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Autore: Misaki99    03/04/2014    2 recensioni
Isabel si era ritrovata a fuggire per gran parte della sua vita, si era stabilita in quel paesino per ritrovar la serenità.Proprio lì la sua vita venne sconvolta,nel più brutale dei modi...
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La giovane Isabel aveva poco più di diciassette anni, perché dico aveva?

Lo capirete in seguito.

Come stavo dicendo, la sua bellezza era paragonabile a quella di un angelo, aveva lunghi capelli neri, occhi color cielo, un viso a forma di cuore. Nessuno sapeva niente di lei o del suo passato, viveva con Josefine, una donna di mezza età, molto giovane dai lineamenti orientali, solo lei conosceva la storia di quella ragazza. Fin da bambina veniva maltrattata da tutti, dalla sua famiglia, dai suoi amici, solo la sua bambinaia Josefine l'amava come se fosse sua figlia. Un giorno il padre in preda ad un attacco di ira cercò di uccidere la ragazza ormai quattordicenne, Isabel cercò di difendersi e...uccise suo padre. Sfoderò il coltellino svizzero che aveva sempre con sé e gli trafisse il cuore, tutto il villaggio era contro la giovane: la volevano morta.

La donna decise di portarla via dalla Spagna, si sarebbero nascoste per un po’ e così fecero...

Per più di un anno vissero nei posto più impensabili, sopravvivendo con ciò che capitava loro, sicuramente avevano smesso di cercarle e la giovane Isabel meritava di vivere finalmente una vita, di vivere davvero!

Trovarono un posto di lavoro presso una ricca famiglia che abitava in un piccolo paesino del Galles, ma chissà perché la ragazza era un po' restia a trasferirsi in quella vecchia villa così lugubre...

Erano forse le voci che giravano su di essa? Oppure era solo un capriccio di una ragazzina?

Sicuramente Isabel era rimasta colpita da ciò che le avevano raccontato i cittadini di quel paesino. Le avevano detto che quella casa era rimasta disabitata per tanti tanti anni, nessuno sapeva di chi fosse, ma vi era sempre stata questo pensiero: che lì abitasse un creatura centenaria dalle sembianze di un angelo, ma dall'animo di un demone: un vampiro.

Un vampiro? Isabel pensò sarcasticamente che non esistevano.

Ma ben presto avrebbe dovuto ricredersi...

Pian piano quel folle pensiero si stava insinuando nella sua mente, per lei diventò una certezza quando conobbe il figlio del padrone di quella villa: James.

Un nome normale e quel ragazzo era bellissimo: aveva degli occhi color carbone, i capelli biondi, un corpo tonico e atletico, ma...la sua pelle era gelida come il marmo,il suo sorriso glaciale come il ghiaccio, per una frazione di secondo il pensiero che costui fosse un vampiro non le sembrò più così assurdo.

Quando gli fu presentato, lui la salutò con un gesto molto cavalleresco e le sussurrò all'orecchio queste parole: "Finalmente sei arrivata" queste sue parole la fecero fremere e allontanarsi di scatto da lui.

"Ci conosciamo?" gli chiese mentre Josefine sistemava le loro valigie in camera.

"Forse si, forse no" le disse prima di sparire nel nulla.

Quella notte nei suoi sogni o meglio incubi il protagonista era sempre lo stesso, il ragazzo dagli occhi color carbone. Nel sogno le ripeteva sempre la stessa frase:

"Ti ho aspettata per secoli Isabel García!" Come faceva a sapere il suo vero cognome? Solo Josefine lo conosceva, lo avevano cambiato subito dopo la loro fuga. Pian piano l'immagine del giovane iniziò a scomparire fino a dissolversi del tutto. Isabel si svegliò di soprassalto,il cuore batteva alla rinfusa,il viso sudato, tremava: aveva paura...

Continuò a fare lo stesso incubo per l'intera settimana fino a quando...in una mattina soleggiata, avvenimento molto raro, James non c'era. Josefine le disse che era andato a sbrigare delle faccende per conto della sua famiglia. La giovane non vi badò molto e per tutta la giornata non fece altro che pulire,spazzare e spolverare quel vecchio castello.

"Di certo qui il lavoro non manca" pensò la giovane entrando nella vecchia soffitta.

Appena entrò venne colpita dal forte odore di muffa: era insopportabile, nessuno entrava lì da anni sicuramente. Iniziò con lo spazzare, pulire l'argenteria che vi era, il suo sguardo fu irrimediabilmente attirato da un quadro che raffigurava una giovane nobildonna, era bellissima era...uguale a lei. Vicino ad esso vi era uno specchio ed affianco ad esso c'era il quadro. Resto lì ad osservarlo, passarono i minuti, le ore. Oramai il tempo non aveva più importanza, la donna raffigurata in quel quadro era...sua madre!

Non l'aveva mai conosciuta, lei era morta dandola alla luce e forse per quello suo padre l’aveva sempre odiata, ma nella sua camera fin da bambina conservava, gelosamente, una sua foto che la raffigurava in tutto il suo splendore. Quella foto era stata il suo appiglio nei momenti bui e tristi della sua infanzia. Sconcertata da quella scoperta indietreggiò cadendo, ma mentre si rialzava notò dietro di lei una figura maschile nascosta nell'ombra, si girò, ma dietro di lei non vi era nessuno. Quando si rigirò per ammirare nuovamente il quadro...vide davanti a lei James che le sorrideva con quel suo sorriso glaciale. Cercò di urlare, ma lui non lo permise e le tappò la bocca velocemente caricandosela sulle spalle.

"Chiudi gli occhi" le sussurrò autoritario, Isabel non seppe perché ma improvvisamente si sentì pesante, faticava a tenere gli occhi aperti, voleva solo dormire e in pochi secondi cadde in un sonno profondo. Venne risvegliata da una gelida folata di vento che le scompigliò i capelli, non si trovava più in soffitta, bensì nella foresta che si trovava al di là della villa e delle domande le nacquero spontanee.

"Dove sono?" chiese al vento e naturalmente non ottenne risposta. Si alzò, ma dovette subito risedersi su quel giaciglio, perché venne travolta da un capogiro. Isabel si sentiva stanca, priva di forze, come se le fossero state risucchiate tutte le sue forze, sentì uno strano bruciore all'altezza del collo, vi portò la mano e sussultò spaventata: vi erano due fori appena visibili, ma c'erano!

"Cosa mi è successo?" si chiese spaventata iniziando a barcollare per il bosco, stava quasi per svenire di nuovo,ma venne bloccata da due forti braccia: era James.

"Cosa ci fa lei qui?" chiese spaventata, scontrandosi con due occhi color sangue, ma non solo i suoi occhi avevano assunto quel colore, i vestiti come le mani erano ricoperte di sangue; era stato lui a morderla: possibile che fosse un vampiro?

"Stavo vegliando su di te piccola Isabel"

La vita di quella dolce ragazza era stata sconvolta da due occhi color cremisi, due occhi che l'avevano uccisa.

 

*Angolo Autrice*

Una piccola One-shot semplice anche un po' strana,spero che vi piaccia *-*

Misaki99

   
 
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