mi ha dato
questa.-Le porsi un
cofanetto di legno.Era a forma di bauletto,piccolo e grazioso,ma il
legno era
un po’ rovinato.Dopotutto,per quanto fosse stato custodito
bene,aveva pur
sempre cinquecento anni.
-Cos’è?-chiese
Aurora incuriosita.
-Apri
e lo scoprirai.Credo che ti piacerà.-
Aurora
aprì delicatamente il cofanetto.Dentro,c’erano
alcuni ritratti.
Il
primo ritraeva una bella ragazzina dalla pelle e i capelli scuri,tipici
dei
Quileute,e dei grandi occhioni. Aurora,o,per meglio dire,Ayasha prima
della
trasformazione.
Lei
sfiorò delicatamente il foglio con la
mano.-Questa…sono io?-
-A
parte il fatto che manca l’elemento
caratterizzante,cioè l’altezza,credo che
potresti essere tu.Guarda,qui c’è un piccolo
dipinto.
Aurora
ripose con delicatezza il primo foglio e passò al
secondo.Era un ritratto di
famiglia:c’erano un uomo dai lineamenti marcati e la pelle
scura,e una donna
non molto alta con dei capelli liscissimi,che teneva in braccio una
bambina.
-Questi…sono…-disse
Aurora,cercando di trattenere le lacrime.
Sorrisi.-Sì.
Guarda,su quest’altro manoscritto-dissi,prendendo un altro
pezzo di carta.-C’ è
documentato tutto,di quel periodo.A quanto pare,i tuoi furono tra i
capi della
lotta per far cessare gli esperimenti.
-Jake,-disse
Aurora,stringendo forte a sé i fogli.-Grazie.Sul serio.Io mi
sono sempre
chiesta…come fossero,o se mi volessero…-
-Be’,a
quanto pare ti
volevano eccome.-dissi.
-Ok,allora…e
su quell’ultimo foglio strappato,cosa
c’è scritto?
-Oh-feci
una smorfia.-Chris ha detto…che è la data
dell’esperimento,cioè…-
-…La
data del giorno in cui me ne andrò,-concluse Aurora.
Annuìì,non
sapendo che altro dire.
Aurora
prese il foglio piegato a metà e lo rigirò per un
po’ tra le dita.Poi,improvvisamente,lo
strappò in mille pezzi.
-Aurora,che
fai?!-chiesi allarmato.
-Non
voglio saperlo-,disse lei.-So che non mi resta molto,ma non voglio
svegliarmi
ogni mattina pensando che mi resta un giorno in meno.Preferisco credere
che mi
è stato dato un giorno in più.-
Sorrisi,cercando
di trattenere le lacrime;non volevo che lei vedesse che avevo
paura,paura che
arrivasse quel giorno.
-Aurora,sei
davvero straordinaria come il tuo nome.-
Lei
mi dette un pugnetto nello stomaco,ridendo.-Ehi,non è da te
farmi troppi
complimenti.Mi abbracciò e mi spinse sulla sabbia.Lei
appoggiò la testa sulla
mia spalla e per un po’ rimanemmo distesi così.
-Però,-disse
Aurora ad un certo punto-c’ è una cosa che non mi
è chiara.Come faceva tuo zio
a sapere tutte queste cose,e addirittura ad avere il cofanetto?-
Feci
una smorfia.
-Credo
che sia o fosse stato in contatto con alcuni ricercatori. Suppongo che
si sia
nascosto tra le montagne per tagliare i ponti con loro.Avrei voluto
pestarlo a
sangue,ma dato che c’erano cose più
importanti,l’ho messa sulla lista delle
cose da fare.Domani,ad ogni modo,riceverà una visitina dal
branco.-
Aurora
fece una risatina.-Povero zio Chris!In fondo ci ha aiutati…-
-Povero
un cavolo!-dissi irritato.-Stare a guardare gli altri che commettono un
crimine
senza dire niente forse è anche peggio di
commetterlo.Dobbiamo trovare i loro
laboratori e distruggerli.-
Aurora
fece cenno di sì con la testa,poi si voltò verso
di me.-Quali cose?-
-Eh?-
-Hai
detto che volevi pestare zio Chris,ma poi hai avuto di meglio da
fare:cosa,di
preciso?
-Ah,quello…-dissi
pensandoci un po’.-Niente,è solo che avevo un
appuntamento con una ragazza.-
Lei
mi diede uno schiaffo.-Ehi!-
-Come
sei violenta…considerato che è da
mezz’ora che te ne stai spaparanzata su di
me,e tra l’altro mi si è anche addormentato un
braccio,dovresti almeno
aspettare che finisca di parlare.Dicevo,dovevo vedere una
ragazza.Brutta,violenta,bassa,che cucina le frittelle più
indigeste
d’America.La conosci?-
Inaspettatamente,Aurora
si strinse più forte a me.
-Jacob,ti
amo.-
Rimasi
per un po’ senza parole.
-Ti
amo anch’io.-dissi infine.-E allora,perché
dobbiamo separarci?-
Aurora
ci pensò su un attimo.-Non ci separeremo.-
-Ma…-
-Jake,riesci
a vedere il cielo,stanotte?-chiese Aurora.
-Sì…-risposi
confuso.
-D’ora
in poi,ogni volta che lo guardi,pensa che ognuna di quelle stelle sono
io che
vorrei dirti ti amo,e che ,siccome non posso,non mi resta che
illuminare le tue
notti.
Al
mattino,il calore del sole sarà il mio abbraccio.Quando
pioverà,pensami un po’
di più,perché sono io che mi sento
sola…
-----15
anni dopo-----
Credo
che certi incontri non
avvengano mai per caso. Almeno,sento che quello tra me e Aurora
è stato così.
Sono
passati quindici anni da
quella mattina di novembre in cui è diventata polvere
davanti ai miei
occhi,eppure,sento che lei è ancora accanto a me,proprio
come mi aveva detto quella
notte.Ricordo quegli ultimi mesi
insieme,i più belli che abbia mai vissuto,con nostalgia,ma
non sono
infelice.Non troppo,almeno.
Aurora
mi ha insegnato a non
scappare dal mio dolore,dopotutto.
C’è
solo una cosa che avrei
voluto vedesse.Abbiamo distrutto ogni singolo laboratorio,noi Quileute
e i
Cullen.Chi l’avrebbe mai detto che Bella avesse un potere
così straordinario da
vampira?Vederla trasformarsi in altri vampiri,in particolare nei
Volturi,è
stato fantastico.Alcuni si arrendevano senza neanche combattere.
Ecco.Come
al solito,mi perdo
in ricordi passati.E ora,lei dov’è finita?!
-Aurora!Aurora!-
Piccola
peste.La prossima
volta,al parco ti ci porta Leah.E’ pur sempre tua madre.
-Aurora?Ma
è un nome
bellissimo!Sai,non so perché,ma ho sempre desiderato che i
miei mi chiamassero
così.Comunque,com’è fatto tuo padre?-
E’
una bella voce allegra,da
ragazzina.Mi guardo attorno per vedere chi ha parlato.
-E’
lui!Papà!-mia figlia mi
corre incontro.Non ha ancora quattro anni,ma è davvero una
piccola peste.
-Dove
ti eri
cacciata,stavolta?!-
-Mi
ero persa,ma poi quella
signora mi ha riportato indietro!-dice indicando un gruppo di ragazze.
Macchè
signora.Quella
ragazzina avrà al massimo tredici
anni;non sarà alta nemmeno un metro e
cinquantacinque.
All’improvviso,la
ragazza si
volta a salutare mia figlia.Anche se è lontana,posso vedere
chiaramente che ha
un viso molto carino,quasi come una bambola,con gli occhi grandi e
lunghi
capelli castani.
Può
essere…
Le
sue amiche la stanno
chiamando;se ne va,ridendo.Sembra felice.
Scuoto
la
testa,sorridendo.Lei ora è nel sole e nelle stelle,e anche
nella pioggia.
Prendo
la mano di mia figlia:
è ora di ritornare a casa.
November Rain
-fine-